di redazione [user #116] - pubblicato il 28 novembre 2017 ore 07:30
Abbiamo provato con Paolo Antoniazzi uno degli strumenti più particolari e apprezzati realizzati da Tanglewood. I liutai di Biggin Hill hanno scelto il Pacific Walnut per realizzare la Exotic, un legno particolare, non solo nell’aspetto. Con un B-Band M450T è anche pronta a calcare i palchi e con un prezzo che resta sotto i 400 euro.
La TVC fa parte della serie Evolution Exotic che mixa geometrie classiche con legni poco convenzionali. Nel caso specifico abbiamo a che fare con una auditorium con spalla mancante, ma realizzata interamente in noce del pacifico, fatto salvo per il manico in mogano con tastiera in palissandro, con i classici 20 tasti di cui 14 fuori dalla cassa.
La scala da 650mm e un capotasto da 43mm sono classici tanto quanto la forma, ma il profilo del manico, con una C molto schiacciata, la rende particolarmente comoda da imbracciare. Nonostante il peso non sia proprio una piuma, è bilanciata e lo shape auditorium non ingombra come potrebbe una D o una Jumbo, lasciando un po’ più libero nei movimenti il musicista.
La Exotic è dotata di un sistema di amplificazione B-Band M450T. Questo è composto dal classico trasduttore sotto il ponte che può essere controllato tramite il cockpit presente sulla fascia superiore. Qui troviamo oltre all’accordatore quattro fader per alti, medi, bassi e presence. Con questi controlli si riesce a intervenire con precisione sul timbro dello strumento, riuscendo a farlo ravvicinare il più possibile a quello acustico che sentiamo provenire dalla buca.
La TVC è uno strumento maneggevole, anche se non leggerissimo, che resta bello bilanciato sia se si suona in piedi che da seduti. Anche il manico sottile gioca a suo favore. Il profilo sottile unito all’action bassa permette di sentirsi subito a casa, come se si conoscesse la Tanglewood da sempre.
Quello che sentiamo uscire dalla buca è esattamente quello che ci aspetteremmo da una auditorium. La noce del pacifico, però, con cui è stata assemblata la cassa armonica regala una dose maggiore di basse che si fanno belle marcate, senza però arrivare a diventare fastidiose. Soprattutto quando si molla il plettro a favore delle dita, la possibilità di avere a che fare con delle basse potenti e definite aiuta non poco nella gestione dei suoni.
Quando si collega il jack la situazione non cambia di molto, e questo è un bene. Il Sistema B-Band fa il suo dovere alla grande, già lasciando i fader flat. Intervenendo su bassi e presence, soprattutto, si riesce a togliere un po’ di plasticosità alla basse del piezo e recuperare un po’ di aria sulle alte che altrimenti risultano un po’ indietro.
Con un prezzo che sta abbondantemente sotto i 400 euro la Tanglewood si è dimostrata uno strumento davvero onesto. Ha le carte in regola per essere portato su e giù da un palco, grazie al sistema di amplificazione di qualità, ma perché no, anche in studio dove saprà far valere il timbro carico di basse ma bello definito.
Tanglewood è un marchio distribuito da Master Music.