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Paul Gilbert testa i suoi mini-humbucker DiMarzio
Paul Gilbert testa i suoi mini-humbucker DiMarzio
di [user #116] - pubblicato il

I PG-13 sono i primi mini-humbucker progettati da Paul Gilbert insieme a Larry DiMarzio per la sua ultima Ibanez Fireman. Un video ufficiale li fa ascoltare.
I suoi nuovi mini-humbucker sono frutto della pura curiosità, spiega Paul Gilbert, di scoprire le vere potenzialità di un pickup a metà strada tra il single-coil e la doppia bobina, che racchiudesse il corpo dell'humbucker e l'incisività dell'avvolgimento singolo. I PG-13 sono il risultato di una lunga fase di sperimentazione e prototipazione durata circa un anno, e il risultato è ora sotto gli occhi di tutti.

Paul Gilbert testa i suoi mini-humbucker DiMarzio

Larry DiMarzio e Paul Gilbert hanno disegnato i mini-humbucker PG-13 allo scopo di rappresentare il punto d'incontro tra i mondi della singola e doppia bobina laddove Paul ha individuato lo "sweet spot" tra i due emisferi. L'obiettivo era dare vita a dei pickup definiti e incisivi, che reagissero bene alle dinamiche impartite dal musicista ma che avessero anche una buona predisposizione alla saturazione, che fornissero bassi a fuoco in ogni contesto ma con degli acuti sufficientemente a bada da trovarsi a proprio agio in blues e jazz.
Quanto partorito dalle menti di Gilbert e della squadra DiMarzio negli scorsi mesi è ora realtà, trova spazio nella ultima Ibanez Fireman del chitarrista ed è mostrato in un nuovo video ufficiale con protagonista Paul Gilbert.



Il PG-13 destinato al montaggio al manico è caratterizzato da acuti smussati e bassi presenti ma definiti, con una complessità armonica ispirata al mondo dei single coil senza rinunciare a un timbro rotondo e bilanciato sulla gamma più grave.
L'output contenuto e le piccole dimensioni evitano che il pickup suoni ingolfato o confuso anche in distorsione.

Il mini-humbucker progettato per il ponte spicca per calore. Più spinto e compresso, non ha il carico di acuti che caratterizza molti pickup in questa posizione.
Come il suo compagno da manico, il PG-13 al ponte risulta ideale per blues e rock, ma regge senza fatica le saturazioni più dure, senza rischiare di suonare mai troppo acido grazie a una risposta improntata su medi e medio-basse frequenze.

Entrambi con magneti ceramici e quattro cavi per lo split, producono sonorità interessanti anche quando miscelati tra loro. L'uscita è ben bilanciata e i pickup sommati sprigionano un tono nasale e presente, che valorizza l'attacco e la percussività delle note.

Il set di pickup DiMarzio PG13 viene presentato al popolo del web proprio mentre leggete queste righe. In Italia sarà possibile reperire i due mini-humbucker attraverso la distribuzione esclusiva di Mogar Music, e sul sito ufficiale è possibile ottenere maggiori informazioni sui modelli: qui per il PG13 da manico e qui per il PG13 da ponte.
dimarzio paul gilbert pg13 pickup
Link utili
PG13 Neck sul sito DiMarzio
PG13 Bridge sul sito DiMarzio
Sito del distributore Mogar Music
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di esseneto [user #12492]
commento del 14/12/2017 ore 08:57:13
Paul farebbe suonare divinamente anche un aspirapolvere.....il video pertanto non è per nulla attendibile.....Il timbro che tira fuori dalla sua Ibanez è bellissimo caldo , cremoso ricco di sustain lasciando perdere tutto il resto ( tocco , tecnica , gusto , uso degli effetti , mini trapano come plettro ecc.ecc. ) non penso che i due pick up in questione influiscano più di tanto a tutto ciò......
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di telecrok [user #37231]
commento del 14/12/2017 ore 09:24:1
Ogni volta che le varie case produttrici di pu fanno un signature con la ovvia collaborazione dell'artista di turno si sprecano nel dichiarare che si tratta di pu "definitivi", insuperabili e con caratteristiche tali da soddisfare pressochè tutti e tutti i generi musicali.
I PU sono frutto di compromesso come tutto il resto, la vera differenza la fà l'amplificazione e gli effetti, pertanto da quello che sento nel video, mi pare che sia alla resa dei conti, niente che non si possa ottenere con degli Humb normali, Gibson, S.D. Fralin, Lollar ecc ecc, il mercato è pieno di questa roba e c'é solo l'imbarazzo della scelta.
La vera notizia è che si tratta dell'ennesima cagnotta da pagare in termini economici ed ego al pur bravo P.Gilbert., sinceramente ne ho piene le tasche.
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di franklinus [user #15063]
commento del 14/12/2017 ore 12:25:07
sono perfettamente d'accordo con i due amici accordiani...per non parlare poi della pletora di pedalozzi...forse è un nostro limite,il limite di chitarristi "navigati"che ancora stancamente navigano sulle corde del web cercando il graal che non c'è...la razionalità del marketing di accordo mi impone di essere libero nella scelta"se ti piace lo leggi,se no,vai avanti",giusto,era solo un piccolo "no,,,basta!"
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di Alex DG [user #35120]
commento del 14/12/2017 ore 13:54:47
Ogni tanto Di Marzio deve trovare la nuova "manovra commerciale", con Paul Gilbert hanno cominciato nei primi anni '90 con il Tone Zone, in tempi recenti con lui prima avevano tirato fuori i mini humbuckers in formato single coil, poi è tornato agli humbuckers classici, ora di nuovo i mini humbuckers stavolta con le bobine affiancate ed il coperchio....per non parlare poi con gli altri artisti come Satriani, Vai, Petrucci....hanno tirato fuori una pletora di pickups spesso (ma guarda caso) in coincidenza con l'uscita dei nuovi album. Basta!
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di francesco72 [user #31226]
commento del 14/12/2017 ore 14:35:03
Noto che le caratteristiche magnificate per questi p.u. sono le stesse che si riferisce avesse il set di single coil injector+area+injector. Quindi i casi sono due: o allora non si era raggiunto il risultato ed era una bufala, o la bufala c'è adesso.
Ciao
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di JFP73 utente non più registrato
commento del 14/12/2017 ore 14:41:02
O forse tutte e due. Gilbert è un musicista pazzesco ma non esiste il sacro graal, troppi elementi concorrono a creare il suono
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di lomba [user #3864]
commento del 14/12/2017 ore 14:43:34
Non vedo che ci sia di strano, la pubblicità è l'anima del commercio, alla di Marzio dovranno pur campare, e pure il Gilbertone dovrà campare. Se c'è qualcuno da criticare è chi pubblica un articolo così palesemente pubblicitario senza un minimo di spirito critico
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di francesco72 [user #31226]
commento del 14/12/2017 ore 19:27:23
Purtroppo non condivido il tuo post: in primo luogo la Di Marzio, Gilbert e compagnia cantante (a mio giudizio) potevano campare anche con le loro "vecchie" produzioni, qui non si parla di alta tecnologia per cui il prodotto più nuovo ha anche caratteristiche migliori, per lo meno non nell'arco di pochi anni. A mio parere siamo sempre più nel campo del bisogno indotto, che se lo fa un marchio ci può stare, se lo fa un artista mi suona un po' peggio.
Non capisco, invece, il giudizio negativo sull'editore: un giornalista è sacrosanto che dia le notizie, meglio ancora se scevre da proprie valutazioni personali e siccome questi p.u. non sono ancora in commercio, perciò non è possibile la recensione, non trovo nulla di strano che ci venga data un'informazione. Peraltro non mi è chiaro perchè "la pubblicità è l'anima del commercio", ma questo per accordo non valga. In primo luogo di qualcosa dovrà pur campare una testata che leggi gratis, dunque se non paga l'utente qualcun altro la dovrà finanziare, meglio la pubblicità di strumenti musicali che gli sceicchi del terrore. In second'istanza, fatico a considerarla pubblicità che, per definizione, è qualcosa che ti invoglia all'acquisto, qui non leggo comprateli e suonerete come Gilbert o con questi pu entrerete in una nuova dimensione sonora (e per il vero non l'ho mai letto).
Ciao
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di Fabuloso [user #18581]
commento del 14/12/2017 ore 16:18:01
L'unico shredder che ha un po' di musicalità e di fantasia ed è anche godibile... certo non quanto Randy Rhoads o Dimebag Darrel...
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di Claes [user #29011]
commento del 14/12/2017 ore 17:52:47
Qui ci vuole Quaini e un Mini-HB test audio: originale Epi/Gibson vs DiMarzio a spese di chi distribuisce. È promozione, marketing, giustificabile - una LP Deluxe originale a lui e il set DiMarzio per la prova e farne la recensione, tenendosi tutto dopo... anche se la recensione è negativa.
Quando è arrivata la Deluxe è sembrato a tutti un peccato mortale usare corpi vecchi da Gold Top P90 e mettere Epi "New Yorker" inutilizzati in magazzino su una LP. Poi ho visto che Pete Townshend le maltrattava ma non le scassava come le SG Special. Per una session, ho suonato una Deluxe poi comprata. Il pu è forte per accordoni spinti e specialmente per open tuning e con sound tutto suo. Clonando, spero che DiMarzio non ha usato un nome famoso da tribute per rendere attraente un nuovo prodotto dato che di mini già ne hanno. Sulla Standard ho DiMarzio Super Distortion 4 cavi dei primi tempi, non ho pregiudizi, però non cambierò pu sulla Deluxe.
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di chikensteven utente non più registrato
commento del 14/12/2017 ore 18:16:5
che mito quest'uomo! ha fatto bene a rinnovarsi, ma il suo vero sound rimarrà per me quello dei primi anni 90 , per intenderci quel bel sound ruspante e tamarro come nel video didattico terrifying guitar trip, io lo adoravo alla follia ed era veramente unico, ora le sue timbriche non mi garbano +, anche se lui rimane tra i miei guitarhero preferiti:)
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di Lisboa [user #47337]
commento del 15/12/2017 ore 00:53:52
Non so quanto sia la quota di fatturato che la DiMarzio fa con il mercato di sostuzione rispetto a quello di prima fornitura diretta alle case costruttrici di chitarre. Ma credo sia rilevante. E questo è un punto. Il secondo è che la domanda va creata, ed una delle ricette piú classiche è la diversificazione di prodotto. I pick up sono di fatto un prodotto dalla tecnologia alquanto "primitiva", e inventarsi qualcosa di nuovo deve essere dannatamente complicato..
Non ci trovo niente di male, neppure a usare testimonial. È il mercato, così fan tutti... Ad ognuno scegliere se seguirlo o no.
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di qualunquemente1967 [user #39296]
commento del 15/12/2017 ore 09:36:54
... la vera differenza la facciamo noi in quanto esseri umani ! Questi signori non dimenticatevi mai che devono vendere un prodotto .... ciao
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di JackDynamite [user #14761]
commento del 16/12/2017 ore 04:16:49
una epiphone wilshire a forma di fireman!
bei puck up, alla buon ora.
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di dantrooper [user #24557]
commento del 16/12/2017 ore 16:28:31
non per difendere la Di Marzio, Paul Gilbert o chi di per esso sia, perché non me ne frega niente, ma invito ad una piccola riflessione:

1 - tutti siamo musicisti e tutti sperimentiamo, Gilbert compreso: ognuno prova un suono, un pedale, un pick up ed in quel preciso periodo della nostra vita lo usiamo, ci piace, poi non ci piace più, poi cambiamo, in seguito ci ritorniamo su, magari modificando qualcosa ... stessa cosa può esser avvenuta per Paul: avrà provato e gli saranno piaciuti molto i mini-humbuckers, magari è il periodo che è in fissa con quel tipo di suono ed ha unito l'utile al dilettevole.

2 - la Di Marzio produce pick up, ha visto Gilbert in fissa con quel suono, ha visto che usava i miniHB ed ha fatto una proposta contrattuale di un modello signature.

3 - adesso li propongono a noi pubblico: al momento a Gilbert piace quel suono, per lui è perfetto e bello così, la Di Marzio produce quel suono ... utenti provate, acquistando!

Questo è il messaggio, come lo è per qualsiasi altra cosa; non ci vedo nulla né di negativo né di positivo.
magari li prova Tizio e per lui fanno schifo, poi li prova Caio e per lui sono il Santo Graal che cercava, come del resto lo è per tutto nel nostro mondo.

un abbraccio a tutti
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di Roccobianchi33 [user #51050]
commento del 23/02/2020 ore 07:35:12
L'80% del suono di una chitarra lo fanno i pickup.... Dire che con gli effetti,un buon ampli ecc... Non cambia nulla fra un pickup e l'altro,come in questo caso dove si passa dai single ai mini humbucker, equivale a dire che basta comprare una replica les paul cinese invece di quella originale da 3000€ per avere lo stesso suono. Che i suoni siano tante seghe mentali siamo d'accordo, ma se passa questo concetto che non cambia nulla, allora non ha senso costruire chitarre che costano più di 300€..... Forse è proprio così ma non è sempre tutto uguale
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