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Mick Thomson spiega la sua Jackson con finto Floyd proprietario
Mick Thomson spiega la sua Jackson con finto Floyd proprietario
di [user #116] - pubblicato il

La Soloist di Mick Thomson riceve due Seymour Duncan dedicati e un hardtail disegnato per il chitarrista degli Slipknot sulla base di un sistema flottante.
Jackson aggiorna la Soloist di Mick Thomson per il 2018. La nuova signature per il chitarrista degli Slipknot riceve pickup attivi Seymour Duncan, un ponte fisso ispirato alle forme di un ponte mobile estremo e una costruzione neck thru, sia per l'edizione USA sia per la versione Pro Series.

Mick Thomson spiega la sua Jackson con finto Floyd proprietario

Sotto le finiture bianca o nera, la Jackson Soloist Mick Thomson signature USA nasconde due ali di mogano incollate ai lati di un manico costituito da tre parti di acero con rinforzi in grafite. La versione Pro Series preferisce un manico in un solo pezzo, conservando tutte le altre caratteristiche.

La tastiera in ebano è priva di intarsi, ma sul bordo superiore ci sono dei sottili segnatasti a blocco al posto dei canonici piccoli dot. La scelta è mirata a rendere la posizione ben visibile anche sui palchi più bui, dando un riferimento immediato al musicista per consentirgli di orientarsi al meglio attraverso la tastiera anche in mancanza di segnatasti frontali.

Mick è da sempre un fan dei ponti fissi e dell'incisività che possono garantire sulle basse frequenze, in particolare con i suoni distorti, ma adora l'approccio di un sistema flottante in stile Floyd Rose. Per questo, i suoi precedenti modelli signature avevano già adottato un particolare ponte ispirato ai modelli mobili ma bloccato, avvitato nel corpo e senza molle sul retro. Su questa base, Jackson gli dedica un ponte esclusivo e inedito, denominato MTB HT6.
Si tratta di un hardtail a tutti gli effetti, che dai ponti mobili prende in prestito caratteristiche come le viti per il fine tune e lo scasso recessed alla base. In combinazione con il bloccacorde al capotasto, la Soloist garantisce una tenuta d'accordatura di alto livello e una particolare propensione a essere usata con accordature ribassate.

L'elettronica, fornita da Seymour Duncan, consiste in una coppia Blackout attivi nell'edizione signature di Mick Thomson. Il set è disponibile anche per l'acquisto separato, e può essere visto anche sul sito Seymour Duncan a questo link.

Violenta ed essenziale, la chitarra è gestita attraverso un solo potenziometro per il volume e un selettore blade a tre posizioni.
Mick in persona ne spiega le caratteristiche principali in un nuovo video per Jackson.



Sul sito Jackson è già possibile consultare le schede tecniche della signature di Mick Thomson, qui per la USA e qui per la Pro Series.
chitarre elettriche jackson mick thomson soloist slipknot
Link utili
Mick Thomson Soloist USA sul sito Jackson
Mick Thomson Soloist Pro Series sul sito Jackson
Pickup Blackout Mick Thomson sul sito Seymour Duncan
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di Faus74 utente non più registrato
commento del 17/02/2018 ore 21:49:11
Grande Mick, lo adoro
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di Baconevio [user #41610]
commento del 17/02/2018 ore 22:07:15
non è una novità né una esclusiva jackson.
non ricordo il modello ma qualche anno fa ho ordinato una ibanez con questa identica soluzione per il ponte
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di sand1975 [user #46451]
commento del 19/02/2018 ore 07:38:02
Ci sono diversi hardtail, mi viene in mente schaller con fine tuning. Sinceramente non capisco a cosa possa servire il bloccacorde con un ponte fisso...
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di francesco72 [user #31226]
commento del 19/02/2018 ore 09:47:11
Sinceramente non capisco la soluzione del ponte: hai quasi tutti gli inconvenienti del tremolo, ma non ne hai i vantaggi. Ripeto, di certo non avrò capito io, ma al di là della scena, a cosa serve? Secondo dubbio: vedo bene, che la serie USA costa oltre 5.000$? Se è corretto, sincermanete, mi pare una signora presa per il naso: 4.000 $ in più rispetto alla pro che, alla fine, ha sostanzialmente le stesse caratteristiche e per una chitarra senza regolazione del tono? Qualcuno tra Thompson e Jackson deve aver fatto qualche errore di valutazione.
Ciao
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di coprofilo [user #593]
commento del 19/02/2018 ore 19:45:44
Secondo me un senso ce l'ha. La corda bloccata sul ponte e sul capotasto dopo un adeguato stretching diventa pressoché impossibile da scordare, con un ponte normale e meccaniche autobloccanti c'è qualche possibilità in più di perdere l'accordatura. A seconda dei punti di vista potrebbe avere i vantaggi di entrambi. Sul prezzo non mi pronuncio, c'è chi spende un sacco di soldi per le strato fine anni 70...
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di francesco72 [user #31226]
commento del 20/02/2018 ore 12:47:39
Ciao, grazie per l'osservazione, ma temo che stia sopravvalutando la cosa; ho chitarre col ponte fisso e senza bloccacorde che non si scordano neppure con le cannonate e due sono epiphone, quindi nulla di speciale (una l'ho addirittura pagata 100 euro usata), faccio uso di bending e vibrato, ma non ho mai avuto problemi durante le serate e neppure durante le prove. In compenso ho anche un paio di strumenti col floyd rose e ti garantisco che il cambio corde è una vera seccatura tra tagliare il pallino e bloccare la corda nella selletta, bloccarla e sbloccarla nel bloccacorde per accordare, però ha il vantaggio del tremolo.
Sul prezzo il paragone con articoli da collezione o presunti tale non regge: qui compri una chitarra identica ad altre 10.000 che verranno vendute e ad altre 100.000 di altri marchi, quindi vale per quello che contiene e basta e, sinceramente, non mi pare un oggetto da 5000$. Poi magari diventerà un pezzo da collezione, ma ne dubito molto.
Ciao
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di pg667 [user #40129]
commento del 20/02/2018 ore 13:06:12
credo (ma non ne sono sicuro) che sia solo per una questione di feeling e posizionamento del ponte: i floyd incassati nel body sono estremamente comodi per chi fa uso del palm mute e per i "velocisti" della tastiera, a differenza di ponti tipo il TOM.
dato che il tremolo non gli serve ma gli piace l'ergonomia del ponte avranno adottato questa soluzione per far prima: il fine tuning ci sarà per una mera questione pratica giacchè anche se messa in custodia e sballottata nei tour in teoria non si scorda praticamente mai e perchè hanno già il disegno del ponte.
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di francesco72 [user #31226]
commento del 20/02/2018 ore 13:09:54
Ciao, quel che dici potrebbe essere la motivazione.
grazie e ciao
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di coprofilo [user #593]
commento del 20/02/2018 ore 17:52:4
Anche io ho delle chitarre gibson style che tengono molto bene l'accordatura ma ho anche una ibanez col floyd bloccato che la tiene meglio. Non è sicuramente una idea che cambierà il mondo della chitarra ma non è folle, soprattutto per uno strumento con manico parallelo al ponte dove il tom non è il massimo. A me poi piace anche esteticamente!
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di sand1975 [user #46451]
commento del 21/02/2018 ore 00:17:05
Su chitarre così non si usano i TOM come fissi ma ponti come l'hipshot hardtail.
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 21/02/2018 ore 15:35:48
Perdonami, ma cosa vuol dire chitarre che tengono l'accordaura ed altre ancora meglio; se una chitarra resta accordata, pace ed amen, forse che l'altra si accorda da sola quando ti sente arrivare? Inoltre, leggi bene, non ho mai scritto che questo ponte non stia accordato, solo che non capisco perchè avere le beghe del floyd rose per non averne le utilità quando lo stesso risultato si raggiunge tranquillamente con un ponte fisso tradizionale. D'altra parte le possibilità sono solo due: o questa è l'unica soluzione che tiene accordata la chitarra, oppure c'erano già soluzioni perchè la chitarra rimanesse accordata.
Un'ultima domanda: come fa il manico ad essere parallelo al ponte? Che veda io in ogni chitarra il manico è perpendicolare al ponte.
Ciao
Rispondi
di coprofilo [user #593]
commento del 21/02/2018 ore 18:13:53
Miii, puntiglioso... cercherò di rispondere adeguatamente.
Il concetto di perpendicolarità e parallelismo dipende dal piano di riferimento. In questo caso mi sembrava ovvio che si considerasse come riferimento il piano d'appoggio sul corpo. A ben guardare poi il tom è inclinato quindi la perpendicolarità in ogni chitarra non c'è neanche col piano che intendi tu. Ma qui sto facendo la punta alle matite, non mi sembra il caso, anche se per lubrificare il capotasto una matita appuntita può tornare utile.
Accordatura: purtroppo le mie chitarre non si accordano da sole, magari! Hanno anche un problema che però credo sia comune a tutti gli Nmila chitarristi che hanno un accordatore in pedaliera: dopo un po' che suono se controllo l'accordatura noto che la lancetta di alcune corde si sposta dallo zero , a volte più a volte meno. Spesso la scordatura è trascurabile, a volte un colpetto alla meccanica ci vuole. La chitarra con floyd bloccato e bloccacorde tende a scostarsi meno dallo zero rispetto alla strato o alle gibson style con tom.
Comunque il senso del mio primo post era evidenziare che quelle che tu vedi come beghe per qualcuno sono pregi, non era mia intenzione far cambiare idea a nessuno, per carità!
Che fatica ragazzi...
Rispondi
di sand1975 [user #46451]
commento del 21/02/2018 ore 00:19:54
E' simpatico notare come Govan che usa molto la leva abbia montato un floyd ma con le auto bloccanti e senza bloccacorde e chi non lo usa mette il bloccacorde ad un ponte fisso! :) Il mondo è bello perchè è variegato...

PS: Noto solo ora che la forma delle palette Jackson non permette l'allineamento delle meccaniche con il nut. Dicono che sia causa di scordareture... forse per questo si è reso necessario il bloccacorde??
Rispondi
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