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Little Tweedy Drive: la magia dei piccoli tweed d'epoca
Little Tweedy Drive: la magia dei piccoli tweed d'epoca
di [user #116] - pubblicato il

La ricerca di Mad Professor in campo tweed continua: il Little Tweedy Drive replica il timbro e la risposta dinamica dei Fender a basso wattaggio anni '50.
Il mercato trabocca di overdrive e preamplificatori a pedale ispirati agli amplificatori che hanno fatto la storia della chitarra. Tra questi, il mondo dei tweed americani d'annata è stato preso più volte a riferimento per generare degli stompbox che fornissero una saturazione dinamica, profonda e con una gamma media gutturale, inconfondibile. Tuttavia "si fa presto a dire Tweed", è quello che deve aver pensato Mad Professor quando si è messa al lavoro sul Little Tweedy Drive.

Little Tweedy Drive: la magia dei piccoli tweed d'epoca

Giunto sugli scaffali a poco più di un anno di distanza dal Big Tweedy Drive, il Little si rifà agli amplificatori americani a basso wattaggio degli anni '50, riconoscibili per la maggior compressione nel suono e la particolare capacità di ripulire le saturazioni con il roll off sulla chitarra senza avvertire un calo di volume eccessivo. Le nuance e le caratteristiche timbriche dei vecchi amplificatori Fender sono state studiate nel dettaglio dai laboratori Mad Professor e il Little Tweedy Drive promette di restituirne anche tutto il feeling.

L'interfaccia è classica per il catalogo Mad Professor. Un piccolo chassis arancione ospita manopole di Volume, Drive e un'equalizzazione composta da controlli di Bass e Treble, come negli amplificatori a cui il Little Tweedy Drive si ispira.
La pasta sonora promette bassi abbondanti e rombanti uniti medie graffianti e compresse quanto basta, con in cima una gamma acuta squillante e capace di aggiungere presenza in ogni mix. Il circuito è studiato per offrire una reattività sotto le dita del tutto simile a quella di un tweed d'epoca a basso wattaggio spinto oltre la soglia di breakup. Ideale per colorare un amplificatore pulito con una saturazione dal carattere forte quanto per rendere più aggressivo un ampli già distorto, il pedale è capace di ripulirsi col tocco e con il volume dello strumento conservando un livello d'uscita regolare, ottimo per chi ama ricavare tutti i suoi suoni direttamente dallo strumento, partendo solo da un buon crunch.

Nel presentare per la prima volta il Little Tweedy Drive al pubblico, Mad Professor ha voluto sfidare se stessa e ha confrontato il pedale direttamente con l'amplificatore di riferimento da cui il progetto è partito. Nel video, è possibile ascoltare lo stompbox (collegato al clean di un Fender Pro Reverb) a confronto con un Fender Deluxe del 1958 con volume al massimo.



Un secondo video ufficiale approfondisce poi le sonorità del Little Tweedy Drive, ascoltato da solo.



Sul sito ufficiale a questo link è possibile consultare la scheda tecnica completa del pedale Mad Professor. Per prezzi e disponibilità in Italia, rimandiamo alla distribuzione ufficiale di Gold Music.
effetti e processori little tweedy drive mad professor
Link utili
Big Tweedy Drive su Accordo
Little Tweedy Drive sul sito Mad Professor
Sito del distributore Gold Music
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di Sykk [user #21196]
commento del 14/03/2018 ore 16:39:50
Che suono! Il concetto è quello del Dirty Blonde della Menatone ma questo sembra avere (almeno nel video) una compressione che mi piace molto.
Per i crunch appena accennati io ho risolto col Boss FBM1 che però è digitale..
Rispondi
di fla72 [user #29005]
commento del 14/03/2018 ore 18:16:00
bel suono , non c'è che dire!
Rispondi
di telecrok [user #37231]
commento del 15/03/2018 ore 09:02:17
Che dimostratori, ottimo lavoro!
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 15/03/2018 ore 12:22:05
E' una mia impressione o dopo anni di Marshall in a box, i produttori stanno virando al fender in a box?
Ciao
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 15/03/2018 ore 12:33:48
Gran bel suono, però la prima demo (comparativa) non mi pare del tutto sincera: sbaglierò io, ma il suono della chitarra a pedale spento, mi pare già un pochino increspato.
Al commento di telerock aggiungo che, oltre che per gli ottimi dimostratori, queste sono prove utili, con la chitarra che suona assieme ad altri strumenti. Solo così si riesce a capire l'effettivo sound e la spinta di un overdrive/distorsore, quindi bravi.
Ciao
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