Il segno di una musica che cambia: iLoud Micro rinnova
di Pietro Paolo Falco [user #17844] - pubblicato il 14 aprile 2018 ore 08:00
IK Multimedia aggiorna i suoi monitor da studio portatili a dimostrazione del crescente interesse verso una dimensione musicale inedita: lo smart studio.
I monitor da studio tra i più piccoli in circolazione ricevono una livrea bianca per il 2018. IK torna sulle iLoud Micro per un aggiornamento estetico a dimostrazione del crescente interesse da parte del mercato verso le soluzioni portatili e sempre più smart, una categoria di prodotto che rappresenta la cima di un iceberg ancora inesplorato.
La sala di missaggio è cambiata profondamente negli ultimi anni. La nascita degli home studio, contrapposta agli ambienti controllati degli studi tradizionali, ha messo i costruttori dinnanzi a una serie di nuove sfide. La compattezza delle soluzioni di ascolto è diventata una preoccupazione centrale, come la loro trasportabilità e capacità di rispondere in maniera adeguata anche in stanze non trattate acusticamente (la classica cameretta). Per IK Multimedia, la soluzione è da ricercare in un mix di accorgimenti strutturali e intelligenza digitale.
Le iLoud Micro sono due diffusori di tipo monitor da studio. Pensati per fornire all'utente un ascolto neutro e regolare su tutta la gamma di frequenze, spiccano sulla concorrenza delle casse tradizionali per la loro propensione all'home studio e a una nuova dimensione d'utilizzo che ancora non ha una vera definizione: lo smart studio.
La workstation musicale cede il posto ai computer portatili. Tablet e smartphone sono oggi armi efficaci e riconosciute per molti musicisti. Non mancano nelle discografie gli album incisi quasi interamente in una camera d'albergo, missati su un iPad e solo alla fine rifiniti in un vero studio: si pensi all'esperienza pionieristica dei Gorillaz con The Fall, del 2011, ben sette anni fa e con dell'hardware di gran lunga meno evoluto rispetto a quello disponibile oggi.
Escludiamo che lo studio di registrazione tradizionale possa ridursi a una condizione d'élite per le grandi produzioni, quantomeno non nel breve periodo, tuttavia è un dato di fatto che la musica - quella fruita quanto quella creata - diventa sempre più smart.
Ci si esercita con una app, si registrano le idee con una app, si completano demo con una app. Come dimostrato, si chiudono persino album interi con una app. Liberarsi degli ingombranti rack e del pesante tower di un PC dedicato al solo audio ha però poco senso quando si resta legati a una sola stanza perché curata sul piano acustico. Il musicista/producer di oggi (e forse di domani) vuole portare con sé il suo strumento, la sua DAW, la sua workstation e tutto il suo studio, casse comprese.
Alcune delle problematiche legate alla resa adeguata di una cassa monitor di piccole dimensioni, dal peso irrisorio e immersa in qualunque condizione d'utilizzo sono state ampiamente affrontate da IK. Ecco le soluzioni che il laboratorio ha trovato con le iLoud Micro e che potrebbero fare da apri-pista a una categoria di prodotto oggi inedita.
Le casse IK Multimedia dispongono di un DSP a 56 bit per ottimizzare la risposta in frequenza, accuratezza della fase e per controllare il range dinamico.
Tutto contribuisce a modellare la voce degli altoparlanti in base al contesto, lasciando all'utente ampio margine di azione senza dover ricorrere a complesse operazioni di taratura nell'ambiente.
Sul retro, tre switch consentono di alterare la curva d'equalizzazione.
La posizione Desk è studiata per compensare gli artefatti sonori che vanno a crearsi quando un diffusore è poggiato su una scrivania e a poca distanza da una parete, condizione tipica negli home studio ma assolutamente non ottimale per un ascolto neutro. Le rifrazioni mal gestite di una comune scrivania da cameretta contro una parete creano infatti delle risonanze che possono sfalsare l'ascolto in un modo inaccettabile per gli standard uno studio professionale con casse tradizionali.
Non tutti gli ambienti sono uguali e, affidandosi all'orecchio del musicista, due ulteriori switch effettuano un incremento e un decremento sugli estremi di banda per compensare le differenze che si possono avvertire: il secondo provoca un boost di 2dB sulle alte frequenze, mentre il terzo applica un taglio di 3dB sulle basse frequenze.
Gli accorgimenti di IK vanno oltre gli aspetti elettronici e interessano anche la struttura acustica.
La base delle iLoud Micro è isolante e regolabile con due livelli di inclinazione per rivolgere gli altoparlanti verso l'utente, così da ridurre le differenze percettive dovute alla postazione utilizzata di volta in volta. Inoltre, i monitor possono essere avvitati su comuni aste microfoniche per il posizionamento free field e diventando così perfetti per le postazioni meno spaziose o per le situazioni che non prevedono affatto una scrivania, per esempio quelle che ruotano intorno a un tablet montato a sua volta su un'asta apposita.
Per conoscere più a fondo le iLoud Micro, vi invitiamo a leggere la recensione su Accordo a questo link. Il Musikmesse 2018 volge al termine mentre scriviamo queste righe. Il settore audio ha visto un particolare fermento e le novità cominciano a diffondersi in rete. Se la direzione che il mercato prenderà nel prossimo periodo sarà quella degli smart studio già tracciata da IK Multimedia, siamo certi che se ne vedranno delle belle.