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Hiwatt annuncia la rinascita
Hiwatt annuncia la rinascita
di [user #116] - pubblicato il

Nuovi stompbox con Gary Hurst, una linea di ampli hi-gain con Mike Fortin e la distribuzione esclusiva di Gold Music: per Hiwatt si apre una nuova era.
La notizia ci giunge tramite Gold Music, nuovo distributore italiano dello storico marchio britannico: Hiwatt si prepara a un restyling totale che interesserà tutta la linea produttiva, aggiornata e ampliata grazie a una nuova, ambiziosa gestione.

Nella memoria e nel cuore dei chitarristi, Hiwatt rappresenta un punto fermo nel sound britannico. Da tempo diviso tra due aziende per il mercato britannico e quello statunitense, ora il marchio annuncia una rivoluzione societaria che potrebbe preparare il terreno per una nuova pagina di storia.

Hiwatt annuncia la rinascita

L'annuncio avviene al Musikmesse 2018: Hiwatt passa interamente nelle mani di un imprenditore canadese che ha radunato intorno a sé una squadra composta di vere eccellenze nella categoria dell'amplificazione ed effettistica. Cambiano anche i canali commerciali, e la distribuzione per il territorio italiano viene ora affidata a Gold Music.

La produzione principale del catalogo Hiwatt resterà in UK e sarà supervisionata da Kee Mayer, il quale is occuperà della costruzione dei modelli custom shop.
Mitch Colby, veterano dell'industria musicale, è stato il portavoce della nuova squadra Hiwatt al Musikmesse e ha condotto il lancio di una serie di prodotti inediti come l'amplificatore valvolare per basso DR401 e la nuova linea di fuzz progettati in collaborazione con Gary Hurst, storico costruttore che ha firmato i più amati distorsori britannici degli anni '60. I primi modelli a vedere la luce saranno il Fuzz King e l'Octa Fuzz.

Hiwatt annuncia la rinascita

Rinnovato è anche il brand Maxwatt, divisione Hiwatt dedicata all'hi-gain e ora guidata da Mike Fortin in qualità di chief design engineer.
La linea vede modelli di stampo moderno come il potente Custom Super-HI50, valvolare a quattro stadi di gain disegnato personalmente da Fortin per il quale è stata svelata l'atipica cassa ibrida Maxwatt Custom Shop Super-HI, dotata di due altoparlanti da 12 pollici e uno da 15 pollici per massimizzare la resa delle basse frequenze.

Hiwatt annuncia la rinascita

Darren Atkinson, managing director presso Hiwatt, ha così commentato la nuova direzione dell'azienda e l'accordo di distribuzione con Gold Music: "E' incontenibile la mia soddisfazione nell'annunciare la partnership con Gold Music, per la distri- buzione italiana di Hiwatt. Gold Music è un'azienda giovane e proiettata al futuro, con un ottimo customer service e una collocazione sul mercato solida e rispettata: a mio parere il meglio che c'è in circolazione. Gold Music distribuirà in esclusiva in Italia la nostra linea completa di prodotti, dal Custom Shop di produzione britannica, fino ai prodotti che progettiamo in Inghilterra e facciamo produrre dalle nostre fabbriche orientali. Renderanno inoltre disponibili, in anteprima mondiale, gli amplificatori Maxwatt (il nostro marchio dedicato ai suoni più cattivi) progettati per noi dal guru Mike Fortin e completamente realizzati a mano presso il nostro Custom Shop"

La leggenda di Hiwatt è destinata a far parlare di sé ancora a lungo. Noi vi terremo aggiornati sui futuri sviluppi e vi consigliamo di tenere d'occhio il sito ufficiale e la pagina di Gold Music per conoscere le prossime novità.
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Link utili
Sito Hiwatt
Sito del distributore Gold Music
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di 7cordista utente non più registrato
commento del 17/04/2018 ore 16:49:21
Un brindisi al ritorno degli Hiwatt di qualità. Una piccola domanda: con il mercato sovra saturo di amplificatori hi gain, in un mercato ultra conservatore come quello della chitarra elettrica, ha senso uscire dal seminato e proporre prodotti (magari di altissima qualità, non lo metto i dubbio) che si discostano cosi' tanto dal modello di Hiwatt che credo la maggior parte dei chitarristi ha?
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di ADayDrive [user #12502]
commento del 17/04/2018 ore 20:55:49
Mi ponevo lo stesso problema. Tra l'altro Mike Fortin ha già progettato una linea di hi-gain per un altro noto brand...
Ormai anche l'hi-gain, almeno secondo me, è un filone esaurito, ci saranno almeno 20 marchi che producono modelli analoghi, e di tutti i wattaggi. La crisi del rock probabilmente dipende anche dalla carenza di innovazione tecnologica.
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di coprofilo [user #593]
commento del 17/04/2018 ore 23:36:56
Hi-gain genere esaurito? Non mi sembra proprio! Accordo è una comunità molto tradizionalista ma se segui forum o pagine fb più specializzate vedrai che il mercato di ampli, chitarre ed accessori per i generi estremi è tutt'altro che fermo. Non parliamo certo di produzioni di massa ma ci sono un sacco di robe interessanti in giro. Molte chitarre headless, fanned frets, materiali non convenzionali (vedi Aristides), pezzi da collezione con prezzi degni di strato vintage (chitarre Blackmachine); il citato Fortin esaurisce le produzioni di pedali ed ampli in pochi giorni, ed è roba con prezzi importanti; marchi come Revv e KSR (o KRS?) producono ampli/mostri sputafuoco molto interessanti, Bare Knuckle, Guitarmory ed altri fanno pickup sviluppati apposta per livelli di gain altissimi ed accordature molto ribassate. Gli ampli Maxwatt hanno destato molto interesse perché pare si piazzeranno a metà tra la produzione originale Fortin (prezzi paurosi) e le Randall by Fortin che erano bei prodotti ma assolutamente industriali, qui pare che ci sarà una cura ben più alta, degna di marchi più blasonati. Ben venga a mio avviso un marchio storico che apre a nuovi mercati con prodotti di qualità, anche PRS da un po' si è lanciata su produzioni per generi più estremi con buoni risultati, gli ampli hi gain sembrano molto validi! Peccato che in giro non se ne vedano...
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di ADayDrive [user #12502]
commento del 18/04/2018 ore 21:08:59
Esaurito non artisticamente ma tecnologicamente. Tra i classiconi (Soldano SLO, Peavey 50150, Mesa Boogie Dual, ENGL, Rivera, Bogner, H&K), i vecchi/nuovi (Orange, Randall, Marshall) e i nuovi (Diezel, Blackhearth, Krank e chi più ne ha più ne metta) i circuiti sono perlomeno tutti "cugini": valvole preamplificatrici in cascata a gogò (tra un po' arriveremo in doppia cifra) e le solite due configurazioni per le finali. Se prendi dieci testate diverse con la stessa cassa e la stessa chitarra scommetto che si possono mandare in crisi anche i djent-metallers più ferrati.
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di Ghesboro [user #47283]
commento del 18/04/2018 ore 21:43:20
Secondo me è il contrario, non tecnologicamente (mai tanta tecnologia, anche ridondante, è stata asservita alla musica metal), ma artisticamente. E' vero, se prendi dieci testate diverse con stessa cassa e chitarra mandi in bamba i djenters perchè attualmente l'esplorazione del suono è diventata una mera ricerca della "tightness and clarity at all costs". Quasi non importa il "tono" l'amplificatore, conta solo la capacità di restare intellegibile a gain estremi, con droppaggi folli e postproduzione come se piovesse. Non è un caso che la Bareknuckle stia facendo soldoni proprio con pickups pensati per questo.
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di coprofilo [user #593]
commento del 18/04/2018 ore 22:59:49
Tecnologicamente l'amplificazione (e non solo) per chitarra ė ferma al secolo scorso! Parliamo di valvole, trasformatori, condensatori, magneti e bobine, roba anni 50. L'unico modo di creare qualcosa di nuovo sarebbe il dominio digitale ma questa tecnologia è usata per emulare le valvole... a livello di sonorità vedo comunque più movimento nei generi hi gain che altrove, le 7-8-9 corde con la loro gamma di frequenze più ampia costringono a sviluppare amplificatori ed accessori con risposta diversa, per la maggioranza del resto del mondo chitarristico rimaniamo ancorati a ts808, plexi e simili, con chitarre che replicano al meglio i modelli anni 50.
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di Ghesboro [user #47283]
commento del 18/04/2018 ore 07:52:50
Se sono roba su cui ha messo mano Mike Fortin sta sicuro che avranno perlomeno una fetta di pubblico interessato molto ampia.
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di MuddyWaters [user #47880]
commento del 17/04/2018 ore 20:26:
Ma la nuova vita riguarda anche i prezzi spropositati? :D
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di Ghesboro [user #47283]
commento del 18/04/2018 ore 07:54:23
Guarda chi è l'importatore e sei in grado di risponderti da solo.
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di MuddyWaters [user #47880]
commento del 18/04/2018 ore 08:24:39
Chi? Gold Music?
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di Ghesboro [user #47283]
commento del 18/04/2018 ore 08:40:32
Precisamente.
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di MuddyWaters [user #47880]
commento del 18/04/2018 ore 08:43:15
Uà Ghes... ti giuro... avrei voluto scriverlo io ma non ho avuto il coraggio. :D
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di Ghesboro [user #47283]
commento del 18/04/2018 ore 08:45:31
Ah ma è cosa assodata e ben nota, non preoccuparti.
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di MuddyWaters [user #47880]
commento del 18/04/2018 ore 08:47:06
Peccato perchè ricordo che hanno marchi molto interessanti. Così come pure Stefyline. Ma pure là... prezzi sconvolgenti.
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di Ghesboro [user #47283]
commento del 18/04/2018 ore 09:45:27
Sicuramente marchi di interesse, ma i prezzi sono quelli che sono, spesso tali da legittimare un acquisto extra-italia. Poi chiaro, te li motivano con il discorso "trasporto-iva-dazi e cazzi", che sono cose reali e innegabili, ma altrettanto innegabile è che le percentuali di rincaro rispetto ad altri marchi sono ben diverse.
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di lbaccarini [user #14303]
commento del 18/04/2018 ore 18:13:23
Ragazzi ma vi riferite ai prezzi sul loro sito? Se sì quelli sono prezzi di listino, non street price; per esempio hanno un delay a 350€ che nuovo si trova a 200€, pertanto di certo non vendono al prezzo indicato sul sito (mi auguro!). Per curiosità ho appena guardato il loro sito. Non sono affiliato in alcuno modo a loro, volevo solo sapere se magari c'è un equivoco. Poi magari vendono a prezzi altissimi ed è giusto ciò che dite voi. Ciao!
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di Ghesboro [user #47283]
commento del 18/04/2018 ore 18:15:54
No io riferisco ai prezzi dei negozi fisici che da loro si riforniscono, se quelli esposti fossero i prezzi di vendita non sarebbe neanche un furto ma quasi un falso in bilancio.
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di lbaccarini [user #14303]
commento del 18/04/2018 ore 18:21:17
ha ha ha!!! Vero!!! Ciao
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di Pietro Paolo Falco [user #17844]
commento del 19/04/2018 ore 11:11:49
Ciao ragazzi,
Gold Music è un distributore, non vende al pubblico ma rifornisce i rivenditori italiani: come detto da lbaccarini, i prezzi indicati sul loro sito sono di listino, comunemente più alti rispetto a quelli che poi troverete in negozio.
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di Ghesboro [user #47283]
commento del 19/04/2018 ore 11:18:51
CI è noto, come puoi vedere dalla mia risposta sopra.
Rispondi
di umanile [user #42324]
commento del 18/04/2018 ore 14:28:14
Mah, hiwatt era famosa per gli ampli pulti con grande headroom...
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