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Modificare un pedale senza avere conoscenze di elettronica
Modificare un pedale senza avere conoscenze di elettronica
di [user #46126] - pubblicato il

Kit diffusi online e altre piccole modifiche permettono di personalizzare i propri pedali preferiti senza essere geni dell'elettronica. Basta saperci fare.
Certe volte amiamo i nostri pedali per i loro pregi e nonostante difetti, ma con delle piccole modifiche possiamo tenerci solo i pregi. Le modiche di un pedale possono essere molteplici e chiaramente dipendono dal tipo di effetto e dalla peculiarità dello schema.

A volte basta poco per correggere quello che noi consideriamo un punto debole e capita che non si tratti di una questione di elettronica. Un difetto del genere lo vediamo nel Big Muff, famoso per le dimensioni della scatola che occupa molto spazio nella nostra pedalboard. Tralasciando il fatto che del Big Muff ci sono in commercio versioni in box molto più piccoli, anche se leggermente diverse dall'originale, è possibile rimuovere il circuito con tutto l'hardware annesso e inserirlo in un box più piccolo, largo solo poco meno perché purtroppo nemmeno la scheda è così piccola, ma guadagnando lo stesso molto spazio. Abbiamo mantenuto così il Big Muff originale senza ripiegare su un altro modello. Altro caso dello stesso tipo è il Roger Mayer Spitfire Fuzz e di tutti quei pedali magari più vecchi dove delle piccole schede alloggiano in box semivuoti.
Guardando sempre all'aspetto si possono cambiare per puro vezzo estetico le manopole dei pedali.

Modificare un pedale senza avere conoscenze di elettronica

Addentrandoci di più in campo elettronico, ma parlando sempre di un fattore puramente esornativo, si può cambiare il LED di stato. Basta dissaldare il vecchio e saldarne uno nuovo di colore diverso nello stesso verso dell'originale. Se lo sostituite con uno ad alta luminosità suggerisco di usare una resistenza più grande per non rendere il LED troppo abbagliante. Per individuare nel circuito la resistenza che limita la corrente del LED vi conviene aiutarvi con uno schema.
Se usate un LED più grande ci sarà bisogno di allargare il foro. Da decidere se usare un porta LED o no secondo la necessità.

Ci sono alcuni vecchi pedali costruiti senza il LED di stato a indicare se il pedale è acceso. Spesso non è che sia indispensabile vedere il LED acceso per capire se un effetto è attivo o meno (per esempio un fuzz o un distorsore), ma avere un piccolo segnale luminoso non fa male ed è una comodità alla quale siamo abituati.
Tanto per dire, io ho da poco aggiunto un LED a un vecchio modello di ProCo Rat che di fabbrica ne era sprovvisto. Il pedale era true bypass e disponeva di un footswitch DPDT, ovvero uno switch doppio. Per inserire il LED a me sono venuti in mente due metodi.
Il primo metodo permette di mantenere il footswitch DPDT e collegando un piccolo circuito si adopera un espediente per pilotare il LED che è acceso solo quando il pedale è attivo. Questo piccolo circuito è chiamato Milleniun Bypass ed è un sistema di switching true bypass.
Il secondo metodo, poi adoperato con questo Rat, è stato quello di sostituire il footswitch DPDT originale con uno triplo, 3PDT. Si è trattato semplicemente di riprendere i collegamenti originali aggiungendo alla sezione nuova del footswitch i collegamenti per il LED. Chiaramente ho dovuto praticare un foro nello chassis per alloggiare il LED.

Modificare un pedale senza avere conoscenze di elettronica

Ora le cose si fanno serie. Per modificare il suono di un pedale dovremmo ovviamente cercare un po' di informazioni, se il pedale è famoso (o è un clone di un pedale famoso) sicuramente troveremo diverse possibili modifiche. Se abbiamo voglia di studiare un po' il circuito, specialmente se non è troppo complesso, è meglio, perché così abbiamo più cognizione di quello che stiamo facendo: a volte le regole che governano i circuiti e il suono del pedale sono elementari. La modifica del suono del pedale consiste nel modificare il valore di alcuni componenti sostituendoli, altri da togliere, altri da aggiungere, collegando o scollegando alcune parti. Usando degli switch per alcuni componenti più critici si potrà sfruttare la nuova modalità di suono ma poi tornare anche al suono originale agendo sullo switch, come un bass boost o una configurazione di clipping aggiuntiva.
Ci sono molte opzioni per i pedali Boss come il Metal Zone o il Blues Driver che consistono nel farlo suonare meglio più o meno oggettivamente. Oppure l'SD1, essendo una replica del Tube Screamer è possibile convertirlo in quest'ultimo oltre che modificarlo in altri modi, tanto per citare un paio di delle scelte. Sostituendo alcuni componenti del già citato Big Muff possiamo trasformarlo in una vecchia versione di Big Muff che tanto avremmo voluto ma non abbiamo mai potuto acquistare perché costosa o introvabile.
Se avete un Cry Baby standard lo si può facilmente convertire nel modello Jimi Hendrix, modificarlo o se non addirittura aggiungere vari controlli come la frequenza dello sweep, controllo dei medi, del gain, eccetera.
Modifiche del Rat, e io ne so qualcosa, del Tube Screamer, vari MXR, ecc. I pedali sui quali è facile intervenire sono tanti e i limiti sono per lo più sui pedali digitali.

Quello che consiglio è di seguire attentamente le istruzioni per la modifica, informarsi bene sulle caratteristiche di suono da raggiungere e controllare tre volte prima di accingersi a fare quello che bisogna fare. Da assicurarsi che state modificando la versione del pedale giusta, perché di tanto in tanto i pedali uscendo in edizioni nuove possono cambiare un po'. Consultando lo schema del pedale in oggetto, anche se non lo si sa leggere bene, si potrebbero trovare lo stesso alcuni dettagli in più e delle conferme, per evitare il più possibile di confondersi, specialmente se vi approcciate per la prima volta a questo tipo di lavoro. Anche effettuare delle misurazioni sulla scheda là dove serve potrebbe aiutare.

Modificare un pedale senza avere conoscenze di elettronica

Modificare un pedale originale è sicuramente più facile e veloce che costruirlo da zero, ma dall'altra parte c'è un po' il timore comprensibile di poterlo in qualche modo rovinare. Io, prima di modificare il mio vecchio Metal Zone, ce ne ho messo a decidermi, perché questa paura un po' ce l'avevo nonostante avessi già costruito alcuni pedali e avessi l'esperienza per cambiare una piccola manciata di componenti su una scheda stampata, quindi molto ordinata e pulita.
Un aspetto di quando ti accingi a costruire un pedale da zero è che se non ce la fai ti ritroverai senza pedale, ma tanto prima non ce l'avevi comunque e poi il materiale è quasi completamente recuperabile, una buona consolazione se si ha intenzione di costruire altri pedali e poter ridurre al minimo la perdita. Quando invece modifichi un pedale hai il rischio di danneggiarlo rimanendo senza. Il problema cruciale era questo, ma poi mi sono deciso e, agendo con calma, è andato tutto benissimo. Per questo vi consiglio caldamente di non cercare di fare un lavoro di fretta e di verificare sempre tutto quello che fate, passaggio dopo passaggio. Controllare dopo ogni passo se avete fatto tutto bene, un solo componente alla volta e controllate i contatti, i valori dei componenti, degli originali e dei nuovi, prima e dopo la saldatura. Testate il pedale dopo ogni passaggio. So che allungherete i tempi ma, qualora non dovesse funzionare, se siete stati abbastanza attenti basta guardare bene quello che avete appena fatto per cercare l'errore e, se è il caso, tornare indietro.
Evitando di eseguire le modifiche tutte insieme e provare il pedale solo alla fine scoprendo che il paziente è morto e non dà più segni di vita vi risparmierà una delusione e tanti problemi.
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Modificare un circuito ProCo Rat
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