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La truffa delle chitarre online a prezzi bassissimi
di [user #17844] - pubblicato il

Su internet spopolano chitarre con marchio Gibson, PRS e Fender a poco prezzo. Ecco cosa c'è dietro i siti che promettono affari ma potrebbero celare truffe.
Presto o tardi, qualunque chitarrista si imbatte in un sito o un'inserzione che promette chitarre di brand altisonanti per una frazione del costo originale. La speranza di fare un affarone illude che si tratti di un mercato parallelo dai prezzi strabilianti, la ragione suggerisce invece che si tratti di semplici copie economiche con un logo noto sulla paletta, ma in alcuni casi nascondono truffe vere e proprie.

La truffa delle chitarre online a prezzi bassissimi

Partiamo da una regola vecchia e sempre attuale: nessuno ti regala niente.
Non esiste che una Gibson da 2500 euro in catalogo venga venduta in alcun modo a 350 euro. Non esistono mercati paralleli né tantomeno ci sono fantomatiche fabbriche cinesi "che sono le stesse che fanno le Gibson ma le rimarchiano e le rivendono a poco prezzo".
Quella era la scusa usata dal cugino che aveva trovato l'affarone sulle giacche Belstaff parallele a 50 euro. Fatevene una ragione: o erano false o erano rubate, o il cugino contava balle.

La truffa delle chitarre online a prezzi bassissimi

Si viene quindi all'ipotesi più realistica: la copia contraffatta.
Qui scomodiamo il vecchio adagio: "non è tutto oro quel che luccica".
Internet trabocca di siti che vendono - in maniera più o meno trasparente - delle copie (per lo più orientali) di chitarre famose con tanto di marchio sulla paletta.
Con un gioco di parole sulle già citate Gibson, sono le cosiddette Chibson, ma se ne trovano di ogni tipo dalle finte PRS alle Fender fino alle Ibanez e dozzine di altre marche note replicate alla perfezione finché le si vede nelle fotografie, un po' meno quando arrivano a casa. In alcuni casi le foto sono reali per quanto poco esplicative ma, non di rado, queste inserzioni sono accompagnate da fotografie provenienti dai cataloghi dei marchi di riferimento e non ritraggono l'effettivo strumento che verrà poi spedito. Come sulle buste di patatine, "la foto è puramente a scopo illustrativo".
Salvo alcuni casi, l'oggetto reale risulta solitamente facile da individuare come una replica economica. L'incollaggio della paletta sul manico, il codice seriale brutalmente stampato su un bigliettino anziché impresso sul legno, i top palesemente impiallacciati sono solo alcuni degli indizi che tradiscono immediatamente la natura della chitarra. Sul fatto che alcune possano essere valide e suonabili se ne può discutere all'infinito, ma ci si può tranquillamente togliere dalla testa che siano identiche alle originali. Un iPhone "coreano" da 200 euro non è uguale a un iPhone originale da 700 euro e una Custom Shop "cinese" da 150 euro non è uguale a una Custom Shop da 4500. Questo è quanto.

Consci di ciò, si potrebbe considerare di aver acquistato una onesta chitarra economica con la chicca di un brand storico sulla paletta. Bisogna però ricordare un aspetto: le regole di mercato che valgono per una PRS sono le stesse che regolano una sua copia economica. Un margine di guadagno ci sarà sempre per il produttore e per tutti gli attori della filiera pertanto, ancora una volta, nessuno ti regala niente.
Se credi che una Gibson da 3mila euro costi troppo a causa del marchio che porta, non illuderti che una Chibson da 300 euro con lo stesso nome sulla paletta - per quanto fasullo - non abbia caricato in percentuale per lo stesso motivo. Se il tuo budget è 300 euro e vuoi una chitarra che suoni da 300 euro, compra piuttosto una Epiphone, una Cort o una Yamaha. Non hai che l'imbarazzo della scelta.

In questo quadro disastroso, il fatto che acquistare una chitarra contraffatta sia illegale sembra quasi un dettaglio marginale.

La truffa delle chitarre online a prezzi bassissimi

La firma ha comunque il suo fascino e non è nostro compito giudicare chi decide di portarsi a casa una copia dal nome importante. È invece un dovere mettere in allerta il lettore nei confronti di un vero rischio in cui si incorre quando si è alla ricerca dell'affare a tutti i costi.
Alcuni siti che promettono merce a costi irrisori contro ogni logica di mercato celano l'insidia della truffa pura e semplice. Attenzione, perché il fenomeno non è limitato ai soli strumenti musicali.

Occhi aperti quando capitate su un sito dai prezzi stracciati di cui non avete esperienza e sul quale nessuno che conoscete ha mai comprato: potrebbe essere un cosiddetto "scam".
Si tratta di siti fraudolenti con degli e-commerce farlocchi che mirano ad appropriarsi dei dati dei navigatori affamati di offerte, in pratica la versione virtuale dell'ormai tradizionale "mattone". La differenza è che, invece di ritrovarsi sotto braccio una stecca di sigarette piena di segatura o una scatola da scarpe con dentro tocchi di legno e cartone, si torna a casa con un bel furto d'identità e un estratto conto chilometrico sulla carta di credito.
A buon intenditor...
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