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La truffa delle chitarre online a prezzi bassissimi
di [user #17844] - pubblicato il

Su internet spopolano chitarre con marchio Gibson, PRS e Fender a poco prezzo. Ecco cosa c'è dietro i siti che promettono affari ma potrebbero celare truffe.
Presto o tardi, qualunque chitarrista si imbatte in un sito o un'inserzione che promette chitarre di brand altisonanti per una frazione del costo originale. La speranza di fare un affarone illude che si tratti di un mercato parallelo dai prezzi strabilianti, la ragione suggerisce invece che si tratti di semplici copie economiche con un logo noto sulla paletta, ma in alcuni casi nascondono truffe vere e proprie.

La truffa delle chitarre online a prezzi bassissimi

Partiamo da una regola vecchia e sempre attuale: nessuno ti regala niente.
Non esiste che una Gibson da 2500 euro in catalogo venga venduta in alcun modo a 350 euro. Non esistono mercati paralleli né tantomeno ci sono fantomatiche fabbriche cinesi "che sono le stesse che fanno le Gibson ma le rimarchiano e le rivendono a poco prezzo".
Quella era la scusa usata dal cugino che aveva trovato l'affarone sulle giacche Belstaff parallele a 50 euro. Fatevene una ragione: o erano false o erano rubate, o il cugino contava balle.

La truffa delle chitarre online a prezzi bassissimi

Si viene quindi all'ipotesi più realistica: la copia contraffatta.
Qui scomodiamo il vecchio adagio: "non è tutto oro quel che luccica".
Internet trabocca di siti che vendono - in maniera più o meno trasparente - delle copie (per lo più orientali) di chitarre famose con tanto di marchio sulla paletta.
Con un gioco di parole sulle già citate Gibson, sono le cosiddette Chibson, ma se ne trovano di ogni tipo dalle finte PRS alle Fender fino alle Ibanez e dozzine di altre marche note replicate alla perfezione finché le si vede nelle fotografie, un po' meno quando arrivano a casa. In alcuni casi le foto sono reali per quanto poco esplicative ma, non di rado, queste inserzioni sono accompagnate da fotografie provenienti dai cataloghi dei marchi di riferimento e non ritraggono l'effettivo strumento che verrà poi spedito. Come sulle buste di patatine, "la foto è puramente a scopo illustrativo".
Salvo alcuni casi, l'oggetto reale risulta solitamente facile da individuare come una replica economica. L'incollaggio della paletta sul manico, il codice seriale brutalmente stampato su un bigliettino anziché impresso sul legno, i top palesemente impiallacciati sono solo alcuni degli indizi che tradiscono immediatamente la natura della chitarra. Sul fatto che alcune possano essere valide e suonabili se ne può discutere all'infinito, ma ci si può tranquillamente togliere dalla testa che siano identiche alle originali. Un iPhone "coreano" da 200 euro non è uguale a un iPhone originale da 700 euro e una Custom Shop "cinese" da 150 euro non è uguale a una Custom Shop da 4500. Questo è quanto.

Consci di ciò, si potrebbe considerare di aver acquistato una onesta chitarra economica con la chicca di un brand storico sulla paletta. Bisogna però ricordare un aspetto: le regole di mercato che valgono per una PRS sono le stesse che regolano una sua copia economica. Un margine di guadagno ci sarà sempre per il produttore e per tutti gli attori della filiera pertanto, ancora una volta, nessuno ti regala niente.
Se credi che una Gibson da 3mila euro costi troppo a causa del marchio che porta, non illuderti che una Chibson da 300 euro con lo stesso nome sulla paletta - per quanto fasullo - non abbia caricato in percentuale per lo stesso motivo. Se il tuo budget è 300 euro e vuoi una chitarra che suoni da 300 euro, compra piuttosto una Epiphone, una Cort o una Yamaha. Non hai che l'imbarazzo della scelta.

In questo quadro disastroso, il fatto che acquistare una chitarra contraffatta sia illegale sembra quasi un dettaglio marginale.

La truffa delle chitarre online a prezzi bassissimi

La firma ha comunque il suo fascino e non è nostro compito giudicare chi decide di portarsi a casa una copia dal nome importante. È invece un dovere mettere in allerta il lettore nei confronti di un vero rischio in cui si incorre quando si è alla ricerca dell'affare a tutti i costi.
Alcuni siti che promettono merce a costi irrisori contro ogni logica di mercato celano l'insidia della truffa pura e semplice. Attenzione, perché il fenomeno non è limitato ai soli strumenti musicali.

Occhi aperti quando capitate su un sito dai prezzi stracciati di cui non avete esperienza e sul quale nessuno che conoscete ha mai comprato: potrebbe essere un cosiddetto "scam".
Si tratta di siti fraudolenti con degli e-commerce farlocchi che mirano ad appropriarsi dei dati dei navigatori affamati di offerte, in pratica la versione virtuale dell'ormai tradizionale "mattone". La differenza è che, invece di ritrovarsi sotto braccio una stecca di sigarette piena di segatura o una scatola da scarpe con dentro tocchi di legno e cartone, si torna a casa con un bel furto d'identità e un estratto conto chilometrico sulla carta di credito.
A buon intenditor...
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di Baconevio [user #41610]
commento del 11/06/2018 ore 08:44:01
è semplicissimo, basterebbe affidarsi a chi lo fa per mestiere.
o, quantomeno, rendersi conto che chi lo fa per mestiere non è il cattivone di turno se poi gli vuoi portare in permuta una "Cibson"...t'è piaciuta 'a bicicletta?
Rispondi
di Claes [user #29011]
commento del 11/06/2018 ore 09:31:45
A questo punto sarebbe interessante sapere quanto costavano le famose "lawsuit"! Ne ho visto una: copia LP Custom nera, un sound incredibile su AC30 spinto, sprovvista di logo sulla paletta...
Dopo, dietro il palco, ho chiesto racimolazioni su cos'è 'sta chitarra: mi dice "proviene dal Giappone, dalla Ibanez". Ibanez? Mai sentita nominare e dietro la paletta non c'era nessuna identificazione. Avrei dovuto chiedere quanto è costata, dove l'ha acquistata e com'è che sapeva che era una Ibanez. Ho giusto provato il manico senza ampli - super!
Che quelle dell'articolo di oggi siano proprio cineserie non è però detto per sicuro... Corea del Nord? LOL
Rispondi
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 12/06/2018 ore 07:32:16
Produzioni coreane non potrebbero uscire con quei prezzi....sono cinesi
Rispondi
di ovinda [user #46688]
commento del 13/12/2018 ore 11:57:03
Se fossero produzioni della Corea del Nord costerebbero meno delle produzioni cinesi... Stai sbagliando Corea...
Rispondi
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 13/12/2018 ore 12:25:57
non mi risulta che in Corea del Nord ci siano stabilimenti che producono chitarre conto terzi come Cort per esempio anche perche' non hanno energia sufficente per stabilimenti di quel tipo, in Corea del Sud il salario medio e' allineato con i paesi europei per cui la Cina e' decisamente concorrenziale...non capisco il tuo commento
Rispondi
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 13/12/2018 ore 12:27:3
Scusa non avevo letto bene il commento di Claes...e' logico che mi riferivo alla Corea del sud
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 05/07/2021 ore 21:36:50
ovvio
Rispondi
di fraz666 [user #43257]
commento del 11/06/2018 ore 09:49:04
"Se il tuo budget è 300 euro e vuoi una chitarra che suoni da 300 euro, compra piuttosto una Epiphone, una Cort o una Yamaha.": d'accordo al 100%.

"Non esistono mercati paralleli né tantomeno ci sono fantomatiche fabbriche cinesi "che sono le stesse che fanno le Gibson ma le rimarchiano e le rivendono a poco prezzo".". molto meno d'accordo. Non ci sono le fabbriche cinesi che fanno Gibson o Fender, ma Epiphone e Squier sì. E se ad una Epiphone metti il logo Gibson e la vendi a 1000€ su internet o in negozio a qualcuno che non è esperto è facile trarre in inganno: l'impatto delle copie sul mercato dell'usato quindi con prezzi più variabili mi sembra ancora più pericoloso che sul nuovo.

Le chitarre cinesi sono chitarre di fascia bassa esattamente come le altre costruite in quei paesi, con al differenza di un controllo qualità quasi inesistente che abbassa quindi ulteriormente il prezzo ed aumenta i rischi. Il logo contraffatto è creabile da chiunque, non solo dai cinesi, chissà quante copie 'di liuteria' esistono nel mondo...
Rispondi
di nicolapax [user #27042]
commento del 11/06/2018 ore 10:03:04
Ho una Greco LP Lawsuit era del 1982, il logo "Greco" e le scritte sul copri truss road (a forma di campana, ovvio) hanno gli stessi font grafici della Gibson. La mia chitarra è a dire poco eccezionale. Comprata proprio in quell'anno assieme al Roland JC 120 che l'amplifica da sempre (si storcete il naso quanto vi pare, pero...). E' uno dei miei due strumenti principali, con le dovute e ovvie manutenzioni è arrivata ai nostri giorni senza problemi. Les Paul originale? Non ne ho mai sentito l'esigenza, questa chitarra è equivalente. Ma quegli strumenti lawsuit (Burns, Tokaj, Greco, Fernandes, El Torres, solo per citarne alcuni) di quell'era erano "veri": copie sia nell'aspetto che nella qualità costruttiva (alcuni sostengono che le primissime Fender Japan, fossero dei gioielli).
Queste attuali copie col trucco sono tutta un'altra cosa, Sono figlie del nostro tempo, della smania di apparire con indosso "quel" capo firmato, "quel" telefono, "quella" chitarra. Ho il sospetto che sia già un grosso risultato che gli strumenti in questione, siano recapitati al compratore, quanto piuttosto i venditori non si tengano i soldi del malcapitato pollo, per poi scomparire tra i meandri del web...
Rispondi
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 12/06/2018 ore 07:33:
Tienitela stretta la tua Greco....i migliori strumenti lawsuit sono quelli prodotti a partire dal 78 - 79
Rispondi
di nicolapax [user #27042]
commento del 12/06/2018 ore 10:45:47
Ci mancherebbe!!
Eppure nei primssimi tempi io e mio fratello (avevamo 14 e 16 anni...) l'abbiamo trattata senza grandi complimenti perché non era una VERA Gibson. Poi poco dopo, dal 1984, ho iniziato la professione e tra le decine decine di chitarre che mi passavano tra le mani ogni stagione (scambi di favore, prestiti, giri per negozi...), lei risultava sempre tra le meglio e a quel prezzo!!, a quel punto ho dovuto ammettere che la Greco era un gran pezzo di chitarra a prescindere dal logo. Ribadisco: quella e tante altre erano copie speculari a tutti gli effetti, veri e propri cloni degli originali. Oggi farei cose pazze per una El Torres o una Tokaj copie della Gibson L5.
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di LuigiFalconio85 [user #42411]
commento del 11/06/2018 ore 12:06:13
Andate per negozi fisici o comprate sui tanti siti affidabili o sui siti stessi dei negozi...semplice no?
Rispondi
di maxventu [user #4785]
commento del 11/06/2018 ore 12:29:24
ci sono categorie merceologiche, e le chitarre sono tra queste, che andrebbero sempre provate e toccate con mano prima dell'acquisto. Per questo dico che è ora di tornare a comprare nei negozi. Molti dei quali stanno facendo molta fatica e non solo per via dei siti di contraffazioni, ma anche più semplicemente a causa dei siti on line che stanno uccidendo il negoziante al dettaglio.
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di dale [user #2255]
commento del 11/06/2018 ore 12:59:16
Non sono d'accordo con la prima parte. Io ho comprato a scatola chiusa un paio di volte, chitarre importanti da 2 mila e rotti euro. Sempre trovato bene.
Però ti parlo di compravendita usato da privato, non di nuovo da negozio.
Per tutto il resto, il mercato online inevitabilmente sostituisce quello fisico, per certi aspetti non lo vedo con un male
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 12/06/2018 ore 10:53:4
Mi duole ma non convengo con maxventu. In primo luogo acquistando on-line da negozi seri si gode del diritto di recesso che è assai meglio di una prova di cinque minuti in un negozio con altri tre musicisti con cui devi fare a gara a chi alza di più il volume per sentirti. Inoltre il negozio on-line ha un catalogo che quello fisico nemmeo si sogna. ho già scritto altre volte che anni fa volevo acquistare una BC Rich e dopo aver chiamato TUTTI i rivenditori ufficiali BC Rich dell'Emilia Romagna e di San Marino l'ho acquistata on-line, dato che nessuno l'aveva e l'unica proposta che avanzavano era di ordinarla lasciando una caparra, sicchè se poi non mi fosse piaciuta avrei perso solo quella. Tra parentesi, alal prova dei fatti la chitarra era per me scomoda e quindi l'ho resa e mi sono portato a casa una Satriani Premium.
I negozi fisici muoiono perchè vogliono fare concorrenza all'on-line ma con prezzi più alti mentre dovrebbero puntare su altre vie quali l'assistenza post vendita, le produzioni particolari e simili.
Ciao
Rispondi
di franklinus [user #15063]
commento del 11/06/2018 ore 12:37:36
...il codice seriale brutalmente stampato su un bigliettino anziché impresso sul legno....non è proprio così,il seriale(falso ma vero ) era inciso dietro la paletta sopra il "made in usa" sulle 3 "chibson" che sono passate dal mio laboratorio(una l.p. ultima e due standard) per il resto,sono d'accordo
Rispondi
di Ghesboro [user #47283]
commento del 11/06/2018 ore 13:03:02
Tutto giusto, al di là che di Gibson fasulle ne ho provata qualcuna e -illegalità indiscutibile a parte - erano chitarre ben migliori di altrettante Epiphone, e che in Cina producono cellulari che si mangiano letteralmente il qui conclamato Iphone da 700 euro (che comunque quei soldi non li costa per motivi di qualità intrinseca di materiali o manodopera, ma solo per il valore della domanda ).
Rispondi
di dale [user #2255]
commento del 11/06/2018 ore 13:33:07
L'articolo mi sembra equilibrato naturalmente.
Ci sono aspetti da considerare come il prezzo troppo allettante che induce a comprare qualcosa di non attinente a ciò che viene promesso.
Mi sembra evidente che una chitarra da 3000 non possa costare €300.

Io mi vergognerei a suonare in giro con una copia Gibson, con una volgare imitazione fatta in qualche laboratorio cinese.
Sono cose fatte a pennello per l'importanza di apparire.
Ma si appare solo dei poveri stolti.
Ci sono tante chitarre dignitose che costano poco meglio andare su quei modelli per me.

Rispondi
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 12/06/2018 ore 07:35:19
anche perche' poi agli occhi di uno che se ne intende un pochino ci sono certi particolari che saltano subito all'occhio
Rispondi
di Quick utente non più registrato
commento del 11/06/2018 ore 16:37:0
Mi sento di intervenire ricordando il dato fondamentale, giustamente accennato nell' articolo: PRODURRE, VENDERE E ACQUISTARE COPIE (di qualsiasi cosa) È UN REATO. Punto, nulla da aggiungere.
Anzi, molto da aggiungere, almeno come considerazione puramente personale.
Ovvero: se compri/utilizzi una copia di qualsiasi cosa; borsa, orologio, chitarra, appari ai miei occhi almeno tre volte sfigato.
1) perché la copia non è il vero e per prima cosa stai ingannando te stesso. Andresti in giro a fare il figo con una Ferrari che è in realtà di cartone e monta il motore di una panda? Ecco... Il piacere di possedere qualcosa di pregiato e/o di lusso lo si prova solo con l'originale. Non dite di no, non vi credo.
2) perché qualsiasi cosa taroccata non si avvicina nemmeno lontanamente all'originale come fattura, materiali e prestazioni. Si fanno falsi di cose costose, non di cose da due euro. In generale di solito le cose costose ed esclusive hanno dalla loro una qualità impeccabile. Volete provare a fare immersioni a 100 metri indossando il Rolex da 30 euro preso in spiaggia? :-)
3) acquistando merce falsa alimenti mercati gestiti perlopiù dalla criminalità. Chissà poi dove finiscono i 300 euro che butti per una chitarra taroccata. E assieme a quelli di altri come te alimentano il business della mafia legata ai tarocchi che di solito funziona da finanziamento per altre attività più o meno illecite. Paura ehhhh!
Rispondi
di Pietro Paolo Falco [user #17844]
commento del 11/06/2018 ore 17:25:0
D'accordo su tutta la linea, tranne sull'esempio dell'automobile: mi sono sempre chiesto perché nessuno abbia ancora fatto un'auto "da battaglia" con l'estetica di una sportiva, sarei il primo a comprarla! :D
Rispondi
di Quick utente non più registrato
commento del 11/06/2018 ore 18:08:41
Buongiorno Pietro. In effetti l'esempio è un po' fuorviante. Però un po' off topic la sportiva più da battaglia che viene in mente è la Lotus Elise. Circa 50.000 dindi. Non proprio un prezzo da utilitaria, ma nemmeno un prezzo da supercar. Un' auto che sembri una sportiva con un motore da utilitaria... Chissà magari l'hanno fatta e non lo sappiamo. Devo approfondire...
Rispondi
di reca6strings [user #50018]
commento del 04/07/2021 ore 09:01:21
In realtà i cinesi lo fecero, una decina di anni fa: auto esteticamente identiche alle migliori sportive e suv europee, non arrivarono mai da noi perchè non rispettavano neppure uno dei parametri di sicurezza necessari per immatricolare un veicolo in Europa.
Ciao
Rispondi
di Pietro Paolo Falco [user #17844]
commento del 04/07/2021 ore 11:11:56
Fantastico 😅
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 12/06/2018 ore 11:12:41
Faccio una precisazione: se compri una Chibson o una Vender non c'è reato ne' da parte di chi produce ne' di chi compra, trattandosi di un oggetto con marca e modello diversi dall'originale. Ovviamente si gioca sul fatto della somiglianza, ma il reato si concretizza quando si spaccia una chitarra vattelapesca per Gibson, non quando ci si dice che si sta comprando una Chibson. Peraltro mi pare che il problema sia la qualità dell'oggetto, non la copia. Di per se' molti strumenti sono copie di Gibson e Fender e provengono da marchi di tutto rispetto o da serissimi liutai. Dunque non sarei così tranchant.
Infine, anche soggiornando una settimana al mare in un residence costruito con proventi dubbi alimenti il malaffare, esattamente come in altre centinaia di casi che, però, spesso ci fanno comodo e cui è più difficile rinunciare rispetto ad una chitarraccia fatta dall'altra parte del mondo.
Ciao
Rispondi
di Quick utente non più registrato
commento del 12/06/2018 ore 12:14:20
Ciao, forse si è fatto un po' di confusione. Sono ben conscio di qual è il mercato. Per le copie lawsuit la cosa si divide secondo me in due: strumenti copiati quasi alla pari quando le leggi soprattutto in Oriente non erano così restrittive e quelle di produzione odierna. In entrambi i casi mi sento di dire che la cinesata è sempre ben visibile. Sugli strumenti da 200 euro quasi ridicola, mentre sulle tanto decantate lawsuit anni '70 è meno palese, ma sempre consistente. Aprite (Aprite col cacciavite) una Greco/Tokay ecc... comparate il livello di legni, assemblaggio e finiture con una Gibson vera e sorridete! Sono strumenti magari ottimi ma comparati con l'originale dimostrano tutti i loro punti deboli.
Le copie di liuteria o di fabbrica di alta gamma, magari su licenza, sono tutto un altro discorso.
E si stava parlando di copie belle e buone, ovvero di Gibson/Fender/Prs ecc.. che hanno il marchio contraffatto, tutto scadente e violano i copyright sul marchio e la riproduzione dei brevetti, in pratica delle sole da usare che, mi ripeto, è pure reato produrre e acquistare.
Rispondi
di al_rodin [user #33222]
commento del 12/06/2018 ore 15:06:24
mmmh... non ne sarei così sicuro. In passato per lavoro ho depositato brevetti di invenzione e modelli di utilità (tre o quattro ancora validi ma non più coperti per mio disinteresse), e mi sono anche interessato di contraffazione di marchi (la concorrenza mi aveva copiato un prodotto vendendolo con un nome simile).
Se i prodotti sono sovrapponibili, come settore merceologico e come segmento di mercato, si configura il reato di concorrenza sleale per uso di segno simile nel momento in cui i marchi possono essere confusi. E' il caso di Fender vs un ipotetico Vender, come dici tu. Resta da eccepire in questo caso la sovrapposizione come segmento di mercato.Potrebbe essere che non si verifichi sovrapposizione di segmento se la Fender costa 2000 euro e la Vender 200, ma l'accertamento di questa sovrapposizione generalmente è lasciato al giudice a seguito di un provvedimento d'urgenza (sempre ipotetico) richiesto ex 700 cpc da parte lesa ad un Tribunale apposito (ce ne sono parecchi in Italia) o anche ad un Tribunale ordinario. E non è detto che l'accertamento dia esito negativo....
Il fatto è, come tu giustamente fai notare, che in questo caso si sta parlando di Fender vera contro Fender falsa. Il problema non si pone neanche.
Rispondi
di Lisboa [user #47337]
commento del 12/06/2018 ore 07:53:19
Ma davvero esiste qualcuno che pensa di comprare una VERA Gibson a 300 euri sul web? O un vero Rolex a 100 euri dall'ambulante in spiaggia? Ma dai, per favore...
Rispondi
di redcapacci [user #33920]
commento del 12/06/2018 ore 09:22:57
Il mercato delle copie cinesi crea anche aspetti strani;
Per un mancino trovare una chitarra è dura, spesso mi è capitato di vedere che questi mercati propongano più varietà delle grandi marche, a volte pure modelli impossibili da reperire per i mancini, pure in questo caso si parla di copie ?
Rispondi
di ADayDrive [user #12502]
commento del 12/06/2018 ore 22:37:37
Si.
Rispondi
di ADayDrive [user #12502]
commento del 12/06/2018 ore 22:37:08
Comunque certi siti di chitarre cinesi sono uno spasso, specialmente per i mancini sfigati come me... Adesso che c'è un ritorno prepotente delle Gretsch ne vedi in giro (rigorosamente sotto i 300 dollari) col Bigsby destro perché nelle fabbriche cinesi non li costruiscono mancini. E poi le PRS a 250 dollari, Les Paul con colori assurdi... Sembrano le bancarelle dei cingalesi (con tutto il rispetto per i cingalesi) alle sagre di paese.
Rispondi
di acevh63 utente non più registrato
commento del 15/06/2018 ore 11:13:41
Avendo tredici chitarre elettriche tra cui tre gibson, due fender, etc..., mi sono invece divertito a comprare una Les Paul cinese gialla con binding neri e bianchi a 190 euro e devo dire che per quella cifra non era affatto male. Aveva una buona risonanza come legni, anche se non all'altezza delle Gibson, e le finiture erano ottime, anzi migliori di due su tre delle gibson USA in mio possesso. I pickup erano scadenti e li ho cambiati con dei Seymour Duncan, ma tanto anche la maggior parte dei Gibson sono pickup orridi da cambiare subito, quindi... Meccaniche e altre parti all'altezza delle originali che ho su Les Paul Studio, SG e Flying V degli anni 80/90 (non ci vuole molto...).
Con i pickup SD suonava alla grande davvero e mi ci sono divertito parecchio per un paio di anni, per poi venderla ad un ragazzo cui piaceva molto e se ne fregava del fatto che fosse un tarocco, visto che suonava benissimo (mi sono ripreso tutti i soldi spesi).
Rispondi
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 13/12/2018 ore 12:36:01
"anche la maggior parte dei Gibson sono pickup orridi da cambiare subito"....questa e' solo la tua opinione che non condivido assolutamente.
Rispondi
di sidale [user #29948]
commento del 03/07/2021 ore 18:36:24
Nemmeno io!?!
Rispondi
di Oliver [user #910]
commento del 04/07/2021 ore 15:58:26
Credo che il mio cuore abbia perso un paio di battiti.
Rispondi
di kappero7 [user #22270]
commento del 15/06/2018 ore 21:29:58
..macchina sportiva tarocca?? ma esiste!
O almeno è esistita: matra -simca, anni '70 '80 credo ... vedere per credere!
e stavo per comprarla!... mi ha rinsavito mio fratello che mi ha ricordato:
"è una simca c...zo!!"
Rispondi
di Pancollolio [user #27959]
commento del 17/06/2018 ore 13:46:37
Boh... io non ho mai capito chi compra roba taroccata sapendo che lo è. Ma vabbè, io sono un tipo strano, fin da bambino non sono mai riuscito a capire che tipo di soddisfazione dia il vincere truffando, non rispettando le regole... a tutt'oggi non lo capisco. Non ho problemi, al contrario, con la mia Epi LP perché appunto è una Epi e non lo nasconde, anzi, e neanche ne ho con la mia Tele Harley Benton, perché NON sono tarocchi, non fanno nulla per farti credere che siano "the real deal".
Rispondi
di ciculpo [user #22121]
commento del 13/11/2018 ore 00:15:10
sono d'accordo solo parzialmente e solo riguardo al fatto che falsare il marchio è illegale. e anche inutile, se a uno basta la scrittina sulla paletta probabilmente non è il peggior problema che ha come chitarrista. Per quanto riguarda la parte vera e propria dello strumento e parlo con prove alla mano.. diciamo che è poco credibile che una chitarra con legni selezionati possa costare solo poche centinaia di euri come comunque è altrettanto improbabile che ne debba costare qualche migiiaio. Questo perché? il prezzo di una originale è stabilito soprattutto da anni di esperienza non certo dal costo della materia prima, e per questo nell'esperienza ci sta la scelta dei materiali da abbinare il controllo qualità ecc ecc. Ora vogliamo parlarne?? quando (ad esempio tanto per stare sul classico) si parla di strato o di les paul è bello racimolare il "qualche migliaio" sognando poi di avere sotto le dita la chitarra del nostro idolo, ma non è così, negli anni e lo sanno tutti sono uscite porcherie originali di marca, dove, 30 anni fa le imitazioni (anche se legali perché con marchio del costruttore) giapponese o di qualsiasi provenienza, non suonavano bene. Nemmeno le originali volendo essere sinceri, ma c'era un problema sull'intonazione sull'assetto che rendeva le copie insuonabili e le originali anche se scarse come timbrica generale ma comunque intonate e suonabili. Da qui si capisce che il famoso controllo qualità è stato solamente parziale. Poi cosa succede? I grandi marchi decidono di spostare alcune produzioni di fascia economica in oriente, e come sappiamo gli orientali son molto bravi a copiare, figuriamoci se arriva il maestro che mette a disposizione le nozioni per fare uno strumento si con materiali economici ma comunque con gli standard di costruzione buoni, per lo meno riferito alle tastiere e alla suonabilità. La frittata è fatta, si moltiplicano come mosche i costruttori che continueranno a lavorare materiali economici ma che propongo strumenti intonati come quelli costosissimi. Io parlo di me, ho recentemente preso più di una chitarra così, pur avendo le originali , le ho prese da fare da muletto come chitarra di scorta. qui nascono le sorprese. Una strato da 120 euri che arriva da mettere a posto, cioè, così com'è non la si può portare sul palco, allora con un minimo di cognizione (che chiunque dovrebbe avere almeno riguardo allo strumento che usa ) si fanno quei 2 o 3 aggiustamenti e.... sorpresa. la chitarra da il filo da torcere anche all'originale, non certo a una pre cbs da 18mila euri ma sicuramente a quelle in produzione da 20 anni… I 2 o 3 aggiustamenti di cui parlo non sono i soliti scontati upgrade del cambio pick up , parlo di assetto, di regolazioni, cose gratis, che non richiedono lamano del liutaio perché la chitarra è già a posto e necessita di qualche occhiata solo per messa a punto. Diciamo che come sempre la ragione sta nel mezzo, diciamo che con 1000 euri si dovrebbe poter comperare un ottima chitarra di qualsiasi modello.
Rispondi
di RedRaven [user #20706]
commento del 05/07/2021 ore 13:40:10
"sono d'accordo solo parzialmente e solo riguardo al fatto che falsare il marchio è illegale." è da incorniciare. esistono leggi nazionali e internazionali, non è una questione di opinione. Anche solo stare a parlarne è assurdo.
Rispondi
di ovinda [user #46688]
commento del 13/12/2018 ore 11:55:32
Se uno avesse la possibilità di andare in una fabbrica di Chibson e potesse provare gli strumenti prima dell'acquisto, sicuramente ne uscirebbe fuori con qualcosa di valido tra le mani. Ma bisogna andarci in Cina e provare gli strumenti. Acquistare online un prodotto così a scatola chiusa, invece, garantisce la beffa finale...
Rispondi
di RedRaven [user #20706]
commento del 05/07/2021 ore 13:42:29
Sfatiamo il mito che tra le chitarre da 200 euro 1 su 100 è da custom shop: sono fatte con legni "simili" a mogano, frassino, palissandro, sono fatte con finiture che se va bene hanno pochi difetti, hardware economico di materiali mediocri (pickup ceramici, cablature e potenziometri da due lire) quindi se sei sfigato sono fragili e stonate, se hai fortuna valgono i 200 euro.
Rispondi
di Gigibagigi [user #49591]
commento del 05/07/2021 ore 15:26:03
ssssht, non dirglielo, lasciamogli credere che il loro giocattolino Chibson o Fember o PSR da 200 euro se gli cambi i pickup suona meglio di una custom shop, altrimenti poi si incupiscono....
Rispondi
di RedRaven [user #20706]
commento del 05/07/2021 ore 23:06:43
mi spiace ma può esserci l'esemplare particolarmente buono se le premesse ci sono, ma se i materiali sono sbagliati non c'è verso. ho visto delle cinesi di legni che manco le sdraio ci si potrebbero fare. Ma poi con la qualità che hanno ora epiphone e squier, ma che bisogno c'è di risparmiare 100 euro? ma quante chitarre devi prendere se fanno tutte schifo? ne prendi una in meno (chi le prende in cina stranamente poi le prende a mazzi stile prima o poi vinco al gratta e vinci) e che sia decente..
Rispondi
di ovinda [user #46688]
commento del 13/12/2018 ore 11:55:34
Se uno avesse la possibilità di andare in una fabbrica di Chibson e potesse provare gli strumenti prima dell'acquisto, sicuramente ne uscirebbe fuori con qualcosa di valido tra le mani. Ma bisogna andarci in Cina e provare gli strumenti. Acquistare online un prodotto così a scatola chiusa, invece, garantisce la beffa finale...
Rispondi
di Atlantide [user #51440]
commento del 07/05/2020 ore 10:59:12
Il problema vero italiano sono le tasse , i costi fissi (Inps/Inail/TFR), le utenze e il carburante gravato da tasse .
Per costruire una chitarra classica in massello ci vogliono 2/3000 euro in Italia e 500/700 euro in Cina.
Probabilmente i cinesi riescono a fare scendere ancora un po' il costo fino a 300/450 euro.
Per costruire una chitarra elettrica ci vogliono 1000/1500 euro in Italia e 200/300 euro in Cina.
In Cina la manodopera è gratis (pagano 100 €/mese agli operai bravi e 25 a quelli normali.
Gran parte dell'elettronica mondiale è fatta in Cina.

Se non aggiorniamo la nostra economia alla globalizzazione diventeremo una provincia Cinese .

Se questo stato parassita morirà saremo liberi di costruirci le chitarre da soli , in Italia invece di essere costretti a mendicare una chitarra dai cinesi.
Rispondi
di RedRaven [user #20706]
commento del 05/07/2021 ore 13:44:41
forse il problema è che in cina si sottopaga, non ci sono tutele, si usano materiali scadenti. alla fine la gibson da 2500 euro li vale, la cinese da 500 no.
Rispondi
di Atlantide [user #51440]
commento del 05/07/2021 ore 20:54:20
Non è questo il problema : il mercato globalizzato costruisce semplicemente dove conviene ieri Italia poi Giappone poi Korea poi Indocina adesso Cina, domani Africa rubando il lavoro ai paesi più progrediti e impedendo la tradizione.
È un trend ampiamente confutato dalla Storia moderna.
Ieri le EKO erano le nostre Gibson
Oggi le EKO le costruiscono in Cina.
Tutto viene fatto in Cina : anche i Virus !
È poi vengono spediti in tutto il mondo da Amazon !!! ( o fanno il tampone alle chitarre????)
Rispondi
di RedRaven [user #20706]
commento del 05/07/2021 ore 22:57:55
cazzate a parte (virus, amazon quante idee confuse), non è così. Quando ti dicono che una chitarra è in acero e frassino, se i legni sono USA o canada è vero, se sono cinesi è "acero" e "frassino" ovvero essenze locali simili. Se ne vedono di alcune che si sfaldano, vernici che si alzano, c'è di tutto.poi ci sono le produzioni orientali di alto livello (eastman) che costano poco meno delle occidentali, e giustamente dato che nessuno regala niente.
Rispondi
di jdessi [user #27382]
commento del 27/07/2020 ore 14:45:45
Raga, io quando vado in farmacia prendo sempre i generici...
Rispondi
di riccardon [user #53991]
commento del 14/10/2020 ore 15:41:12
buongiorno a tutti

anche se il presente articolo è di un paio di anni fa, scrivo la mia esperienza, potrebbe essere utile al dibattito.

Come tutti voi, guardo sempre annunici di chitarre, usate nuove semiusate e seminuove, la voglia di comprarne una ogni tanti mi assale, anche se ovviamante non ne ho nessuna effettiva necessità ma si sa che il desiderio di chiatarra nuova è incontenibile.

Nei miei giri sui siti, mi sono imbattuto nelle famigerate Les Paul a prezzi bassi.
Prima idea. Sono dei falsi, con fotografie di repertorio, dal catalogo Gibson ed in ogni caso bellissime. Mi dico, la compro e poi ricevo una scatola con un mattone dentro, due visto che di les paul si tratta.
Seconda idea. La compro, e poi non vedo nulla. nemmeno i mattoni.
Terza idea. la compro ed è sciupata, usatissima o rotta.

La curiosità però di capire come funziona è tanta e complice il fatto che vendono su Amazon, mi dico:"proviamo Investo 400€ e vediamo cosa succede". Il periodo è florido e posso permettermi di buttare via una somma simile. Alla peggio spero di ricevere una falsa Les Paul, che comunque suonerei e potrei tenere in montagna per non portarmi dietro niente durante il fine settimana.

Prima di comprare scrivo, come da indicazioni del venditore, avvisandolo che sto facendo l'acquisto.
La risposta arriva immediatamente attraverso Amazon. Mi dicono che è un errore nel catalogo e che i prodotti sono nuovi, non usati come dice la descrizione dell'articolo su amazon.

Che "culo" mi dico, "addirittura" nuova. Il problema è che il messaggio dice di inviargli una mail con il codice ed alcuni altri dati, dopo di che mi faranno loro un ordine coretto su Amazon.

Non mi piace, e lascio perdere,

Ne individuo un altro, in questo caso la compro, crepi l'avarizia. Pago con il servizio amazon ecc...
Arriva immediatamente la conferma ordine di Amazon, e segue una mail del venditore che mi informa che a causa di un errore codice xyz, non riescono ad elaborare il pagamento.
Mi invitano a fare un bonifico dello stesso importo ad un IBAN che mi forniscono, scusandosi dell'inconveniente.
La mail ovviamante è infarcita di maiuscoletti e frasi che mi rassicurano sul fatto che è tutto regolare, che non lo prendo in quel posto, che non è una truffa ... e più lo leggo e più mi convincono che è una truffa. Non ho più dubbi.

A questo punto incuriosito, inoltro la mail ad amazon e attraverso il loro servizio, previsto per contestazioni o problemi, avviso il venditore di una strana mail che mi invita a pagare fuori dal sito Amazon, dicendogli di controllare e che mi pare poco credibile.

Immediatamente l'ordine è cancellato, e il venditore scrive di presunti Hacker, che giurerei russi, che hanno violato il loro sito e mandato email con richeste di bonifici.

Amazon ha confermato l'annullamanto dell'ordine e la restituzione del pagamento, cosa effettivamante accaduta.

Mi sono tolto la curiosità. il gioco sembra essere di spostare l'acquisto fuori da Amazon, per poi sparire con il pagamento, oppure ricevere dati di carte di credito o informazioni varie.

Ammetto che la quarta idea, magari ricevo una Le Paul standard con custodia e garanzia a 396 € più IVA, non era male..... :)

torno a suonare la mia fida Charvel 750XL comprata da giovane, la chiamavano Les Paul Killer... me lo farò bastare.

un saluto

Rispondi
di riccardon [user #53991]
commento del 14/10/2020 ore 15:41:33
buongiorno a tutti

anche se il presente articolo è di un paio di anni fa, scrivo la mia esperienza, potrebbe essere utile al dibattito.

Come tutti voi, guardo sempre annunici di chitarre, usate nuove semiusate e seminuove, la voglia di comprarne una ogni tanti mi assale, anche se ovviamante non ne ho nessuna effettiva necessità ma si sa che il desiderio di chiatarra nuova è incontenibile.

Nei miei giri sui siti, mi sono imbattuto nelle famigerate Les Paul a prezzi bassi.
Prima idea. Sono dei falsi, con fotografie di repertorio, dal catalogo Gibson ed in ogni caso bellissime. Mi dico, la compro e poi ricevo una scatola con un mattone dentro, due visto che di les paul si tratta.
Seconda idea. La compro, e poi non vedo nulla. nemmeno i mattoni.
Terza idea. la compro ed è sciupata, usatissima o rotta.

La curiosità però di capire come funziona è tanta e complice il fatto che vendono su Amazon, mi dico:"proviamo Investo 400€ e vediamo cosa succede". Il periodo è florido e posso permettermi di buttare via una somma simile. Alla peggio spero di ricevere una falsa Les Paul, che comunque suonerei e potrei tenere in montagna per non portarmi dietro niente durante il fine settimana.

Prima di comprare scrivo, come da indicazioni del venditore, avvisandolo che sto facendo l'acquisto.
La risposta arriva immediatamente attraverso Amazon. Mi dicono che è un errore nel catalogo e che i prodotti sono nuovi, non usati come dice la descrizione dell'articolo su amazon.

Che "culo" mi dico, "addirittura" nuova. Il problema è che il messaggio dice di inviargli una mail con il codice ed alcuni altri dati, dopo di che mi faranno loro un ordine coretto su Amazon.

Non mi piace, e lascio perdere,

Ne individuo un altro, in questo caso la compro, crepi l'avarizia. Pago con il servizio amazon ecc...
Arriva immediatamente la conferma ordine di Amazon, e segue una mail del venditore che mi informa che a causa di un errore codice xyz, non riescono ad elaborare il pagamento.
Mi invitano a fare un bonifico dello stesso importo ad un IBAN che mi forniscono, scusandosi dell'inconveniente.
La mail ovviamante è infarcita di maiuscoletti e frasi che mi rassicurano sul fatto che è tutto regolare, che non lo prendo in quel posto, che non è una truffa ... e più lo leggo e più mi convincono che è una truffa. Non ho più dubbi.

A questo punto incuriosito, inoltro la mail ad amazon e attraverso il loro servizio, previsto per contestazioni o problemi, avviso il venditore di una strana mail che mi invita a pagare fuori dal sito Amazon, dicendogli di controllare e che mi pare poco credibile.

Immediatamente l'ordine è cancellato, e il venditore scrive di presunti Hacker, che giurerei russi, che hanno violato il loro sito e mandato email con richeste di bonifici.

Amazon ha confermato l'annullamanto dell'ordine e la restituzione del pagamento, cosa effettivamante accaduta.

Mi sono tolto la curiosità. il gioco sembra essere di spostare l'acquisto fuori da Amazon, per poi sparire con il pagamento, oppure ricevere dati di carte di credito o informazioni varie.

Ammetto che la quarta idea, magari ricevo una Le Paul standard con custodia e garanzia a 396 € più IVA, non era male..... :)

torno a suonare la mia fida Charvel 750XL comprata da giovane, la chiamavano Les Paul Killer... me lo farò bastare.

un saluto
Rispondi
di riccardon [user #53991]
commento del 25/11/2020 ore 09:03:50
ciao anche se il Topic è antico scrivo la miaesperienza personale.
Incuriosito dall'annuncio su Amazon, decido che posso investire / buttare 600€ e vedere che succede. Alla peggio ricevo un mattone. Nella migliore delle iptesi ricevo una copia con la quale alimentare la voglia di Gibson. Scrivo una email come da indicazioni per verificare la disponibilità e mi rspondono che essendoci un errore nell' annuncio "le cheitarre sono nuove e non usate come riportato", se la pago, loro rifanno una nnuncio solo per me corretto, mi danno anche l'IBAN. ovvero richiedono un altro pagamento fuori Amazon essendo sbagliato l'annunciuo per il quale avevo fatto il pagamento (su piattaforma Amazon). Tanti saluti, mi sa che qui non arrivava nemmeno il mattone.
Ne contatto un altro. E piu o meno stessa storia. con tentativo di fa fare un bonifico fuori Amazon. Segnalo la cosa ad Amazon, dopo un po ricevo una mail del venditore che dichiara di avere subito un atacco Hacker e che loro non ne sanno nulla. Intanto annullano l'ordine.
Esperimento chiuso, senza danni. Amazon restituisce i pagamenti. Presumo che le Email ricevute dal secondo, con richieste di cliccare link, potessero essere modi informatici per inserire software spia ecc... carpire dati delle carte di credito o cose simili.
In ogni caso, direi che tali annunci fatta la verifica personalmente sono tutti fotocopie, con false recensioni entusiastiche di qualche anno fa. I più pericolosi riterrei essere quelli recenti dove il prezzo non è cosi eclatante come tempo fa. Ora girano Les PAul studio a 600€, io avevo provato con Les Paul Standard a 600€ .... :)
saluti
Rispondi
di RedRaven [user #20706]
commento del 05/07/2021 ore 23:09:57
ora come ora una studio usata la trovi a 800, originale. Ma di che stiamo parlando?
Rispondi
di riccardon [user #53991]
commento del 27/07/2021 ore 10:01:36
ciao
stiamo parlando di altro.
Stiamo parlando della curiosità di vedere certe chitarre che aspetto e qualità hanno. Mi sembra che nessuno si aspetti veramente di ricevere una les paul originale a pochi soldi. Io per esempio ho voluto provarea ad acquistarne una, proprio per capire anche cosa c'era dietro. E ho torovato le spiegazioni che cercavo. Questo genere di annunci non nasconde contraffazioni e truffe sul prodotto, è ben altro, dalla mia esperienza ho verificato che la finalità è esclusivamante di truffare sui soldi, non di inviare un prodotto scarso. Il punto è questo, non ti inviano nulla. Ovviamente io mi sono tutelato e non ho speso nulla, ma presumo che nel gran numero ogni tanto un colpo vada a segno. Ho scritto su accordo per segnalare la mia prova, sperando di chiarire il tema. In tutti i casi ho ricevuto proposte di pagamento fuori dai canali protetti, nel tentativo di ricevere pagamanti non dimostrabili in un contenzioso euindi senza il supporto di Amazon.

saluti
Rispondi
di WATERLINE [user #51250]
commento del 04/07/2021 ore 20:08:51
C'e' ancora qualcuno che crede a questi annunci? Incredibile ma dove hanno comprato chitarre fino ad ora?
Rispondi
di riccardon [user #53991]
commento del 27/07/2021 ore 10:03:43
ciao

direi proprio di no. nessuno ci crede. Io ho voluto provare per capire, e ho verificato che non si tratta di contraffazione, ma di tentativo di truffa sul pagamento. Ho anche segnalato ad Amazon il meccanismo. In pratica ti invitano a fare pagamenti all'esterno della piattaforma, e poi non ti inviano nulla.
Spero che sia utile.

saluti
Rispondi
di Desmo8 [user #38806]
commento del 04/07/2021 ore 20:33:08
Ho provato tante volte a comperare una Ferrari con i soldi di una Fiat 500 ma niente…. Chissà perché 🤷🏻‍♂️
Rispondi
di 5maggio2001 [user #36501]
commento del 05/07/2021 ore 09:19:03
sempre meglio sti tizi di quelle che vendono una EVH o una JAM a 4000 euro.....
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 05/07/2021 ore 21:35:58
Chiariamo una cosa, in Cina e nell'est in generale copiano tutto.
E' proprio il comunismo che con la chiusura dovette pur concedere delle "aperture". Allora la gente imparò a copiare, copiavano tutto persino le medicine, le armi, qualsiasi cosa sotto il comunismo fu copiata. Sia per "cresecere" a livello industriale, sia proprio perché faceva comodo a tutti. Tanto, l'economia era chiusa all'esterno.
Quando cadde il comunismo, o comunque morirono i vecchi generali, allora in tutto l'est rimase questa "capacità". Oggi copiano alla perfezione persino i Rolex oppure i diamanti. Non credo che nessun gioielliere nostrano abbia le competenze tecnico-scientifiche per capire se un Rolex (o un diamante) siano veri o cinesi (parliamo non di porcherie ma di gemme o di orologi sui mille euro circa!).
detto ciò, online si trovano Pedalini famosissimi (ocd big muff e chi più ne ha più ne metta) contraffatti, Set di Corde Ernie ball o d'addario contraffatte, tracolle, persino i pickup sono contraffatti alla perfezione. Figuriamoci una cosa stupidisssssssssima come una Gibson o una Fender, che ormai sono fatte anche le originali con le stesse frese a controllo numerico, i stessi legni disponibili su piazza, ecc.
Gli intenditori collezionisti difatti acquistano solo chitarre che oggettivamente hanno quel qualcosa in più (perciò se ci avete fatto caso le custom shop sono schizzate di prezzo). Ho amici collezionisti e so cosa dico. Tra l'altro vi do' una dritta: occhio, i prezzi delle chitarre "buone" stanno salendo di prezzo e l'anno prossimo saliranno fin quasi al raddoppio per un effetto speculativo sui prodotti americani !!!!!
Rispondi
di RedRaven [user #20706]
commento del 05/07/2021 ore 23:16:50
questo articolo attira le scemenze come una calamita. Un gioielliere sa distinguere un rolex da una copia, basta aprirlo. o anche solo guardarlo da lontano, come io so distinguere una gibson da una copia (se fossero fatte tanto bene da non potersi distinguere costerebbero ben di più).
le fender/gibson stanno salendo di prezzo da parecchio, almeno nelle gamme alte, livello custom shop, mentre le "standard" si sono stabilizzate (c'è stato un momento di impennata ma erano 10 anni fa o giù di li). al contempo hanno aggiunto linee intermedie: le fender USA da circa 1000 euro, le PRS S2, o anche le versioni di seconda fascia (fender messico, PRS SE) sempre più curate. Avere strumenti di qualità non è mai stato facile come ora, tanto è vero che la concorrenza è per varietà e qualità elevatissima.
Rispondi
di Gigibagigi [user #49591]
commento del 06/07/2021 ore 08:02:4
"Non credo che nessun gioielliere nostrano abbia le competenze tecnico-scientifiche per capire se un Rolex (o un diamante) siano veri o cinesi".
Se, vabbé.
Rispondi
di Cukoo [user #17731]
commento del 06/07/2021 ore 16:19:2
Ad un esperto di global strategies come te non dovrebbe sfuggire che negli anni '60 il Giappone invase il mondo di copie di tutto (giocattoli, ottica, strumenti musicali, eccetera). Forse erano comunisti pure loro. Puntavano sulla quantità e sul prezzo. Adesso il made in Japan è santificato (ottica, strumenti musicali, eccetera). Succederà anche alla Cina, che ha già cominciato ad abbandonare la politica di essere la fabbrica del mondo, è già una superpotenza tecnologica (sono arrivati sulla Luna e su Marte) e si specializzerà come ha fatto il Giappone. Si vede già con le chitarre: in Cina restano quelle di fascia media, quelle di fascia bassa sono già emigrate da qualche anno in Indonesia (democrazia islamica) e Vietnam (comunisti!).
Aspetto con ansia di leggerti su Limes.
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 06/07/2021 ore 18:27:3
Che sta a dì? 😂
Rispondi
di TB [user #1658]
commento del 07/07/2021 ore 09:50:37
*** Quando cadde il comunismo ***
Ehm, non so come dirtelo, ma stanno festeggiando proprio in questi giorni il 100° anniversario della nascita del PCC (poi, se siano ancora comunisti-comunisti o qualcos'altro aspetto che ce lo dici tu, naturalmente).
E comunque, te la butto lì, mi sa che si copia meglio quando gli stranieri ti portano le fabbriche in casa piuttosto che quando ti devi arrangiare da solo, che dici?
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 07/07/2021 ore 14:04:53
Beh sicuramente il comunismo attualmente se c'è c'è solo per i poveri per fargli sembrare che piove quando in realtà gli stanno facendo l'urina in testa.
Cmq in Cina la manodopera costa perlomeno il doppio che in "Asia" ciò indica probabilmente la possibilità di avere una virgola in più di qualità. O forse no, boh, chissà.
Per quanto concerna la possibilità di copia io reputo che la Epiphone o la Prs come le altre ditte potrebbero fare esattamente in Cina quello che fanno in u.s.a. ma ciò non accade perché un made in Asia avrebbe sempre meno appeal di un made in usa o che. Purtroppo è e sarà sempre così perciò i modelli asiatici si fermano a un certo livello, diciamo sotto i mille euro.
Rispondi
di TB [user #1658]
commento del 07/07/2021 ore 15:29:32
*** Beh sicuramente il comunismo attualmente se c'è c'è solo per i poveri per fargli sembrare che piove quando in realtà gli stanno facendo l'urina in testa. ***
Peeshare in testa ai poveri? Sarà, ma non credo che rimpiangano troppo i tempi del Celeste Impero vai al link

*** Per quanto concerna la possibilità di copia io reputo che la Epiphone o la Prs come le altre ditte potrebbero fare esattamente in Cina quello che fanno in u.s.a. ma ciò non accade perché un made in Asia avrebbe sempre meno appeal di un made in usa o che. ***
Certo, i grandi marchi non possono cannibalizzare la propria produzione casalinga. Ma ormai cominciano a farsi largo anche marchi cinesi di qualità, tipo Eastman, che si fanno pagare bene pure loro. Altro che sotto i mille euro: dai mille euro ci partono vai al link

Tra un po' cominceremo a vedere copie bengalesi di chitarre cinesi, dammi retta... ;-)
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 07/07/2021 ore 22:55:41
Tu ci vivresti sotto il comunismo?

Tu spenderesti duemila euro per una cinesata?

Ciao e buona serata
Rispondi
di TB [user #1658]
commento del 08/07/2021 ore 09:19:0
*** Tu ci vivresti sotto il comunismo? ***
Né io né te ne abbiamo avuto bisogno.
Comunque, siamo entrambi grandi abbastanza da ricordarci come si viveva quando quell'alternativa c'era, valuta tu se fosse meglio o peggio, soprattutto qui da noi.

*** Tu spenderesti duemila euro per una cinesata? ***
Le Eastman sono ottime chitarre, ne ho avute un paio tra le mani, le prenderei senz'altro in considerazione se mi servisse un'altra chitarra.

Buona giornata anche a te
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 08/07/2021 ore 09:49:38
Mi hai fatto venire la scimmietta delle Eastaman adesso 😂

Cmq no. Il comunismo non mi pare una cosa buona.
Rispondi
di TB [user #1658]
commento del 08/07/2021 ore 11:24:37
Amen
ciao
Rispondi
di michelevaltan utente non più registrato
commento del 13/12/2021 ore 13:20:21
C'è da dire che se la differenza di qualiltà da 3500 euro a 350 sta solo nei pickup (150 euro usati), nell'elettronica (10 euro da qualsiasi radioforniture), nei tuners (70 euro nuovi) e nel binding con imperfezioni, li risparmio volentieri, dal momento che il legno gibson da almeno 10 anni non ha nulla di più degli altri, visto che non vengono più eseguiti test di risonanza all'acquisto delle materie prime.
di qui risolvo l'equazione:
3500 -350 -150 -10 -70 = 2920 euro
un costo importante per una semplice scritta gibson.
Rispondi
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