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Billy Gibbons, icona e massimo esperto di
Billy Gibbons, icona e massimo esperto di "Tone"
di [user #3] - pubblicato il

Da quasi un secolo la chitarra elettrica nelle mani giuste produce suoni meravigliosi, ma il primo a teorizzarli è stato il texano con la barba più famosa dell'universo, "the Reverend Will G.", noto ai più come Billy Gibbons.
"Tone to the bone", concetto intraducibile che solo il chitarrista appassionato può comprendere, definisce il mix di elementi necessari a investire l'ascoltatore con vibrazioni capaci di  generare emozione e pelle d'oca.  Dagli anni '60 Gibbons percorre il sentiero del "tone", di cui è universalmente considerato icona e massimo esperto. Il suo suono, che lui definisce "feroce", unico e personale, in costante evoluzione eppure sempre fedele a se stesso, è profondamente influenzato sia dai padri del blues elettrico (primi tra tutti BB King e Muddy Waters), sia dai protagonisti dalla sua rilettura britannica (Eric Clapton, Jeff Beck, Jimmy Page, Keith Richards, Mick Taylor, Peter Green, eccetera).

Billy Gibbons, icona e massimo esperto di "Tone"

Musicista e cultore dello strumento, ha una collezione che comprende svariate centinaia di chitarre, tra strumenti classici della Golden Age e pezzi unici di liuteria ispirati da una inguaribile sensibilità postmodernista (che si svela anche nella sua altra passione, i motori). 
La liaison inscindibile tra il reverendo Gibbons e "the tone" nasce a fine anni '60, quando l'allora giovane e squattrinato musicista texano si versa a un ranchero i 250 dollari ricavati dalla vendita della sua scassata Ford per comprare una Gibson Las Paul Standard del 1959. La Ford aveva il nomignolo Pearly Gates, che si trasferisce sulla chitarra destinata a diventare lo strumento più desiderato della storia (c'è un'offerta reale di 5 milioni di dollari per acquistarla, più di uno Stradivari).
Abbozzati i primi accordi su un Fender Telecaster, passato alla Stratocaster dopo aver sentito suonare Jimi Hendrix, Billy Gibbons scopre il suono dell'humbucker, che sente "gustoso come un fried jalapeño burger di Christian's" (il suo joint preferito a Houston, oggi purtroppo chiuso). Sarà il PAF di Pearly Gates a definire quel suo suono ricco, pieno, carico, petulante e solidissimo. 



Pearly Gates sarà affiancata nel tempo da tante chitarre, troppe per tenerne conto, tanto diverse tra loro, da cui il Reverendo riuscirà sempre a estrarre il suo suono distintivo. C'è da perdere la testa a decidere quali citare. 
Vale la pena di partire dalle tre Erlewine Automatic (* Billy Gibbons *, Have Mercy e Rev. Willy G.) più la doppio manico Reverend Willy G. costruite dal liutaio texano Mark Erlewine, che accompagnano gli ZZ Top nei tour legati ai primi tre album che li consacreranno star di prima grandezza: First Album, Fandango, Tres Hombres. 



Negli anni '80 è Dean Zelinsky a costruire oggetti folli col suo neonato marchio Dean, utilizzate da Billy e Dusty Hill per il tour che segue l'uscita di Eliminator. Ci sono le Eliminator rosse ovviamente, ma soprattutto le Spinning Z Fur Guitars bianche rese famose dal magnifico video Legs.



Gli anni 90 vedono il sodalizio con John Bolin, che assecondando la creatività folle di Billy Gibbons costruirà alcuni degli oggetti più pazzi e sconclusionati della storia. In particolare le prime chitarre totalmente hollow, forma telecaster, con manico incollato e totalmente cavo, inclusa la paletta. Chitarre leggerissime, risonanti, che assecondano il Reverendo nei suoi ompareggiabili riff. 
Con gli anni 2000, le grandi aziende (Fender, Gibson e Gretsch) tornano alla qualità antica e fanno a gara per fornire a una delle più longeve icone del chitarrismo strumenti da sogno. I masterbuilder si superano e Gibbons alterna Fender Esquire Think Buck Owens, Gibson Mojo Maker, Gretsch Jupiter Billy Bo, oltre alla replica di Pearly Gates, che ormai non esce più di casa se non per occasionali tour in sala di registrazione.



Non s'è ovviamente parlato di amplificatori, un tema da trattare a parte. Meritano una citazione altri due elementi accessori del suono degli ZZ Top. Il primo è la moneta da un Peso limata usata come plettro di cui s'è già parlato su Accordo
Il secondo è il Bixonic Expandora di cui il reverendo non fa mai a meno e che utilizza in cascata nel Tone Dog sempre presente nel suo rig.

Billy Gibbons, icona e massimo esperto di "Tone"

Considerato il primo effetto boutique, riprodotto a inizio anni 2000 e distribuito da Godlyke, è fuori produzione da anni. 
Se n'è parlato su Accordo

Billy Gibbons, icona e massimo esperto di "Tone"


Questo luglio Billy Gibbons sarà in Italia come special guest nel tour dei  Super Sonic Blues Machine
Tra le date italiane della band noi ne seguiremo due: il 16 luglio al Carroponte di Sesto San Giovanni (MI) e  20 luglio al "Blues in Villa – Blues & Jazz Festival 2018" nel Parco di Villa Varda a Brugnera (PN).
In collaborazione con Barley Arts e il supporto diretto della band, abbiamo deciso di organizzare qualcosa di speciale per i nostri lettori.
Quellii che ci invieranno le domande più interessanti - ma anche intriganti e  pazze - da fare a Billy Gibbons riceveranno due biglietti omaggio (due per la data di Milano e due per quella di Pordenone) assieme alla possibilità di conoscerlo nel backstage assieme al resto della band.
Inoltre ci sarà la possibilità di scoprire la magia alla base del suono perfetto di chitarra di Billy: il suo guitar tech sarà a disposizione dei lettori sorteggiati per una visita guidata sul palco tra chitarre, ampli ed effetti.
Per tanto non vi resta che inviare che inviare le vostre domande a domande@accordo.it.  specificando nell’oggetto Billy Gibbons.
Ci si vede nel backstage dei SuperSonic Blues Machine!


Da questo link l'elenco, completo delle date italiane, del tour (Clicca)
billy gibbons supersonic blues machine
Link utili
Il sito dei Super Sonic Blues Machine
Il sito di Barley Arts Promotion
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