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Ascolta Redemption, il nuovo singolo di Joe Bonamassa
Ascolta Redemption, il nuovo singolo di Joe Bonamassa
di [user #116] - pubblicato il

Il 13esimo album solista di Joe Bonamassa vedrà la luce il prossimo 21 settembre. Ascolta la title track Redemption, l'ultima sfida stilistica del bluesman.
Maestro di stile, artista dalla sensibilità eccezionale e vero fanatico dello strumento, Joe Bonamassa si è da tempo guadagnato un posto nell'olimpo dei bluesman moderni. Ora davanti a lui si pone un'ennesima sfida musicale: è in arrivo il suo 13esimo album solista in studio nonché terzo di fila a contenere esclusivamente materiale inedito.

Ascolta Redemption, il nuovo singolo di Joe Bonamassa

Redemption è annunciato come un concentrato di blues e rock da manuale, con elementi moderni che incontrano la tradizione in quello che si prospetta il disco più impegnativo e variegato prodotto finora dal bluesman di New York.

La tracklist si snoda attraverso 12 brani che vedono Joe alle chitarre e alla voce solista. In sala d'incisione, lo affiancano alcuni tra i maggiori esponenti della scena musicale di Nashville come i produttori Tom Hambridge e Kevin Shirley, i vocalist James House e Gary Nicholson, Richard Page e Dion Dimucci.

L'annuncio si è diffuso a macchia d'olio sul web nelle scorse ore ed è stato accompagnato dalla presentazione del videoclip di "Redemption", brano che presta il titolo all'album e per il quale Joe Bonamassa ha confezionato una raccolta di scene direttamente dalla sala di registrazione.



Bisognerà attendere ancora qualche tempo prima di mettere le mani sul lavoro completo: Redemption è programmato per il 21 settembre 2018 con Mascot Label Group - sul cui sito è possibile procedere al preordine - ed Edel Italy.
album album stranieri joe bonamassa
Link utili
Sito Joe Bonamassa
Pre-ordina il disco sul sito Mascot Label
Sito Edel Italy
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di mdg [user #41663]
commento del 03/07/2018 ore 21:55:18
Il pezzo è bello e interessante. Ma non riesco a capire perché, per suonare il blues, ci si debba affidare a turnisti anziani, come quelli che compaiono nel video. Non mi pare che siano eccezionali... bravi sì, ma non eccezionali.
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di giudas [user #48068]
commento del 03/07/2018 ore 22:39:23
Magari sono amici, o semplicemente sono le persone giuste dal lato umano, il che conferisce alla composizione una energia particolare.
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di coprofilo [user #593]
commento del 03/07/2018 ore 22:43:31
Non sono esperto di blues ma a quanto leggo nell'articolo sono turnisti che hanno fatto la storia del genere. Magari ci sono giovani più bravi ma vuoi mettere la storia? Un po' come palleggiare con Pelè, magari Cristiano Ronaldo è più bravo ma non ė la stessa cosa...
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di marcoguitar [user #15320]
commento del 07/07/2018 ore 01:20:0
Per fare blues non servono turnisti eccezionali ma bravi. Quelli eccezionali rompono i coglioni, i bravi invece suonano bene quindi va bene cosi.
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di maxnumero1 utente non più registrato
commento del 03/07/2018 ore 22:41:2
Mi lare che non sia proprio una cosa semplice scegliere i musicisti....
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di yasodanandana [user #699]
commento del 03/07/2018 ore 22:43:45
noi ascoltiamo redemption, lui ha ascoltato i Led Zeppelin ..

vai al link
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di mdg [user #41663]
commento del 03/07/2018 ore 22:50:34
Infatti, Kashmir rifatta in accordatura standard...
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di Lucifer [user #46960]
commento del 04/07/2018 ore 06:19:25
Farla assomigliare a Kashmir mi sembra un po' una forzatura... Però è uguale a questa anche nei cori:

vai al link

Anche se di questi pezzi ce ne sono a centinaia con la stessa struttura! :)
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di qualunquemente1967 [user #39296]
commento del 04/07/2018 ore 01:02:16
Brano quasi inutile ....
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di Sykk [user #21196]
commento del 04/07/2018 ore 07:34:39
Bonamassa è un chitarrista incredibile, ma non riesce ad uscire dal suo orticello, ok è un genere vecchio e non è facile fare qualcosa di nuovo, allora io al suo posto farei qualche collaborazione con qualche songwriter più fresco e pieno di idee, per non cadere nella monotonia.
Un po' la stessa cosa che ho sempre pensato di un Vai o di un Satriani.
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di c9 utente non più registrato
commento del 04/07/2018 ore 08:23:24
Massimo rispetto per Bonamassa, ottimo chitarrista e ottima persona.
Personalmente però non sono mai riuscito ad apprezzare i suoi dischi e anche questo pezzo dice un po poco.
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di Zoso1974 [user #42646]
commento del 04/07/2018 ore 11:02:27
Pezzo veramente inutile... al primo ascolto sembra di averlo già sentito altre 10000 volte... e niente Joe, anche stavolta sarà per la prossima volta... :(

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di Tom Anderson [user #2700]
commento del 04/07/2018 ore 14:34:19
Concordo, ben eseguito, suonato benissimo, bella voce e tutto, ma gia' dopo pochi secondi faccio fatica a stare li a sentirlo, ormai è chiaro che il suo approccio e stile sono quelli, pezzi pensati e incentrati solo sulle chitarre, nessuna sorpresa, e buonanotte al songwriting. Non è una critica cattiva, è una sua scelta e lui è sicuramente felice cosi e chi lo segue anche, perchè si aspetta quello e lui glielo da al 100%. Sono d'accordo anche con l'accostamento a Vai e Satriani come tipo di figura musicale, il guitar hero solo in chiave piu' blues, anche se devo dire che Vai comunque aveva mooolta piu' creatitivita' di Joe. A me fa piu' pensare al Satriani o a un Malmsteen, mostruosi ma fatti e finiti e da li non si esce.
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di Alex DG [user #35120]
commento del 04/07/2018 ore 19:02:59
Anche il precedente lavoro risente in modo eccessivo delle sonorità di Jimmy Page e dei Zeppelin....ora anche in questo ci risiamo....non si rende conto che un approccio del genere non puoi averlo continuamente, altrimenti cadi nel ripetitivo e comunque la gente se ne accorge. Preferisco allora ascoltare i Greta Van Fleet che riescono a riproporre in maniera notevole il sound degli Zeppelin sia a livello vocale che struamntale con brani del tutto originali.
A me non piace molto il suo modo di cantare (ha una voce troppo nasale ed un vibrato vocale poco espressivo e marcato) mentre lo apprezzo molto come chitarrista, ed infatti ho apprezzato mooooolto di più i suoi due lavori con la cantante Beth Hart, veramente bravissima, e la sua chitarra si accoppia perfettamante con la voce graffiante della Hart. Attendo una prossima collaborazione tra i due artisti più che un suo nuovo album solista sulla falsariga del precedente.
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di Lisboa [user #47337]
commento del 06/07/2018 ore 21:13:15
Pezzo di alta accademia, ma poche emozioni
Rispondi
di marcoguitar [user #15320]
commento del 07/07/2018 ore 01:42:24
Un commento che vale per tutti. Premessa: non sono un fan di Bonamassa e non lo difendo, non ne ha bisogno, in America piace a tutti in Italia invece diciamo che erano meglio Clapton e compagnia. Grazie al cazzo, questi sono la storia, Bonamassa la itera e la ripresenta ma noi dobbiamo sempre fare gli espertoni e fargli le pulci. Ma avete visto come suona e cosa suona? Sa fare tutto e lo fa perfetto ma ogni volta che fa un album arrivano una dozzina di pseudo esperti (vorrei sapere di cosa visto che gli italiani capiscono poco il blues, l’inglese e lo spirito americano e lo suonano regolarmente perfetto e quindi fuori tempo) e dicono che lo fa senza anima. Ho tradotto a un amico americano un po’ di questi post e sapete che ha detto? È ancora lì che ride. Bonamassa è un maestro , il suo valore verrà riconosciuto in seguito. Forse non in Italia.,, ma l’Italia in questo campo cosa conta?
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di yasodanandana [user #699]
commento del 07/07/2018 ore 13:02:08
... le tue considerazioni possono essere anche condivisibili, ma se non mi piace, non mi piace. Gli riconosco certamente una tecnica notevole, mi sta simpatico, ma non reggo fino alla fine del brano :-)
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di esseneto [user #12492]
commento del 09/07/2018 ore 10:08:08
marcoguitar mi hai tolto le parole di bocca
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