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Batteria: 50 dischi fondamentali.
Batteria: 50 dischi fondamentali. "Toto IV" dei Toto
di [user #46516] - pubblicato il

Toto, l'omonimo debutto in studio del 1978 fu un successo enorme. Dalla band ci si aspettava che i dischi a seguire facessero lo stesso. Invece, “Hydra” e “Turn Back” si piazzarono rispettivamente al 37° e al 41° posto delle chart. Questo mandò a tal punto in crisi la casa discografica Columbia che i Toto furono a un soffio da essere scaricati. Ci vollero quattro anni da quell'esordio fortunato perchè la band ritrovasse l'identità sonora giusta per registrare un album leggendario, Toto IV.
Fu il pubblico a decretare il successo di Toto IV portandolo in cima alle classiche mondiali con un'esplosione di vendite da capogiro.
Perchè a dire il vero, il disco non fu accolto benissimo dalla critica rock che rimproverava ai Toto un sound troppo pulito e raffinato. Caratteristiche che, invece, la band aveva fortissimamente ricercato e che sarebbero diventate uno standard ancora di riferimento nell'ambito della produzione pop e rock.
“Rosanna” e “Africa” fruttarono un numero incredibile di premi e riconoscimenti con ben sei Grammy Awards, tra cui "Disco dell’anno" e, appunto, "Canzone dell’anno" con "Rosanna".

Batteria: 50 dischi fondamentali. "Toto IV" dei Toto

Il dsco è uno showcase di arrangiamentoi perfetti:  ricercati, eleganti, intelligenti. Una miscela magistrale di eseguzioni sublimi e songwriting ispirato che strizza l’occhio al pop pur mantenendo un indole rock. Le tastiere si intrecciano in continuazione alla chitarra di Steve Lukather che si appoggiano al groove divino di Jeff Porcaro.
Jeff Porcaro (classe 1954) incanta suonando con una classe immensa;  le note dei suoi pattern scorrono fluide sul groove come pochi - oggi come allora -  riuscivano a suonare. Il suo playing è morbido, bilanciato e scandisce la pulsazione in una maniera talmente pulita e incantevole da elevare e nobilitare il semplice concetto di “portare il tempo”. Ad un primo ascolto, infatti, le sue ritmiche sembrano accessibili, quasi scontante. Ma dietro quella apparente facilità, il flusso ritmico creato da cassa, rullante e hi-hat nasconde il genio e la concentrazione di Jeff Porcaro che mette un mondo di attenzione e sensibilità in ogni singola nota. Porcaro guida il ritmo in maniera eccezionale.



Porcaro, oltre a possedere il senso del ritmo impeccabile che abbiamo appena magnificato, brillava per una versatilità che gli permetteva di collegarsi praticamente a ogni stile. Tra la lista dei centinaia di album su cui ha suonato ci sono titoli che fanno girare la testa: " On Every Street " dei Dire Straits," Thriller "di Michael Jackson, "Jump Up" di Elton John, il debutto di Rickie Lee Jones, "Human Touch" di Bruce Springsteen e "Silk Degrees" di Boz Scaggs, per il quale ha scritto "Lowdown" e "Lido Shuffle".
Jeff Porcaro morì di infarto il 5 agosto 1992. Mentre si dedicava a lavori domestici nel suo giardino, usò un pesticida che scateno una tremenda reazione allergica, causa dell'attacco cardiaco. L'autopsia, però, rivelò una grave malattia cardiaca, non recedentemente diagnosticata, che lo aveva reso profondamente vulnerabile.
I ritmi di Porcaro restano un'ispirazione per svariate generazioni di batteristi. Ma non solo, il suo approccio al groove resta un riferimento per ogni musicista attento e sensibile. Le parti di Porcaro sono probabilmente le più studiate in ambito didattico: l'Half time shuffle di "Rosanna" o l’Hi-Hat in sedicesimi di "Georgy Porgy" sono dei classici con i quali ogni serio studente di batteria finisce per cimentarsi. 

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