di redazione [user #116] - pubblicato il 23 agosto 2018 ore 17:00
Tre dritte per partire con il piede giusto nello studio delle batteria. Utili anche per chi suona già da tanto ma ha bisogno di uno stimolo per tenere accesa la passione. A suggerircele Gianluca Palmieri, docente di batteria in una delle scuole più prestigiose al mondo, il Musician Institute di Los Angeles e strumentista di spicco nella scena jazz rock e fusion internazionale.
AMORE:
La batteria è uno strumento che necessita tanta passione, amore vero. Perché è uno strumento che va praticato quotidianamente. Infatti, per migliorare è più fruttuoso suonare un’ora ogni giorno piuttosto che farne otto di fila, una sola volta alla settimana, magari la domenica. Sono quindi necessari metodo, costanza e disciplina.
Inoltre non è uno strumento facile: è rumoroso, ingombrante, pesante da trasportare.
Quando c’è un concerto in un locale, il batterista ha così tanto da montare ed allestire che è sempre il primo ad arrivare e l’ultimo ad andarsene.
Insomma, chi decide di diventare un batterista deve essere pronto ad affrontare sacrifici importanti che solo un grande amore e una profonda dedizione possono motivare.
PAZIENZA:
Se si vuole diventare dei bravi batteristi è necessario costruire delle basi solide.
Soprattutto nella fase iniziale, sarà necessario avere la giusta pazienza perché le cose da studiare saranno tante: tecnica, lettura, solfeggio. Anche se non si avrebbe voglia di fare altro che suonare, bisognerà rispettare un percorso di studio organizzato e supportato da un bravo insegnante. Pazienza.
DIVERTIMENTO:
Il divertimento è una componente imprescindibile che alimenta la passione e sprona alla pratica.
Per questo sarà importantissimo ritagliarsi, all’interno dello studio personale, il tempo per suonare ogni giorno qualche brano che si ama. Ogni volta che si termina una sessione di studio, un consiglio prezioso è quello di regalarsi dieci minuti di puro divertimento suonando un brano che si apprezza e che stimola la nostra musicalità. Anche se è qualcosa di tecnicamente al di sopra delle nostre capacità, va visto come una semplice sfida, un gioco. L’aspetto più importante sarà quello di alzarsi dalla batteria con addosso le emozioni e il divertimento di aver suonato qualcosa che ci diverte. La fine perfetta di una sessione di studio.