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I Maroon 5 vendono tutta la loro attrezzatura
I Maroon 5 vendono tutta la loro attrezzatura
di [user #116] - pubblicato il

Chitarre, tastiere e ampli, persino microfoni, rack e flight case. I Maroon 5 si avviano verso una nuova fase e mettono in vendita oltre 100 strumenti.
Sono circa circa 200 gli strumenti proposti dai Maroon 5 sulla piattaforma di vendita online Reverb. Attraverso la divisione Techno Empire, punto vendita dedicato ai professionisti della musica, lo store ha di recente pubblicato una lunga lista di prodotti appartenuti alla band capitanata da Adam Levine, tutti in vendita in queste ore.
Tra chitarre, tastiere, amplificatori, effetti, controller, rack, microfoni, persino casse monitor da palco, trasmettitori wireless e flight case, gli strumenti comprendono anche rarità come una Telecaster Custom Shop Yuriy Shishkov in edizione limitata a 50 esemplari e una singolare Gibson Les Paul Jim Beam. La lista comprende accessori ed effetti di ogni tipo usati dal frontman e dal chitarrista James Valentine. In vendita anche la drum machine Akai MPC4000 usata per scrivere i brani di It Won’t Be Soon Before Long, il secondo album della band nella metà degli anni ‘2000, e gli strumenti usati in studio e sul palco dal tastierista Jesse Carmichael, come una keyar costruita su misura per lui e una testata Custom Audio Amplifiers OD100.



La sterminata collezione rappresenta la strumentazione che li ha accompagnati all’inizio della loro carriera fino al successo mondiale. Ora la band si dice diretta verso una nuova fase del proprio lavoro e ha deciso di rinnovare completamente attrezzatura.
Mentre leggete queste righe gli strumenti sono già in vendita da diverse ore, ma una cospicua parte dell’offerta risulta ancora disponibile all’acquisto e con prezzi decisamente umani.
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Link utili
Gli strumenti su Techno Empire
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di MuddyWaters [user #47880]
commento del 01/09/2018 ore 12:34:36
Io mi sorprendo di questa nuova "moda" degli artisti famosi di vendere su internet il gear usato. Con tutti i soldi che hanno potrebbero regalare la roba a gruppi emergenti. Sarebbe una cosa bella sia a livello umano che a livello pubblicitario. Poco mi convincono anche le vendite i cui ricavati vanno devoluti in beneficenza, cosa che a me sembra sempre una cosa molto pubblicitaria e poco altro. Apprezzabile, comunque, che queste cose siano vendute comunque a prezzi tuttavia onesti e che il legame con un gruppo famoso non abbia fatto lievitare vertiginosamente il cartellino. Ma si potrebbe fare di meglio, come già ho scritto.
Rispondi
di catoblepa utente non più registrato
commento del 01/09/2018 ore 13:03:41
... perfettamente d'accordo!
per gente che ha incassato quello che ha incassato stare a vendere 'minutaglie' a 150 euro o Epiphone a 800 euro e flight case usati ... mi pare proprio da morti di fame
Rispondi
di Quick utente non più registrato
commento del 01/09/2018 ore 15:56:04
Mah... Non sono troppo d'accordo. Come professionisti il loro marchio corrisponde a quello di una qualsiasi altra azienda in qualsiasi altro settore. Cioè, producono musica che finisce sugli scaffali dei negozi, sugli store digitali ecc... oppure viene venduta e fruita nei concerti dal vivo. Esattamente come la Barilla produce e vende pasta e affini.
Se decidono di rinnovare l'attrezzatura e vendere ciò che hanno usato fin' ora, sicuramente ci sarà un piano di lavoro abbastanza oculato che ha portato alla decisione. Esattamente come aziende più o meno grandi periodicamente rinnovano e rivendono le attrezzature che utilizzano.
Non vedo perché dovrebbero regalare qualcosa a qualcuno...
E non dimentichiamoci che nella musica a livello professionale il business è sempre davanti alle pretese artistiche.
Rispondi
di catoblepa utente non più registrato
commento del 01/09/2018 ore 18:46:35
si va beh ... rinnovare l'atrezzatura, piano oculato ok! capisco rinnovare gli strumenti come chitarre tastiere basso batterie ma i microfoni shure per non parlare dei flight case
... la nuova fase prevede il cambio dei wireless e dei flight case???
ah ah ah ahhhh
morti di fame è l'unico commento che mi viene in mente
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di FenderStratoFender [user #29391]
commento del 01/09/2018 ore 17:27:03
Si fa presto a dire regalare. Questi sono gruppi famosissimi, la roba che regalano 5 minuti dopo la troveresti sullo stesso sito allo stesso prezzo! Ecco, magari devolvere il ricavato, o una parte di esso, a qualche buona causa, questo sì.

Comunque su Reverb vendono spesso parecchi gruppi molto famosi e a prezzi devo dire abbastanza umani. Ci sono sicuramente accordi di immagine ecc...
Rispondi
di RedRaven [user #20706]
commento del 03/09/2018 ore 12:20:31
finalmente un commento intelligente. E poi, già mi vedo le polemiche "perchè a loro, non a me."
Quindi fanno bene a vendere. Poi per il discorso beneficenza, per quanto ne so potrebbero fare donazioni senza sbandierare, per me sarebbe meglio di vendere strumenti che quindi andrebbero a cifre troppo alte per un fan "normale", e finirebbero mai più suonati. almeno così rimarranno strumenti e non per forza cimeli.
Rispondi
di FenderStratoFender [user #29391]
commento del 03/09/2018 ore 13:38:23
Ma infatti, poi a chi le regali? A caso? La vendita a prezzi umani è l’unica soluzione, anche perché essendo famosi è tutta roba che ha naturalmente mercato e si presterebbe alla speculazione.
Rispondi
di qualunquemente1967 [user #39296]
commento del 01/09/2018 ore 17:17:32
.... il gtande Pino Daniele cantava : davanti ai soldi la gente non guarda in faccia a nessuno .... ciao a tutti
Rispondi
di 77casual [user #25849]
commento del 01/09/2018 ore 18:41:4
Bene. Speriamo solo che non comprino altro.
Rispondi
di catoblepa utente non più registrato
commento del 01/09/2018 ore 18:48:10
ah ah ah
... anche per quanto mi riguarda se non comprano altro non è una grande perdita ...
:) più che 5 marroni mi fanno 2 marroni ...
Rispondi
di 77casual [user #25849]
commento del 01/09/2018 ore 19:07:14
Guarda, ero tentato di rispondere "e sti cazzi non ce li metti?" poi è prevalsa l'educazione..
Rispondi
di kelino [user #5]
commento del 01/09/2018 ore 18:50:37
Hai vinto tutto!
Rispondi
di 77casual [user #25849]
commento del 01/09/2018 ore 19:06:12
:)
Rispondi
di MuddyWaters [user #47880]
commento del 01/09/2018 ore 19:41:24
Ma che... :D Io non l'ho scritto per decenza. Madò come mi stanno sulle balle. Ma quanto sono insipidi?
Rispondi
di bluesfever [user #461]
commento del 02/09/2018 ore 09:07:47
Alla radio quando li passano cambio stazione, non li sopporto.
Un giorno casualmente ho iniziato a vedere un loro live in tv.
Mi dico: magari mi sbaglio nel giudicarli senza ascoltarli bene, magari dal vivo sono anche bravi musicisti, i live di solito mi piacciono di più delle registrazioni perchè lì si sente come suonano etc etc.
Sono durato 1 minuto e mezzo.
il più lungo minuto e mezzo della mia vita.
Rispondi
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 01/09/2018 ore 23:19:34
speriamo proprio...
Rispondi
di lomba [user #3864]
commento del 05/09/2018 ore 15:19:45
ah ah ah sei un grande, sono daccordo con te!
Rispondi
di 77casual [user #25849]
commento del 05/09/2018 ore 17:55:31
:)
Rispondi
di JFP73 utente non più registrato
commento del 02/09/2018 ore 13:50:36
Io avessi quella baracca di soldi non venderei niente
Rispondi
di Jumpy [user #1050]
commento del 02/09/2018 ore 17:09:24
mah... cosa si fa per tirare su qualche spicciolo.
Frank Zappa mise a disposizione la sua attrezzatura per far registrare al "giovane" Steve Vai il suo primo disco.
vai al link
Ecco... anche a me piacerebbe più l'idea di mettere a disposizione la "vecchia" attrezzatura a gruppi emergenti.
Rispondi
di edgar587 [user #15315]
commento del 02/09/2018 ore 21:17:29
Li ascolto e rivaluto il cantato lagnoso di sangiorgi
Rispondi
di coprofilo [user #593]
commento del 03/09/2018 ore 13:17:44
No, Sangiorgi no...
Rispondi
di Acc0rdian0 [user #48606]
commento del 03/09/2018 ore 09:31:5
la bamba costa cara.. e quando pippi più di quello che incassi ti tocca vendere gli strumenti.
Rispondi
di esseneto [user #12492]
commento del 03/09/2018 ore 09:34:57
Le testate valvolari messe in vendita sono vuote all'interno......
Rispondi
di adriphoenix [user #11414]
commento del 03/09/2018 ore 10:06:03
Ma dai!!!!!!!!!!!!!!!!! ...ha ha ha....pensavo fosse una battuta...e invece vai al link

...non ne capisco il senso...e cmq prezzi belli alti per strumentazione sbatacchiata per palchi negli anni...bah!
Rispondi
di catoblepa utente non più registrato
commento del 03/09/2018 ore 13:07:45
eh va beh ... però ti danno il ... power cable :(
pensavo fossero dei morti di fame ... vedo che sono anche peggio
pezzenti!
Rispondi
di Jumpy [user #1050]
commento del 03/09/2018 ore 14:39:0
Mi è venuta in mente una televendita di qualche anno fa, in cui, tra le varie offerte, tra piatti,pentole e materassi, il presentatore cercava in tutti i modi di convincere il pubblico della qualità, dell'avanzatissima tecnologia di un computer (forse uno dei primi Pentium) dotato, udite udite, di un favoloso monitor 12" monocromatico.
Rispondi
di fraz666 [user #43257]
commento del 03/09/2018 ore 11:43:21
Fanno bene.
Il regalo ha senso se è diretto, regalare una chitarra a qualcuno in particolare è bello, 200 cose a band a caso no. Molto meglio vendere a qualcuno che apprezzi a pieno quello che compra. Oh internet è pieno di artisti che vendono strumenti eh...
Rispondi
di catoblepa utente non più registrato
commento del 03/09/2018 ore 13:09:36
certo ... ma un conto è vendere roba pregiata un altro è vendere la fuffa:
testate vuote, flight case usati, Epiphone a 800 euro...
bah
Rispondi
di coprofilo [user #593]
commento del 03/09/2018 ore 13:23:45
Ma pensate che si siano messi loro a mettere la roba su reverb? Avranno incaricato qualcuno di svuotare parte del magazzino e questo li ha presi alla lettera. Parliamo di business, quando della roba non ti serve più la vendi, la beneficenza si fa a livello personale...
Rispondi
di FenderStratoFender [user #29391]
commento del 03/09/2018 ore 13:40:16
Esatto, i Reverb shop li organizzano e gestiscono i tizi di Reverb. Poi non c’è nulla di peggio della beneficenza sbandierata e interessata, con generoso ritorno di immagine.
Rispondi
di catoblepa utente non più registrato
commento del 03/09/2018 ore 16:07:52
coprofilo ...
certo che no ma quel qualcuno si muove a loro nome e in qualche modo li 'sputtana'
per così dire ... poi che vendano cosa come e a quanto vogliono ... c@xxi loro
personalmente trovo la cosa un pò penosa: testate vuote e flight case usati
... bah + proprio vero che "pecunia non olet"
Rispondi
di coprofilo [user #593]
commento del 03/09/2018 ore 23:20:24
Pecunia non olet è un po' fuori contesto, stanno vendendo roba loro, non c'è assolutamente da turarsi il naso.
Adesso va di moda vendere roba su reverb, lo ha fatto il chitarrista dei foo fighters, quello dei mastodon, lo fanno anche loro, è sempre pubblicità.
Il problema è che non avendo un pubblico di gearhead mi sa che ci metteranno un po' a smaltire il tutto; alcune cose non hanno neanche prezzo così fuori dall'ordinario, ci sono su MM dei signor nessuno ben più avidi.
La cosa che dovrebbe farci pensare è che vendono le testate boutique vuote (dummy head, non sono certo una novità, scenografia da palco) e testate line6 vere.
Da dove verranno realmente i loro suoni?
Rispondi
di catoblepa utente non più registrato
commento del 05/09/2018 ore 01:00:2
ciao coprofilo

scusa ma dove ho detto che c'è da turarsi il naso?
anzi ... proprio il contrario ... i soldi non puzzano è il significato

non olet (lat. «non ha odore»). – Parafrasi della risposta che secondo una tradizione accolta da Svetonio (De vita Caesarum VIII, 23) e ripresa poi da Dione Cassio (Hist. LXV, 14), l’imperatore romano Vespasiano avrebbe dato al figlio Tito, il quale lo rimproverava per una tassa da lui imposta sugli orinatoi, mentre gli mostrava il denaro ricavatone; la frase è divenuta proverbiale per significare che non bisogna sottilizzare troppo circa la provenienza del denaro

ciao e buona musica
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 04/09/2018 ore 08:37:56
Il mio unico dubbio non è cosa o perchè stiano vendendo, ma cos'abbiano a suo tempo acquistato. Immagino che qualche produttore abbia sponsorizzato i tour o i dischi regalando materiale ed anche i pezzi coperti da endorsing non penso li abbiano dovuti pagare. Ecco, in questo caso mi sarebbe parso più elegante fare un'asta di beneficenza.
Mi permetto, invece, una nota fuori topic: circa un mese fa compariva su queste pagine un articolo che portava decine di commenti sullo stato della musica, ormai defunta ed i musicisti morti di fame (si citava ad esempio il crowd founding di Paul Gilbert), i commenti che leggo sopra sono esplicitamente o meno di segno diamentralmente opposto. Il mondo è bello perchè è vario, ma non sarebbe male un po' di equilibrio.
Ciao
Rispondi
di catoblepa utente non più registrato
commento del 05/09/2018 ore 01:03:07
ciao Francesco
qui il discorso è diverso ciò che citi tu (es. Paul Gilbert)
... questi vendono dischi come caramelle, solo per questo la cosa lascia un po basiti
o almeno me e qualcun altro
ciao
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 05/09/2018 ore 16:16:36
Mah, sinceramente con la tecnologia che gira oggi un disco con qualità ottima si fa con pochi soldi e immagino che Gilbert tra lavoro, clinic ed endorsing abbia guadagnato qualcosa in più di quattro ragazzi che si pagano il progetto con lavoretti estivi, cosa (ripeto) oggi fattibilissima.
Dopodichè anche i calciatori guadagnano i milioni di euro, ma ti garantisco (perchè uno che ha giocato in serie A è delle mie parti) che finchè il padre non gli ha iniziato a gestire il patrimonio, lasciandogli solo "la paghetta", era sempre in bolletta.
Ciao
Rispondi
di dale [user #2255]
commento del 05/09/2018 ore 17:33:01
Lo credo bene, questo perché più guadagni e più spendi. È tutto proporzionato e se non ti sai gestire le tue finanze e le tue spese puoi fare l'operaio come il calciatore ma essere sempre in rosso.
Rispondi
di Jumpy [user #1050]
commento del 05/09/2018 ore 11:02:53
A fronte di (pochi) artisti che guadagnano soldi a vagonate ce ne sono (tantissimi) poco famosi, conosciuti solo da appassionati, famosi un tempo e ora non più... e così via.
Questi ultimi vivono bene di musica con guadagni paragonabili ad un "comune mortale", senza navigare nell'oro.
Due esempi su tutti (perchè li conosco personalmente e ho avuto modo di passarci abbastanza tempo insieme): Jennifer Batten e Neil Zaza.
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 05/09/2018 ore 16:11:45
Ma perchè, c'è una regola che impone che un musicisti guadagni più di un manovale o di un professionista o di un dipendente pubblico? Io mi riferivo a quei commenti che, cilicio indosso, lamentavano come di musica non si potesse vivere pur essendo onesti e seri lavoratori del settore, perchè "ormai la musica è morta" oppure "i giovani non capisco nulla di musica e la mandano a ramengo" e simili.
Ciao
Rispondi
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