VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE
Cos’è un BBD: studiamo il Nemphasis Liquid Mind
Cos’è un BBD: studiamo il Nemphasis Liquid Mind
di [user #116] - pubblicato il

Il Nemphasis Liquid Mind è un chorus analogico con un sound da manuale basato su chip BBD e ci aiuterà a capire cos'è e come suona un Bucket Brigade Device.
Le tecnologie digitali fanno ogni giorno enormi passi avanti, ma milioni di musicisti restano fedeli ai circuiti analogici, trovando nei vecchi chip e nei componenti discreti il proprio personale santo graal del suono.

Il Nemphasis Liquid Mind Analog Chorus è una modulazione tutta italiana di stampo classico e dal “cervello” puramente analogico. Al suo interno, le dolci rifrazioni sonore di un chorus vintage non nascono da simulazioni o conversioni in bit, bensì da un furbo espediente elettronico noto come BBD, o Bucket Brigade Device.

Cos’è un BBD: studiamo il Nemphasis Liquid Mind

Responsabile di alcune tra le modulazioni e i delay più apprezzati di sempre, il Bucket Brigade Device è un circuito integrato (chip) che ha dominato la produzione di effetti d’ambiente negli anni ’70 ed è rimasto nel cuore dei musicisti al punto da sopravvivere all’ondata digitale degli anni ’80, forte di una folta schiera di sostenitori per il suo sound organico e profondo.

Il Bucket Brigade prende il nome da una tecnica per spegnere incendi che consiste in una catena di persone che si passano secchi d’acqua o di sabbia l’un l’altro finché l’ultimo della fila li getta sul fuoco. L’immagine rende decisamente bene l’idea di ciò che accade all’interno di un BBD: una piccola sezione capacitiva (condensatori, concettualmente) raccoglie il segnale dallo strumento e lo invia un istante più tardi a una sezione successiva simile, e così via per una serie intera, una vera e propria cascata di condensatori che accumulano ritardo su ritardo. Ogni passaggio causa un minimo delay nel percorso e, sommate, le sezioni generano alla fine una latenza ben avvertibile a orecchio.

Cos’è un BBD: studiamo il Nemphasis Liquid Mind

Con una buona quantità di “anelli” nella catena del ritardo è possibile generare dei convincenti effetti echo, particolarmente caldi nel timbro e morbidi nella risposta, mentre dei ritardi più contenuti danno vita a modulazioni basate sullo sfasamento del segnale come chorus e flanger. In questo caso, l’effetto prende vita grazie all’influenza di un LFO, un oscillatore a bassa frequenza che modula il segnale dello strumento generando il caratteristico effetto ondulatorio. Il suono regalato da un BBD in una modulazione simile sarà mediamente delicato, mai troppo spinto e in generale vicino a molte produzioni musicali rock e psichedeliche degli anni ’60 e ’70.

Il Nemphasis Liquid Mind incarna alla perfezione questa filosofia e approfittiamo dello stompbox italiano per offrire un esempio di come un BBD ben progettato e calato in un circuito di qualità sia in grado di connotare sia chitarre elettriche sia acustiche.



I classici controlli di un chorus analogico vecchio stampo sono Speed e Depth. Il primo gestisce la frequenza dell’LFO per passare da morbide escursioni d’ambiente a frenetiche vibrazioni psichedeliche, mentre il secondo agisce sull’intensità della modulazione rispetto al segnale originale, provocando una “stonatura” più o meno accentuata che permette allo strumento di ispessirsi appena come se fosse doppiato da una chitarra identica o di snaturarsi in maniera più evidente, con effetti cosiddetti “da mal di mare”.

A questi, il Liquid Mind affianca il potenziometro Color, che lavora come un tono. Ruotato in senso orario, impreziosisce di armoniche e sfumature la modulazione per arpeggi brillanti e dettagliati, mentre in senso antiorario consente di affrontare anche parti solistiche e distorte senza suonare confuso.

Cos’è un BBD: studiamo il Nemphasis Liquid Mind

Con regolazioni moderate, il Liquid Mind è capace di lavorare in maniera simile a un double tracker, dando la sensazione appena accennata che la traccia sia stata sdoppiata per fornirle maggior spessore e profondità esattamente come accadeva in molti studi di registrazione negli anni ’60 e dintorni.
L’escursione è però generosa e il pedale Nemphasis dimostra di essere in grado di creare vere e proprie onde nel suono, pur senza mai perdere di vista il carattere dello strumento che vi si collega e portando sempre alla mente sonorità d’altri tempi, talvolta ammiccando ai vecchi vibe.

Quello del chorus analogico e del BBD è un universo tutto da scoprire, da sentire tra le mani per approfondirne risposta e caratteristiche peculiari. Maggiori informazioni ed esempi sonori del Liquid Mind sono sul sito Nemphasis a questo link, mentre per testare sotto le vostre dita gli effetti dello stompbox vi rimandiamo agli store serviti da Aramini, distributore del marchio per l’Italia.
effetti e processori liquid mind nemphasis
Link utili
Liquid Mind Analog Chorus sul sito Nemphasis
Sito del distributore Aramini
Mostra commenti     2
Altro da leggere
Ho comprato il TS9 a causa dei multieffetto, e l’ho odiato
Ampli, effetti e un nuovo sistema cabinet negli ultimi firmware per Helix e POD Go
Line 6 Helix: disponibile l’aggiornamento sonoro più grosso di sempre
Il trucco c'è ma non si vede
BOSS Loop Station: perché averne una e come sceglierla
NUX Mighty Plug Pro: uno studio in tasca
Articoli più letti
Seguici anche su:
Scrivono i lettori
Manuale di sopravvivenza digitale
Hotone Omni AC: quel plus per la chitarra acustica
Charvel Pro-Mod DK24 HSH 2PT CM Mahogany Natural
Pedaliere digitali con pedali analogici: perché no?!
Sonicake Matribox: non solo un giochino per chi inizia
Ambrosi-Amps: storia di un super-solid-state mai nato
Il sarcofago maledetto (e valvolare) di Dave Jones
Neural DSP Quad Cortex: troppo per quello che faccio?
Massa, sustain, tono e altri animali fantastici
Ho rifatto la Harley (Benton ST-57DG)




Licenza Creative Commons - Privacy - Accordo.it Srl - P.IVA 04265970964