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Dophix vi condanna al Purgatorio, per Lussuria
Dophix vi condanna al Purgatorio, per Lussuria
di [user #116] - pubblicato il

Lussuria è una versione del Purgatorio Overdrive, made by Dophix, creata a mano e in Italia. Meno gain e più medio basse per un timbro più bluesy e un punch migliore con i single coil. Lo abbiamo provato con Michele nell’O.U.T. Side Studio.
Il Purgatorio è un overdrive che abbiamo già avuto il piacere di testare qui sulle pagine di Accordo. La versione Lussuria ne riprende le caratteristiche tecniche, ma con alcune sensibili modifiche al sound. 

Tre i controlli a disposizione, i classici volume, gain e tono. Le manopole trasparenti son belle da vedere, così come il resto del pedale che nella parte inferiore nasconde una striscia di plexiglass che si illumina una volta collegato il jack di ingresso. 

Chassis, connessioni e potenziometri sono tutti di ottima qualità. Si sentono sotto le dita, non solo grazie al buon peso del pedale che lascia intendere una buona solidità generale. 

Rispetto alla versione standard, da cui differisce esteriormente solo grazie alla serigrafia, abbiamo a disposizione una quantità minore di guadagno. Inoltre il timbro è stato ottimizzato sulle frequenze medio basse per un sound che strizza molto di più l’occhio al blues e tiene a bada le alte frizzanti dei single coil. 

Lo abbiamo collegato tra la Stratocaster John Cruz di Michele e un Vox del ’62, cominciando la prova con gain a zero e volume a cannone. Come boost il Purgatorio non è niente male, dà una gran botta di volume, sufficiente a imballare per bene le valvole del AC30, ma senza colorare eccessivamente, a meno di non intervenire sui toni. Questi son molto progressivi e permettono di smorzare ulteriormente eventuali brillantezze indesiderate. Non ci si deve fasciare la testa però prima di averlo provato. Dire “meno gain” non significa che il gain sia effettivamente poco, anzi. Abbassiamo il volume, giusto per non far implodere l’amplificatore lasciando un buco nero nella sala di ripresa, e cominciamo a ruotare la manopola del gain. Arrivati a un quarto della corsa già il risultato è un crunch snello e vivace. Molto valvolare come timbro, mette in chiaro subito di avere un’ottima dinamica, rispondendo tanto al tocco quando alle variazioni con la manopola. È un attimo tornare al sound originale a pedale spento, basta abbassare di uno o due tacche il volume della chitarra. 

Dophix vi condanna al Purgatorio, per Lussuria

La Lussuria è puro piacere e, si sa, il piacere non basta mai. È quindi il momento di alzare ulteriormente l’asticella e spostarci più in là, lasciando alle spalle il sound sporco e un po’ marcione per ritrovarci tra le mani un primo vero distorto. Sustain, nonostante i single coil, ce n’è. La risposta sulle medio basse ottimizzata è una vera goduria. Si sente il vigore delle corde più grosse farsi largo nei riff, con un punch davvero invidiabile. 

Non contenti arriviamo a fondo corsa e il concetto di “meno gain” va a farsi benedire, già che stiamo in Purgatorio. Con il guadagno completamente ruotato non si fatica a girare sui tacchi, correre in discesa per trovare la strada giusta per l’inferno. Potente quanto basta, non si sente certo la mancanza di pompa, grazie anche al timbro migliorato nella parte sinistra dello spettro sonoro. 



Con un prezzo di 250€ il Purgatorio Lussuria si piazza nell’Olimpo dei pedali boutique. È un prodotto artigianale made in Italy e il suo prezzo è ben ricompensato da un sound di qualità, bello sia con i single coil che con gli humbucker. 


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