di redazione [user #116] - pubblicato il 04 marzo 2019 ore 15:30
Riguardo agli esercizi per affinare la tecnica o riscaldarsi prima di un concerto o una sessione di lavoro esistono due scuole di pensiero: c'è chi privilegia materiale squisitamente tecnico, pattern di matrice cromatica o simmetrica che, avulsi da ogni applicazione musicale, favoriscano il concentrarsi solo sull'aspetto gestuale e meccanico; e c'è chi, invece, ogni volta che imbraccia la chitarra - sia anche per studiare o scaldarsi - non vuole rinunciare a fare, comunque, musica.
Nili Brosh è una delle più brillanti giovani chitarriste della scena internazionale. Da qualche mese su Accordo tiene una rubrica nella quale parla di tecnica chitarrista, musica e aspetti legati alla professione del musicista. Nella pillola di oggi ci racconta il suo approccio alla pratica e allo studio.
"Mi viene spesso chiesto se io abbia una particolare routine per riscaldarmi o se ci siano degli esercizi che prediligo per favorire lo sviluppo della tecnica.
Io non sono una musicista che crede e pratica molto gli esercizi perché, viceversa, sostengo molto il fatto di suonare, semplicemente, lentamente e a metronomo quello che dobbiamo affrontare e preparare. Cerco, insomma, di far sì che quello che suono in fase di studio o warm-up non sia qualcosa di diverso dal repertorio che devo preparare o non sia materiale differente da quello che gestisco e maneggio mentre suono, improvviso. Il punto è che, per scaldarmi o studiare, eseguo queste cose pianissimo, utilizzando il metronomo. Credo che alcuni non utilizzino il metronomo nella maniera corretta, perché partono da velocità troppo elevate senza prima essersi sincerati di avere il controllo totale su tutto.
Invece suonare davvero piano perfettamente consapevoli del timing di ciò che eseguiamo è importante anche dal punto di vista psicologico, perché ci fa sentire più sicuri di noi stessi. Noi ci ascoltiamo, ci percepiamo mentre suoniamo bene, con controllo. Viceversa, quando corriamo e acceleriamo senza padroneggiare ancora il materiale che stiamo affrontando, pasticciamo, suoniamo in maniera pressapochista e – inevitabilmente – ci percepiamo in quella maniera finendo per sentirci meno sicuri.
In definitiva, benché pensi che anche questo tipo di suggerimenti e consigli vada sempre vissuto con una certa leggerezza, senza mai prendere queste cose come dogmi, mi sentirei di dare questi spunti legati al mio approccio: piuttosto che semplice esercizi meccanici, cercate sempre di fare musica o materiale che abbia una sua musicalità. Prendete quindi le cose che dovete suonare, dovete preparare o semplicemente vi piacciono, e rallentatele di brutto, studiandole con il metronomo."