Lo sfondo country è stato percepibile sin dall'ingresso al locale, capelli lunghi sotto grandi cappelli, jeans stretti, cinture con fibbie ovali e stivali a punta son le componenti dell'outfit della maggior parte del pubblico.
Aspettando il concerto abbiamo potuto godere dello spazio esterno del Circolo attrezzato con un biliardino su cui si son sfidati due cowboy che, appena usciti dall'ombra, si son scoperti essere due dei musicisti di Wall, primo sintomo dell'intimità che avrebbe avvolto la serata.
Ad aprire la serata Belle Plaine, cantante canadese che ha già collaborato con Colter nei cori di “Imaginary Appalachia”, che si è esibita sul palco con la sua voce calda e la sua chitarra per poi essere raggiunta da Blake Berglund, suo marito, con cui ha duettato per qualche canzone. La sua performance, malinconica e avvolgente, ha perfettamente introdotto l'artista.
Poco dopo la loro uscita di scena, Colter Wall fa il suo ingresso sul palco, cappello da cowboy, camicia e la sua fedelissima chitarra in mano che insieme alla sua voce hanno accompagnato le prime canzoni, tra cui “The Trains Are Gone”.
La band lo raggiunge qualche canzone a seguire e da quel momento aumenta l'impressione di essere in un salotto western; come in un viaggio nel tempo e nello spazio ci conducono a luoghi e tempi lontani, sembra quasi di percepire i colori e gli odori di quelle immense praterie narrate dalla profonda voce di Colter e dai suoni della pedal steel e dell'armonica.
Le canzoni si susseguono, tra ballate e brani più malinconici: “Have you met my friend”, “Kate McKennon”, in una versione più lenta, “Thirteen silver dollar”, “Thinking on a woman”, “Sleeping on the blacktop”, “Motorcycle”, “Saskatchewan in 1881”, e “Plain to see the plainsman” cantata da tutto il pubblico, sono solo alcune delle canzoni eseguite.
In scaletta anche le due cover contenute in “Songs of the Plain”: “Calgary Roundup” di Wilf Carter e “Wild dogs” di Billy Don Burns.
L'esibizione su un piccolo palco e le luci soffuse hanno creato un'atmosfera intima e raccolta cui ha contribuito un pubblico sensibile e rispettoso della narrazione dell'artista e della sua sei corde. Tra i componenti della band si è percepita una familiare armonia, giochi di sguardi e sorrisi hanno corredato la performance.
A fine concerto i musicisti si sono intrattenuti amichevolmente con i fan, firmando autografi e raccontandosi.
Hanno accompagnato Colter Wall sul palco:
Brett Lanier (pedal steel)
Jason Simpson (basso)
Jordan Solly Levine (batteria)
Jake Groves (armonica). |