di redazione [user #116] - pubblicato il 28 marzo 2019 ore 15:00
Impariamo a suonare il riff di un grande classico del rock, “Run To You” di Bryan Adams.
Il brano, che resta uno dei più acclamati successi del cantautore, è caratterizzato da un ficcante e serrato arpeggio di chitarra che si muove deciso attraverso tre accordi. Per i principianti sarà un ottimo esercizio per affinare timing e intenzione, curare il suono e prendere confidenza con un oggetto indispensabile per l’esecuzione della parte: il capotasto.
“Run To You” è contenuto in quello che è considerato il più riuscito e popolare album di Bryan Adams, Reckless. Reckless fu pubblicato nel 1984 e, ad oggi, ha venduto più di 12 milioni di copie nel mondo. A prova della portata straordinaria di questo album c’è il fatto che “Run To You” non è nemmeno il solo singolo di straordinario successo estrapolato dal disco. Da Reckless furono estratti ben altri cinque singoli, di enorme successo: “Somebody”, “Heaven”, “Summer of ‘69”, “One Night Love Affair” e “It’s Only Love”. Tutte queste sei canzoni raggiunsero i posti più alti della classifica di Billboard, un record di cui erano stati capaci negli anni ’80, solo Thriller di Michael Jackson e Born in The USA di Bruce Springsteen.
Per suonare il riff di questo brano è necessario applicare il capotasto al secondo tasto della chitarra. La parte si snoda su tre accordi che l’arpeggio attraversa e descrive: un F#m7, un A e un B add4. Mentre i primi due accordi si riescono - con un pizzico di impegno - a suonare anche utilizzando solo il barrè, il Badd4 ha bisogno del capotasto per avere lo stesso suono e diteggiatura dell’originale
Per una buona riuscita dell’esecuzione bisogna curare il timing stando attenti a essere decisi e aggressivi ma senza diventare frettolosi e scappare sul tempo. Importantissimo anche il suono che è un esempio magistrale di clean affogato nel riverbero e nel chorus, in pieno stile anni ottanta.
Attenzione però, a usare questi effetti sì in maniera generosa, ma sempre preservando l’assoluta intelligibilità e proiezione sonora dell’arpeggio. Proprio come nella versione originale!
Un’indicazione per leggere la trascrizione: avendo segnato la presenza del capotasto al secondo tasto, la parte è scritta come se il secondo tasto - da questo momento in poi - fosse la corda a vuoto. Quindi, dove è per esempio segnato il tasto 2 sulla corda di A, in realtà, il tasto pigiato è il quarto. Iniziando però noi a contare dal secondo tasto (per via del capotasto) il 4 è da considerarsi due. Fortunatamente, tutto poi, è molto più facile da suonare che da spiegare, leggere e capire e anzi, guardando con attenzione il video, probabilmente non ci sarà nemmeno bisogno della Tab.
Buon divertimento.