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Gibson sul piede di guerra: cita Dean per contraffazione
Gibson sul piede di guerra: cita Dean per contraffazione
di [user #116] - pubblicato il

Un recente video ha avvertito i concorrenti di non pestare i piedi alla storia Gibson e ora si passa ai fatti con un'accusa formale rivolta a Dean Guitars.
Gibson ha denunciato il gruppo proprietario di Dean Guitars con l’accusa di aver violato diversi trademark. Qualora la corte dovesse trovare Dean colpevole, i risarcimenti per Gibson potrebbero contare alcuni milioni di dollari.

Gibson sul piede di guerra: cita Dean per contraffazione

Gibson Guitars non smette di far parlare di sé. Solo alcuni mesi fa, il colosso decaduto dichiarava fallimento e, dopo essere stato acquisito da una nuova gestione, prometteva di riconquistare il posto che spetta al marchio Gibson nella storia della musica.
Dapprima è arrivata la nomina di un nuovo CEO: James JC Curleigh, già responsabile del successo riscosso dal marchio Levi Strauss & Co.
Poi è stato il turno di Mark Agnesi, soffiato a Norman’s Rare Guitars per diventare il nuovo Director of Brand Experience per Gibson. Mark è anche il nuovo volto pubblico nei video diffusi sui social ed è stato protagonista di un controverso clip che ha attirato le antipatie dei fan al punto da convincere Gibson a ritirarlo da YouTube poche ore dopo.
Nel video, dal titolo Play Authentic, Mark si rivolge a tutti i sostenitori e a tutta la concorrenza. Spende parole riguardo la tradizione di casa Gibson e i segni distintivi che hanno connotato gli strumenti nelle epoche, come l’intarsio a corona sulla paletta delle SG e le “orecchie di topo” sulle spalle della 335. Il succo del video, rimosso da YouTube ma caricato in seguito da un utente su Reddit, è l’avviso alla concorrenza che Gibson non intende passare sopra le violazioni dei propri copyright e, mentre da un lato si dichiara aperta a collaborazioni con artisti e protagonisti dell’industria musicale, dall’altra si dice determinata a prendere provvedimenti nei riguardi di chiunque non ne rispetti le proprietà intellettuali.
Nel video, Mark Agnesi sembra più teso del solito, nervoso. Il suo “siete stati avvisati” suona tanto come una dichiarazione di guerra e bisogna attendere solo pochi giorni perché la prima disputa legale faccia capolino tra le pagine della stampa di settore: Gibson ha denunciato Armadillo Distribution Enterprises, proprietaria - tra gli altri - di Dean Guitars, con l’accusa di aver violato diversi trademark, tra cui la forma della Flying V, della Explorer, ES e SG, la paletta, oltre ai nomi Hummingbird e Moderne.

Gibson sul piede di guerra: cita Dean per contraffazione

La causa è stata intentata lo scorso maggio presso il tribunale del Texas, ma la documentazione è stata registrata solo il 6 giugno 2019, pochi giorni prima della pubblicazione del video Play Authentic.

Ben più grave di una semplice violazione dei trademark, l’accusa è di contraffazione del marchio. L’aspetto implicherebbe un comportamento mirato a trarre in inganno il pubblico nel tentativo di far intendere che ci siano collegamenti tra i marchi Dean e Gibson.

Qualcosa è evidentemente cambiato nella recente gestione Gibson, che si muove contro dei modelli presenti ormai da decenni nel catalogo Dean e contro i quali, prima d’ora, la precedente proprietà aveva già fatto consegnare a Dean una lettera di “cease and desist” nel 2017, ma senza poi dare alcun seguito all’azione.
dean gibson james curleigh mark agnesi
Link utili
Gibson annuncia il nuovo CEO
Il nuovo Director Of Brand Experience Gibson
Il video Play Authentic su Reddit
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di francesco72 [user #31226]
commento del 20/06/2019 ore 19:06:31
Pessima mossa: se già stavo abbastanza lontano dal marchio per la sproporzione tra qualità e prezzo, ora mi stanno proprio anche antipatici. sarebbe meglio che Gibson si dedicasse al proprio core business e non a perseguire chi fa chitarre. Che poi se stessimo parlando di forme innovative anche anche, ma la SG è su piazza da 60 (sessanta) anni. Dai su, badate a fare e commercializzare bene le chitarre senza speculare sul marchio scritto sulal paletta.
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di Mimmo66 [user #26026]
commento del 20/06/2019 ore 20:02:21
qualche anno fa fecero ritirare una "chitarrina" di cartone (nel vero senso della parola) perché somigliava troppo alla les paul di zakk wylde... ed era solo un giocattolo da pochi euri
Rispondi
di sand1975 [user #46451]
commento del 22/06/2019 ore 01:53:25
Stessa cosa se denunciassero il signor Huber di plagio per la sua Orca. Il giocattolo da pochi eruro però in confronto sarebbe quella originale.
Rispondi
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 24/06/2019 ore 08:54:13
Assolutamente no: le chitarre di Huber presentano particolari che la differenziano sensibilmente dalla Les Paul e dagli altri modelli in genere....differente e' il discorso di una replica di Vashenko o di Gabrsek ma credo che questi liutai abbiano una deroga visto i pochi pezzi prodotti
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di MuddyWaters [user #47880]
commento del 20/06/2019 ore 20:31:15
Sono proprio dei pezzentoni.
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di c9 utente non più registrato
commento del 20/06/2019 ore 21:46:2
Deprimenti... Nn sanno più che pesci pigliare. Ma pensassero a lavorare bene e produrre belle chitarre.
Rispondi
di Mikelebag [user #49219]
commento del 20/06/2019 ore 22:26:51
Qua siamo davvero a livelli scandalosi! Se fino ad oggi avevo il dubbio su quale semi acustica comprare, tra Gibson o Gretsch, ben ora tutti i miei dubbi sono svaniti!
Rispondi
di sand1975 [user #46451]
commento del 22/06/2019 ore 01:55:58
Perché allora non una bella heritage che se andiamo a guardare la storia è più Gibson delle Gibson?
Rispondi
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 24/06/2019 ore 08:55:52
fossi in te ci penserei bene perche' le Gretsch sono dei cancelli e comunque hanno sonorita' ben differenti....se vuoi stare su una 335 style anche come suoni vai su Yamaha o Ibanez
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di Mikelebag [user #49219]
commento del 24/06/2019 ore 13:29:35
Di base le Gretsch mi piacciono un sacco, come suono e vabbè, anche la linea.
Devo ammettere che seppur Ibanez e Yamaha non mi sono mai piaciute per quanto riguarda le elettriche, da un po’ mi è caduto l’occhio sulle semiacustiche loro. Non ne ho mai provata nessuna, però su varie acustiche ho trovato il manico un po’ scomodo e duro.
Rispondi
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 24/06/2019 ore 15:04:00
Ho nominato Ibanez e yamaha perche' parlavi di semiacustiche, io ho una SA2200 ed e' una chitarra fantastica, e' vero ch e' il top di gamma ma le sorelle sono inferiori solo per le finiture, anche Ibanez fa ottime semiacustiche in fascia media, a me non piacciono quelle buche ad effe cosi grosse ma e' solo un parere personale su un particolare estetico, le Gretsch che ho provato sono dure e poco maneggevoli per lo meno sulla produzione asiatica, con quello che costano le USA allora resto su Gibson tutta la vita
Rispondi
di Mikelebag [user #49219]
commento del 24/06/2019 ore 16:03:20
Per ora non ho avuto modo di provare le Gretsch asiatiche, però si nel momento in cui decido faccio una prova un po’ di tutte per farmi un idea
Rispondi
di vandergraaf [user #24385]
commento del 25/06/2019 ore 12:11:43
Confermo le impressioni sulle Gretsch asiatiche , ne ho provate alcune e le ho trovate tutte veramente dure. Quelle americane costano parecchio e non le ho mai provate. Ho una Ibanez as 103 da qualche anno, produzione cinese. All'epoca costava sui 700 euro, quindi non poco vista la provenienza, ma devo dire che il livello delle finiture e della liuteria è molto buono, forse è leggermente sotto tono per ciò che riguarda potenziometri e innesto jack, ma anche i p.u. son buoni (super 58 custom) e, soprattutto suona molto bene. Per me è anche bella da guardare.
Rispondi
di Mikelebag [user #49219]
commento del 25/06/2019 ore 13:14:48
Sembra interessante la serie as dell’ibanez, devo andare in negozio a dare un occhiata!
Rispondi
di vandergraaf [user #24385]
commento del 25/06/2019 ore 14:00:49
la 103 non la fanno più, ma c'è ancora in catalogo la 153 che è praticamente uguale tranne che in più ha lo switch tri sound che permette di mettere in parallelo o in single coil il p.u. al manico. Costa circa 1.000 euro credo.
Rispondi
di Mikelebag [user #49219]
commento del 25/06/2019 ore 16:17:0
Figo!
Ho visto che c’è anche tipo 83 53 o numeri simili
Rispondi
di vandergraaf [user #24385]
commento del 25/06/2019 ore 17:42:02
Ti consiglierei di stare sulla 93 o 83 che montano i pick up super 58 che sono ottimi. Dalla 73 in giù ci sarebbe da provarle ma credo siano meno performanti. La 93 penso venga attorno ai 600 euro, la 83 sui 500 ma la fanno solo in blu (a me non piace), mentre la 93 rossa mi attizza.
Rispondi
di Mikelebag [user #49219]
commento del 25/06/2019 ore 19:12:06
Grazie mille per i consigli!!
Rispondi
di SHENANDOAH1980 [user #10847]
commento del 20/06/2019 ore 22:27:1
Ho sentito che la Ford, dopo un'attenta analisi dei progetti originali del Model T, ha deciso di citare in causa tutte le case automobilistiche che producono vetture a motore con quattro ruote. Amo Gibson e la sua storia, dopo il patatrac le ho augurato ogni bene, ma a na certa uno si arrende.
Rispondi
di edgar587 [user #15315]
commento del 20/06/2019 ore 23:49:12
Hanno assunto Checco Zalone e si stanno coprendo di ridicolo da subito. Ci terrei a far notare che persino la tanto agognata semplificazione del catalogo non c'è stata. Hanno ancora 20 les paul diverse, cambia anche tanto da un modello all'altro, ma è tutta roba assolutamente non richiesta come produzione al di fuori del custom shop. Bah
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di Mimmo66 [user #26026]
commento del 21/06/2019 ore 15:35:5
più che Checco a me sembra jonathan... vai al link :-)
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di TV_Eye [user #8844]
commento del 21/06/2019 ore 09:01:11
Ma che vadano a perseguire quelle palesi contraffazioni con tanto di logo che si trovano online!
Confondere Dean e Gibson può capitare se si suona da meno di sei mesi, e se si suona da meno di sei mesi non ci si compra una Dean o una Gibson...
Tristezza e autolesionismo.
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di Johnny92 [user #43424]
commento del 21/06/2019 ore 11:37:54
Che pagliacci, in casa Gibson continuano ininterrottamente a far danno. Mi sa che i nuovi proprietari faranno più danni che in passato.... e li passavano per competenti.
A sto punto Fender, più di Gibson, potrebbe dichiare guerra a tutti! A TUTTI! Ma non lo fanno e non lo faranno mai perchè a differenza di Gibson sono stati sempre dei Signori!
Gibson ha solo da imparare!
Rispondi
di Claes [user #29011]
commento del 21/06/2019 ore 17:00:21
Questo davvero è un argomento complesso! Dapprima c'è un Trademark (marcato TM) e poi il Copyright (c). Nel caso Gibson e il design di una Flying V - infatti è il risultato di un invito Gibson a una o più fabbriche di automobili a Detroit e questo vale pure Explorer, Firebird, Moderne... Probabilmente pure idee mai realizzate!
Il nome ufficiale del PAF è "Patent Applied For" cioè "richiesta di patente inoltrata". In seguito diventa Patent col numero della patente - è pure possibile che c'è stato qualche screzio con Seth Lover, inventore del principio Humbucker, e questo riguardo royalties. Fender ha dovuto cambiare l'appellazione Broadcaster a Telecaster dato che Gretsch aveva una batteria denominata appunto Broadcaster. Ibanez ha dovuto cambiare la designazione TR-808 dato che Roland aveva sul mercato una batteria elettronica di quel nome. Credo che queste siano state risolte senza andare in aula ("out of court"). Io ho risolto i casi dei gruppi danesi Shit & Chanel (diventati Shit & Chalou) e Disneyland After Dark (diventati D-A-D). In realtà casi semplici e risolti senza ricorrere ad avvocati.
Il caso specifico è tutt'altra cosa - bastano variazioni minime di un design e non si rischia una causa tipo le famose "Lawsuit Gibsons" dal Giappone e c'è pure chi in Italia ha fatto una copia 335 col logo Bigson che a distanza di qualche metro era identico al logo Gibson!
Conosco chi ha creato il design di un paio di blue jeans... Wrangler in visibilio, tanto da modificare il design originale giusto di un millimetro quà e là evitando di pagare royalty.
A quanto vedo nelle ottime foto, il caso Dean è però al limite - design identico all'originale seppure abbia qualche dettaglio di differenza. La legge sulle infrazioni varia un pò a seconda del paese, come la durata del periodo di protezione di un copyright - USA passata da 50 a 70 e poi 100 anni - dopodiché non sarà protetto e diventa di dominio pubblico (Public Domain o PD). Un PAF per esempio è stato del tutto copiabile nel minimo dettaglio sino alla approvazione di una patente. E quante chitarre denominate "Strat type guitar" sono sul mercato. Bastano i millimetri... Dean cmq è stato ardito in quanto alla tradizione USA di fare causa per chiedere risarcimenti enormi per danni - quasi uno sport! Se Gibson farà causa sino in fondo credo abbia poche chance di farcela.
Rispondi
di Ghesboro [user #47283]
commento del 21/06/2019 ore 18:51:29
Nuovo CEO ma le politiche aziendali son sempre le stesse, pensassero un pelo di più alla qualità degli strumenti che producono invece di farsi venire la vulvite per tutti i marchi che producono designs uguali o simili per poi fargli causa, forse, dico FORSE, il marchio non sarebbe al punto più basso della sua storia.
Rispondi
di Claes [user #29011]
commento del 21/06/2019 ore 19:37:23
Giusto. E non ci si può inalberare sul "pessima reputazione è anche ottimo marketing" ma... questo riguarda i professionisti. Oso dire un "su 100 LP vendute, una solo è andato a un prof". Il marketing per gli altri 99 funziona quando abbinato a visibilità in palco, video o foto e riproduzioni a prezzo ridotto. La matrice CNC di una Les Paul USA è (quasi) la stessa per Epiphone - i legni variano, com'è il caso della differenza di prezzo tra una Custom Shop americana e una "normale". Il mercato è cambiato da poche multinazionali tipo Fender e Gibson e ditte nazionali tipo Eko e Galanti ad essere mondiale.
Rispondi
di Lisboa [user #47337]
commento del 21/06/2019 ore 19:14:45
L’80per cento delle chitarre elettriche in vendita sono direttamente ispirate a 5/6 modelli storici dei 2 marchi più noti. credo sia più che altro una mossa pubblicitaria, anzi, di brand experience, come dice il tipo... comunque a casa mia la contraffazione è un’altra cosa.
Rispondi
di alessio326 [user #28175]
commento del 21/06/2019 ore 23:56:30
Non so perchè, ma mi è venuta voglia di prendere una Dean
Rispondi
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 24/06/2019 ore 08:57:49
auguri!
Rispondi
di sand1975 [user #46451]
commento del 22/06/2019 ore 01:50:26
Fortuna che il buon Randy Rhoads la sua Jackson l’aveva dipinta a pois così non potevano denunciare la jackson per plagio!
Rispondi
di Tharkos [user #46897]
commento del 22/06/2019 ore 15:03:22
Tra un po' faranno causa a Strandberg, che con le headless copia le les paul a cui si spezza la paletta
Rispondi
di fibo [user #47404]
commento del 23/06/2019 ore 09:07:35
Ahahahahah
Rispondi
di Shorelinegold utente non più registrato
commento del 23/06/2019 ore 04:41:10
Io vado contro il coro secondo me Gibson fa bene a denunciare chi li danneggia e a fermare chi da anni gli copia le sue chitarre più famose.
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 24/06/2019 ore 09:10:58
Hai ragione, quando si tratta di plagio o contraffazione, ma i marchi citati non riproducono supinamente le chitarre cui si ispirano, come del resto non fanno Ltd, Cort, Ibanez. Inoltre nel momento in cui un disegno diventa uno standard o un archetipo, è difficile parlare di plagio o copia contraffatta, quel che conta è che chitarra ne esce, non tanto o non solo la forma del body e mi spingo a dire che se qualcuno produce una chitarra di alta qualità, ma dal prezzo inferiore, con strumenti leciti, allora forse è chi profitta della propria storia per tenere alto il prezzo che sbaglia. Infine, se almeno quei prezzi andassero a pagare ricerca ed innovazione avrebbe un senso, così no.
Ciao
Rispondi
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 24/06/2019 ore 09:21:34
scusa chi decide quando un disegno diventa uno standard e dopo quanto tempo? a seconda di quello che si paga e di quello che si produce i brevetti hanno durate anche di un secolo o piu'.
Perche' devo passare sopra se un concorrente produce un prodotto, magari di qualita' inferiore e per questo meno costoso quindi piu' appetibile del mio sfruttando una mia creazione, una mia idea, un qualcosa che non e' stato costruito ma che e' frutto dell'ingegno e di qualita' non replicabili perche' uniche? ma che si inventasse un design piu' appetibile e piu' desiderabile del mio se ne e' capace.
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 24/06/2019 ore 12:40:33
Ciao, in realtà i brevetti hanno durata ventennale non rinnovabile, dopodichè decadono, forse ti confondi con la registrazione del marchio che è rinnovabile. Quindi trascorsi 20 anni l'invenzione industriale sia pure brevettata è fruibile da chiunque senza pagare dazio all'inventore. Vedo poi che hai letto il mio post a metà: io ho scritto che sono per una sana concorrenza: se un competitor fa il mio stesso prodotto meglio o con eguale qualità, ma spendendo meno o facendomelo pagare meno, non se di qualità inferiore. Inoltre confondi opera dell'ingegno e produzione industriale: Monnalisa è un'opera dell'ingegno, un prodotto industriale no. Inoltre cadi in una contraddizione macroscopica quando indichi un prodotto industriale come unico ed irripetibile; in realtà è ontologico della produzione industriale (e motivo dell'accessbilità dei beni a più fasce di popolazione) il fatto che i prodotti siano tutti uguali. Anzi, proprio per le regole di tutela del marchio è essenziale che i prodotti siano identici, tali per cui il consumatore si affida al marchio come garanzia di trovare smepre quel prodotto. Quella che tu auspichi è una rendita perpetua di posizione che può andar bene per le opere dell'ingegno: sei capace di disegnare un ritratto di donna del valore artistico di Monnalisa? Bene, è giusto che siccome nella storia del mondo siete in due, quel lavoro valga tantissimo. Altrimenti, ti devi accontentare di una tutela limitata nel tempo.
Ciao
Ciao
Rispondi
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 24/06/2019 ore 13:18:20
La protezione di un design, della "scocca esteriore" perche' e' di questo che si sta parlando piu' che di un brevetto (ho sbagliato la definizione), puo' protrarsi fino a 70 anni dalla morte del designer, questo puo' valere per oggetti che diventano degli standard, oggetti che vengono percepiti dal pubblico come delle opere d'arte...questo e' quello che dice la legge italiana in riferimento agli oggetti di design, come i mobili per esempio, per l'estero la domanda di protezione del design va presentata paese per paese ed ha regolamentazioni differenti di paese in paese.

"Quella che tu auspichi è una rendita perpetua di posizione che può andar bene per le opere dell'ingegno"...ESATTO: le forme di una Les Paul o di una Strato o di una Flying V sono forme che sono diventate iconiche, identificabili in ogni angolo del pianeta dove si parla di musica, sono frutto piu' che dell'ingegno di un'intuizione unica, di un momento di grazia equiparabile a quello che puo' aver colpito Leonardo o Giotto nei momenti in cui hanno pensato le loro opere....non e' la protezione di un prodotto industriale quella che auspico ma e' la protezione di una forma, di una linea che e' diventata culto per questo sbagli a dire che mi contraddico, poco conta se una forma diventata un'icona nel mondo e' prodotta in milioni di copie o resta appesa in un'unico esemplare in un museo.... il concetto e' che se uno va a comprare una chitarra e non ha molto da spendere sara' nella maggior parte dei casi un utente che vorra' la chitarra COME la strato, COME la Les Paul, COME la Tele, COME alcune delle piu' famose forme IDEATE per le chitarre elettriche....io non pretendo che nessuno possa replicare quelle forme e trarne profitto ma chi lo fa dovrebbe rendere merito a chi le ha introdotte sul mercato in termini ri royalties e mi auguro che Gibson riesca nell'intento di proteggere cio' che l'ha resa cosi conosciuta e desiderata nel mondo
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 25/06/2019 ore 09:21:2
In realtà la protezione del design è limitata a 25 anni (come stabilisce il codice della proprietà industriale che, sul punto è uniformato alla normativa europea) e, anzi, se non paghi il diritto ogni 5 anni, decade automaticamente. Su tutto il resto posso comprendere il tuo pensiero, ma quello è romanticismo, non diritto.
Ciao
Rispondi
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 25/06/2019 ore 10:20:03
vai al link

come ti ho scritto: "La protezione della “scocca esteriore” dei prodotti sulla base della legge del diritto d’autore durerebbe sino a 70 anni dopo la morte del suo autore ma è riservata ai “pezzi da 90” ovvero a quegli oggetti di design che vengono percepiti dal pubblico come opere d’arte."

Questo per l'Italia, gli altri paesi hanno le loro regole che non conosco.
Per quello che riguarda il caso specifico di Gibson le ipotesi che mi immagino sono 2: 1) Gibson ha stuoli di avvocati che hanno studiato il caso e a loro parere ci sono giustificati motivi per portare il tutto davanti ad un giudice 2) Gibson sa benissimo che non ha nessuna possibilita' di vittoria ma esegue l'azione perche' comunque convinta che sia il caso di fare un po' di rumore e comunque ritiene l'azione una valida operazione di marketing per ribadire al mondo il concetto che quelle idee, qualunque marchio abbiano, sono di Gibson.
Come andra' a finire non ne ho la piu' pallida idea e francamente non mi cambiera' la vita.
Dico solo che mio parere e' sbagliato criticare un brand perche' difende le sue idee
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 25/06/2019 ore 10:37:27
Ciao, c'è un po' di confusione sotto il cielo: qui stai introducendo una terza categoria: la protezione del diritto d'autore il quale, nel caso di specie spetterebbe a Lester Polfuss e suoi eredi, non all'azienda (salvo che gliel'abbia ceduto); peccato che il diritto d'autore regoli categorie detrminate in cui non rientrano le produzioni industriali, altrimenti, per esempio non potrebbero circolare lattine di alluminio diverse da quelle prodotte dal Sig. Lattina che per primo la inventò. Occhio che a leggiucchiare qui e là su internet, senza conoscere la materia, ci si avviluppa solo in una spirale inutile.
Infine, tornando al punto: è corretto che un'impresa difenda le sue idee, ma per farlo ci sono delle regole che prevedono, appunto, una decadenza temporale ed eccezioni date dalla concreta a pplicazione della regola. Il criterio di base è che si parla di plagio se un prodotto è idoneo a sviare la clientela facendole credere che sta acquistando l'originale. Perciò, perdonami, ma se vedo una chitarra con scritto Dean (al di là delle sia pur minime differenze estetiche) mi risulta un po' difficile pensare di star comrpando una Gibson Les Paul.
Ciao
Rispondi
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 25/06/2019 ore 11:15:55
Per le opere di design vale la regola del diritto d'autore, e' di questo che si sta parlando..tu citi Les Paul ma esistono anche tanti altri design scopiazzati bellamente....comunque mi sembra di capire che vuoi averla vinta a tutti i costi rigirando la frittata come piu' ti pare quando invece siamo solo qui ad esprimere un parere e visto che penso di avere esposto piu' che chiaramente il mio punto di vista (che puo' essere condivisibile o no) ti dico che sono anche stufo di ripetermi, mi tengo le mie opinioni, ti lascio con le tue e ti saluto...bye.
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 25/06/2019 ore 15:38:28
Commetti un errore di fondo: non sono opinioni, ma regole di diritto per cui o le si conoscono oppure no, esattamente come la matematica o la chimica. Capisco che internet ci abbia convinto che chiunque può essere un esperto leggendo 20 righe di wikipedia o peggio, ma ti piaccia o meno, il diritto è una branca del sapere tecnico che richiede studio e conoscenza. Le opinioni sono se ti piace una forma o un suono o se, secondo te, Morgan è un buon musicista, non come e per quanto si applicano certe tutele.
Non voglio averla vinta, ti espongo semplicemente come funzionano i codici industriali, può non piacerti, ma un codice non è opinabile; infine ripetere le tue "opinioni" quando sono sbagliate non le fa diventare corrette.
Ciao
Rispondi
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 24/06/2019 ore 09:07:40
Io non capisco tutti questi commenti contro una decisione a mio avviso piu' che legittima: un oggetto diventa popolare, desiderato e quindi diffuso prima di tutto per le sue linee estetiche, quando noi vediamo un oggetto di qualsiasi tipo la prima cosa che pensiamo e' se lo riteniamo bello o brutto e questo e' fondamentale nella diffusione di quell'oggetto sul mercato: detto questo perche' Gibson (ma anche Fender se lo facesse) non dovrebbe difendere delle linee, dei design che sono frutto del suo ingegno e che da decenni catturano il mercato contro dei brand che non si inventano nulla ma hanno l'unico scopo di far costare quell'oggetto meno per renderlo concorrenziale rispetto all'originale....ma che si inventassero dei design originali che catturino l'attenzione del mercato se ne sono capaci.
Davvero non capisco molti utenti di Accordo: molto spesso inveiscono e si scandalizzano perche' "artisti" di alcune correnti musicali usano campioni di brani famosi per ricamarci sopra le loro cose e li commercializzano con il loro nome guadagnandoci bei soldi e poi sdoganano le spudorate copie di shapes di chitarre che hanno fatto la storia della musica....assurdo.
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 24/06/2019 ore 12:51:04
In parte ti ho già risposto sopra. Qui devo aggiungere che, in realtà, uno strumento cattura per la sua voce più che per le sue linee (spero), altrimenti parliamo di un soprammobile. Inoltre l'iconicità di Gibson e Fender deriva in grandissimissima parte dal fatto che agli albori del rock erano le chitarre usate da chi seguiva la nuova ondata musicale ed erano (soprattutto fender) gli strumenti meglio accessibili. Stai pur tranquillo che se i grandi chitarristi degli anni 60 e 70 avessero imbracciato una chitarra squadrata, oggi il rettangolo sarebbe un'icona. E allora cosa facciamo? riconosciamo ad Euclide il brevetto?
Il paragone con la musica non regge: quella è opera dell'ingegno (vedi la mia precdente risposta), la chitarra è un oggetto industriale. La prima non la può fare chiunque a parità di strumenti dati, il secondo sì.
Ciao
Rispondi
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 24/06/2019 ore 13:23:36
anch'io ti ho gia' risposto sopra a proposito di come la penso.
E' vero: in una chitarra conta anche la voce ma la prima leva che si aziona nella testa e' la leva estetica, quando vedi l'oggetto del tuo desiderio esposto nella vetrina del negozio e ti dici: "cazzo, quanto sei bella!"....non ti dici di certo: "come suoni bene"....per dirlo devi entrare e provare quell'oggetto che ti ha colpito prima di tutto esteticamente
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 25/06/2019 ore 09:25:09
Mi pare che tu stia elevando a sistema il tuo modo di pensare. Pensa che io cerco una chitarra per il suono che esprime. Ognuno è ovviamente libero di pensarla come vuole, ma se la Gibson va tutelata quale oggetto di design forse vanno avvertiti che hanno sbagliato target.
Ciao
Rispondi
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 25/06/2019 ore 10:16:43
io esprimo semplicemente un mia opinione e penso di non sbagliare (ma potrei anche sbagliarmi) quando dico che nella scelta di una chitarra, ma anche di una macchina, di un mobile, di un orologio la prima molla che scatta e' quella estetica....non e' cosi per te? va bene, lo accetto e lo capisco anche...per me prima di tutto una cosa mi deve piacere esteticamente poi e' chiaro che la funzionalita' ha il suo peso.
Rispondi
di coprofilo [user #593]
commento del 24/06/2019 ore 13:11:51
Penso che quello di Gibson sia un tentativo mal riuscito di far parlare di se facendo vedere che le cose sono cambiate ed il nuovo team è determinato a far recuperare credito al marchio.
Se veramente pensi di citare in giudizio un concorrente per contraffazione lo fai e basta, senza mandare avvertimenti via internet! Se Gibson va in tribunale a citare per contraffazione Dean vuol dire che vuole buttare soldi, è evidente anche a mia zia che le chitarre sono simili ma non uguali: la paletta è diversa, il marchio e relativo logo non ricorda quello originale, il corpo è quasi identico ma bastano poche variazioni per non essere considerato uguale.
Hanno voluto fare i grossi e gli è andata male, non a caso il video è stato rimosso ...
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di go00742 [user #875]
commento del 24/06/2019 ore 16:32:02
Premesso che a far causa a Dean sia stato il vecchio managemant nel 2017, però che Gibson per far parlare di sè abbia bisogno di queste cose direi che è assurdo.

Probabilmente i nuovi manager ammesso che si possa fare non possono far altro che ritirare "la denuncia" per così dire.

Mi meraviglia perchè solo Dean e non anche washburn o esp ...

Sinceramente non mi tocca la cosa, anche perchè sò distinguere una Dean da una Gibson ma polemiche a parte pensate se alla porsche esce fuori una bella rossa a cui cambiano solo i fari rispetto alla casa di Maranello secondo voi cosa accadrebbe??
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di francesco72 [user #31226]
commento del 25/06/2019 ore 10:25:36
Ciao, l paragone automobilistico non regge e ne avrebbe solo un danno Porsche in quanto il design delle Ferrari (e di ogni altro oggetto industriale) è protetto per 25 anni; dunque la concorrente farebbe uscire un'auto con le linee di trent'anni fa che non mi pare proprio il top in un mercato che ogni due anni innova le forme.
Ciao
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di Lorenzostrat87 [user #8417]
commento del 26/06/2019 ore 03:15:57
Dirò la mia in uno stile un po’ stream of consciousness, ma a quanto è già stato detto da tanti contribuisco sottolineando alcuni punti:

- Checco Zalone nel video parla di “125 anni di innovazione”...ne siamo sicuri? Io direi piuttosto sessant’anni di innovazioni e i sessanta successivi passati a camparci di rendita: dopo gli anni 60, tentativi di nuovi modelli come Marauder, Victory, Corvus, Sonex (in un materiale affine al truciolato) e così via fino alle Robot Guitars, sono stati dei sonori flop.

- la 335 nel video ha la vernice graffiata e l’intarsio della Les Paul Custom inquadrato in primissimo piano è fatto malissimo. Complimenti.

- quel modo di fare video oggi dove il 90 percento delle inquadrature sono di lato, ma con chi parla che continua a guardare dritto per dritto, mi fa venire l’orticaria: lo trovo maleducato e spocchioso, se stai parlando a me guardami negli occhi cristosanto!

- infine, il discorso di “Play authentic” e di puntare sull’originalità, suona risibile se esce dalla bocca di Agnesi/Zalone: avete mai visto i suoi video ai tempi di Norman’s Rare Guitars? È specializzato nel suonare solo roba di altri per dimostrare le chitarre, e limitare un determinato strumento a un determinato repertorio...per esempio, su una Rosewood Telecaster si mette a suonare solo pezzi dei Beatles (sbagliando pure parecchie note e suonando le parti di Lennon invece che di Harrison!), o ancora, riff di Keith Richards sulle Tele blackguard, linee di basso dei Cream sugli EB Gibson, o dei Police sui Precision 51 (altro errorone dato che Sting non comprò il suo prima degli anni 90 a Police morti e sepolti!)
Quasi come se suonarci sopra qualsiasi altra cosa portasse all’autodistruzione o altre conseguenze nefaste!
Poi invece vedi Phil X che shredda su una ES-5 Switchmaster o su un’altra Rosewood Tele suona addirittura la sigla dei Jefferson (!) o si mette a smetallare su un Mandocaster...non abbiate paura di uscire dall’ovvio, Agnesi e compagnia gibsonante!

Vabbuò, ho detto abbastanza per ora...me ne torno nel mio antro a suonare la mia Ibanez Artstar 120 (la miglior 335 che Gibson non ha mai fatto) o la mia CMI (sempre fabbrica Ibanez) copia Les Paul Custom del 75 con tanto di paletta a libro alla cui originalità Checco Zalone tiene tanto...tiè!
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di Milotic [user #49743]
commento del 27/06/2019 ore 20:06:01
Scusate, ma allora fender che deve dire XD
Comunque a me la dean sembra una franken uscita da quei siti americani perciò la comprerei...l'altra ha la paletta a 'cappella' poco signorile... Ma hanno ridotto le chitarre? Perché tutte quelle slash signature e quelle col body dei colori di serpente non li ho visti...
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