VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE
Dolcetti in Rolls Royce
Dolcetti in Rolls Royce
di [user #116] - pubblicato il

La canzone presentata da Achille Lauro al Festival di Sanremo è stato “dolcettizzata” dal duo strumentale di Gianni Rojatti ed Erik Tulissio. Nella cover, che si mantiene però quasi integralmente vicina all'originale tranne che per un finale stupefacente, anche un omaggio a Steve Vai. Ci siamo fatti raccontare il brano dai due musicisti.

Rolls Royce è la canzone presentata da Lauro alla sessantanovesima edizione del Festival della musica italiana che tanto ha fatto discutere, prima per le accuse di plagio, poi per il fatto che sia stata intesa come un inno all'abuso di sostanze stupefacenti.

I Dolcetti sono un duo strumentale rock progressive formato dalla chitarra di Gianni Rojatti, coordinatore della didattica di Accordo.it, e la batteria di Erik Tulissio, collaboratore di Accordo e direttore e insegnante presso la Dante Agostini Drum School di Udine.
I Dolcetti hanno pubblicato due album, “Metallo Beat” e “Arriver”, e hanno suonato come support band per le tournè italiane di tanti artisti: Steve Vai, The Aristocrats, Kiko Loureiro, Andy Timmons...

L'ultimo lavoro di Rojatti e Tulissio è una cover di "Rolls Royce" di Achille Lauro e ce la siamo fatti raccontare da loro.



Come è sorta l'idea di fare una cover del brano di Achille Lauro?
Gianni: Innanzitutto alla base di un progetto come i Dolcetti c'è la voglia di divertirsi. E così è stato anche in questo caso. Io ed Erik suoniamo insieme da una vita e siamo quella tipologia di amici e musicisti che se ha una sera libera, si incontra per parlare di musica, ascoltarla o per suonare. Ci piace tutta la musica e siamo stati colpiti anche da certe cose della trap. All'interno di questa scena,troviamo che Lauro sia una delle voci più interessanti e con una produzione interessante. Quando a Sanremo ha fatto questa svolta rock con "Rolls Royce" ci è sembrato un brano scritto e arrangiato davvero bene. E da qui la voglia di omaggiarlo e allo stesso tempo stravolgerlo alla maniera dei Dolcetti, con un piglio ironico che, del resto, non manca nemmeno al brano originale. Personalmente, di quel brano mi è piaciuta molto l'intenzione vocale di Lauro che ha cantato con grande espressività e con la chitarra ho proprio cercato di riprendere questa espressività che definirei stralunata.

Qual è lo stravolgimento più evidente presente in questa cover?
Erik Tulissio: Per questo brano abbiamo cercato di rimanere il più fedele possibile all’arrangiamento originale su tutta la parte iniziale, fino alla parte conclusiva del pezzo. Da lì in poi, abbiamo “Dolcettizzato” la canzone, inserendo una parte di matrice progressive che sfocia nell’assolo di chitarra fino al finale.
La parte più assurda del pezzo, secondo me, è quella che introduce l’assolo finale: è una parte in cui la chitarra suona in 7/8, mentre la batteria rimane in 4/4. Una citazione, neppure troppo velata,  di "The Attitude Song" di Steve Vai. Poi i due strumenti, dopo aver tenuto tempi differenti,  si incontrano nuovamente sull’uno dell’assolo. Qui chitarra e batteria dialogano con botte e risposte di fraseggi in un intricato 7/8 nel quale Gianni ed io ci divertiamo a fare quello che più ci piace, ovvero suonare cercando di intuire a vicenda la direzione solistica che ciascuno di noi prende.

Dolcetti in Rolls Royce


 
dolcetti erik tulissio gianni rojatti rolls royce
Link utili
La pagina Facebook dei Dolcetti
Ascolta e acquista Arriver il disco dei Dolcetti
Ascolti consigliati sul canale Spotify di ACCORDO
Nascondi commenti     5
Loggati per commentare

di MM [user #34535]
commento del 11/07/2019 ore 17:51:59
Complimenti, bellissima rivisitazione di un pezzo certamente degno di essere preso in considerazione.
Mi è piaciuta anche la parte "progressive" perché è rimasta, tutto sommato, discreta e non ha invaso o stravolto il tema.
Rispondi
Loggati per commentare

di Carrera [user #31493]
commento del 12/07/2019 ore 11:33:24
esatto: il tema è rispettato ma allo stesso tempo reinterpretato...bello!
Rispondi
di BBSlow [user #41324]
commento del 12/07/2019 ore 10:58:0
Ognuno si diverte come può... :D
Rispondi
di Carrera [user #31493]
commento del 12/07/2019 ore 11:33:42
Molto divertente e ben fatto!
Rispondi
di tramboost utente non più registrato
commento del 12/07/2019 ore 16:25:2
un inno alla droga?
forse, perche quando ho sentito per la prima volta questo brano, mi stava venendo voglia anche a me di prendere qualche sostanza per dimenticare.. e non mi riferisco alla versione dei Dolcetti;)
Rispondi
Altro da leggere
In tour con Steve Vai? Ecco il segreto
Su Radiofreccia i nuovi eroi della chitarra
DANG!: un'estate di fuoco
Su Radiofreccia, elogio dell'assolo di chitarra
Ibanez: a SHG parata di grandi chitarre e chitarristi
Domenica sera? C’è la Stratocaster alla radio!
Articoli più letti
Seguici anche su:
Scrivono i lettori
Manuale di sopravvivenza digitale
Hotone Omni AC: quel plus per la chitarra acustica
Charvel Pro-Mod DK24 HSH 2PT CM Mahogany Natural
Pedaliere digitali con pedali analogici: perché no?!
Sonicake Matribox: non solo un giochino per chi inizia
Ambrosi-Amps: storia di un super-solid-state mai nato
Il sarcofago maledetto (e valvolare) di Dave Jones
Neural DSP Quad Cortex: troppo per quello che faccio?
Massa, sustain, tono e altri animali fantastici
Ho rifatto la Harley (Benton ST-57DG)




Licenza Creative Commons - Privacy - Accordo.it Srl - P.IVA 04265970964