Accordo: Antonello D’Urso e Doheny Tribute: come provo una chitarra

Ogni chitarrista ha una personale routine nella prova di un nuovo strumento. C’è chi inizia dal manico, chi vuole sentirla “addosso”, chi accende subito l’amplificatore. Abbiamo chiesto ad Antonello D’Urso qual è il suo processo nella ricerca di un nuovo strumento da inserire in rastrelliera.

Di recente, Antonello ha scelto una G&L Doheny per affrontare lo Sputnik tour di Luca Carboni. La chitarra, per niente banale, ha un carattere evidente e affonda le radici nella tradizione californiana d’epoca. Farne la protagonista in una grande produzione è una scelta tutt’altro che scontata e ha meritato un approfondimento sul campo: gli abbiamo chiesto di imbracciare una Doheny della serie Tribute appena disimballata, per mostrarci come avviene il suo primo approccio a una chitarra, passo dopo passo.

Il feeling diventa subito un tema primario, ma il suono non può essere lasciato in secondo piano.
I legni, la costruzione e i materiali nel loro insieme sono fondamentali per definire la resa di uno strumento solid body, al di là della componente elettrica. Secondo Antonello “Il pickup, se è un buon pickup, può solo valorizzare ciò che lo strumento è”.

Nel caso della Doheny proveniente dalla serie Tribute, lo strumento è una offset dal look classico, ma con una serie di appunti moderni capaci di farne un coltellino svizzero senza rinunciare alla personalità.

Antonello D’Urso e Doheny Tribute: come provo una chitarra

Il body in tiglio assicura una risposta bilanciata e incisiva al contempo. Il manico in acero è avvitato ed è disponibile anche con tastiera in ciliegio brasiliano.
Tratti vintage come i segnatasti a blocco e le finiture retrò si fondono con accorgimenti mirati alla performance come il ponte mobile G&L Dual Fulcrum, progetto di Leo Fender a due viti capace di garantire una stabilità di tutto riguardo per uno strumento di tale stampo.

Antonello D’Urso e Doheny Tribute: come provo una chitarra

L’elettronica ruota intorno a due single coil MFD, pickup confezionati in una piastra di grosse dimensioni capaci di sprigionare un timbro articolato sugli acuti ma anche presente e definito sui medio-bassi, per generare un corpo consistente in overdrive e una voce sensibile al tocco sui puliti.
A controllarli, ci sono un selettore a tre posizioni, un volume e le due manopole del PTB System. Il circuito, di progettazione G&L, consiste in un equalizzatore passivo a due bande, in grado quindi non solo di attenuare gli alti, ma anche di arretrare i bassi per “asciugare” il suono e renderlo più definito o brillante all’occorrenza. La caratteristica torna particolarmente utile nell’uso di distorsioni spinte e fuzz estremi, dove un eccesso di basse frequenze rischierebbe di rendere il timbro generale confuso e impastato.

Sul sito G&L, la Doheny Tribute può essere vista più da vicino a questo link. In Italia, è disponibile con la distribuzione di Aramini Strumenti Musicali.