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Preparare la scaletta di un concerto
Preparare la scaletta di un concerto
di [user #116] - pubblicato il

Occupiamoci di questi musicisti ed ensemble che ambiscono a suonare tra locali ed eventi proponendo cover e una qualificata attività di intrattenimento musicale. I meno esperti che per le prime volte affrontano il palco e il contatto con il pubblico, impareranno da subito - e talvolta in maniera traumatica - che l’abilità strumentale non basta per garantire l’attenzione e il consenso dell’audience.


È necessario instaurare un contatto con il pubblico, un’empatia che permetta di coglierne aspettative, interesse; è decisivo offrire al pubblico un repertorio coerente con la cornice e la situazione che ospita l’esibizione musicale. Bisogna proporre uno spettacolo variegato che intrattenga, incuriosisca e lasci la sensione di qualità e appagamento musicale. Si può essere i migliori musicisti del mondo ma se si snobbano tutti questi elementi, il rischio di creare incomunicabilità e gelo con il pubblico è alto.
Per questo, saper scrivere una buona scaletta, ragionata e che tenga a mente tutti questi fattori, è decisivo. Un elenco di pezzi micidiali, perfetti per diventare la band più acclamata per animare un motoraduno potrebbe essere fallimentare, da fischi e lancio di pomodori, suonata alla “Festa dei Nonni” nell’Oratorio della Parrocchia, una domenica pomeriggio di marzo. Sembra ovvio e di sicuro comico, ma per chi per le prime volte si propone come ensemble musicale che deve animare un evento è decisivo che queste dinamiche siano chiarissime.

Preparare la scaletta di un concerto

Spesso è il contesto nel quale si suona che rende lo stesso pezzo valido o meno, calzante o sopra le righe. E, anche all’interno di una selezione di pezzi azzeccata, il ritmo e la varietà che offrirà loro una scaletta ben studiata sarà la garanzia del divertimento e dell’attenzione del pubblico.
Da ultimo una scaletta studiata bene, costruita su una selezione di brani oculata offrirà una grande possibilità a chi suona: un pubblico attento, divertito, partecipe è anche più propenso e curioso nell’ascoltare quanto la band propone. Sarà così più facile presentare qualche chicca, pezzi magari meno noti ma che si è felici di eseguire e proporre, se non addirittura qualche pezzo proprio che, altrimenti, sarebbe più difficile presentare a un pubblico esteso.
Per tutte queste ragioni, ascoltiamo con interesse i suggerimenti che le nostre amiche CapGirls hanno preparato su come allestire una scaletta efficace.



Le CapGirls, Giulia e Ilenia, sono un duo acustico brillante e spassoso che suona dappertutto e realizza dei video divertenti.
La abbiamo invitate su Accordo per portare un po' del loro estro e dire la loro su tanti argomenti legati alla musica live.
Negli scorsi articoli, tra i vari argomenti, ci avevano dato qualche dritta per trovare date e serate oppure alcuni suggerimenti siul look.

 
Link utili
Il canale Youtube delle CapGirls
La pagina delle CapGirls
Ascolta "Deep Inside" il primo singolo delle CapGirls
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di Pearly Gates [user #12346]
commento del 30/07/2019 ore 20:52:33
Consigli sensati.
Io aggiungerei di stare attenti anche alle tonalità dei brani, alternare le tonalità.
L'ultima canzone deve essere magari una canzone da coro del pubblico,una tipo Hey Jude col finale lungo per presentare la band.
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 31/07/2019 ore 09:30:46
Scrivi bene, consigli sensati, ma anche assai banalotti. Tralasciamo il fatto che 9 su 10 la selezione la fa chi ti prende a suonare, per cui casi come i Motorhead all'oratorio in oltre 20 anni non mi sono mai capitati, sul resto non sento nulla che non si intuisca anche solo provando la scaletta in fila e come se si fosse al live. Mi duole, ma queste pillole mi si stanno rivelando un po' poca cosa e molto meno interessanti di come erano state presentate.
Ciao
Rispondi
di irmo [user #17391]
commento del 31/07/2019 ore 10:24:42
Cose ovvie certamente, per chi è in giro a suonare anche solo da pochi anni, Più che ovvie per me che sono oltre 50 ( si , sono vecchio), per te oltre 20, ma per chi ha iniziato solo l' altro ieri non così ovvie.
Nella mia band siamo di età diversificate e con esperienze diversificate. Far capire a giovani poco più che ventenni che il metal per un pubblico over non va è spesso cosa ardua o che brani troppo ricercati
ad un pubblico interessato solo alla polenta con la salciccia serve a poco, frutto spesso di accese quanto sterili discussioni. Ben vengano le pillole, possiamo leggerle o passare oltre. Ciao
Rispondi
di Pearly Gates [user #12346]
commento del 31/07/2019 ore 11:28:39
Io aggiungerei che se si è una cover band in ogni caso bisogna cercare di dare un'identità alla band.
Quello che voglio dire è che fare (come amici che ho) una scaletta minestrone con dentro di tutto, non ha senso.
Focalizzarsi su un genere un'epoca o cmq dare un senso, una particolarità.
Rispondi
di adriphoenix [user #11414]
commento del 31/07/2019 ore 13:18:30
Condivido pienamente...odio le scalette jukebox...servee soprattutto cercare un comune denominatore che sia anche il "marchio di fabbrica" della band, anche parlando di cover, si può avere una propria dignità e identità
Rispondi
di dale [user #2255]
commento del 01/08/2019 ore 16:16:57
Bravissimo.
Non ho mai capito chi fa un po'di tutto senza un filo logico, di genere o temporale.
Ci vuole un trait d'union, come a tavola.
Che cena sarebbe una cena che preveda in successione canederli, sashimi, carbonara e nachos?!? :-) :-) :-)
Rispondi
di simonec78 utente non più registrato
commento del 03/08/2019 ore 12:16:08
"Una cena che preveda in successione canederli, sashimi, carbonara e nachos."

Temo di conoscere gente che ci starebbe! : )
Rispondi
di Oliver [user #910]
commento del 31/07/2019 ore 14:06:4
Consigli banali sì, ma molto meno inutili di quanto si pensi.
Vedo spessissimo un atteggiamento sbagliato -o forse è meglio dire "controproducente"- in tante cover band di tutte le età ed esperienze, che suonano solo per se stesse ignorando le esigenze di chi li dovrebbe ascoltare. In sostanza, preparano scalette di pezzi che piacciono A LORO, senza preoccuparsi del pubblico che si troveranno davanti. Poi si scocciano se il pubblico è distratto, o addirittura infastidito.
Rispondi
di roccog [user #30468]
commento del 31/07/2019 ore 15:55:41
Bell'articolo. Tutt'altro che ovvio. E bellissimo, bellissimo davvero il commento dell'amico Accordiamo Oliver.

"cover band di tutte le età ed esperienze, che suonano solo per se stesse"

Questo è molto grave e fa male alla musica. La cura e l'umiltà di dare peso anche a piccoli dettagli come quelli di questo articolo fa la differenza. E le ragazze del video sono molto simpatiche e a quanto pare suonano un sacco.
Rispondi
di Oliver [user #910]
commento del 31/07/2019 ore 17:20:13
Umiltà è la parola giusta.
Molti pensano che basti imbracciare uno strumento su un palco per essere automaticamente degli artisti, e come tali esigere l'ammirazione del pubblico, che è lì per loro.
Invece sei tu che sei lì per il pubblico. E di solito sei ingaggiato per... farlo contento.
Almeno finchè non avrai dimostrato di meritarti un'attenzione particolare.
Rispondi
di KanonOfGemini [user #47965]
commento del 03/08/2019 ore 11:15:10
Amen. Sul meno inutili di quanto si pensi però, servono giusto per gente che non ha mai suonato dal vivo (nemmeno in un pub) e/o della stessa "età" delle ragazze del video. In gran parte per quanto hai scritto, ma anche perché se punti a suonare sia ad un motoraduno che alla festa dei nonni all'oratorio, il problema é a monte della scaletta ( battuta e personalissimo pensiero, senza voler offender nessuno)
Rispondi
di Pearly Gates [user #12346]
commento del 31/07/2019 ore 17:25:04
Come dici tu bisogna tarare la scaletta su ciò che funziona e ciò che non funziona però fare il minestrone o il jukebox come dice adriphoenix è sbagliato.
Secondo me bisogna darsi un'identità, un idea dietro, magari un po' di ironia, o provare a fare versioni originali di che sia disco anni 80, hard rock, metal, pop italiano classic rock non importa.
Dare un valore aggiunto, non solo jukebox o peggio karaoke
Rispondi
di diumafe [user #17831]
commento del 02/08/2019 ore 21:28:52
Secondo me la scaletta è inutile (se non pericolosa!), specialmente quando si suona a livello del terreno (senza un palco)!
Se poi si suona in Cina, su può anche suonare su un palco, con lose, ginestle e tanti albeli veldi!
Rispondi
di Oliver [user #910]
commento del 02/08/2019 ore 22:22:51
È tornato!!!!!!!!
Rispondi
di diumafe [user #17831]
commento del 02/08/2019 ore 22:31:47
É tronato! :-D
Rispondi
di enricofra [user #29774]
commento del 31/07/2019 ore 18:07:1
La maggior parte dei locali preferisce il musicista piano bar style che prima suona brani orecchiabili tipo jukebox mentre si cena....poi mette brani ballabili registrati perché dopo cena la gente vuole ballare o al massimo fare karaoke.....è raro o sono poche le persone che vengono in un locale per ascoltare un gruppo (se non famoso ma è un altro discorso....).
Quindi per suonare con un gruppo se vuoi essere chiamato (e soprattutto richiamato) questi consigli sono banalmente fondamentali .....
Rispondi
di tramboost utente non più registrato
commento del 31/07/2019 ore 20:01:10
ma, per me tutto è relativo, quel che può piacere a me non è detto che piaccia ad un altro e via dicendo, e per me seguire una cover band da inizio a fine non so neanche se mi sia mai capitato, se c'è una cosa che a me tritura i cabbasisi e proprio sentire i grandi classici che suonano tutti da + di 30 anni, sempre i soliti dei Led Zeppelin, o dei Deep Purple, o degli Stones, o dei Guns e via dicendo, mi è capitato a Lido di Jesolo, 5 anni fa un trio, che faceva roba moderna arrangiata in maniera originale, che mi ha fatto rimanere fino alla fine, oltre al fatto che per me la voce è la cosa che guardo prima di tutto, se sento una voce piatta o che mi fa venire l'orticaria, scappo alla fine della consumazione.. bisogna coinvolgere il pubblico?
senz'altro, ma bisogna anche saper cantare e suonare come si deve, se no la scaletta da sola non regge, se sto passeggiando in un viale dove ci sono locali con band che fanno musica live, non rimango incantato da una scaletta, ma da un timbro di voce o dal groove di una band, e se sento queste cose penso, ora vado dentro al locale e mi godo la serata, al contrario se sento belle canzoni cantate mediocramente e suonate senza groove, continuo a passeggiare, sarò strano io, ma la vedo così, in bocca al lupo;)
Rispondi
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di enricofra [user #29774]
commento del 31/07/2019 ore 23:24:53
Il tuo pensiero lo condivido però mi rendo conto che rappresenta la mentalità di un chitarrista/musicista quindi valutiamo la musica in un modo diverso da chi musicista non è.....secondo me la maggior parte dei non musicisti ama sentire più o meno sempre i soliti classici e pochi sono in grado di capire se uno sa suonare/cantare bene o con originalità
Rispondi
di tramboost utente non più registrato
commento del 01/08/2019 ore 13:37:20
Ok Ci sta.. ma le orecchie per sentire non ce le hanno solo i musicisti, ci sono persone con le orecchie ben rizzate anche tra un pubblico di non addetti ai lavori.
Per cui non diciamo tanto chi ascolta non se ne cura o non gli importa, perche così incentiviamo a fare cose sbagliate anche ai meno esperti, per me il messaggio più importante che deve passare, è quello di dare il massimo ed essere davvero preparati per affrontare palchi di qualsiasi entità, anche davanti alla parrocchia o alla sagra dell’uva.. per quanto riguarda una scaletta, mi ripeto, è tutto relativo, i gusti della gente sono differenti, alla mia compagna piace il rock, anche a me, con la differenza che non amiamo gli stessi artisti e gli stessi brani, per cui è tutto un terno al lotto, potrai accontentare una fetta di pubblico, e lasciare deluso un'altra dose di persone, se capiti in un locale alla cieca, senza sapere che c’è una serata live, e ti ritrovi il tributo alla band che detesti scappi subito, se ti capita una cover band che spazia un po magari ti ritrovi qualcosa che ti piace e qualcosa altro no, se capiti in una serata con una band che fa inediti, hai la curiosità di assaggiare una nuova minestra e anche li va a gusti, magari a qualcuno piace a qualcun altro no.. è tutto un prenderci
Rispondi
di KanonOfGemini [user #47965]
commento del 04/08/2019 ore 14:52:55
Non la vedo come una questione di "orecchie per sentire", ma di quello che vuoi fare tu.
Se sei "quel tipo di band/musicista" che deve suonare tutto e ovunque, ci campi (o ci arrotondi), devi catturare il pubblico in un contesto di gente che "sta passeggiando in un viale dove ci sono locali con band che fanno musica live". Ma se sei la cover band AC/DC o Vasco (che hai tutto il diritto di non apprezzare, per indigestione e/o gusti diversi) non sei più quello che deve catturare gente che "sta passeggiando in un viale dove ci sono locali con band che fanno musica live", perche la gente ha già deciso di andare a vedere/sentire una "fotocopia" di un disco/converto degli AC/DC o di Vasco. Quello di "dare il massimo ed esser preparati a palchi di qualsiasi entità, anche alla sagra dell'uva", andrebbe inciso sulle costodie di ogni strumento, con la parte "anche alla sagra dell'uva" in grassetto ;)
Rispondi
di tramboost utente non più registrato
commento del 05/08/2019 ore 14:33:03
non mi sembra che tu abbia afferrato il mio discorso per quanto riguarda le orecchie ben rizzate, visto che si parlava che a molta gente, ovvero solo ai musicisti capita di essere attenti ascoltatori, c'è molta gente che compra dischi a palate ed è gente che va anche a miriadi di concerti, perche è gente appassionata di musica senza essere musicisti, e credo che questa gente le orecchie per valutare ce l'abbia più che buone.
il discorso di passeggiare in un viale ed essere colpiti da un timbro di voce o da un groove di una band, e non da essere colpiti da una scaletta, mi pareva ovvio e scontato che si riferiva all'articolo dove proponevano suggerimenti, e non era riferito ad una tribute band.
detto questo, io non do per scontato nulla, nemmeno alle tribute band, perche c'è tanta gente che la pensa come me, ovvero che anche se ama un artista o una band, preferisce ancora andare a vedere l'originale perche sono ancora attivi, e pur rispettando le idee di chi vuole più che tributare, ma bensì scimmiottare altri, non condivido affatto l'idea di omaggiare artisti vivi e vegeti che fanno ancora tour e live, vedi come dalle mie parti, che ci sono 20 band tributo a Vasco, ed altre 20 che fanno il tributo a Ligabue, poi vedi il mondo è bello perche vario, a qualcuno annoia chi suona inediti, ed io mi annoio con i tributi;)
Rispondi
di simonec78 utente non più registrato
commento del 01/08/2019 ore 11:17:23
Condivido.
Rispondi
di dale [user #2255]
commento del 01/08/2019 ore 16:47:16
Giustissimo condivido.
Rispondi
di biolotti [user #13907]
commento del 03/08/2019 ore 13:39:31
Anche io sono a favore delle CapGnare (come diremmo noi a Brescia!). Nulla di scontato e tutto utile. Mi sembra chiaro anche il contesto, le due ragazze fanno un sacco di serate e di tipo variegato, non vedo che cosa ci sia di criticabile in ciò, mi sembrano molto più appassionate di musica di altri commentatori sopra riportati, inoltre mi sembrano brave anche nell’esecuzione. Se non avete mai provato il gusto di suonare qualche pezzo di musica popolare o classici pop anni 50 e 60 per qualche vecchietto in un ospizio vi manca di sicuro un pezzo di esperienza musicale che vale la pena di vivere. Poi per carità quelli che si fossilizzano solo sul loro genere come se tutto il resto non esistesse o peggio non avesse il medesimo valore a mio avviso anche a loro manca totalmente un pezzo di vita musicale. Come diceva il mio maestro Dante Cazzago “La müsica l’è töta bèla”. Tornando alla scaletta sono d’accordo sul commento riguardo ai “generi” e di solito anche noi nel nostro duo pilotiamo i brani in maniera tale da “legare” epoche e ritmi tra di loro. Un suggerimento che mi sento di dare è di preparare prima e mantenere in quanto possibile la scaletta, questo dà maggiore sicurezza e forza alla band, non sono mai simpatici i commenti sul palco “cosa facciamo ora?” che ogni tanto si sentono. Altra indicazione evitare pause tra un brano e l’altro soprattutto alla partenza del live, è indispensabile “marcare” il territorio con tre o quattro brani che indicano il “genere” di serata che vogliamo proporre. Buona musica a tutti!
Rispondi
di KanonOfGemini [user #47965]
commento del 04/08/2019 ore 14:34:46
Perdonami, ma l'unica "critica" che mi sembra sia stata mossa (in lingue diverse) è semplicemente relativa al fatto che per molti lettori sono cose già stra-note. Attacchi alle "CapGnare" o a chi suona pop anni 60 alll'ospizio non mi sembra di averne visti. Buona vita e musica anche a te.
Rispondi
di biolotti [user #13907]
commento del 04/08/2019 ore 19:29:52
Sì giusto, ho commentato un po’ a caldo ma con il solo scopo di sostenere l’articolo che a mio avviso rimane valido
Rispondi
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