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La versatilità, la curiosità e la capacità di contaminare la propria musica con suggestioni e linguaggi diversi, sono elementi imprescindibili nella crescita artistica e musicale. Per chiunque, mosso da queste motivazioni, ci fosse la volontà di esplorare i Ritmi Afro Cubani per batteria, questo testo è senza dubbio, uno dei riferimenti più autorevoli. |
"Ritmi Afro Cubani per batteria" fu pubblicato quasi trent’anni fa e arriva - finalmente - oggi ino. Gli autori sono Frank Malabe e Bob Weiner, alla fine degli anni ottanta, due autentiche eminenze in questo contesto stilistico: Malabe che aveva suonato con Tito Puente, Willie Colon e Bob Minzter era docente al Drummers Collective di New York. Weiner brillava per essere un turnista molto acclamato che, soprattutto, aveva lavorato con Henry Bellafonte.
Va detto che gli anni della pubblicazione del manuale erano quelli dell’esplosione della fusion più elettrica e sofisticata, scenario nel quale le ritmiche latin offrivano preziosi inserti di vivacità ritmica e di scrittura dei brani. La presenza di nomi come Chick Corea e Dave Weckel in quarta di copertina che spendono parole lusinghiere sul valore didattico di questo testo, ne è la prova.
Il testo, tradotto in italiano da di Ricky Turco, responsabile nazionale del , si apre con un’interessante appendice storica e geografica che aiuta lo studente a calarsi in questo contesto musicale e permette una comprensione del tessuto sociale e musicale in cui sono nati e hanno attecchito ritmi afrocubani (Songo, Conga, Mozambique, Cha-Cha-Cha, Mambo, Merengue, Guaguancó ).
Il primo degli undici capitoli affronta i ritmi in 6/8, tipici dell'Africa Occidentale. Questi ritmi, popolarissimi a Cuba, sono analizzati prima nella loro versione originale, con le sole percussioni e, a seguire, nei moderni arrangiamenti per batteria che si trasformano nei ritmi di Bembé e Abakwá.
Il secondo capitolo del testo è di importanza fondamentale, visto che tratta l'argomento decisiveo Clave. Questa viene analizzata nel tempo di 4/4 e suddivisa in Clave di Rumba, Clave di Son e la Clave di una sola battuta, diffusissima a livello mondiale.Palito e Cáscarasono i ritmi affrontati nel successivo terzo capitolo. L’utilizzo dei campanacci è fondamentale nella batteria latin e per questo un intero capitolo vi è dedicato. Si esaminano in maniera approfondita i pattern e le figure utilizzabili su questi strumenti. Il Guaguancóè alla forma più popolare di rumba e a questo ritmo è dedicato l’intero quinto capitolo. Si prosegue con lo studio di Conga e Mozambiqueper arrivare al Songo. Quest’ultimo ritmo è particolarmente importante perché è il primo creato apposta per la batteria e non riadattato dalle percussioni. Si studia il ritmo Merenque e quindi si affrontano gli ultimi due capitoli, interamente dedicati alla pratica: ci sono due brani composti ad hoc che mettono in gioco i tanti argomenti trattati e, a seguire, si studiano esecuzioni con batteria, conga e clave ed esecuzioni senza batteria.
Per entrare davvero in un genere musicale, l’ascolto dei dischi più significativi e la storia dei musicisti che l’hanno reso popolare. Per questo la discografia e la bibliografia proposte nel finale del testo, sono la ciliegina sulla torta di un manuale che è un vero must nella didattica moderna per batteria.
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