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L’ampli cambia voce quando suono in ambienti diversi
L’ampli cambia voce quando suono in ambienti diversi
di [user #49988] - pubblicato il

Posizionare l'amplificatore, considerare le rifrazioni e piazzare adeguatamente il microfono sono tutti aspetti da tenere in conto. Li analizziamo da vicino.
Ho un Laney LC30 con un cono Luca Fanti. Ho creato un suono che mi piace da morire ma solo se suono in locali o ambienti chiusi: non appena salgo su un palco o suono all'esterno, quel suono potente si perde e diventa tutto zanzaroso, persino il clean sembra saturo (il mio clean, nei locali chiusi, non satura mai, nemmeno mettendo il volume a dieci).
Ho preso una cassa passiva chiusa da unire al combo e sì, ho una maggiore ampiezza di suono, ma all'esterno è sempre zanzara, oltre a perdere la bellezza. Anche microfonato, all'esterno, non è lontanamente il suono che ho quando suono all'interno microfonato. Cosa può essere?

L’ampli cambia voce quando suono in ambienti diversi

Risponde Marco Ferrari di Dreamaker Amps: a mio parere la situazione che hai descritto è legata principalmente a un problema di ascolto. Infatti la diffusione del suono di un cabinet per chitarra è solitamente tutt’altro che omogenea poiché varia con la frequenza da riprodurre.
Più è alta la frequenza da riprodurre e più questa si propaga con un raggio stretto e direzionale, man mano che la frequenza diminuisce il diagramma polare si apre sempre di più fino a diventare praticamente omnidirezionale alle frequenze più basse. La direzionalità aumenta inoltre in maniera proporzionale all’aumentare delle dimensioni dello speaker.
Ne consegue che quando si ascolta uno speaker di una certa dimensione (come per esempio il diffusissimo 12") a qualche metro di distanza in un ambiente privo di riflessioni (camera anecoica o appunto all’aperto) le alte frequenze giungono dritte alle nostre orecchie con la massima intensità mentre le basse si disperdono progressivamente nell’ambiente circostante perdendo di intensità. Il nostro ascolto sarà quindi inevitabilmente molto sbilanciato verso le alte frequenze.
Chitarristicamente parlando, quel bel suono bilanciato che ci eravamo creati con tanto amore in un ambiente chiuso e pieno di riflessioni sarà all’aperto probabilmente molto più stridulo e tagliente.
Inoltre, poiché le alte frequenze che ora arrivano alle nostre orecchie in maniera predominante sono costituite principalmente da armonici superiori creati artificialmente dal nostro sistema di amplificazione non lineare, anche il nostro pulito ci potrà sembrare ora parzialmente distorto.

A questo punto la prossima domanda lecita sarà: ma perché solo la mia chitarra sembra soffrire di questo problema sul palco?
Perché i diffusori per chitarra solitamente sono di tipo “a una via”, ciò significa che il nostro woofer è responsabile della riproduzione dell’intero spettro sonoro con tutti i problemi di direzionalità sopra citati che ne derivano. Al contrario un diffusore da PA invece è dotato solitamente di due o più vie. In questo caso la riproduzione delle alte frequenze sarà affidata a un tweeter che per sua natura (e ridotta dimensione) avrà un raggio di diffusione molto più ampio e più simile a quello dal woofer utilizzato per riprodurre i bassi, offrendo così una diffusione generale del suono all’aperto molto più omogenea.

L’ampli cambia voce quando suono in ambienti diversi

Cosa fare quindi per migliorare il nostro ascolto quando suoniamo all’aperto con il nostro amplificatore?
Come spesso accade per i chitarristi, anche qui vige la regola della sperimentazione più selvaggia. Ecco tuttavia alcuni suggerimenti:
- Sebbene un ascolto un po’ fuori asse dell’amplificatore sia tendenzialmente da considerarsi normale in quanto restituisce una sonorità più calda e gradevole, sarebbe bene evitare di farsi il suono a casa con l’amplificatore che punta esclusivamente ai nostri piedi altrimenti poi dal vivo sarà inevitabilmente ritrovarsi con la solita lametta nelle orecchie (che anche le prime file di ascoltatori potrebbero non apprezzare).
- Sul palco scegliere sempre con attenzione il posizionamento dell’amplificatore e del proprio punto di ascolto provando a spostarvi fisicamente alla ricerca del risultato più gradevole. Quel mezzo metro più in qua o in là può fare una grande differenza.
- Provate con dei pannelli (per esempio in plexiglass) a contenere/deviare un po’ il fascio di alte frequenze che esce dal vostro amplificatore cercando delle riflessioni del suono più piacevoli. Nel caso di cassa open-back può essere utile anche posizionare un pannello dietro la stessa così che quel suono che esce da dietro non vada perso ma piuttosto venga restituito almeno parzialmente sul palco (ricreando così un ascolto più simile a quello che avrete in un ambiente chiuso).

Un buon microfonaggio è fondamentale, se avete un microfono e una scheda audio provate a registrarvi a casa per trovare lo sweet spot del vostro altoparlante. Dal vivo microfonatevi sempre quando potete (anche se la tentazione di alzarvi di più dall’ampli potrebbe essere forte), le casse del PA diffonderanno lo spettro sonoro del vostro strumento in maniera più omogenea e gradevole. Potrete anche pensare di effettuare il monitoraggio della vostra chitarra sul palco principalmente dal monitor anziché dallo speaker del vostro ampli (contenendo il volume dell’ampli o orientandolo da un’altra parte), questo sempre per sfruttare la migliore abilità del monitor di diffondere correttamente il suono in uno spazio aperto. Evitate di tenere entrambi amplificatore e monitor da palco contemporaneamente a volume alto, le differenze di fase (tempi di arrivo) dei due sistemi di amplificazione potrebbero far insorgere altre problematiche.
Quando si suona dal vivo nelle più disparate situazioni qualche volta si potrebbe anche incappare in impianti elettrici non proprio “ideali” che potrebbero limitare la performance del nostro ampli, purtroppo in questi casi non c’è moltissimo da fare, infatti gli stabilizzatori di corrente da qualche centinaio di euro che siamo soliti vedere in qualche rack anni ’80 poco fanno in tal senso a meno che non si investa in modelli molto costosi.

L’ampli cambia voce quando suono in ambienti diversi

Ovviamente di cose da dire, fare e provare ce ne sarebbero ancora tantissime, ma qualche spunto spero di avervelo dato. Se vorrete approfondire l’argomento, la rete offre comunque molte risorse a riguardo.
amplificatori il suono
Link utili
Sito Dreamaker
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