Yamaha GC: il filo della tradizione dalla Spagna al Giappone
di redazione [user #116] - pubblicato il 02 ottobre 2019 ore 08:00
Dal Custom Shop giapponese o dagli stabilimenti cinesi, le chitarre classiche Yamaha GC vantano una storia fatta di studio, passione e incontri tra culture.
Progetti classici, note moderne e una forte nota artigianale contraddistinguono ancora oggi la produzione Yamaha di chitarre classiche, oltre mezzo secolo dopo la nascita del primo modello nylon-string made in Japan.
Quando si parla di strumenti musicali moderni, poche altre aziende possono vantare un retaggio al pari di Yamaha. Il colosso della musica, dell’elettronica e dei motori ha mosso i suoi primi passi nel 19esimo secolo, più precisamente nel 1887 come costruttore di organi e, di lì a breve, di pianoforti. La prima chitarra classica sarebbe arrivata nel 1941, in forma di prototipo. La seconda guerra mondiale è alle porte e la CG - Classical Guitar - giunge a compimento solo nel 1952. È il frutto della stretta collaborazione con il virtuoso della chitarra classica Yasumasa Obara. Le fasi di ricerca e sviluppo durano a lungo, sono minuziose, e il primo catalogo completo di chitarre con corde in nylon si fa attendere fino al 1962.
La chitarra del vecchio continente affascina e incuriosisce i progettisti nipponici, tanto che nel 1966 Yamaha ospita il liutaio Eduardo Ferrer per raffinare la conoscenza della chitarra spagnola. Nel 1973 è il turno di Manuel Hernàndez, che supervisiona la produzione CG.
A oggi, la collezione classica Yamaha conta modelli originali e ispirati ad alcuni tra i nomi più celebri della liuteria europea, dai quali ha tratto ora le tecniche costruttive, ora spunti sonori.
Fiore all’occhiello, la serie GC - Grand Concert - rappresenta la produzione artigianale delle nylon string giapponesi, con tecniche e conoscenze estese fino alla compagine cinese per le fasce di prezzo più accessibili.
Tutti i modelli GC hanno tavole armoniche e fondi in legno massello, con versioni in abete o cedro per i top a caratterizzare estetica e suono in maniera inconfondibile.
Il bracing è un elemento cruciale nella scultura di un timbro chitarristico e le Grand Concert vantano illustri antenati in questo. Il disegno delle catenature applicate sotto i piani armonici deriva direttamente dal progetto sviluppato da Antonio De Torres nel lontano 1880, modificato negli anni per ricercare una sensibilità maggiore, un volume superiore e una risposta più articolata sugli acuti quanto sui bassi, trovando la giusta alchimia di modello in modello.
L’elemento artigianale è elevato nella catena produttiva e i liutai Yamaha sagomano manualmente i manici, mettendo a frutto la propria sensibilità maturata in anni di esperienza e decenni di tradizione.
Ogni Yamaha GC è un incontro tra storia e modernità, dove la scuola classica si fonde con stili all’avanguardia per un’attenzione anche al rapporto qualità prezzo. Dare uno sguardo dietro le chitarre, nei luoghi dove esse nascono, è un tuffo in una dimensione raffinata e ricca di calore. Un video ufficiale porta lo spettatore all’interno del Custom Shop Yamaha ad Hamamatsu, Giappone, presso i laboratori attivi fin dalla fine degli anni ’40 per la costruzione di chitarre.
Il clip mostra le fasi dietro la realizzazione dei modelli Grand Concert GC82 e GC32, lavorazioni che nel tempo sono state estese a tutta la gamma GC, alle made in Japan quanto alle made in China.