VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE
Yamaha GC: il filo della tradizione dalla Spagna al Giappone
Yamaha GC: il filo della tradizione dalla Spagna al Giappone
di [user #116] - pubblicato il

Dal Custom Shop giapponese o dagli stabilimenti cinesi, le chitarre classiche Yamaha GC vantano una storia fatta di studio, passione e incontri tra culture.
Progetti classici, note moderne e una forte nota artigianale contraddistinguono ancora oggi la produzione Yamaha di chitarre classiche, oltre mezzo secolo dopo la nascita del primo modello nylon-string made in Japan.

Quando si parla di strumenti musicali moderni, poche altre aziende possono vantare un retaggio al pari di Yamaha. Il colosso della musica, dell’elettronica e dei motori ha mosso i suoi primi passi nel 19esimo secolo, più precisamente nel 1887 come costruttore di organi e, di lì a breve, di pianoforti. La prima chitarra classica sarebbe arrivata nel 1941, in forma di prototipo. La seconda guerra mondiale è alle porte e la CG - Classical Guitar - giunge a compimento solo nel 1952. È il frutto della stretta collaborazione con il virtuoso della chitarra classica Yasumasa Obara. Le fasi di ricerca e sviluppo durano a lungo, sono minuziose, e il primo catalogo completo di chitarre con corde in nylon si fa attendere fino al 1962.
La chitarra del vecchio continente affascina e incuriosisce i progettisti nipponici, tanto che nel 1966 Yamaha ospita il liutaio Eduardo Ferrer per raffinare la conoscenza della chitarra spagnola. Nel 1973 è il turno di Manuel Hernàndez, che supervisiona la produzione CG.

A oggi, la collezione classica Yamaha conta modelli originali e ispirati ad alcuni tra i nomi più celebri della liuteria europea, dai quali ha tratto ora le tecniche costruttive, ora spunti sonori.
Fiore all’occhiello, la serie GC - Grand Concert - rappresenta la produzione artigianale delle nylon string giapponesi, con tecniche e conoscenze estese fino alla compagine cinese per le fasce di prezzo più accessibili.

Yamaha GC: il filo della tradizione dalla Spagna al Giappone

Tutti i modelli GC hanno tavole armoniche e fondi in legno massello, con versioni in abete o cedro per i top a caratterizzare estetica e suono in maniera inconfondibile.

Il bracing è un elemento cruciale nella scultura di un timbro chitarristico e le Grand Concert vantano illustri antenati in questo. Il disegno delle catenature applicate sotto i piani armonici deriva direttamente dal progetto sviluppato da Antonio De Torres nel lontano 1880, modificato negli anni per ricercare una sensibilità maggiore, un volume superiore e una risposta più articolata sugli acuti quanto sui bassi, trovando la giusta alchimia di modello in modello.

L’elemento artigianale è elevato nella catena produttiva e i liutai Yamaha sagomano manualmente i manici, mettendo a frutto la propria sensibilità maturata in anni di esperienza e decenni di tradizione.

Ogni Yamaha GC è un incontro tra storia e modernità, dove la scuola classica si fonde con stili all’avanguardia per un’attenzione anche al rapporto qualità prezzo. Dare uno sguardo dietro le chitarre, nei luoghi dove esse nascono, è un tuffo in una dimensione raffinata e ricca di calore. Un video ufficiale porta lo spettatore all’interno del Custom Shop Yamaha ad Hamamatsu, Giappone, presso i laboratori attivi fin dalla fine degli anni ’40 per la costruzione di chitarre.
Il clip mostra le fasi dietro la realizzazione dei modelli Grand Concert GC82 e GC32, lavorazioni che nel tempo sono state estese a tutta la gamma GC, alle made in Japan quanto alle made in China.

chitarre acustiche yamaha
Link utili
Serie GC sul sito Yamaha
Mostra commenti     1
Altro da leggere
TravelMate: acustica smart in carbonio da Harley Benton
L'acustica come non l'hai sentita: Cort Masterpiece e SpiderCapo all'opera
La fenomenale chitarra a cinque corde di Jacob Collier
Le entry level in alluminio e altre stranezze all’asta
Le grandi donne dietro grandi chitarre
Lowden replica la chitarra di Ed Sheeran per una limited edition pregiata
Articoli più letti
Seguici anche su:
Scrivono i lettori
Manuale di sopravvivenza digitale
Hotone Omni AC: quel plus per la chitarra acustica
Charvel Pro-Mod DK24 HSH 2PT CM Mahogany Natural
Pedaliere digitali con pedali analogici: perché no?!
Sonicake Matribox: non solo un giochino per chi inizia
Ambrosi-Amps: storia di un super-solid-state mai nato
Il sarcofago maledetto (e valvolare) di Dave Jones
Neural DSP Quad Cortex: troppo per quello che faccio?
Massa, sustain, tono e altri animali fantastici
Ho rifatto la Harley (Benton ST-57DG)




Licenza Creative Commons - Privacy - Accordo.it Srl - P.IVA 04265970964