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Iridium: Strymon sfida l’amp modeling con IR
Iridium: Strymon sfida l’amp modeling con IR
di [user #116] - pubblicato il

L’Iridium simula tre modelli di amplificatori storici in abbinamento a una collezione di cabinet virtuali basati su Impulse Response di qualità studio.
La ricerca Strymon si rivolge verso il mondo degli amplificatori virtuali e degli Impulse Response per inserire in pedaliera un simulatore completo e flessibile, con tre valvolari storici e nove cabinet in un pratico formato stompbox.

L’Iridium racchiude tre modelli di amplificatori ad alta qualità con possibilità di assegnare a ognuno di essi un cabinet virtuale ricostruito mediante la tecnica degli IR, o Impulse Response, per una sensazione realistica e tridimensionale alle orecchie quanto sotto le dita.

Iridium: Strymon sfida l’amp modeling con IR

Sotto le tre posizioni del selettore Amp si celano le virtualizzazioni di alcuni valvolari iconici. L’impostazione Round è una ricostruzione di un Fender Deluxe Reverb, Chime si ispira a un Vox AC30 e Punch mima le saturazioni inconfondibili di un Marshall Super Lead 1959.
La tecnologia Matrix Modeling messa a punto da Strymon promette una risposta fedele e reattiva, capace di replicare non solo timbrica ed equalizzazione tipici dei rispettivi modelli, ma anche la loro struttura di gain e il modo di reagire al suonato.
Tutt’altro che un semplice simulatore digitale, l’Iridium mette sul vassoio il suo hardware migliore per un risultato credibile e godibile. Lo stadio d’uscita è analogico e basato su un preamplificatore JFET in classe A per 20dB di guadagno massimo ed è abbinato a un avanzato SHARC DSP per ricreare una risposta tipica da amplificatore valvolare.

Iridium: Strymon sfida l’amp modeling con IR

Lo switch Cab, con le posizioni A, B e C, abbina a ogni amplificatore virtuale una tra tre simulazioni di cassa appositamente realizzate.

Per il canale Round è possibile avere l’altoparlante di un Deluxe Reverb 1x12, un Blues Junior 1x12 o una cassa da Vibrolux 2x10.
Con la modalità Chime è possibile abbinare i due altoparlanti di un AC30 tradizionale, una cassa closed back 1x12 con altoparlante Celestion Blue Alnico e una Mesa 4x12.
Sul Punch si possono richiamare una cassa soprannominata GNR - una 4x12 su modello Marshall 1960B del 1971 - una cassa 2x12 aperta sul retro con coni Celestion Vintage 30 o una Marshall 8x12, replica dell’edizione 1965 con altoparlanti Celestion T652 Alnico.

Tutti i modelli IR sono ricreati con immagini stereo a 24 bit per 96kHz, che Strymon dichiara essere di un livello qualitativo finora disponibile solo su apparecchiature da studio, mai in uno stompbox.
Grazie alla presa USB sul dorso dello stompbox è inoltre possibile caricare in memoria anche IR di terze parti.

L’interfaccia, tutt’altro che complessa, sintetizza il classico pannello di un amplificatore per chitarra con equalizzazione a tre bande, controllo di Driver per il gain e di Level per il volume d’uscita.
Il potenziometro Room ha lo scopo di mettere maggiormente a fuoco l’insieme aggiungendo un riverbero naturale e delicato, a simulare l’aria intorno al cabinet in una sala di ripresa. L’effetto nasce da un’immagine stereo di un ambiente da 256millisecondi ricavata con tecnologia IR, a cui è affiancato l’algoritmo Strymon di Reverb Tank per una maggiore coda massima disponibile.



L’Iridium è una macchina stereo, con un ingresso e due uscite per dividere il proprio segnale su più linee. In cima alle connessioni è presente inoltre uno switch con cui gestire il routing degli output per una maggiore flessibilità nei diversi ambiti.
In aggiunta, una presa per un pedale d’espressione può fungere anche da porta di controllo MIDI per la creazione di un massimo di 300 preset.
In basso, un’uscita cuffie fa dello stompbox un compagno ideale per chi si esercita in casa, registra in diretta o suona sul palco senza un amplificatore tradizionale e intende monitorarsi in maniera rapida ed efficace.

Sul canale YouTube di Strymon è possibile vedere una nutrita collezione di video dedicati all’Iridium a questo link. Sul sito ufficiale, foto ravvicinate e scheda tecnica completa sono consultabili a questo indirizzo.
In Italia, i prodotti Strymon sono disponibili con la distribuzione di Backline.
effetti e processori iridium strymon
Link utili
La playlist completa
Iridium sul sito Strymon
Sito del distributore Backline
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di Alex95SG [user #30733]
commento del 29/10/2019 ore 12:04:05
"Lo stadio d’uscita è analogico e basato su un preamplificatore JFET in classe A per 20dB di guadagno massimo" in realtà è lo stadio di ingresso quello :)
Rispondi
di Sykk [user #21196]
commento del 29/10/2019 ore 12:15:40
È figo, però l'uscita cannon che gli costava?
Rispondi
di Merkava [user #12559]
commento del 29/10/2019 ore 12:17:53
Il problema di queste bellissime macchine e' che tra 5 anni saranno oggetti da museo...
Rispondi
di Sykk [user #21196]
commento del 29/10/2019 ore 14:23:23
No dai, volendo uno suona ancora live con il primo kemper, o con un POD HD
Rispondi
di c9 utente non più registrato
commento del 29/10/2019 ore 19:24:36
A cosa ti riferisci? Cosa prenderà il loro posto secondo la tua previsione? Te lo chiedo perché non sono esperto di amp modeling e non saprei cosa ci potrebbe aspettare tra qualche anno. Ciao
Rispondi
di Alex95SG [user #30733]
commento del 29/10/2019 ore 20:55:3
nell'immediato avendo DSP (processori) sempre più potenti si potranno realizzare simulazioni sempre più fedeli all'originale, sfruttando anche gli algoritmi di nuova generazione che stanno arrivando giusto in questi anni. Poi si spera che il digitale smetta di scimmiottare qualcosa e incominci a prendere una sua direzione e una sua identità. Perchè alla fine il digitale ha possibilità infinite, limitarlo a mera imitazione dell'analogico sarebbe riduttivo, uno spreco insomma. Detto ciò, questo pedale è un bel pezzo di hardware e software, come da tradizione strymon, e può essere tranquillamente un'ottima soluzione per anni. Se anche dovesse uscire una novità, questo mica suonerà peggio di oggi, sarà sempre uguale, anzi, magari riceverà degli aggiornamenti e migliorerà col tempo chi lo sa...
Rispondi
di c9 utente non più registrato
commento del 29/10/2019 ore 21:00:28
Ma infatti ripeto io non seguo e non sono interessato a questo mondo.... Ma quello che non mi convince è proprio l'imitazione. Cioè un pedalino che deve imitare il suono di una testata del 69... Mah.
Poi capisco l'affidabilità, la praticità ecc ecc ma io rimango dalla parte del ampli fisico come dice anche Merkava.
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 30/10/2019 ore 08:46:41
Sinceramente a me importa poco cosa o come imita, se suona bene mi interessa. Anche perchè io non ho la possibilità di comprare sei testate (di cui alcune praticamente scomparse dal mercato).
Ciao
Rispondi
di c9 utente non più registrato
commento del 31/10/2019 ore 00:08:23
Ma certo... Infatti dicevo che capisco bene praticità, affidabilità e se vuoi anche il contenere i costi ecc ecc
Il senso del mio discorso è che preferirei vedere nel digitale nuovi mondi piuttosto che imitazioni del passato.
Ma è la mia opinione, niente di che.
Rispondi
di simonec78 utente non più registrato
commento del 31/10/2019 ore 07:01:42
-- preferirei vedere nel digitale nuovi mondi piuttosto che imitazioni del passato. --

La penso allo stesso modo anch'io.
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 31/10/2019 ore 09:51:08
In realtà ci sono due eccezioni a questa obiezione. In primo luogo molti si lamentano che le emulazioni digitali non suonano "esattamente come...", per converso, quindi, la sonorità è originale. Inoltre ci sono alcuni marchi che hanno sviluppato propri ampli virtuali che affiancano le copie digitali dei classici, così al volo mi viene in mente Line6, ma mi pare anche mooer.
C'è anche da dire che vista la pletora di ampli in commercio, la vedo dura "inventare" dei suoni nuovi. Infatti neppure i produttori di amplificatori stanno sfornando chissà quali voci nuove. Infine temo che noi chitarristi siamo bravissimi a condizionarci: tante volte leggo di un ampli (o di un effetto) che esprime sonorità tal dei tali, sarebbe interessante capire se si tratta di una copia fisica di altro ampli o di un suono che si ispira a..., ma per semplificare il messaggio lo si paragona a... .
Ciao
Rispondi
di pg667 [user #40129]
commento del 31/10/2019 ore 08:48:35
"Poi si spera che il digitale smetta di scimmiottare qualcosa e incominci a prendere una sua direzione e una sua identità."

mi sfugge il significato di questo concetto.
alla fine un ampli o un simulatore deve riprodurre il suono della chitarra, per smettere di scimmiottare un ampli analogico che dovrebbe fare?
Rispondi
di Alex95SG [user #30733]
commento del 31/10/2019 ore 09:00:55
Se ci pensi ogni tanto escono amplificatori analogici nuovi, con sonorità e soluzioni nuove. Allo stesso modo secondo me si dovrebbe fare con il digitale. Anziché cercare di copiare qualcosa che esiste già si dovrebbe puntare a sviluppare qualcosa di nuovo, con una sua identità ben precisa. Ad esempio nei delay ci sono quelli che imitano l'analogico e poi ci sono quelli che hanno un loro suono, a volte ben riconoscibile. Poi c'è da dire che il digitale non ha i limiti fisici dell'analogico, quindi tante idee che fisicamente non sono realizzabili in digitale potrebbero diventare realtà. L'obiettivo è sempre farci sentire il suono della chitarra, ma sarebbe bello e interessante se venisse fatto con una certa personalità individuale. Oggi compriamo Marshall per un suono, fender per un altro e così via, vorrei che il digitale fosse un'ulteriore alternativa timbrica anziché solamente un'imitazione delle altre.
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di francesco72 [user #31226]
commento del 31/10/2019 ore 09:53:53
Oddio, io tutta 'sta novità fatico parecchio a vederla. Da un paio d'anni a questa parte ho letto solo di nuove uscite di ampli vecchi riesumati (tipo i Supro), qualcosa che abbia una voce nuova non mi pare di ricordarlo. Si lavora sul crunch o sulla saturazione estrema, ma alla fine la paletta sonorà che gli ampli fisici coprono è assai ampia. Difficile aggiungere qualcosa di nuovo.
Ciao
Rispondi
di Alex95SG [user #30733]
commento del 31/10/2019 ore 13:09:0
Alla fine anche tanti anni fa si faceva lo stesso discorso, poi però la musica si è evoluta, è arrivato il metal e sono nati gli ampli High gain, che prima non esistevano appunto. Ovviamente è difficile creare qualcosa di nuovo, però credo che ci faccia male rimanere sempre ancorati al passato, un po' di sano rinnovamento non può che far bene. Per questo dico che mi piacerebbe vedere il digitale come una alternativa anziché una copia. D'altronde la musica non si è mai fermata, quindi perché fermare la ricerca sonora?
Rispondi
di pg667 [user #40129]
commento del 31/10/2019 ore 11:09:15
ampli analogici nuovi con nuove sonorità io non credo di averne mai sentiti.
nel senso che se compro un Marshall suona da Marshall, ma se compro la sua imitazione della Bugera suona come un Bugera, simile ma con il suo carattere (che poi basta una virgola per cambiare il suono), ma comunque si limitano ad amplificare il segnale elettrico prodotto della vibrazione delle corde: il risultato è che la Strato suona come una Srato, l'Ibanez come un'Ibanez ecc.

hai portato l'esempio del delay: delay significa ritardo, da quell'effetto mi aspetto che produca delle ripetizioni in "ritardo" o che mi ritardi il suono di uscita e poco altro, se nei ritardi ci aggiunge il flanger, il chorus, me li suona al contrario o altro diventa un altro effetto.

dall'amplificatore, che sia esso a valvole, a tranistor, digitale o un'emulazione mi aspetto un amplificazione del volume della chitarra che rispetti il suono dello strumento: e questo l'analogico lo fa da sempre im maniera egregia.

per questo non riesco ad immaginare cosa il digitale possa apportare come cambiamento, dato che non trovo ci sia niente da cambiare.
Rispondi
di Alex95SG [user #30733]
commento del 31/10/2019 ore 13:34:21
Non hai centrato il senso del mio discorso. Ripartendo dai delay, ci sono sia quelli che emulano il tape che quelli come il 2290 che pur essendo digitali hanno un loro suono e una loro personalità. Il delay non è solo un ritardo, è molto di più, e infatti esistono centinaia di delay sul mercato con caratteristiche diverse. È ovvio che un ampli farà sempre il ruolo che ha, ovvero amplificare e dare forma al suono della chitarra, non è quello che il digitale deve cambiare. Il digitale deve diventare una alternativa sonora e timbrica, anziché solo un rimpiazzo. Se prendi il catalogo mesa boogie ci sono alcune serie di ampli, di cui alcune inedite uscite da pochissimo tempo, ognuna con un suono caratteristico, ora, allo stesso modo si potrebbe aggiungere una nuova linea digitale che al posto di copiare le altre esistenti proponga qualcosa di diverso. Sopratutto nel mondo dell'high gain moderno sono usciti tanti ampli nuovi con sonorità moderne e adatte ai nuovi generi, come è stato fatto in analogico si può fare anche in digitale. Alcuni plugin di Neural, come quello dedicato a Plini, sono un passo verso questa direzione. Non sono direttamente copie di ampli fisici, ma sono pensati per ottenere suoni moderni adatti al playing di Plini stesso.
Rispondi
di NICKY [user #46392]
commento del 29/10/2019 ore 16:59:03
Scusate la mia ignoranza! quindi non mi serve nessun pre o testata o simili? attacco semplicemente il pedale al mixer e il gioco è fatto?
Rispondi
di coldshot [user #15902]
commento del 29/10/2019 ore 18:50:03
Si.
Rispondi
di Merkava [user #12559]
commento del 29/10/2019 ore 20:06:01
Guarda, la tecnologia inevitabilmente progredisce, e quello che e' il top oggi, domani sara' gia' superato. Penso ad esempio ai primi emulatori di ampli che al confronto con quelli di oggi fanno ridere. Diciamo che un simulatore di ampli di questo livello puo' sostituire un vero ampli live o in studio, ma la sensazione del vero ampli.... Mah. Io per i miei video uso spesso plug ins di Universal audio o IK multimedia oppure l'ottimo yamaha thr. Avendo anche il vero ampli la sensazione, la risposta e' diversa. Forse e' solo psicologia
Rispondi
di diabolik504 [user #38714]
commento del 29/10/2019 ore 23:30:57
@sykk Perché è uscito il un nuovo Kemper? Mi sembra che hanno fatto solo una versione hardware differente ma a livello software è sempre lo stesso
Rispondi
di Sykk [user #21196]
commento del 30/10/2019 ore 16:40:26
ciao, ho visto il tuo commento solo adesso per caso (c'è la funzione "rispondi" se vuoi rispondere a un commento di qualcuno).
Dunque... no non è uscito un nuovo kemper (se non la versione floor), ma inizia comunque ad avere i suoi anni visto che la presentazione fu fatta nel 2011, ma se qualcosa suona bene non vedo perché tra 5 anni dovrebbe essere un pezzo da museo, anche se il digitale si evolve continuamente.
Se e quando uscirà un nuovo kemper altrimenti dovremmo automaticamente dire che quello vecchio è una ciofeca.
Rispondi
di diabolik504 [user #38714]
commento del 30/10/2019 ore 21:51:29
Scusa ho fatto un casino con il post, comunque sono dell’idea che non sempre la tecnologia evolve in meglio.
Rispondi
di coldshot [user #15902]
commento del 31/10/2019 ore 01:08:15
Per ora pedali e multieffetti con simulazioni di Cab e di I.R. sono sempre andati a migliorare, fino a pochi anni fa avere dei suoni credibili come adesso suonando in diretta sull'impianto era inimmaginabile
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 30/10/2019 ore 08:52:13
Sarà anche una gran macchina, ma considerando che la qualità di helix per le mie esigenze di suonatore domenicale è già tantissima roba, se volessi/potessi spendere oltre 400 euro li metterei in una macchina con maggiore dotazione, tipo hx stomp.
Ciao
Rispondi
di simonec78 utente non più registrato
commento del 30/10/2019 ore 12:08:49
Il suono Fender mi sembra un po' sottilino stando a quello che si sente in giro nei video. Forse un po' meglio il suono Marshall. Poi sentirlo sotto le dita è diverso ed avrà di sicuro la sua comodità.
Rispondi
di fenderpassion61 [user #13902]
commento del 30/10/2019 ore 13:59:56
Mi sembra un ottimo accessorio post pedalboard. Ci si sceglie un ampli/cassa di proprio gusto e si suona.
Io ho appena acquistato usato un Torpedo CAB che dentro ha un fracco di roba (MIDI compreso) e alla fine ho messo una cassa Vox e via andare con il Nova. Questo è pure meglio perchè fa da pre vero e proprio con controllo toni e gain.
Rispondi
di coldshot [user #15902]
commento del 30/10/2019 ore 15:24:23
Sono d'accordo, alla fine almeno che uno non lo usi in studio o roba simile che se ne fa di tutte quelle CAB, per suonare dal vivo secondo me è meglio una cosa come questa, ha comunque la simulazione dei tre ampli principali, peccato che non abbia la D.I., potevano anche infilarcela per quel prezzo......
Rispondi
di my_prince [user #16856]
commento del 02/11/2019 ore 11:37:51
Visto che sarebbe l'ultimo pedale prima del mixer avrebbe senso due input per le uscite di un eventuale delay
Rispondi
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