di redazione [user #116] - pubblicato il 09 gennaio 2020 ore 08:00
L’elettronica SRT montata sulla serie A di chitarre acustiche Yamaha mette a disposizione del musicista due microfoni con un sensore di nuova concezione.
Pickup e sensori per chitarra acustica hanno compiuto passi da gigante negli ultimi anni, ma il calore di un vero microfono rappresenta ancora una succulenta ciliegina sulla torta di un buono strumento. Microfonare una chitarra sul palco non è sempre una pratica comoda e, talvolta, semplicemente non è fattibile. Per chi non vuole rinunciare al carattere del proprio strumento unplugged con la praticità di un solo jack e con la qualità di un microfono da studio anche sul palco, S.R.T. (Studio Response Technology) è il sistema di preamplificazione messo a punto da Yamaha per tutte le chitarre della A Series.
Con la rinata gamma A Series, l’SRT giunge ufficialmente alla seconda generazione.
Nella sua prima incarnazione, il sistema si avvaleva di un equalizzatore a tre bande, un accordatore, uno switch per la funzione AFR (Auto Feedback Reduction). Tutto ciò, oltre ai controlli relativi al microfono tra tre modalità differenti atte a replicare la risposta di un Neumann U67, un Neumann KM56 o di un Royer R-122, con pulsante Focus/Wide per ricostruire il comportamento di una microfonazione ravvicinata o ambientale e con regolazioni di Resonance e Blend per rifinire il tutto.
Il piccolo pannello, ricco di pulsanti e manopole, si sposava alla perfezione col concetto di plug-and-play che la chitarra acustica ha vissuto fino a pochi anni fa. Da qualche tempo lo strumento ha invece cambiato volto, si integra sempre di più con amplificatori dai comandi approfonditi, si affianca a circuiti esterni per la modellazione del suono e talvolta entra in pedaliere degne di un chitarrista elettrico. Nell’ottica acustica di oggi, la chitarra può fare a meno di complessi dispositivi on-board e riduce all’osso l’ingombro per rispettare al massimo il tono.
La seconda generazione di SRT semplifica notevolmente l’interfaccia utente, minimizza l’invasività dell’elettronica sulla fascia di legno della chitarra e mette più a fuoco il suono in base allo strumento impiegato.
Contro i tre microfoni originariamente offerti, l’SRT2 racchiude solo due microfoni, selezionati da Yamaha a seconda della chitarra. Per passare da una modalità all’altra occorre schiacciare il potenziometro del Blend e le due vocalità offerte sono appositamente progettate per le chitarre che ospitano il sistema, sempre selezionando i più adatti tra i modelli Neumann e Royer già presenti nel primo SRT.
A ciò si affianca un pickup posizionato sotto il ponte con sei sensori indipendenti, uno per ogni corda in modo da catturare con la massima fedeltà e trasparenza tutte le vibrazioni, senza interferenze.
Sul sito Yamaha, altri video e informazioni approfondite sulla A Series possono essere consultati a questo link.
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