Ci racconti come è nato il progetto?
Il progetto è nato circa un anno fa, dopo l’incontro con Tex Murky, grande musicista, considerato tra i sette contrabbassisti migliori d’Europa, e instancabile amante e conoscitore del Rockabilly. Da lì l’idea di coinvolgere Guido Carli, batterista che vanta importanti collaborazioni, che conoscevo da tempo. E così è nato il trio.
Sei conosciuto soprattutto per la tua vena rock-blues, tua grande passione e di cui sei un grande esperto. Come è giunta “la svolta” rockabilly?
Ho iniziato la mia carriera di musicista nell'86, prima con la “Dave Electric bad” e poi con i “Downtown”, e il mio genere è sempre stato il rock-blues. Sin dalla gioventù sono un grande fan degli Stray Cats, band che in realtà appartiene agli anni '80, Bryan Setzer è un chitarrista formidabile, uno dei miei idoli di sempre. Ma diciamo che la decisione definitiva verso il fare rockabilly è avvenuta, appunto, grazie a Tex Murky che, con la sua passione e le sue conoscenze, mi ha guidato in un nuovo approccio a questo genere.
Ci parli di “The Rockabilly Legends”?
L’album, contenente quattro tracce, è stato inciso in presa diretta, un take, al massimo due. La decisione deriva dal fatto che ciò che più ci piace del genere è proprio la caratteristica degli anni '50 di registrare tutti insieme nello stesso momento e noi volevamo delle tracce che fossero davvero anni '50, in tutto. L’album è composto da 4 brani che sono cover di alcuni dei più grandi artisti del genere:
Rumble in Brighton – Stray Cats
That's All Right – Elvis Presley
Rockabilly Boogie – Robert Gordon
Twenty Flight Rock – Eddie Cochran
The Rockabilly Legends
Giovedì 21 novembre, ore 23.00
Le Trottoir Darsena, Milano.
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