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Gibson Custom Shop: la rivoluzione di Tom e Sergio
Gibson Custom Shop: la rivoluzione di Tom e Sergio
di [user #17844] - pubblicato il

Sergio Villanueva sarà il nuovo coordinatore della divisione Custom Shop. Inaugurata anche la sezione Murphy Lab capitanata da un osannato maestro del relic.
Con il recente cambio di proprietà e amministrazione, Gibson vive una fase di profonda transizione. Il CEO JC Curleigh - già apprezzato nell’ambiente per la conclamata capacità di trasformare qualsiasi brand in moneta sonante - ha imposto un netto cambio di rotta alla gestione degli scorsi anni. Tra manovre più e meno comprensibili, qualche colpo di genio (l’apprezzata promessa di un catalogo più semplice e legato alla tradizione) non senza passi falsi (la discussa minaccia, neanche troppo velata, verso i costruttori di repliche e modelli liberamente ispirati), Curleigh promette di essere pronto a un 2020 cruciale per l’azienda.
Il Winter Namm si avvicina e gli occhi del mercato sono quanto mai puntati su Gibson, che annuncia ora un profondo cambiamento nell’organizzazione del Custom Shop.

Gibson Custom Shop: la rivoluzione di Tom e Sergio

La divisione Custom subirà un restyling decisivo e mirato, secondo il CEO, a “portare il top di gamma Gibson verso nuove vette”.

Tra le introduzioni più calde si segnala la nascita del Murphy Lab, il nuovo settore del Custom Shop dedicato alla replica dei modelli storici di casa nella maniera più fedele possibile.
Il team promette attenzione per i dettagli mai vista prima grazie a uno studio accurato di documenti e chitarre d’epoca, il tutto sotto la guida di Tom Murphy.

Ben noto ai fan di casa e ai patiti dell’aged, Tom è un’istituzione nel campo del relic. A detta di alcuni può essere persino considerato l’artigiano grazie al quale - dopo i primi timidi esperimenti dei decenni scorsi - l’intera corrente stilistica ha preso il volo in qualità di fenomeno commerciale.
Negli anni scorsi, Murphy è stato titolare del laboratorio Guitar Preservation e responsabile di alcuni degli “invecchiamenti artificiali” più apprezzati e credibili in circolazione. Impressionanti sono le sue Les Paul Collector’s Choice, riconoscibili in quanto repliche solo dalla firma che appone sul top di tutti gli strumenti che elabora: un graffio accanto a uno dei potenziometri, appena visibile in controluce a tradire una T e una M tra i segni della vernice.

Gibson Custom Shop: la rivoluzione di Tom e Sergio

L’intero dipartimento Custom sarà a sua volta condotto da Sergio Villanueva.
Un vero gigante nell’ambiente della chitarra industriale, Sergio ha trascorso gli ultimi cinque anni come responsabile della fabbrica Taylor di Tecate, in Messico, dopo una carriera lunga 25 anni presso Fender fino a diventarne Vice-Presidente della produzione globale.
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di go00742 [user #875]
commento del 12/12/2019 ore 15:34:53
Ah bellissime ...la nuova divisione Gibson per avvocati & CEO ....
Rispondi
di sergej [user #44973]
commento del 12/12/2019 ore 16:41:32
Un pò come per tutte le linee di prodotto, ci sono modelli per le masse e modelli elitari... non vedo perchè per le chitarre dovrebbe essere diverso, specie se l'articolo venduto è indirizzato ad una fetta di mercato composta in gran numero da acquirenti che pensano più alle specifiche tecniche che a mettere a punto la propria tecnica ;)
Rispondi
di TB [user #1658]
commento del 12/12/2019 ore 22:23:30
Il Custom Shop è sempre stato per avvocati & CEO, non te ne eri mai accorto?
Rispondi
di BizBaz [user #48536]
commento del 12/12/2019 ore 19:02:34
Al di là del prezzo (ognuno con i suoi soldi fa quello che vuole) trovo veramente di cattivo gusto comprare 'ste chitarre relic che imitano (peraltro riconoscibilissime come tali) le chitarre originali invecchiate naturalmente dall'uso e dal tempo.
Vanno benissimo le VOS ma queste di Murphy non mi piacciono proprio.
Un po' come mettersi in salotto una finta statua greca presa a martellate e colpi di raspa o un falso mobile antico con le tarlature fatte con i pallini da caccia
Rispondi
di bluesfever [user #461]
commento del 13/12/2019 ore 09:53:08
--- peraltro riconoscibilissime come tali ---
perché non contatti Tom Murphy per una consulenza?
Rispondi
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di BizBaz [user #48536]
commento del 13/12/2019 ore 09:55:22
Tu sei uno di quelli con la finta statua greca in salotto?
Rispondi
di bluesfever [user #461]
commento del 13/12/2019 ore 10:07:00
Tu collezioni Les Paul originali immagino per avere questa conoscenza approfondita.
Rispondi
di Pietro Paolo Falco [user #17844]
commento del 13/12/2019 ore 09:57:20
Non entro nel merito, ma di Veneri di Milo sono pieni i giardini e i falsi tarli (insieme al cuoio consumato) sono una cosa reale su tutto un filone di arredamento in stile classico :D
Rispondi
di BizBaz [user #48536]
commento del 13/12/2019 ore 10:04:00
Ciao Pietro, io ho espresso un parere, credo legittimo, premettendo che ognuno con i suoi soldi fa quello che vuole dandone anche una motivazione: preferirei comprare un vero mobile di antiquariato, se me lo posso permettere, ed evitarei di mettere una venere di milo martellata e raspata in giardino.
Però se uno esprime un parere c'è sempre qualcuno che salta su sentendosi attaccato personalmente
Rispondi
di Pietro Paolo Falco [user #17844]
commento del 13/12/2019 ore 10:10:53
Credo che bluesfever si riferisse alla capacità - non da tutti - di riconoscere l'originalità da una replica di alto livello. Tutti liberi di esprimere pareri e gusti personali, però per favore non trascendiamo.
Parliamo di chitarre e, quando non abbiamo parole belle, prendiamoci una pausa per suonare :D
Rispondi
di bluesfever [user #461]
commento del 13/12/2019 ore 10:17:36
Esattamente.
Rispondi
di BizBaz [user #48536]
commento del 13/12/2019 ore 10:21:27
I termini che lui ha usato per esprimere il suo parere non mi sembra siano gli stessi che hai usato tu
Rispondi
di Ghesboro [user #47283]
commento del 12/12/2019 ore 19:24:38
Ecco che chi ha pensato di farsi la True Historic per avere il non plus ultra del catalogo come specs storicamente corrette ora comincia a sentire qualche prurito intimo.
Rispondi
di maxpater [user #6230]
commento del 13/12/2019 ore 10:34:03
Signori, al di là della passione per la 6 corde, la Gibson è un azienda che deve creare profitti, quindi vendere vendere vendere, preferibilmente con prodotti di fascia alta !
Rispondi
di vandergraaf [user #24385]
commento del 13/12/2019 ore 11:17:56
Probabilmente io non ci capisco nulla, ma il top della chitarra in foto vi sembra bello? Sicuramente è acero di qualità eccelsa e le venature lo dimostrano ma le due tavole sono ben accoppiate? Per il resto (relic) la penso come BizBaz.
Rispondi
di bluesfever [user #461]
commento del 13/12/2019 ore 11:43:4
A te sembra che queste tavole vai al link siano ben accoppiate? giusto per capire.
Rispondi
di tazz [user #44513]
commento del 13/12/2019 ore 12:07:20
Velenossissimo stamattina! perchè non scrivi quello che sembra a te e lascia che gli altri pensino quello che gli pare. Anche per me le relic sono una cagata pazzesca. si distingue benissimo la chitarra vera dalla chitarra fatta "per sembrare che". Mi pare che le assi della Gibson e dello Stradivari siano fatte abbastanza bene tutte due. dopo di che o ti qualifichi come Super Gran Maestro di Tutti i Liutai del Grande Oriente dei Rosa Croce (cosi sappiamo di non poterti contraddire) oppure scendi dal piedistallo.
Rispondi
di vandergraaf [user #24385]
commento del 13/12/2019 ore 12:22:39
Prova a guardarti il Cremonese o il Vesuvius o anche qualche violino degli Amati o Guarneri, o anche dei violoncelli di tutte e tre le scuole. Sai sono di Cremona... e mio figlio studia da liutaio.
Rispondi
di bluesfever [user #461]
commento del 13/12/2019 ore 12:46:40
Il Cremonese ha una tavola fiammata unica.
Mi fermo qui, troppi esperti per il mio livello.
Rispondi
di vandergraaf [user #24385]
commento del 13/12/2019 ore 14:12:13
Il mio commento era limitato all'accoppiamento delle due tavole del top di quella chitarra in fotografia, non di tutta la produzione del custom shop di Gibson. Vedo, però, che il fondamentalismo gibsoniano non conosce requie.
P.S. confermo che "Il Cremonese 1715 ha due tavole accoppiate a questo indirizzo trovi una bella immagine vai al link
Rispondi
di bluesfever [user #461]
commento del 13/12/2019 ore 14:44:33
Sul Cremonese chiedo venia, ho preso il primo risultato tra le immagini. Nelll'articolo ci sono foto ci sono 2 foto di 2 les paul differenti, a me piace di più la seconda.
P. S. Ebbene si, sono un fondamentalista gibsoniano, infatti nella foto profilo ho la maglietta della Fender :D
Rispondi
di vandergraaf [user #24385]
commento del 13/12/2019 ore 15:35:20
Non c'era bisogno di scusarsi, anzi mi scuso io per la dabbenaggine non avendo visto la maglietta e per non avere specificato che il mio commento si riferiva alla prima immagine. La seconda è molto meglio. La terza...vabbè lasciamo perdere.
Rispondi
di BizBaz [user #48536]
commento del 13/12/2019 ore 12:13:33
Allora, siccome quando esprimo un parere mi piace anche ben motivarlo, vi do la prova che quello che dico è fondato.
Guardate queste due chitarre una è una originale del 57 (sebbene ancora con i P90, cioè primo periodo del 57 prima dei PAF) e la seconda è una relic di Murphy

vai al link

vai al link

ad un occhio poco esperto possono sembrare identiche perché nella reliccata il top ha le crepe sulla vernice la paletta ha qualche colpetto di lima qua e là, i bordi sono consumati ecc.
Ma dov'è che il relic non arriva?
Guardatevi le tastiere, il loro colore e soprattutto gli intarsi. Quella relic è nuova di zecca e non si distingue praticamente dalla produzione di oggi mentre quella originale è tutt'altra storia.
Ne volete vedere un'altra? vai al link
stessa storia, la tastiera si vede che è nuova di zecca.
Guardatevi poi la tastiera di questa 1960 appartenuta a Bonamassa
vai al link
Per non parlare poi quando si guarda sotto il "cofano" nelle buche dell'elettronica.
Ne vogliamo parlare?
Rispondi
di tazz [user #44513]
commento del 13/12/2019 ore 12:34:21
Perfettamente d'accordo con te Il relic è altrettando kitsch dello shabby chic punto. Dopo di che chiunque compri quello che gli pare e coltivi le passioni che ha. Non è che stignmatizzo qualcuno perchè preferisce collezionare nani da giardino pittosto che altro
Rispondi
di BizBaz [user #48536]
commento del 13/12/2019 ore 12:44:5
Infatti, essere appassionati di chitarra, magari anche decenti musicisti non è sinonimo né di buon gusto né tanto meno di capacità di distinguere il vero dal palesemente falso fatto ad arte.
Fermo sempre che uno i suoi soldi li butta come vuole
Rispondi
di bluesfever [user #461]
commento del 13/12/2019 ore 13:07:48
Vedo la differenza tra foto fatte con e senza il flash.
Rispondi
di BizBaz [user #48536]
commento del 13/12/2019 ore 13:14:04
Ah certo, hai ragione tu, la differenza sta nel flash.
Vedo che oltre ad essere un grande esperto di liuteria sei anche parecchio esperto di fotografia
Rispondi
di bluesfever [user #461]
commento del 13/12/2019 ore 13:20:4
Non serve un esperto per sapere che la luce nelle foto è molto importante. Per non parlare della differenza tra aged e relic, ma vabbè, non proseguo oltre.
Rispondi
di tazz [user #44513]
commento del 13/12/2019 ore 14:16:45
io invece tra quelle fatte di giorno e quelle fatte di notte
Rispondi
di RedRaven [user #20706]
commento del 13/12/2019 ore 18:06:15
Beh ma il motivo è abbastanza chiaro: nessuno vuole davvero suonare una chitarra con la tastiera consumata. Ne ho viste di letteralmente scavate, e se ci metti le mani ti manca "la terra sotto i piedi". beh, i fret nuovi a quel punto possono accompagnare solo immagino.
Rispondi
di BizBaz [user #48536]
commento del 13/12/2019 ore 19:05:38
Ma l'oggetto del contendere non era questo altrimenti potrei dirti: e allora le tastiere scalloped? Sono insuonabili per chi non è avvezzo.
Si discuteva se le reliccate fossero o meno riconoscibili a colpo d'occhio come tali e se le originali fossero inconfondibili.
In ogni caso non mi sembrano chitarre insuonabili le originali che ho postato e, francamente, dinanzi a un'originale degli anni '50/60 me ne frego se è meno suonabile di una moderna perché ha la tastiera consumata: la preferirei tutta la vita
Rispondi
di RedRaven [user #20706]
commento del 13/12/2019 ore 19:33:05
Scalloped te la cerchi, consumata no. Una tastiera irregolare ed i fret consumati o rettificati non li vuole nessuno e difatti non li riproducono. Sulle fender reliccano la vernice sui manici in acero, ma finisce li. Se é identificabile quindi? Si, una 59 coi fret ed il manico quasi intonsi e il resto super relic si dovrebbe riconoscere. Tra l'altro molte vintage vere sono l'opposto: magari ben tenute ma con tastiera e fret molto consunti.
Rispondi
di Mariano C [user #45976]
commento del 13/12/2019 ore 21:50:30
Le relic DEVONO riconoscersi per essere relic, altrimenti sarebbero dei falsi, non delle chitarre nuove con un particolare aspetto, che può piacere o meno
Rispondi
di BizBaz [user #48536]
commento del 13/12/2019 ore 23:09:4
Ah, adesso sono più tranquillo, il mercato degli originali è sano e salvo. E perché lo vieni a dire a me che dico che si riconoscono lontano un miglio, e quindi sono clamorose pacchianate, e non a coloro che pensano siano meraviglie indistinguibili dagli originali?
Rispondi
di RedRaven [user #20706]
commento del 14/12/2019 ore 17:54:03
Basta una marchiatura in uno scasso dei pickup o in quello dei potenziometri, invisibili se non la si cerca.
Rispondi
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 13/12/2019 ore 13:30:37
Quasi una decina di anni fa mi e' capitato di osservare e provare a lungo una Les Paul Jimmy Page con hard relic di Tom Murphy, chitarra per la quale bisognava sborsare all'epoca circa 6000 euro, oggi non ne bastano il doppio..... sono rimasto a guardarmela e smanettarla per almeno mezza giornata e l'ho trovata assolutamente fantastica, attaccata direttamente al mio Super reverb del '73 suonava che era una meraviglia...veloce, precisa, chiara ma possente...uno strumento decisamente superiore....per quello che riguarda l'estetica ho trovato il lavoro di ageing davvero ben fatto, sembrava di avere tra le mani uno strumento di altri tempi, un'invecchiamento estremamente naturale e molto piu' credibile di quello che mi e' capitato di vedere sulle Fender, anche quelle da parecchie migliaia di euro pero'....pero' a parita' di strumento io il relic non lo sceglierei mai anche se devo dire che quella Les Paul era davvero fantastica nella sua completezza: come Biz Baz ha puntualizzato qui sopra stride un pochettino lo strumento invecchiato con la tastiera perfetta anche se questo ha un senso perche' gli strumenti prima di tutto si suonano e la tastiera e' la parte nevralgica del playing....puo' andar bene una piccola scalfittura sul manico o la vernice consumata ma non ammetterei mai una tastiera come quella di una originale anni '50 con il legno scavato ed i tasti segnati ma al di la' di questi fatti oggettivi quello che non mi piace davvero del relic fatto ad hoc e' appiccicare ad una chitarra una storia che non ha...Olivier qualche tempo fa aveva scritto un breve ma bellissimo articolo che definiva che secondo lui il relic.... quello vero, impresso dagli anni, e' memoria e sono d'accordo con lui: ho una vecchia Les paul del '76 che ho suonato regolarmente per piu' di 30 anni ed ogni singolo segno, graffio, scoloritura che ha le ha perche' le ha vissute tutte, la chiavetta del SOL leggermente piegata e' perche' un giorno mi e' caduta (e mi e' andata di lusso), la parte superiore scolorita e con l'acero a vista l'ho scolorita io in anni ed anni di prove e suonate nei clubs....io credo che quei 2 o 3000 dollari che uno sborsa in piu' per una TM aged siano giustificati perche' a mio parere Mr Murphy e' sicuramente il migliore in queste cose, oltretutto i suoi pezzi crescono di valore di anno in anno, non oso pensare a quanto schizzeranno le quotazioni tra i collezionisti quando (il piu' tardi possibile mi auguro) il Sig. Murphy lascera' questa valle di lacrime, probabilmente io stesso prima o poi una chitarra invecchiata da Murphy me la comprero" ma per i motivi espressi qui sopra, come investimento....se dovessi seguire solo il mio gusto e le mie opinioni personali in materia tra due strumenti che suonano perfettamente identici ma uno VOS e l'altro relic sceglierei sicuramente il VOS
Rispondi
di vandergraaf [user #24385]
commento del 13/12/2019 ore 14:16:3
Definitivo!
Rispondi
di BizBaz [user #48536]
commento del 13/12/2019 ore 15:04:4
"appiccicare ad una chitarra una storia che non ha": hai perfettamente ragione
Rispondi
di Repsol [user #30201]
commento del 14/12/2019 ore 13:28:45
Sono completamente d'accordo. Io ppssiedo una chitarra reliccata da Murphy ed é a tutti gli effetti un capolavoro. Ovviamente può piacere o meno (a me lla Gioconda non piace) ma é innegabile che il lavoro sui dettagli sia incredibile. Dalle crepe sulla vernicie alle viti arrugginite, al ppnte leggermente consumato al battipenna opacizzato, son tutti dettagli che davvero colpiscono.
Ho molte relic, Fender e Gibson, ma questa di Murphy a mio avviso é una spanna sopra.
Rispondi
di RedRaven [user #20706]
commento del 13/12/2019 ore 17:58:29
ciascuno può fare quel che preferisce. Al prezzo di una Murphy aged io potrei prendere varie altre chitarre o non aged (suonano indipendentemente dal relic) o vintage reali meno blasonate.
Tra l'altro, corto circuito: nel vintage vero le "mint" valgono più delle relic..
Rispondi
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 14/12/2019 ore 09:36:03
verissimo ma perche si parla di originali e quindi piu' le condizioni delle parti originali sono buone e piu lo strumento vale....nel mercato dei pezzi da collezione che sono poi repliche di originali il mercato e' un po' pazzo se si considera che la #001 della replica della '58 darkburst firmata da Slash costa piu' di 30.000$....per me sono pazzie, io non so quanto questo mercato della replica potra sostenere prezzi del genere....se proprio devo portarmi a casa una relic allora una bella CC, magari la #8 (the beast) che e' una delle piu' ricercate potrebbe essere la scelta giusta.
Rispondi
di RedRaven [user #20706]
commento del 14/12/2019 ore 18:01:08
Tutta la storia del replicare una precisa chitarra è una baggianata spaventosa: in molti casi la prova A/B evidenzia che sono esteticamente simili ma sonoramente diverse, succede con le Gibson, ma anche con le Fender. Per una chitarra che sia fatta bene e suoni bene basta molto meno, e di certo non serve il relic.
E non sono di quelli che "la epiphone è come una CS" per l'amor diddio, ma una "normale" custom shop basta e avanza. Che poi, in casa Fender CS vuole dire specifiche vintage precise, mentre le linee standard sono più moderne, e ci sta. Per Gibson la cosa è molto più fumosa perchè la linea standard ha avuto alti e bassi vertiginosi, e quello che 20 anni fa era standard adesso è CS (corpo in pezzo unico, elettronica e cablature, etc.).
Rispondi
di BizBaz [user #48536]
commento del 13/12/2019 ore 19:38:15
"Si, una 59 coi fret ed il manico quasi intonsi e il resto super relic si dovrebbe riconoscere": esatto, era questo l'oggetto della discussione, diciamo la stessa cosa
Rispondi
di bluesfever [user #461]
commento del 14/12/2019 ore 13:21:04
Direi che queste 2 possono benissimo essere confuse IMO, se non fosse per i dettagli indicati nell'articolo:
una Tom Murphy vai al link
ed una originale del '57 vai al link
Anche perché è ovvio che non tutte le chitarre vintage si trovano nelle stesse condizioni, esistono esempi di chitarre, come quest'ultima, molto vissute, ma con manici rifrettati uniti tastiere non particolarmente segnate dall'uso e dal tempo.
Rispondi
di frankpoogy [user #45097]
commento del 14/12/2019 ore 14:27:44
Ognuno ha il diritto di spendere i propri danari come più gli aggrada e di non subire critiche per le proprie scelte in tal senso.
Ringrazio il cielo di non subire il fascino né delle chitarre vintage né delle edizioni limitate "soricamente corrette", il bilancio familiare ringrazia (anche se in alcuni casi come sappiamo può trattarsi di veri e propri investimenti, ma siamo su un piano più affaristico che chitarristico).
L'unica cosa che mi fa spesso storcere il naso, sulle versioni moderne "storicamente corrette", è che negli anni le edizioni si susseguono senza sosta, con l'ultima che è sempre quella "definitiva", salvo poi essere superata in precisione dalla successiva... Ma 'ste chitarre degli anno d'oro sono così difficili da riprodurre? Manco fossero degli Stradivari o dei Guarnieri... "Il team promette attenzione per i dettagli mai vista prima grazie a uno studio accurato di documenti e chitarre d’epoca, il tutto sotto la guida di Tom Murphy"... Ecco, ho sempre un po' l'impressione che questo alone dello storicamente corretto "definitivo", che finalmente replica strumenti arcinoti e vecchi di decine di anni, non di secoli, sia un po' una presa per il c... per giustificare un sovrapprezzo mostruoso...
Rispondi
di sand1975 [user #46451]
commento del 18/12/2019 ore 02:47:5
Se e quando vorrò farmi un led paul TOP allora mi comprerò una bella Huber Orca... o una prs single cut magari con una coppia di Paf artigianali.
O se proprio voglio una VERA Gibson una Heritage.

So che verrò linciato dai gibsonari ma.... pace...
Rispondi
di Floyd [user #143]
commento del 23/12/2019 ore 12:59:15
A me basterebbe fossero costruite e verniciate bene, anche i modelli standard. purtroppo le Gibson ultimamente non danno grande fiducia.
Se pago 2500 euro, anche se non è del custom shop, pretendo una chitarra di qualità.
Il relic poi glielo faccio io con l'uso, non sopporto le chitarre invecchiate di fabbrica.
Rispondi
di Claes [user #29011]
commento del 31/12/2019 ore 18:45:20
A reliccare e modificare le mie chitarre basto io! La più maltrattata che ho è una Standard sunburst descritta tempo fa come "la Les Paul più brutta" con parecchie foto e proprio qui su Accordo. È del 1976-77 e comprata a Zurigo dal liutaio Kühn a Zurigo e proveniva da un suo passaggio alla CS Gibson dove aveva pescato 1 pezzo ciascuno di modelli come Flying V Korina, Firebird, SG Standard, 335 e appunto la LP Standard. Mancava la SG Special coi P90 che avrei altrimenti comprato. Già da molto non mi piaceva la Les Paul - non volevo il sound Clapton / Page. Ho provato per ultima la LP, poi presa dato aveva una buona risonanza e poi modificata cambiando il cambiabile. Se volete, una "Claes Paul" tribute dato che il mio nome si pronuncia "clès" in danese.

Kühn mi ha spiegato che alla CS avevano corpi vecchi, già sagomati e li hanno assemblati in seguito per far posto a nuove versioni e prevedendo la fine delle linee Flying V, Explorer e Firebird. Una storia simile è quella della DeLuxe su vecchi corpi Gold Top usando pickups Epiphone New Yorker detti ora Mini-humbuckers e la mia resta inalterata. Quando è apparsa, la Dlx è stata subito derisa da tutti, a parte Pete Townshend che ne avrà scassato molte, come nel suo caso missione SG Special dove mandava roadies a comprare tutte, proprio tutte le Special che trovavano in città quando in tour, e che lui immancabilmente distruggeva in palco...

La CS Gibson ha avuto un suo ruolo in queste cose e mi piacerebbe saperne di più sulla Recording. la più strana e vituperata Les Paul della storia!

Divertente: USA 69, a casa di un CEO ospite di suo figlio. Mi dice "guarda, ho una chitarra - vieni a vedere, provala". La tira fuori da un armadio, e mentre vedo una SG Standard lui invece proclama "è una Les Paul, un regalo anni fa"! Mentre dubito, racconta che è un regalo di suo padre, ma non riesce a suonare una chitarra - era già fotografo di spettacoli e concerti a Los Angeles, più che bastante. Solo moltissimo dopo ho letto che Les Paul c'entrava ma non vi era il suo logo. Per buona ragione: uso copyright del suo nome per vendere chitarre non prevalentemente autorizzate è da avvocati $$$ - per Lester Polfus (accusa), per Gibson (difesa) + diversi casi interni, gente da licenziare in tronco (difesa multipla).

Buon Decennio - gli anni 20

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