Il gesto è il principale veicolo di comunicazione tra il direttore e l'orchestra, e si esprime mediante la postura, lo sguardo, il respiro, la mimica facciale. Tuttavia il battere il tempo con la mano (in genere fornita di bacchetta) e con il braccio è il compito primario e quello da cui conviene prendere le mosse.
Oltre al tempo il gesto indica, mediante le dimensioni, le dinamiche (per cui un gesto grande corrisponde al forte e uno piccolo al piano, ovviamente con tutte le sfumature e le transizioni intermedie) e mediante la forma l'articolazione e il fraseggio (per cui un gesto orizzontale, curvilineo, continuo corrisponde al "legato" e un gesto verticale, spigoloso, che accentua le angolazioni corrisponde allo "staccato"). Le varie combinazioni di queste possibilità consentono al direttore di indicare le più raffinate sfumature di una partitura.
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