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Interrotta la tregua tra Gibson ed Heritage Guitars
Interrotta la tregua tra Gibson ed Heritage Guitars
di [user #116] - pubblicato il

Gibson avrebbe fatto pressioni perché Heritage interrompesse la produzione. “Non accetteremo di essere bullizzati” spiega l’azienda di Kalamazoo.
Heritage Guitars annuncia un’azione legale contro Gibson, denunciando pressioni da parte del colosso fin dal cambio di gestione avvenuto nel 2018 perché interrompessero la produzione di strumenti musicali. Con la nuova proprietà, l’azienda avrebbe infranto un accordo segreto stretto tra le due parti nel lontano 1991.

Interrotta la tregua tra Gibson ed Heritage Guitars

La storia di Heritage Guitars è legata a doppio filo con la tradizione Gibson.
Gli stabilimenti di Kalamazoo in cui tutt’ora Heritage produce i suoi strumenti sono stati il luogo di lavoro per Gibson dal 1917 fino al 1984.
Quando Gibson si è spostata a Nashville, alcuni dipendenti hanno rilevato i laboratori di Kalamazoo e hanno deciso di continuare la produzione in loco sotto il neonato nome di Heritage.
Negli anni successivi, il marchio Heritage ha raccolto un ricco catalogo di solid body e archtop ispirate in modo importante ai modelli che hanno scritto la storia Gibson negli anni d’oro.

“Gli inizi non sono stati facili” racconta Heritage in una nota ufficiale “ma conviviamo in pace da quando abbiamo stretto un accordo nel 1991”.

Adesso, con la nuova gestione del gruppo Gibson, l’accordo pare non essere più tenuto in considerazione e il management si sarebbe scagliato contro Heritage nell’ambito delle recenti manovre a protezione delle proprietà intellettuali dell’azienda.

Interrotta la tregua tra Gibson ed Heritage Guitars

Un recente aggiornamento da parte di Gibson tenta di placare gli animi, precisando: “Gibson non ha citato Heritage Guitars, di cui è comproprietaria BandLab (azienda di Singapore proprietaria di Guitar.com e Guitar Magazine, oltre a essere distributrice del marchio Gibson nel sud est asiatico)”.
Gibson conferma l’esistenza dell’accordo tra le due realtà, ma precisa che la situazione è cambiata quando, nel 2016, Heritage è stata acquisita da un gruppo finanziario.
Qui il tono del comunicato si fa più acido e svela come la nuova proprietà di Heritage avesse tentato di aprire un canale di trattativa nel 2019 per lo sfruttamento del brand Gibson su altri fronti commerciali, tra cui l’ipotesi - poi non portata avanti - di trasformare la fabbrica di Kalamazoo in un hotel.
Viene altresì confermato che i rapporti tra i due si sono incrinati quando Heritage ha presentato il suo nuovo catalogo, il quale conterrebbe modelli con caratteristiche troppo simili agli strumenti Gibson di riferimento, al punto da rischiare di trarre in inganno il pubblico, anche complici descrizioni poco chiare sul sito ufficiale.
Il comunicato si conclude ribadendo che nessun’azione legale è attualmente in corso da parte di Gibson, ma che l’azienda si sta muovendo per giungere a una soluzione con cui proteggere i propri interessi.

Al momento è difficile dire a cosa porterà la diatriba. Vi terremo aggiornati sugli sviluppi.
chitarre elettriche gibson heritage
Link utili
Sito Heritage
Sito Gibson
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di jack182 [user #41282]
commento del 25/03/2020 ore 07:58:01
Niente, non ce la faranno mai. Parlo della parte di public relations. Avevo letto il post originale (di Heritage) su instagram a cui ne erano seguiti diversi di persone del business musicale tutti a loro supporto (e che non sopportano più l'atteggiamento di gibson, qualcuno addirittura annunciava che non avrebbe più utilizzato loro chitarre!) . Non capisco tutto questo accanimento, gibson ha tutti i mezzi per produrre strumenti con una qualità/prezzo superiore a chiunque altro, per non parlare della parte endorser. Potrebbe prendersi la sua fetta di mercato (bella grossa direi) senza problemi. Non credo proprio che sia Heritage o Dean o chiunque altro che possa influenzare i loro guadagni.
Rispondi
di dale [user #2255]
commento del 25/03/2020 ore 08:09:44
Dovrebbero essere denunciati per aver messo quella paletta orrenda su una simil gibson altroché 🙈😫
Rispondi
di JEM utente non più registrato
commento del 25/03/2020 ore 09:50:17
"simil gibson". Ok...
Peccato che siano gli unici strumenti prodotti nella fabbrica originaria Gibson di Kalamazoo, da ex dipendenti Gibson, con una liuteria ed un controllo di qualità, che francamente la produzione Gibson degli ultimi anni, si sogna.
Rispondi
di dale [user #2255]
commento del 25/03/2020 ore 10:08:20
Si sì, so già tutto.
Da anni.
Le ho anche suonate, vanno bene.
Ma restano sempre imitazioni Gibson con una paletta orrenda per me.
Rispondi
di JEM utente non più registrato
commento del 25/03/2020 ore 10:11:49
La paletta è orrenda, e questo è un fatto oggettivo. Che si tratti di "imitazioni", assolutamente no. Semmai Gibson ormai, sforna patetiche imitazioni di chitarre con un controllo di qualità, assolutamente ridicolo. Almeno sulla fascia media, ove per media si intende fino ai 2300€. Il blasone, francamente serve a poco, se poi i binding sono imprecisi, la finitura dei tasti lascia a desiderare e la verniciatura pure. Senza parlare delle vaccate tipo G-Force, su strumenti che, comunque, costavano neanche poco!
Rispondi
di RedRaven [user #20706]
commento del 25/03/2020 ore 17:43:56
Scusami, ma il mondo non funziona così. Se Gibson detiene i diritti ed i brevetti, può anche fare le chitarre di cartone, ma non vuol dire che qualcun altro le possa fare "bene" o "simili". Difatti sono fiorite cause e sentenze, la materia è complessa.
Rispondi
di coprofilo [user #593]
commento del 25/03/2020 ore 21:28:12
Se non sbaglio però Gibson le ha perse quasi tutte ...
Rispondi
di E! [user #6395]
commento del 25/03/2020 ore 19:47:10
Perché dici che il G Force è una vaccata? Ce l'hai su una delle tue chitarre e non funziona bene?
Rispondi
di JEM utente non più registrato
commento del 25/03/2020 ore 20:23:21
Ho rimosso quello schifo di G-Force! La chitarra ne ha beneficiato. Resta il fatto che gli strumenti più nuovi non sono allo stesso livello di quelli degli anni ‘90, ed è inaccettabile per strumenti di quella fascia di prezzo. E questo è un fatto oggettivo.
Rispondi
di E! [user #6395]
commento del 25/03/2020 ore 20:31:45
Hai definito il G Force una vaccata, una porcata, uno schifo, ma non ho ancora capito per quale motivo dici che la chitarra, da quando lo hai tolto, ne ha beneficiato. Alla fine è un accordatore. In cosa è migliorata, adesso che l'hai tolto? Il discorso mi interessa.
Rispondi
di JEM utente non più registrato
commento del 25/03/2020 ore 20:36:15
Stabilità dell’accordatura. Il G-Force è semplicemente inaffidabile. Costringeva a continue correzioni dell’accordatura. Inoltre le meccaniche non si possono azionare manualmente
Oltretutto spesso si incanta. In presenza di altri strumenti ad alto volume, diventa impossibile accordare.
Rispondi
di E! [user #6395]
commento del 25/03/2020 ore 21:02:09
Trovo interessante quello che scrivi, perché io ho una diversa esperienza. Entro in un negozio e vedo una Gibson SG usata, la prendo, noto con estremo disappunto che ha il G Force, il negoziante mi dimostra che accorda in pochi secondi, la provo, mi piace, la compro.

La chitarra tiene anche i bending più selvaggi, il G Force non si è mai "incantato" (fino a ora) in concerto controllare l'accordatura completa porta via 10 secondi, ho eliminato l'accordatore da terra.

Certamente lascia delle incognite, non potresti accordare al volo mentre suoni (in realtà puoi, le meccaniche girano). Ma offre alcuni pro interessanti, tipo il fatto che praticamente sono meccaniche autobloccanti (oltre che autoaccordanti), inoltre quando sei in attesa di salire sul palco fai uno strumming e sali con la chitarra completamente accordata, senza accendere l'accordatore e accordare davanti al pubblico.

Non credo sia un sistema rivoluzionario o necessario, ma lo trovo comodo.
Rispondi
di aleck [user #22654]
commento del 26/03/2020 ore 10:52:41
Può non piacere... Ma a livello tecnico offre qualche vantaggio facendo arrivare le corde dritte al capotasto (con l'accordatura del Sol che non è più un problema) :-)
Rispondi
di paoloprs [user #10705]
commento del 25/03/2020 ore 10:55:31
Para che siamo tutti abbastanza d'accordo che Gibson non è più Gibson ...
Non per nulla sono passato alle PRS da più di 25 anni ....
Vostro Paolo
Rispondi
di Shoreline [user #20926]
commento del 25/03/2020 ore 12:47:10
Non sono d accordo ho 4 les paul una standard 2007 con camere tonali tanto bladonate che è una bomba sempre intonata e mai dovuto toccare il truss road in 13 anni una 58 vos in cui non mi soffermo nemmeno a discutere sulla qualità una BFG che è unica per caratteristiche e che con scalatura 011 ha il manico ancora perfetto e il p90 al manico è fantastico e una Custom del Custom shop tastiera in ebano che è fantastica a parte il peso.. Ho anche una PRS Custom 24 suona da Dio ma non è una Gibson e un altra cosa. Poi ognuno la pensa come vuole ma credo che la Gibson faccia ancora grandi chitarre e che commercialmente a volte sappia bene che pesci abboccare con le varie signature e relic a prezzi improponibili
Rispondi
di JEM utente non più registrato
commento del 25/03/2020 ore 18:33:12
Il fatto che tu non abbia mai toccato il truss rod, non è certamente indicativo della qualità dello strumento. Il fatto che sia una bomba, è un parere puramente personale. Sono indicativi altri parametri, quali la qualità delle finiture, la finitura dei tasti ecc. che ultimamente lasciano parecchio a desiderare. Vedi le porcate tipo G-Force et similia, che difatti hanno costretto Gibson a fare parecchi passi indietro.
Preciso, adoro la Gibson Les Paul e ne sono felice possessore. Per me è la seconda. Ma già confrontandone una del 1997 ed una del 2015, la seconda ne esce con le ossa rotte. Se dovessi acquistare uno strumento di qualità OGGI, guarderei altrove.

Rispondi
di Shoreline [user #20926]
commento del 25/03/2020 ore 20:22:15
Per me se uno strumento è stabile e rimane sempre intonato e suona bene dopo 13 anni al di la dei pareri personali sulle caratteristiche sonore delle camere tonali è uno strumento riuscito. I binding sono esattamente come anni fa cioè possono avere lievi assestamenti negli anni cosi come le vernici e questa è una caratteristica dovuta ai materiali utilizati che non essendo poliuretanici tendono a subire variazioni a favore della sonorità e della vibrazione dello strumento.
Rispondi
di TB [user #1658]
commento del 26/03/2020 ore 13:51:2
*** Sono indicativi altri parametri, quali la qualità delle finiture, la finitura dei tasti ecc. che ultimamente lasciano parecchio a desiderare ***

Ma sono solo io che nei "mitici" anni '90 m'imbattevo spesso e volentieri in Les Paul pesantissime (nonostante i buchi di alleggerimento), con i tasti squadrati (che ti OBBLIGAVANO a dare altri soldi a un liutaio per la rettifica), il binding "a scalino" rispetto al manico, ecc.? Per non parlare dei pickup: i "favolosi" 498T/R venivano montati su quasi tutti i modelli.
Certo, gli ultimi anni della gestione Juskiewicz sono stati una confusione totale, soprattuto dal punto di vista del marketing e della gestione commerciale, ma sulle chitarre di oggi trovo poco da ridire: ho una nuova Les Paul Special TV Yellow favolosa, perfetta "out of the box", rifinita benissimo. E ne ho provate diverse, anche altri modelli.
Magari non avranno più il "mojo" di quelle degli anni '50/'60, non lo so (mai provate), magari il rapporto Q/P non è il massimo (il marchio si paga), ma parlare di decadimento della produzione rispetto agli anni '90 mi sembra un'affermazione tra l'esagerato e il ridicolo.
Rispondi
di JEM utente non più registrato
commento del 26/03/2020 ore 13:56:53
"ma parlare di decadimento della produzione rispetto agli anni '90 mi sembra un'affermazione tra l'esagerato e l'assurdo"

Il decadimento della qualità, è testimoniato dalle clamorose inversioni ad "U" della nuova gestione Gibson. E questi sono fatti oggettivi. E poi, io parlavo proprio dei modelli dell'"era" Juskiewicz. Alcuni davvero penosi. Altrimenti non si spiegherebbero la clamorosa retromarcia della nuova gestione: vedasi, eliminazione di quegli aborti di robot guitars, limitazione dei modelli "modern", ritorno alle specifiche '50 e '60 sui nuovi modelli di Les Paul.
Poi, la qualità delle nuove produzioni, è tutta ancora da dimostrare. I risultati della nuova gestione, si vedranno forse tra qualche anno.

Personalmente, possedendo due modelli, preferisco di gran lungo la mia Standard del 1997 alla mia Classic del 2015.
Rispondi
di TB [user #1658]
commento del 26/03/2020 ore 14:46:37
Di oggettivo c'è che la nuova gestione ha cambiato poco o niente dal punto di vista produttivo, si è limitata a semplificare e razionalizzare il catalogo (e ci voleva, siamo d'accordo).

Ma anche prima sono stati prodotti ottimi modelli, bastava saper scegliere.
Io, per esempio, ho avuto due ottime SG, una Special del 2008 e una Standard P90 del 2011, che erano molto meglio rifinite delle Les Paul che ho avuto negli anni '90.

Poi, per carità, ognuno avrà avuto le sue esperienze, ma tasti squadrati e altre piacevolezze dei tanto rimpianti anni '90 anche basta, grazie.
Rispondi
di ADayDrive [user #12502]
commento del 25/03/2020 ore 12:46:54
Gibson contro il resto del mondo, davvero si vogliono impelagare in una guerra globale (credo che ogni azienda abbia dei simil Les Paul, SG o 335 in catalogo) o fanno i fighi solo con i piccoli?
Personalmente non ho mai comprato Gibson per il rapporto qualità/prezzo pessimo, almeno fino al medio prezzo, ora ho una ragione in più.
Rispondi
di Shoreline [user #20926]
commento del 25/03/2020 ore 12:49:45
Perché una Heritege costa poco?
Rispondi
di ADayDrive [user #12502]
commento del 25/03/2020 ore 22:13:38
No, ma sono strumenti fantastici. Ne ho provata una anni fa e mi sembrava che fosse collegata direttamente col cervello.
Rispondi
di spillo91 [user #17528]
commento del 25/03/2020 ore 15:22:57
E ti credo che Gibson voglia mettere i bastoni fra le ruote ad Heritage! Al di là della brutta paletta, Heritage fa chitarre oggettivamente migliori, più curate, di produzione semi-artigianale e a metà prezzo. Che volere di più?
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 25/03/2020 ore 17:21:24
Ok sulla qualità, ma in realtà sui prezzi è più concorrenziale Gibson il cui catalogo arriva si fino a 7/8.00 euro, ma parte da 8/900, mentre quello Heritage parte da 1.900/2.500 a seconda del modello.
Ciao
Rispondi
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di RedRaven [user #20706]
commento del 25/03/2020 ore 17:51:51
Purtroppo quasi tutti stanno mancando il punto, che non è se le Gibson siano buone o conventienti, ma se Heritage possa fare chitarre "simili" o meno. Che lavorino nella fabbrica originale non significa nulla, ci sono casi in cui chi porta il cognome di un marchio non lo può usare, avendolo ceduto! e parliamo di Fender, Bill Lawrence, etc. Il punto è: senza sapere cosa ci fosse nell'accordo, è tutta discussione da bar senza supporto concreto, purtroppo. Devo dire che la line up di Heritage non si è molto evoluta nel tempo quindi quel che andava bene 10 anni fa...
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 26/03/2020 ore 10:44:45
In realtà non è così: Gibson ha già incassato un "niet" dalle Corti americane quando ha tentato di far valere un vincolo sul disegno delle sue chitarre, per decorrenza del termine utile a registrarlo come proprietà industriale. Dunque quello che tu indichi come "il punto" in realtà è superato; infatti Gibson non ha minacciato azioni legali e se ne guarda bene.
Ciao
Rispondi
di RedRaven [user #20706]
commento del 28/03/2020 ore 18:32:56
Veramente hanno minacciato di seppellirli di avvocati.. Comunque come dicevo la cosa è complessa, hanno negato vari brevetti, altri li detengono, altri ancora sono stati registrati molto tempo dopo (es. fender ha registrato la forma delle palette relativamente di recente). Vedremo.
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 30/03/2020 ore 09:14:46
Non so quali fonti hai consultato, ma non è assolutamente così: è Heritage che ha citato Gibson in tribunale, anzi quest'ultima aveva anche indicato, nel proprio comunicato ufficiale, di aver avviato contatti amichevoli e che: "non ha citato Heritage ma anzi si è data da fare per trovare una soluzione.".
Sulla questione dei brevetti, non capisco la tua risposta. Cosa c'entrano altri brevetti o quelli pur tardivi di Fender? Lo stato dei fatti oggi è che Gibson non ha registrato e non può registrare come proprietà intellettuale lo shape di molte sue chitarre iconiche. Se Fender lo ha fatto buon per lei, ma Heritage non fa simil Fender.
Ciao
Rispondi
di dale [user #2255]
commento del 25/03/2020 ore 21:10:47
Quel Magnatone però mi fa una voglia..... 😍🥰🥰🥰
Rispondi
di Johnny92 [user #43424]
commento del 26/03/2020 ore 11:31:48
Gibson ormai mi fa solo tenerezza. A tratti mi dispiace pure.
Con un nome così glorioso si riducono a questi livelli, un nome che solo a pronunciarlo dovrebbe mettere paura (in senso positivo) invece mette solo compassione.
Rispondi
di dale [user #2255]
commento del 26/03/2020 ore 15:12:55
Vabbè dai la vulgata internettiana ha i suoi caposaldi, le sue leggende metropolitane, i suoi assiomi.
Io onestamente ho lasciato perdere.
Le Heritage sono ottimi, ottimi strumenti.
Ma sono copie Gibson, pure più brutte esteticamente secondo me.
Se uno vuole una Gibson si compra quella.
Cosa vuoi che mi interessi della fabbrica e degli operai, che saranno arrivati alla terza generazione ormai 😃😃


Se uno vuole una Gibson si compra quella.
Se può.
Se ha la capacità ed esperienza per valutarla ed apprezzarla.
Sennò va bene qualsiasi strumento e sarà felice così.
Io ho tre Gibson, di varie annate, non possono essere tre strumenti rappresentativi di tre annate, ogni persona dotata di una intelligenza minima lo capirebbe.
Pure i miei amici hanno diverse Gibson di varie annate, io ho visto solo strumenti eccezionali che ogni chitarrista vorrebbe e che si sogna.
Vabbè la mia l'ho detta vi saluto.
😉
Rispondi
di TB [user #1658]
commento del 26/03/2020 ore 15:46:50
*** Cosa vuoi che mi interessi della fabbrica e degli operai, che saranno arrivati alla terza generazione ormai 😃😃
***

Che poi sarebbe la stessa fabbrica dove hanno prodotto le famiGGGerate Gibson degli anni '70-'80... ;-)
Rispondi
di dale [user #2255]
commento del 26/03/2020 ore 16:03:52
Ahhh😃😃😃😃
Ecco perché la mia Les Paul Custom 1980 spacca!
Finalmente l'ho capito.
Ed ecco perché a fine anni 90 in molti la volevano permutare con le loro Lp nuove di zecca perché "quelle degli anni 90 non sono come quelle degli anni 80"

Che però negli anni 2000 sono tornate ad essere chitarre demmerda...
😃😃😃😃😀
Rispondi
di TB [user #1658]
commento del 26/03/2020 ore 16:51:24
:-D
Rispondi
di nicolapax [user #27042]
commento del 27/03/2020 ore 10:00:23
Buon giorno a tutti. Magari è un pochino off topic il mio intervento, solo per dire che posseggo una GRECO lawsuit fin dal 1983. Mai pensato di prendere una LP di Gibson . La mia è una copia di tutti gli aspetti positivi dell’originale curata fin nei minimi dettagli, Mi sembra di capire che la filosofia di Heritage sia in parte simile a quella che ha spinto Greco, Orville, Tokai e molti altri, MA con molte attenuanti e più cognizione (anche giuridica) dei suddetti meravigliosi cloni di cui sopra. Tendenzialmente tifo per Heritage. Non mi interessa se suonano meglio le Gibson dei bei vecchi tempi o quelle attuali, ogni chitarra (e ogni mano che la suona) ha una propria storia e dignità. Le lawsuite erano effettivamente fuorvianti (il font del logo Greco sulla paletta è identico a Gibson), ma indicative: prodotti professionali a costi contenuti. Forse a Nashville dovrebbero migliorare le strategie commerciali e umilmente imparare come si fa. Perché una Gibson la vorrebbero tutti (anche chi ha 20 strato) e a quel punto...
Rispondi
di vipsanio [user #29152]
commento del 27/03/2020 ore 10:13:52
Veidamo se riusciamo a superare il disagio del discorso paletta ;-)

vai al link

A quanto dice qualcuno, la paletta della Heritage si rifa a quella di alcuni modelli prodotti dalla Gibson nel corso degli anni. Per la storia del marchio basta fare un po' di ricerca su internet. Fino a qualche anno fa neanche sapevo che esistesse, finché un giorno un mio allievo non arrivò con una h 150 sunburst che attirò la mia attenzione. Fino a un paio di anni fa le Heritage erano piuttosto dificili da reperire in Italia, mi pare non avessero un canale di distribuzione e quindi gli acquirenti e i venditori andavano a naso con le valutazioni. Ad averlo saputo prima...
Ebbi la fortuna di trovare una h157 (sono un adoratore delle les paul custom) a un prezzo che oggi si può definire ridicolo. Avendo già un paio di gibson a casa il paragone diventò pressoché obbligatorio.
Ora, se ai tempi la Heritage poteva risulatare economicamente più vantaggiosa rispetto a una Gibson, attualmente i prezzi sono allo stesso livello, per non dire che forse la piccola azienda di Kalamazoo ha prezzi superiori a parità di modello. Solo che il discorso della parità si ferma al disegno.
Gli strumenti hanno necessariamente differenze legate a sagoma e misure (la heritage è un po' più tozza, la mia -mi sembra un 2004, ora non ricordo- è leggermente più spessa e ha il corpo leggermente piùcorto rispetto a una custom). Quando suo non non vedo la paletta, quindi il rccapriccio cessa come la imbraccio :-D
Quanto al suonare, le cose si fanno piuttosto differenti. La sensazione di manico e tastiera è diversa, non mi interessa molto prendere misure su radius e tutto il resto, alla fine mi interessa sentire la comodità, e su questo la Heritage ha molto da dare. Una via di mezzo tra il manico Gibson 50 e 60, comodo quanto basta per suonarla con varie intenzioni (intendo dire, di testa o di pancia), un grande sustain, il piacere di sentire uno strumento costruito bene e piacevole da vedere e suonare. Mi sono permesso di sostituirle i pick up (i duncan 59 che aveva in origine suonavano troppo aperti; forse stilisticamente corretti, ma li ho sostituiti con gibson 490r e 498t, forse adesso cercherei qualcosa di un po' più medioso) e successivamente li ho splttati singolarmente con push pull sui volumi per avere la massima versatilità possibile. Ho voluto ampliare la sua sonorità il più possibile perchè la reputo un'ottima chitarra, all'altezza della sua storia, e la antepongo alle sue sorelle più famose. Già, non la considero la copia bensì la sorella (minore, ma solo per questioni di anagrafe).
Considero le Epiphone delle copie, come quelle di altri marchi che traggono ispirazione, ma qui il discorso è diverso, la storia è differente.

Ricollegandomi al post, il mio piccolo pensiero è che un colosso mondiale, che sente la necessità di fare le pulci a una realtà che ha un livello di produzione numericamente inferiore, è alla canna del gas. Non vedo come la Heritage potrebbe interferire nelle vendite. Per dire, il rapporto Gibson-Heritage che ho a casa è 7-1. Perché Gibson ha un catalogo sterminato, una produzione pluridecennale (per non dire secolare) e si può trovare ovunque sul nuovo e sull'usato, con prezzi di ogni tipo (ovviamente partendo dai modelli, comunque interessanti, di faded e tribute).
E perché -diiamo la verità- il nome già da solo fa da canto delle sirene, da specchioetto per le allodole. Gibson è il sogno del chitarrista che ha i primi soldi in tasca, del musicista che vuole concedersi uno strumento di lusso, generalmente di buona fattura e allettante come le luci di Las Vegas, e di chi considera lo strumento un assegno circolare.
Con Heritage si cerca (e si trova) lo strumento più raffinato (per qualità costruttiva e materiale), certamente ci si pensa più e più volte perché ha un mercato inferiore, il nome del brand di riferimento è troppo abbagliante, se si cambiano i gusti musicali rimane una croce di quasi 5 kg sulla schiena, la sua valutazione usata è quasi oggetto di studi scientifici (mannaggia, averne fatto il carico quando l'usato della h 150 era 1100, 1200 euro e rimanevano per mesi gli annunci affissi...). Ma suonarle è una goduria.

Rispondi
di zabu [user #2321]
commento del 27/03/2020 ore 15:22:10
Leggendo i commenti sopra, ci sono alcune cose che in realtà andrebbero secondo me un pochino chiarite.

Se paragoniamo una Heritage ad una Gibson, a livello almeno puramente di materiali, il paragone forse andrebbe fatto tra la produzione Custom Shop della Gibson e non quella di serie. Le Heritage tipo la H-150 hanno i bodies in un pezzo unico (fino a qualche anno fa era specificato come mogano dell'Honduras, ora mi pare dicano solo "genuine mahogany"), senza alleggerimenti di sorta.

D'altro canto, almeno negli anni passati (con la gestione originaria almeno) neppure Heritage è stata immune da grossi problemi di controllo qualità. Proprio i problemi legati al controllo qualità hanno portato la nuova gestione all'allontanamento e licenziamento nel 2018 di parecchi degli artigiani che lavoravano precedentemente alla Heritage. Ricordo che in particolare la cosa esplose quando la nuova gestione alzò i requisiti minimi del controllo qualità e iniziò a scartare moltissimi strumenti bollati come aventi uno standard qualitativo non sufficiente. La cosa fece infuriare gli artigiani e si arrivò poi ai licenziamenti :( Da questo punto di vista la Heritage post 2018 è effettivamente un'altra storia.

Riguardo le diatribe legali, la Gibson fa quello che fanno tutte le grandi aziende, anche in altri ambiti. Cercano ovviamente di imporre la loro interpretazione dei regolamenti sui diritti di copyright. D'altro canto hanno stuole di avvocati, altrimenti che li pagano a fare? Nulla di nuovo, anche la Fender ad esempio ci ha provato spesso anche negli anni recenti a "bullizzare" piccoli produttori. A volte su alcune cose ci riesco, altre volte perdono miseramente in sede legale. Fa parte del gioco.

Gibson o Heritage? La discussione non mi scalda più di tanto. Di Heritage apprezzo la qualità ad un prezzo concorrenziale. Questo non significa che le nuove Gibson siano pero' da buttare. La nuova produzione Gibson a me piace, poi alle brutte c'è sempre il CS Gibson e li' dubbi di qualità non ci dovrebbero essere proprio...
Rispondi
di alexus77 [user #3871]
commento del 28/03/2020 ore 06:12:49
Ho avuto ed ho piu' Gibson, e ho suonato molte Heritage, e tuttora possiedo una H535... mah... per me la virtu' sta nel mezzo anche qui.
Belle le Heritage? Paletta bruttina, siamo tutti d'accordo. Fino a circa il 2005 erano buoni strumenti, per il prezzo, migliorabili, ma buoni veramente di base, con potenziale per diventare eccelsi. Esempio, la mia 535 del 2002: ottimi legni, ottime finiture, ma il plek e' una cagata da marketing, che le ho dovuto far fare una bella rettifica dei tasti dal liutaio di fiducia. Hardware osceno, tutto cambiato, pickups sbagliati a mio avviso (Duncan 59), sostituiti con dei Gibson 57 Classic (Gibson........), con tutto il wiring... insomma, ora e' una bomba, ma ne ho cambiate di cose, pero' me l'ero portata via con due soldi all'epoca, quindi...
Tutte le altre Heritage che mi son passate per le mani avevano gli stessi difettucci di setup e in generale non suonavano bene "out of the box", non per i miei gusti almeno. Pero' potrei dire lo stesso di moltissime Gibson, senz'altro di molte USA. Ad esempio, tutte quelle USA che mi son passate per le mani tra il 2005 e il 2012 erano scarsine, tolta una SG Classic con P90 che era veramente un gioiellino.
Se invece si parla di Custom Shop... beh, li allora i paragoni non esistono. Si fanno pagare, ma gente, Gibson da anni ormai sta sfornando vere gemme secondo me, che la Heritage se le scorda.
Detto questo, una manovra stupida questa dell'azione legale, che non fa onore al nome ed alla storia della compagnia.
Rispondi
di Claes [user #29011]
commento del 28/03/2020 ore 17:27:03
...anche Fender ha avuto problemi di questo genere: una causa violazione copyright da loro persa per l'infinità di copie e variazioni della Strat da tempo sul mercato - magari iconiche, ma non è bastato per convincere la Giustizia che invece ha dichiarato che da ora in poi il design (la sagoma del corpo) è di Public Domain cioè copiabile ad infinitum senza problemi altro che una paletta Fender è parte integrale del loro logo e quindi ci si deve necessariamente trovare un nuovo design della paletta - esattamente il caso Heritage che è dunque a posto da quel lato!
Rispondi
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