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Fender rinuncia al frassino?
Fender rinuncia al frassino?
di [user #17844] - pubblicato il

Il frassino sparirà dai prossimi modelli di serie a causa di una drastica riduzione nelle forniture. Lo spiega il rivenditore australiano Guitar Station.
Il frassino, insieme all’ontano, l’acero e il palissandro, è uno dei legni che più ha segnato la storia della liuteria elettrica californiana. Stratocaster e Telecaster in frassino sono un riferimento per gli amanti del vintage e per gli appassionati delle finiture trasparenti e burst per la presenza di venature eleganti e altamente connotanti. Eppure, adesso il frassino potrebbe sparire dai cataloghi Fender.

A darne notizia è Guitar Station, uno dei maggiori rivenditori Fender in Australia. Sul suo sito, lo store ha dedicato un’intera sezione alla “questione frassino” illustrando ragioni e conseguenze, non senza approfittare della situazione per segnalare le inserzioni relative agli ultimi pezzi presenti in magazzino.

Fender rinuncia al frassino?

Guitar Station indica due ragioni in particolari come le responsabili della sparizione del frassino dai nuovi cataloghi Fender.

In primis, gran parte del frassino noto come Swamp Ash impiegato da Fender proviene dalle isole seminate lungo il delta del Mississippi.
Recenti cambiamenti delle condizioni climatiche fanno sì che la zona sia allagata per due terzi dell’anno, riducendo drasticamente gli approvvigionamenti.

Un altro elemento riguarda un insetto proveniente dall’Asia che ha colpito decine di milioni di alberi di frassino in tutto il Nord America nel corso degli ultimi vent’anni.
Sembra che le misure intraprese dagli organi di competenza per correre ai ripari non abbiano dato gli effetti sperati e gli USA dovranno fare i conti con una modifica sostanziale del panorama delle forniture in legno.

Max Gutnik, Vice Presidente Fender, in un recente annuncio ufficiale spiega: “Quel poco di frassino che riusciamo a procurarci continuerà a essere disponibile per una selezione di modelli vintage storicamente corretti”.

Non si fa riferimento per ora all’eventualità di adottare legni sostitutivi e non si spiega se si prevede di reintrodurre il frassino in futuro, né se la carenza di stock interessa la sola Fender o ha colpito anche altri produttori.
In attesa di ulteriori sviluppi, invitiamo a interpretare la notizia per quella che è: un comunicato stringato relativo alla sola produzione Fender del 2020 accompagnato dalle considerazioni personali di un partner commerciale del produttore”.
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di francesco72 [user #31226]
commento del 17/04/2020 ore 10:47:11
C'è una parte della notizia che non ho capito, se "Non si fa riferimento per ora all’eventualità di adottare legni sostitutivi..." i casi sono solo due: o si utilizzeranno altri materiali (finalmente) o si smetteranno di produrre chitarre. Quale delle due?
Ciao
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di Pietro Paolo Falco [user #17844]
commento del 17/04/2020 ore 10:51:44
Intendo legni alternativi al frassino per i modelli che originariamente lo prevederebbero. Come è accaduto, per esempio, con il pau ferro al posto del palissandro in alcune occasioni.
Di sicuro nella produzione di serie resterà l'ontano.
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di maddog [user #21222]
commento del 17/04/2020 ore 13:39:08
Abbiavo avuto le Paeker, le ovation, io ho un basso della kramer con manico in ebanol, ma poi la fender deve essere in ontano o frassino, la gibson deve essere in mogano e acero, i manici etcc.. Colture sostenibili di questi legni non è possibile? Ma quanti alberi si abbatono per l'industria di strumenti musicali? Non mi sembra che i clarini fatti in ebano o i violini con abete della Val di Fiemnme hanno sti problemi.
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di Oliver [user #910]
commento del 17/04/2020 ore 18:23:51
Presumo che dipenda dal fatto che gli strumenti che citi costano MOLTO più di una chitarra prodotta in serie e se ne vendono molti di meno.
Poi considera il fatto che "ebano" non significa nulla, ce ne saranno un centinaio di specie denominate in questo modo, ma non hanno le stesse caratteristiche. Infatti trovi clarinetti "in ebano" da 450€ o da 5500€. Dubito che siano fatti con lo stesso materiale.
Anche di frassino esistono numerose varietà, ma se provi una chitarra che non sia costruita in "swamp ash", la tua schiena te lo fa notare immediatamente.
Quanto al pregiatissimo abete "Val di Fiemme" (quello armonico, che ne è una piccolissima percentuale), è sempre stato piuttosto raro, ma ora paradossalmente ce n'è in grande esubero: i tristemente noti nubifragi degli scorsi anni hanno raso al suolo intere foreste e sono stati addirittura attivati dei crowfunding (vai al link) per evitare che i pregiati abeti di risonanza marcissero sul posto. Ora dovrebbero esserci scorte triple o quadruple rispetto alle normali esigenze, ma tra qualche anno finiranno anche quelle e non ci saranno rimpiazzi, dato che le piante impiegano dai 150 ai 250 anni per arrivare a maturazione...
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di maddog [user #21222]
commento del 17/04/2020 ore 20:35:02
Perdonami, ma ritengo che il costo di un pezzo di legno tornito per fare un clarino o di un pezzo di abete lasciato a stragionare 20 anni (così ho sentito giorni fa in televisione) sono il costo minore per strumenti del genere. A maggior ragione per strumenti a livello industriale.
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di Oliver [user #910]
commento del 17/04/2020 ore 21:20:
In realtà il problema è un po' più complesso.
Quando si parla di strumenti di alta liuteria, fatti uno a uno da un liutaio esperto, i costi ci sono eccome.
Parlando con un famoso liutaio di Padova, ormai una trentina d'anni fa (allora non la parola "sostenibilità" non era nemmeno stata inventata...), mi è stato spiegato che una tavoletta grezza di acero dei balcani scelto (circa 15x40cm), dalla quale si sarebbe ricavata la tavola armonica di un (1) violino, costava allo stesso liutaio 400.000 lire. Che poi corrispondono più o meno al valore effettivo di 400€ odierni.

Tutt'altro discorso la produzione in serie, che ragiona con presupposti quasi antitetici.
Il materiale necessario deve essere di facile e abbondante reperibilità, di qualità costante e uniforme, di costo contenuto e, generalmente, di aspetto uniforme.
Il buon Leo Fender ha scelto di passare dal frassino all'ontano non perchè quest'ultimo suonasse meglio, ma semplicemente perchè si trovava ovunque, costava poco, era più costante nel peso (cosa che con il frassino è meno frequente), aveva una venatura meno marcata e più uniforme (così le chitarre risultavano tutte uguali, aspetto che in una produzione di serie non è affatto secondario) ed era enormemente più facile da lavorare e soprattutto verniciare.
Se avesse iniziato a scarseggiare l'ontano, da uomo pratico e pragmatico qual era avrebbe semplicemente trovato l'alternativa più conveniente, e magari adesso saremmo qui a discutere sulle incomparabili e INSOSTITUIBILI qualità acustiche del pioppo o di chissà che cosa... :)
Rispondi
di maddog [user #21222]
commento del 17/04/2020 ore 21:43:52
Concordo con te in particolare nella seconda parte della risposta. Se la telecaster fossa nata in resina epossidica ora si starebbe a parlare della densità o di eventuali additivi messi nella mescola negli anni in cui fu inventata.
Riguardo al legno ritengo che colture sostenibili finalizzate alla produzione di strumenti musicali possano esistere e convivere con le necessita di salvaguardare il pianeta.
Rispondi
di E! [user #6395]
commento del 17/04/2020 ore 23:50:09
"una tavoletta grezza di acero dei balcani scelto (circa 15x40cm), dalla quale si sarebbe ricavata la tavola armonica di un (1) violino, costava allo stesso liutaio 400.000 lire"

Strano, il mio liutaio mi ha spedito a comprare i legni per la mia chitarra artigianale e per il manico ho preso un pezzo di acero occhiolinato di circa 15x70 cm, scelto tra i pezzi più pregiati. Credo mi sia costato 40 euro o giù di lì.
Rispondi
di Oliver [user #910]
commento del 18/04/2020 ore 00:52:18
Ho avuto le tue stesse perplessità. Nello stesso periodo al quale ho fatto cenno, mi serviva del legno per realizzare la chitarra che avevo progettato. Non avevo idea di dove cercarlo, ma è stato incredibilmente semplice: da Ricordi, che all’epoca vendeva anche strumenti musicali, ho trovato una splendida tavoletta di ebano nerissimo e durissimo per l’equivalente di una decina di euro...
I legni del liutaio che ho citato dovevano essere però davvero speciali, da come ne parlava, li toccava e... li conservava gelosamente sotto chiave
Rispondi
di scrapgtr [user #12444]
commento del 19/04/2020 ore 13:00:40
... e in ogni caso se con l'acero dei Balcani da quattrocentomila lire il liutaio ha fatto la tavola armonica di un violino tanto esperto non doveva essere: l'acero dei Balcani si usa per fondo, fasce e manico, praticamente per tutto il violino tranne proprio la tavola armonica.
Rispondi
di Oliver [user #910]
commento del 16/05/2020 ore 21:08:35
Haha! Ho visto solo ora il commento, perchè non era in risposta al mio e non ho ricevuto notifica.
Ovviamente si tratta di un refuso mio, non certo un errore marchiano che nessun liutaio (nemmeno dilettante) farebbe :)))
Rispondi
di TidalRace [user #16055]
commento del 17/04/2020 ore 11:03:56
Anch'io come Francesco72 credo che sia giunto il momento di adottare materiali alternativi al legno per i corpi, i manici e le tastiere. Già in passato ma anche oggi, sono state fatte chitarre in lucite o perspex, in resine di vari tipi, plastiche, tastiere in resina, micarta e manici rinforzati in grafite. Non credo specie in un'elettrica che questo causi problemi al suono, ma ci guagnerebbe l'ambiente e probabilmente le nostre tasche.
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di spillo91 [user #17528]
commento del 17/04/2020 ore 11:40:32
In linea teorica il tuo discorso non fa una piega. Però è anche vero che un marchio come Parker, specializzato in chitarre costruite con materiali alternativi e di buona qualità, è di fatto fallito. Forse le conoscenze tecniche per usare altri materiali ci sono, tuttavia il mondo degli appassionati delle sei corde non ha molta voglia di abbandonare il buon vecchio legno!
Rispondi
di Ermo87 [user #33057]
commento del 17/04/2020 ore 11:44:09
anche se una parte di me avrà il cuore spezzato, spero davvero prevalga una soluzione ambientale di buon senso. in termini sonori ci sarà solo da guadagnarci. non credo il legno sia mai stato il materiale più efficiente dal punto di vista tecnico. magari sarà veramente il momento in cui il mercato della chitarra elettrica (o degli strumenti musicali in generale) avrà uno slancio verso il futuro e l'innovazione, eliminando quella patina di vintage e nostalgico dagli occhi, magari ritagliandosi nuovamente un ruolo di primo piano nella produzione artistica. se non ci arriva Fender e altri marchi storici, subirà l'avanzata di nuovi brand più attenti all'oggi e soprattutto al domani.
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di vicky utente non più registrato
commento del 17/04/2020 ore 14:21:00
non ho capito, da qualche ano si fa di tutto per diminuire l'uso della plastica e qui qualcuno propone di usare al posto del legno, un materiale rigenerabile, della plastica? Boh.....
Rispondi
di Ermo87 [user #33057]
commento del 17/04/2020 ore 14:23:56
a parte che le plastiche non sono tutte uguali. io parlo generalmente generalmente di materiali innovativi con particolare occhio al green, tra cui rientrano anche plastiche rigenerabili ovviamente.
Rispondi
di Oliver [user #910]
commento del 17/04/2020 ore 18:29:29
La plastica non è necessariamente il demonio. Quella usa e getta lo è, perchè si usa in quantità enormi, si butta immediatamente e, dovendo costare poco, è quasi sempre di pessima qualità. Una chitarra costruita in "plastica" sarebbe comunque un prodotto con una vita lunghissima: non è che la compri e dopo un mese la butti.
Rispondi
di den76 [user #25292]
commento del 20/04/2020 ore 12:40:31
Hai ragione in parte, in fatti si parla soprattutto di prodotti usa e getta tipo gli imballaggi e cose simili. Certe tipologie di legno sono state portate sull'orlo dell'estinzione soprattutto perché provengono da zone dove i controlli non esistevano.
Rispondi
di scrapgtr [user #12444]
commento del 17/04/2020 ore 20:09:17
Siamo sicuri che i materiali alternativi siano preferibili al legno dal punto di vista ambientale? Vi sono legni sostenibili il cui utilizzo comporta sicuramente un costo ambientale, in termini di inquinamento ed energia, inferiore a materiali sintetici o leghe metalliche. In più il legno è facile da lavorare, riciclabile e biodegradabile. L'importante è che i chitarristi capiscano che non è più possibile usare legni tradizionali per evitarne l'estinzione, ma che altri legni possono essere utilizzati in alternativa senza sacrificare la resa funzionale. Taylor sta sperimentando da tempo legni alternativi e sostenibili addirittura su acustiche di pregio, per le elettriche la cosa è più facile. L'unico problema è il conservatorismo tipico dei chitarristi.
Rispondi
di Ermo87 [user #33057]
commento del 17/04/2020 ore 20:15:52
superare il conservatorismo è una necessità per un settore più che mai in crisi. ripeto, ho il cuore a metà ma la sopravvivenza ti impone di guardare avanti in chiave sostenibile. legno o qualsiasi altro materiale a me sta bene. ovvio che i vincoli sia tanti, come dici tu la reperibilità ma anche il costo stesso sono sempre da tener presenti. poi bisogna guardare anche alla resa sonora e ad altre specifiche tecniche. le strade sono da scrivere ma mi spaventa più lo stare fermo di questo mondo.
Rispondi
di gipson [user #32466]
commento del 17/04/2020 ore 21:43:14
Ciao in realtà con i prodotti di sintesi non rispetti per niente l’ambiente. Forse l’approccio dovrebbe essere la conltivazione e taglio controllato del legno.
Rispondi
di edgar587 [user #15315]
commento del 17/04/2020 ore 12:45:28
La Parker è fallita perché produce aborti.
Rispondi
di spillo91 [user #17528]
commento del 17/04/2020 ore 14:06:48
Non sono d'accordo. Dal punto di vista estetico possono piacere o no (a me piacciono), ma a livello qualitativo, nella fascia medio-alta, non hanno nulla da invidiare a marchi ben più blasonati. Poi il suono è particolare, non adstto a tutti i generi. Ma aborti proprio no: un senso ce l'hanno, forse un po' più complesso.
Rispondi
di edgar587 [user #15315]
commento del 20/04/2020 ore 18:27:57
Infatti era un sfogo gratuito dovuto all'estetica xD anni fa fui costretto a imbracciarne una solo perché volevo provare un ampli 3 mi serviva qualcosa con humbucker. Il negoziante mi mise tra le mani la pm20, la single cut, per capirsi. All'epoca ero ancora più scarso di ora, quindi non entro nel merito di cosa suona, ma la sensazione di degrado e umiliazione del trovarsi quel pretenzioso finto ergonomico tra le mani..... fu la stessa di quando finisci a letto con una che proprio non ti piace. Ma è un periodo di magra e te la fai andare bene... Ho bisogno di uno psicanalista xD
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 17/04/2020 ore 13:16:02
Il frassino era di due tipi quello normale più leggero e bello e quello di palude, un po' più bruttino è più pesante.
Una chitarra molto famosa era quella del 1973 di Blackmore.
Rispondi
di sidale [user #29948]
commento del 17/04/2020 ore 13:32:26
Credo che sia il contrario, è il frassino di palude ad essere più leggero.
Rispondi
di sidale [user #29948]
commento del 17/04/2020 ore 13:35:46
Non penso che sia un dramma utilizzare essenze alternative per i body,il nostro Mehari per i suoi gioielli spazia con legno di ogni sorta costruendo magnifici strumenti che suonano alla grandissima quindi...
Rispondi
di Oliver [user #910]
commento del 17/04/2020 ore 18:39:26
Mi piace il legno, adoro sentirlo, annusarlo, lavorarlo, toccarlo e guardarlo.
Giorni fa un raggio di sole ha illuminato il top della mia lespaul, appoggiata sul letto: l'effetto della luce radente sulla fiammatura era così bello che l'ho fotografata :)
Però forse siamo un po' talebani. Quando si parla di strumenti solid body, amplificati, il legno non è l'unica soluzione e forse neanche la migliore in assoluto.
Sono certo che più di qualcuno avrebbe difficoltà a riconoscere di cosa è fatta una chitarra con una verniciatura coprente, e non so quanti sarebbero veramente disposti a mettere la mano sul fuoco in un blind test.
Rispondi
di sidale [user #29948]
commento del 18/04/2020 ore 13:32:30
Assolutamente d'accordo
Rispondi
di maxventu [user #4785]
commento del 17/04/2020 ore 13:58:53
Dal punto di vista climatico e ambientale è sempre un dispiacere, come era già accaduto per il palissandro , forse anche per alcuni tipi di ebano, etc.
E' chiaro che è nel giusto chi scrive proponendo piantagioni sostenibili.
Al contempo, possiamo farne una questione di tradizione, di immagine, anche di peso etc. , tuttavia il frassino, usato per il body, credo sia in minima parte responsabile del timbro, in una chitarra solid body con manico avvitato
saluti a tutti
Rispondi
di ovinda [user #46688]
commento del 17/04/2020 ore 14:17:35
Dato che la chitarra è uno strumento che ormai non ha più nulla da dire, gran parte dei musicisti va avanti scimmiottando musicisti di 40, 50 e 60 anni fa, addirittura gli stessi musicisti che hanno fatto la storia dello strumento, replicano i sè stessi di 40, 50 e 60 anni fa, direi che bisogna proibire l’uso del legno per i body delle chitarre, perchè ormai la chitarra è solo uno strumento per persone che si autocompiacciono ma non hanno più nulla da dire (salvo alcune eccezioni). Ci sono tanti materiali da utilizzare: resine, plastiche recuperate, legni recuperati da prodotti realizzati in secoli di produzioni artigianali e industriali. materiali di scarto, rifiuti domestici e industriali. Basta solo la volontà e anche i chitarristi dovrebbero smetterla di essere egoisti, non hanno più nulla da dire, però vogliono gli strumenti perfetti fatti con il legno x o y perchè è lo stesso tipo di legno usato dal musicista z nel disco del 1974, con la chitarra w prodotta nel 1956, ecc. Poi vai a vedere e stanno tutti a suonare le stesse cose. Basta comporare chitarre con il body in legno. Non serve a nulla per il suono, il sustain si ottiene anche con altri materiali e con una progettazione ingegneristica corretta. Inoltre con materiali recuperati i costi calerebbero. Eh, però il musicista malato mentale che non ha più nulla da dire, non cede al proprio egoismo...
Rispondi
di E! [user #6395]
commento del 17/04/2020 ore 14:42:59
Ragionando in una prospettiva così intransigente che in confronto la Corea è uno stato liberale, bisognerebbe proibire anche tutti i pavimenti in legno, le fioriere, gli steccati, le credenze, le sedie, i tavolini, le mensole, i tetti...... Mi sembra alquanto irrealizzabile come cosa.
Rispondi
di ovinda [user #46688]
commento del 17/04/2020 ore 14:56:38
No, perchè io non voglio vietare le chitarre, ma semplicemente spingere per rinunciare al legno, tanto ormai la figura del chitarrista musicista professionista non esiste quasi più, stiamo parlando di persone che acquistano le chitarre per starsene a suonare nella propria stanzetta o al massimo per fare le cover di brani di 40-50 o 60 anni fa facendosi sottopagare a nero in qualche pub di serie Z. Se questo è il mondo della chitarra nel 90% dei casi, allora la chitarra non deve essere più realizzara con materiali pregiati, ma con materiali di recupero grazie a progetti ingegneristici ben realizzati.
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 17/04/2020 ore 15:46:20
Sulle prime ho pensato fossi il buon vecchio iconoclast/joker/james007, poi ho realizzato che forse sei solo rimasto indietro. In realtà buona musica con la chitarra se ne fa ancora e moltissimi chitarristi danno il loro apporto a gruppi musicali nuovi e che hanno qualcosa da dire. Nick Johnston, ad esempio, non li ha nemmeno compiuti 40 anni.
Magari tu e la tua chitarra non avete più nulla da dire, ma, fortunatamente, non siete l'universo chitarristico ne' tantomeno quello musicale.
Ciao
Rispondi
di ovinda [user #46688]
commento del 17/04/2020 ore 15:57:53
No, il mondo chitarristico ha esaurito quello che aveva da dire. Citi Nick Johnston, ma è un se plice manierista che non aggiunge nulla a quanto già fatto, per carità. Se questi sonoi tuoi riferimenti, non posso che ribadirti che il mondo della chitarra ha già dato tutto quello che aveva da dire.
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 17/04/2020 ore 16:43:43
E' particolare questa tua apoditticità: tu sentenzi ed hai ragione. Sarebbe bello se argomentassi, anzi, sarebbe la normalità. Ovviamente se dietro al nickname ovinda si nasconde il più grande chitarrista di tutti i tempi, mi rimangio tutto, ma altrimenti, le tue convinzioni valgono come le mie, le sue, quelle di tutti, insomma. Inoltre sembra proprio che tu scambi i tuoi gusti per una sorta di metro di giudizio.
Infine o non sai chi è Nick Johnston o lo scambi per un tuo parente omonimo. Se c'è proprio una cosa per cui è divenuto noto è l'aver portato una ventata di novità nel mondo del chitarrismo solistico. O forse non sai cosa significa "manierista".
Ciao
Rispondi
di Mimmo66 [user #26026]
commento del 17/04/2020 ore 17:45:01
che suona con le mani? :-D
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 17/04/2020 ore 16:46:14
Perdonami, ma che discorso è "Dato che la chitarra è uno strumento che non ha più nulla da dire....".
"chitarristi egoisti... musicisti malati mentali che non hanno più nulla da dire".
Ma chi lo dice? tu?
Dai, sarebbe come dire che "il violino non ha più nulla da dire, quindi possono anche sparire tutti".
Mi sembra che tu abbia un orizzonte un filo distorto,
Rispondi
di Aiace Telamonio [user #51168]
commento del 17/04/2020 ore 17:21:18
Però, scusa io sono un neofita quindi c'è la possibilità che io dica sciocchezze, so che Stradivari passava giorni a 'testare' la risonanza dei legni (legni, non plastiche) che solo dopo un suo attento ascolto e la sua esperienza si dimostravano 'adatti' alla realizzazione dei suoi inarrivabili strumenti.
La risonanza, il colore (acustico), la 'tempra' dei legnami veniva da lui attentamente valutata.
Per tutto il resto c'è già l'elettronica, ma.... vuoi mettere il SUONO di uno Stradivari?
Anni fa, alla nascita del compact disc, venni invitato ad una seduta di ascolto del (allora) nuovo sistema e io non potei che dire: "Ma voi l'avete mai sentita una orchestra dal vivo?".
È la stessa cosa che penso riguardo alle "chitarre di plastica".
Posseggo (felicemente) una Strato special e una Gibson sg se luxe. Non credo che una chitarra di plastica riuscirà mai ad eguagliare.
Può essere che mi sbaglio, ma fino a prova contraria A ME LASCIATEMI IL LEGNO.
Rispondi
di yasodanandana [user #699]
commento del 18/04/2020 ore 01:49:36
il fatto è che in un chitarra solid body non serve per caratterizzare il suono dello strumento ma è semplicemente un supporto sufficientemente rigido per non ostacolare la vibrazione delle corde. Non a caso Leo Fender ha scelto di usare legni che dal punto di vista liuteristico non esistono.

Per cui non è per niente strano che un corpo di chitarra solid body fatto di un materiale qualsiasi, però rigido, possa supportare un suono godibile e apprezzabile quanto un body, o manico, di legno..
Rispondi
di Aiace Telamonio [user #51168]
commento del 18/04/2020 ore 06:32:58
Sarà come dici tu, ma posseggo anche una chitarra (senza fare nomi, ma era "di moda" una ventina d'anni fa) con cassa in plastica, acustica ed elettrica, con cassa sagomata, ma.... sonoramente è una tagedia: senza amplificazione non si sente, la rigidità è scarsa, sembra continuamente 'smorzata' (tu dirai "è la chitarra“, io dico:" no, sono i materiali"). La mia Gibson sg de luxe (anno 1998) quando la sfiori vibra tutta, e la vibrazione si protrae nel tempo. Quando suono l'Ovation (ecco: alla fine l'ho detto!) non sento vibrare nemmeno il manico, non ti dico la cassa acustica. Sono anche in possesso di altre chitarre, e di diverse categorie di prezzo. Quella roba di plastica è l'ultima che sceglierei per suonare.
Rispondi
di yasodanandana [user #699]
commento del 18/04/2020 ore 19:57:46
i gusti sono gusti, per qualcuno le ovation sono chitarre meravigliose e anche io le apprezzo. Ma in ogni caso siccome il legno di una solid body non fa il suono ma semplicemente dovrebbe solo non ostacolare le vibrazioni della corda, non è difficile arguire che il suo pregio conta zero. Infatti se la Gibson utilizza, per tradizione, legni di un certo pregio, Fender, che vende più di Gibson usa legno di nessuna rilevanza. Per questo motivo non è difficile arguire che se la bontà del legno non conta, non conta nemmeno che si tratti di legno ..
Rispondi
di Aiace Telamonio [user #51168]
commento del 19/04/2020 ore 07:56:0
Quindi, secondo te, il body non partecipa in alcun modo al contenuto armonico di una chitarra ("tanto poi fa tutto il pick up...")? Se fosse come dici tu il "ragazzino che suona il manico di scopa" (Les Paul) avrebbe anche potuto fare a meno del body oppure realizzarlo in bachelite (a quei tempi molto in auge nel nord America) ? Perché allora scelse il legno? (da ragazzino dormivo in un mobile-letto che costituiva un enorme cassa armonica che appoggiandoci sopra la chitarra elettrica la amplificata senza bisogno di alimentazione elettrica, l'amplificazione avveniva attraverso la risonanza tra chitarra e mobile, proprio perché la chitarra vibrava è il mobile con lei. Mi domando cosa sarebbe successo se la chitarra fosse stata un pezzo di alluminio - plastica, fibra di vetro, cemento armato - senza vibrazioni.....
Rispondi
di yasodanandana [user #699]
commento del 19/04/2020 ore 11:58:52
in effetti il pick up fa quasi tutto dato che il body, semplicemente, deve essere rigido e non ostacolare, appunto, la corda che vibra di fronte al pick up. Quindi il body non può essere di parmigiana di melanzane o di burro, ma può essere di qualsiasi materiale che offra sufficiente rigidità.

I costruttori di chitarra elettrica hanno scelto il legno per seguire una tradizione e/o perchè lo hanno considerato conveniente. Gibson è stata meno audace e ha impiegato legni di comune uso liuteristico, Fender se ne è fottuto alla grande ed ha usato ciò che gli conveniva economicamente. E Fender è famosa anche per costruire chitarre pure pregiate addirittura con scarti incollati..

la chitarra elettrica appoggiata al mobile cavo fa suonare il mobile proprio perchè è semplicemente rigida e non interferisce, o interferisce pochissimo col suo "timbro", sulla vibrazione della corda. (sospetto infatti che una chitarra acustica "trasmetterebbe" al mobile molto di meno). Se al tuo mobile appoggiassi una steinberger, o un Alumabass, o la chitarra di metallo che usa ligabue, o una comune fender fatta di scarti e colla, il tuo mobile suonerebbe comunque :-)
Rispondi
di Aiace Telamonio [user #51168]
commento del 19/04/2020 ore 14:02:33
Quindi il fatto che il ponte sia parte integrante del body e con lui partecipa alla vibrazione di TUTTO IL CORPO CHITARRA non ha alcun significato? Una chitarra non è una "semplice cassa armonica" (a proposito: la cassa di risonanza di una acustica partecipa ECCOME alla voce, al timbro e al colore di QUALSIASI strumento, foss'anche la voce umana, lo sapevano già greci e romani che costruivano i loro 'teatri' con sotto degli otri proprio con quella funzione.
Tu fai confusione (secondo me) tra una cassa acustica di un impianto hifi (che non deve risuonare per non aggiungere niente al segnale originale) con una tavola che invece partecipa al suono uscito dalle corde e mediato, proprio attraverso il p. u., proprio alla voce della stessa. È un pov come se tu dicessi:"chissenefrega se quel cantante non ha voce, col mio microfono lo faccio cantare come Caruso". Mi spiace ma non la penso come te.
Rispondi
di yasodanandana [user #699]
commento del 19/04/2020 ore 15:15:2
abbi pazienza ma le obiezioni che fai, come la tua osservazione sulla chitarra acustica, non hanno a che vedere con ciò che ho affermato. Certo che in una chitarra acustica il materiale del corpo conta, proprio perchè nella chitarra acustica il corpo partecipa attivamente al timbro, al volume ecc.

è la chitarra solid body che funziona in modo differente... e accolgo anche l'analogia con la cassa hifi .. come nella cassa hi fi devono suonare gli altoparlanti e non la scatola di legno, nella solid body lo scopo è che suoni la corda, non il corpo .. (anche se poi i due scopi vengono ottenuti in modo, direi, opposto)

Rispondi
di Aiace Telamonio [user #51168]
commento del 19/04/2020 ore 15:33:32
Il suono del body in una chitarra elettrica è quello che da personalità, colore, voce e dinamica. O forse vuoi dirmi che una fender tele mex suona come una fender tele americana? Non credo sia possibile (intendo fisicamente) eliminare qualsiasi vibrazione del corpo una volta che tu gli metti le corde e suoni quello strumento, quindi si tratta di un semplice tentativo maldestro di eliminare queste vibrazioni. Tu dici che il suono totale ci guadagna, io dico di no.
Rispondi
di yasodanandana [user #699]
commento del 19/04/2020 ore 16:08:00
a parte che ancora mi stai contestando cose che non ho affermato, e non c'è niente di male, non stiamo decidendo delle sorti del mondo, si, lo scopo della solid body o dell'invenzione della stessa è che l'apporto dei materiali con i quali è costruita sia minimizzato. Per Les Paul e Leo Fender in linea di massima la solid body è una struttura neutrale che rispetta e supporta con la maggiore fedeltà possibile la pura vibrazione della corda. E fender in particolare attua ciò con l'impiego di legni ... "qualsiasi"
Rispondi
di Aiace Telamonio [user #51168]
commento del 19/04/2020 ore 16:33:56
Ma la corda da una parte è attaccata al manico, ma l'altra è attaccata ad un ponte, che appoggia sul body...
Rispondi
di satisfaction [user #17423]
commento del 17/04/2020 ore 17:33:30
Ciao, hai fatto un lungo elenco di materiali, dicendoci che hanno un impatto ambientale inferiore al legno (cosa tutta da dimostrare), senza però portare un solo esempio concreto di applicazione per la costruzione di strumenti quali chitarre. Parli di una mancanza di volontà, senza dire chi dovrebbe mettercela questa volontà. Non ti sembra di essere stato un po' vago? Se nuovi materiali non sono stati introdotti con successo fino ad ora, qualche valido motivo ci sarà. E poi non mi sembra che tutto il popolo chitarristico sia così chiuso alle novità, basti vedere il fenomeno del digitale che ha invaso negli ultimi anni la strumentazione di molti. Comprendo e posso anche condividere le tue ragioni, però mi sembra che il tuo discorso sia quantomeno da argomentare.
Rispondi
di Skywalker8 [user #40706]
commento del 18/04/2020 ore 04:58:46
Io non sono nessuno. Sono un chitarrista mediocre e sono altamente convinto che il body faccia pochissimo del suono di una chitarra solidbody. Detto ciò, la Electric Guitar Company fa body in alluminio ed in plexiglass e sono fighissimi. Tempo fa la stessa Fender aveva pubblicato un video nel quale faceva intravedere un esemplare custom in cartone pressato con tanto di forellini non riempiti.
Io, che sono un chitarrista molto modesto, mi sto ingegnando per portare nella musica che compongo il mio personale tocco, assieme al testo. Il principale pedale che uso, il Freeze, non esisteva fino a pochi anni fa e non era nemmeno concepito in live. È il fulcro del mio suono e tutto il mio playing ruota attorno al fatto che suono la chitarra, sì, ma è come se suonassi un organo.
La parte solista del mio gruppo è quasi completamente affidata al sassofono.
Quindi non posso scimmiottare il passato e non ho un gruppo chitarrocentrico. Per il tuo ragionamento quindi io non dovrei neanche esistere...:)
Non volevo essere superbo o egocentrico ma hai colto una questione che mi sta molto a cuore
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 17/04/2020 ore 14:47:38
Secondo me quello degli strumenti non è un mercato che mette in crisi la produzione di legname e il pianeta.
Io credo che gestendo le piantagioni in modo responsabile si potrebbe proseguire all'infinito nella produzione degli strumenti.
È ben altro che mette in crisi il pianeta. Poi detta come va detta, il pianeta non va in crisi, è l'uomo che va in crisi.
Uno fra tutti la deforestazione massiccia amazzonica, per motivi che esulano totalmente dall'industria musicale. Più tutto il resto.
Poi ci si mettono questi insetti asiatici (che hanno piuttosto rotto i coglioni), perché oltre al frassino di palude americano stanno devastando molto altro.... e questo è il rovescio della medaglia della globalizzazione (vedi anche le note forme virali).
Rispondi
di ovinda [user #46688]
commento del 17/04/2020 ore 14:59:34
Il ragionamento è sbagliato perchè tutte le cstegorie consumistiche (tra cui anche quella degli strumenti musicali) mettono sotto stress il paese.
Il ragionamento razzistico sugli asiatici non ha senso, perchè gli asiatici lavorano per tutto il mondo, loro producono e gli altri comprano, se non cifosse richiesta da parte del mondo occidentale, si gratterebbero i pollici. E allora gli asiatici rappresentano l’altra faccia del mondo capitalistico che abbiamo creato noi occidentali.
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 17/04/2020 ore 15:11:30
Tu pensala come vuoi, io continuo a credere che vi siano categorie consumistiche che "mettono in crisi" molto più di altre.
Una cosa, per cortesia, non associarmi a ragionamenti razzistici (altrimenti mi girano forte le balle), perché io ho parlato di insetti asiatici, non di persone asiatiche. Grazie.
Rispondi
di ovinda [user #46688]
commento del 17/04/2020 ore 15:54:24
Tutte le categorie consumistiche danneggiano la natura, non si può lasciare fuori da un ragionamente globale la produzione di chitarre solo perchè a te piacciono le chitarre, ragionando in questo modo, ogni settore può esporre le proprie ragioni, valide quanto le tue, per sostenere che il proprio settore va escluso da eventuali bandi per l’uso del legno.
Se alludi al coronavirus, non ha nulla a che fare con gli insetti, pertanto ti sei espresso in modo tale da essere male interpretato.
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 17/04/2020 ore 15:57:19
Scusa, ma tu vivi in una capanna nel bosco cibandoti di bacche e funghi o sei anche tu un consumatore come tutti noi? Non usi l'auto o la moto o un qualunque altro macchinario che consuma combustibile? Hai forse la ciclette attaccata ad una dinamo gigante e guardi la tv pedalando? Prima di tuonare dal pulpito sarebbe meglio rendersi conto che ognuno sta facendo la propria parte, in negativo, per cui anzichè punatre il dito contro gli altri sarebbe meglio, in silenzio, iniziare a raccogliere la propria di sporcizia e limitare i propri di consumi. Cosa che tutti dicono, ma a guardare i dati, nessuno fa veramente.
Mi sembra anche che abbia frainteso MM, l'insetto asiatico è quello che sta infestando le paludi del Mississipi, mica una metafora per "gli sporchi viet-cong", lo si capisce anche dal fatto che si riferisce alla globalizzazione, la stessa che ti permette di andare sabato sera con la tua bella a mangiare fusion, ma che ha portato nel Po la nutria o la vespa cinese nelle coltivazioni italiane.
Ciao
Rispondi
di ovinda [user #46688]
commento del 17/04/2020 ore 14:59:36
Il ragionamento è sbagliato perchè tutte le cstegorie consumistiche (tra cui anche quella degli strumenti musicali) mettono sotto stress il paese.
Il ragionamento razzistico sugli asiatici non ha senso, perchè gli asiatici lavorano per tutto il mondo, loro producono e gli altri comprano, se non cifosse richiesta da parte del mondo occidentale, si gratterebbero i pollici. E allora gli asiatici rappresentano l’altra faccia del mondo capitalistico che abbiamo creato noi occidentali.
Rispondi
di zabu [user #2321]
commento del 17/04/2020 ore 20:52:36
Credo ti si sfuggito che proprio nell'articolo si parla di "insetti asiatici" nel senso letterale della parola: ovvero insetti non nativi del Nord America (potevano pure venire dall'Europa o dal'Australia e non cambiava nulla) introdotti nell'ambiente per sbaglio probabilmente che hanno attaccato gli alberi di frassino. Nessuno mi pare nei post sopra abbia espresso pensieri razzista!
Rispondi
di MuddyWaters [user #47880]
commento del 17/04/2020 ore 15:06:13
Per me Fender non esiste più.
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 17/04/2020 ore 16:01:24
Io invece l'ho rivalutata con la serie American Ultra; ho provato la strato HSS e mi piace parecchio. Peccato che, da un lato, io non sia chitarrista che vale 2.000 euro di chitarra e, dall'altro, che abbiano messo a dun prezzo così alto quelel che sono chitarre valide, ma (ad onor dle vero) con alcuni piccoli accorgimenti e novità rispetto a dun progetto ormai ammortizzato da una vita.
Ciao
Rispondi
di go00742 [user #875]
commento del 17/04/2020 ore 15:58:51
"Un altro elemento riguarda un insetto proveniente dall’Asia che ha colpito decine di milioni di alberi di frassino in tutto il Nord America nel corso degli ultimi vent’anni."

Beh come sempre sono stati tempestivi contro il parassita...ahahahahah

Come dire c'è un parassita che distrugge le patate nel giro di 20 anni ...soluzione niente più patate nel 2040.
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 17/04/2020 ore 16:02:53
Beh gli americani son ragazzi: finchè una cosa funziona e vende va bene, quando accenna una piccola crisi è morta, sepolta ed il ricordo cancellato, giusto per non perdere tempo.
Ciao
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 17/04/2020 ore 16:49:05
Cmq il frassino era quello molto Funky.
Veniva usato per le Stratocaster Natural a partire, più o meno, dal 1972 o giù di lì.
Credo che parlando di body, la sua rilevanza era sostanzialmente nulla.
Ciò che conta alla fine è il manico, il legno del manico
Rispondi
di Rothko61 [user #32606]
commento del 17/04/2020 ore 18:08:44
Scusate l'OT, ma dopo tutte queste disquisizioni mi vien da dire "Viva le chitarre del nostro liutaio Barbanera", fatte con legno di castagno, di pino, di quel-che-vi-vien-in-mente, di casse vecchie, di botti di rovere, dei mobili della nonna... belle da morire, che ancora profumano di pane e salame!
Ecco, mi ritiro...
Rispondi
di sidale [user #29948]
commento del 18/04/2020 ore 13:29:04
Il mio accenno a Mehari(aka Barbanera)si riferiva proprio a quello che hai detto tu😉
Rispondi
di zabu [user #2321]
commento del 17/04/2020 ore 18:43:41
Certamente i cambiamenti climatici sono -e saranno sempre di più- un problema che a vari livelli di gravità stanno già producendo un impatto sulle nostre abitudini e sui nostri stili di vita. Sicuramente dobbiamo ridurre di molto il livello di consumo delle risorse naturali se non vogliamo andare incontro ad una crisi ambientale globale.

Il discorso dell'impiego del legno però è da valutare nell'ottica di risorse forestali rinnovabili e non rinnovabili. Alcuni tipi di alberi provengono da foreste rinnovabili. Leggevo recentemente che anzi un modo molto efficace per combattere l'effetto serra sarebbe quello di piantare più foreste rinnovabili e ciclicamente tagliare gli alberi. Il legname, ricavato potrebbe essere tranquillamente utilizzato poi come legname da costruzione o per altro (incluse chitarre). Di fatto sarebbe un modo di mettere in "stoccaggio" l'anidride carbonica e di toglierla dall'atmosfera. Altre risorse forestali non sono rinnovabili (vedi le foreste tropicali) e andrebbero anzi protette.

Da questo punto di vista quindi non necessariamente dobbiamo rinunciare al legno per i nostri amati strumenti. I materiali sintetici probabilmente hanno un impatto ambientale maggiore. Bisogna solo scegliere legni che vengono da risorse rinnovabili.



Rispondi
di frankpoogy [user #45097]
commento del 18/04/2020 ore 13:11:1
Concordo con te, i legni sosteniblli dal punto di vista ambientale ci sono e possono scontentare solo chi tiene molto allo "storicamente corretto" (e non credo che siano la grande maggioranza dei chitarristi).
Rispondi
di zabu [user #2321]
commento del 18/04/2020 ore 16:55:5
Esattamente. Che poi a ben vedere se si parla in particolare di chitarre solid body si utilizzano già molti legni che (se provengono da foreste correttamente gestite) non hanno un impatto ambientale. In particolare l'acero in Nord America è una pianta comunissima. Per questo motivo per i manici, in particolare, problemi non ce ne sono. Anche l'ontano americano (red alder) utilizzato per i corpi non è considerata assolutamente una pianta in pericolo. Il pioppo pure è pienamente sostenibile (una pianta che per altro si coltiva comunemente è ha un accrescimento molto rapido) restituisce un timbro molto simile a quello dell'ontano e può essere utilizzato anche per i corpi. L'unica cosa è che esteticamente non si presta alle finiture semitrasparenti per cui è meno popolare dell'ontano.

I più problematici sono i legni tropicali, ma anche lì bisogna vedere. Il palissandro utilizzato sulle chitarre proviene, ad esempio, tutto dall'India, dove è una pianta che viene coltivata. Il problema con il palissandro sono i tagli illegali delle foreste naturali praticati in altri paesi.
Rispondi
di frank73 [user #21824]
commento del 17/04/2020 ore 21:34:06
A me pare che l'integralismo chitarristico (in cui mi ci ficco pure io) sia qualcosa che manco Bin Laden. Però sarei d'accordo con l'utilizzo di legni di recupero per riequilibrare un pochino le cose. Altri materiali boh... Negli anni anno provato in parecchi con plastiche alluminio e materiali vari però il legno è sacrosanto ed il fatto che i materiali alternativi nn abbiano avuto presa sulla massa penso ne sia la riprova.
Rispondi
di yasodanandana [user #699]
commento del 18/04/2020 ore 01:55:50
.. sospetto che i chitarristi appassionati di legni e patiti dei materiali "originali" degli anni 50 e 60 siano una minoranza. Le case produttrici a mio parere continuano a fare strumenti di legno semplicemente perchè a loro risulta una soluzione vantaggiosa dal punto di vista economico.
Quando la situazione ambientale sarà più critica di adesso, e gli stati porranno limiti all'utilizzo del legno, mi sa che i produttori cominceranno a fare chitarre con "altro" e nessuno se ne risentirà se non qualche "esperto" .... :-)
Rispondi
di E! [user #6395]
commento del 18/04/2020 ore 10:18:43
Facciamo lo stesso discorso anche per quanto riguarda pianoforti, contrabbassi, violini e così via? Anche in quegli ambienti ci sono tanti "esperti" (io lo scrivo senza virgolette e sorrisino).
Non ho mai sentito una chitarra non in legno (ad esempio una Parker) suonare come una in legno, poi certo... Ci sono musicisti a cui non interessa o che semplicemente non colgono le differenze.

In ultimo, credo che in ogni famiglia ci siano almeno un tavolo, delle sedie, dei letti, delle porte e diversi altri mobili in legno per un peso di diverse centinaia di chili a famiglia (che diventano migliaia di kg se ci sono i tetti in legno di diverse villette), quindi forse bisognerebbe indirizzare le energie intellettuali in altri ambiti.

Rispondi
di SysOper [user #10963]
commento del 18/04/2020 ore 17:24:59
Ma le Parker sono in legno e suonano come chitarre in legno... la fibra è utilizzata solo per rinforzare il manico e per la tastiera
Rispondi
di yasodanandana [user #699]
commento del 18/04/2020 ore 17:52:57
nei pianoforti e contrabbassi il legno FA il suono, per cui, anche se non escludo che si possano costruire ottimi piani e contrabbassi con altri materiali, per le chitarre solid body la questione è differente.
Sono convinto che molti di coloro che dicono che la Parker non suona bene perchè non è di legno, è perchè sanno che non è di legno. Se non lo sapessero o se suonassero una Telecaster fatta con lo stesso materiale della Parker, farebbero "WOW!!" ... :-)
Rispondi
di scrapgtr [user #12444]
commento del 19/04/2020 ore 12:54:33
E comunque la Parker è di legno (abete) rivestito da uno esoscheletro in materiale composito. Quindi quelli che dicono che la Parker non suona bene sbagliano due volte.
Rispondi
di yasodanandana [user #699]
commento del 19/04/2020 ore 12:57:46
ho l'impressione che nella parker sia rilevante tale esoscheletro e l'abete sia semplicemente un riempitivo. Nel senso che trovo appropriato considerarla una chitarra non di legno, ma posso sbagliarmi .. :-)
Rispondi
di scrapgtr [user #12444]
commento del 19/04/2020 ore 13:16:5
Ho avuto una Parker, secondo Ken Parker il legno è funzionale al suono e l'esoscheletro è per la rigidità: la prima pubblicità della Parker insisteva molto sul fatto che fosse una chitarra principalmente in legno. la mia Parker in abete (una delle prime uscite) comunque era diversa da un modello successivo in mogano, pur avendo gli stessi componenti elettronici, lo stesso esoscheletro e lo stesso hardware. del resto se il legno fosse stato un riempitivo Parker avrebbe usato un legno qualsiasi e non legni tipicamente usati in liuteria. Comunque anch'io la penso come te (e anch'io, come sai, ho due Danelectro e ho avuto la tua Dynelectron in pregiato compensato made in Brianza): purché suoni bene tutto va bene: ho chitarre elettriche col corpo in un unico pezzo di mogano sudamericano, una cava con top in abete, una solida con top in acero, altre con il corpo fatto con un numero imprecisato di pezzi di ontano o tiglio, altre di masonite e una addirittura (la lap steel National che si intravede nella foto del profilo) fatta di nonsocosa (legno è legno, ma chissà quale) rivestito di celluloide madreperlata, eppure tutte, per l'uso che ne devo fare, suonano bene.
Rispondi
di yasodanandana [user #699]
commento del 19/04/2020 ore 13:58:1
graZZZZie :-)
Rispondi
di yasodanandana [user #699]
commento del 18/04/2020 ore 17:53:10
nei pianoforti e contrabbassi il legno FA il suono, per cui, anche se non escludo che si possano costruire ottimi piani e contrabbassi con altri materiali, per le chitarre solid body la questione è differente.
Sono convinto che molti di coloro che dicono che la Parker non suona bene perchè non è di legno, è perchè sanno che non è di legno. Se non lo sapessero o se suonassero una Telecaster fatta con lo stesso materiale della Parker, farebbero "WOW!!" ... :-)
Rispondi
di zabu [user #2321]
commento del 18/04/2020 ore 19:05:0
Probabilmente hai ragione anche tu che una chitarra solid body che suoni bene si può realizzare tranquillamente con materiali alternativi. Il punto secondo me è che è tutto da dimostrare che strumenti realizzati con resine sintetiche, plastica etc. abbiano un impatto ambientale minore del legno, sia a livello di smaltimento, che di "carbon footprint" (impronta ecologica del carbonio). Come scrivevo la corretta gestione delle risorse forestali, con il taglio periodico e ricrescita degli alberi, potrebbero anzi essere utilizzati per combattere i cambiamenti climatici. Basti considerare che dal punto di vista ambientale sarebbe auspicabile ad esempio che si costruissero più edifici in legno che in cemento, che ha un impatto ambientale veramente terribile per la sua produzione.
Rispondi
di scrapgtr [user #12444]
commento del 19/04/2020 ore 13:23:58
Sono d'accordo anche su questo, ci sono costruttori, anche di chitarre cosiddette boutique, che stanno scoprendo il legno riciclato (travi usate nell'edilizia, vecchi scaffali da ufficio in massello di mogano, addirittura sedie di cinema e vecchi skateboard) o legni sostenibili, come il pioppo, che costa poco, viene coltivato, cresce in fretta, può avere un bell'aspetto e suona bene per il corpo delle solid body. Unica sua pecca: è stato usato per molto tempo per fare chitarre economiche e viene associato solo a quelle. ma se si prescinde dai preconcetti è un materiale più sostenibile e più sano dei sintetici.
Rispondi
di E! [user #6395]
commento del 19/04/2020 ore 14:52:01
Ma qui nessuno dice che una chitarra in legno riciclato o in masonite o in esoscheletro suonerà male per forza. Quella è una questione di gusti. Qui si è perso di vista il punto focale del discorso, tutto è partito dalla frase secondo la quale quando "i produttori cominceranno a fare chitarre con "altro" e nessuno se ne risentirà".
E ancora "Il chitarrista, se all'oscuro, apprezzerebbe tranquillamente la chitarra fatta di monnezza".

Io non sono d'accordo su questo. Se la Fender sostituirà il legno di stratocaster e telecaster, con esoscheletri o corpi in masonite personalmente me ne accorgerei e come me migliaia di altri musicisti, perché il suono di stratocaster e telecaster è fatto (anche) dal legno e da quei particolari tipi di legno.
E lo dico a ragion veduta, perché ho fatto sostituire un pezzo della mia strato con altro tipo di legno e la chitarra sembrava un'altra.

Non dico che un nuovo modello di Telecaster fatta in vetro farà schifo a prescindere. Dico che non sarà più una Telecaster con il suono classico da Telecaster.
Rispondi
di scrapgtr [user #12444]
commento del 19/04/2020 ore 16:03:55
La differenza con una Telecaster di legno sarà più o meno la stessa che c'è tra due diverse Telecaster di legno, non necessariamente fatte di legni diversi. La mia Stratocaster, ontano e acero, l'ho scelta in negozio tra tre apperentemente identiche. Non sarei onesto se dicessi che suonavano esattamente identiche tra loro nel confronto, ed infatti ne ho scelta una a ragion veduta, ma ciascuna suonava tipicamente Stratocaster: sono convinto che se ce ne fosse stata una in frassino o in tiglio, tanto per restare su essenze tipicamente usate da Fender, non si sarebbe discostata più di tanto dalle tre in ontano. Se però a una delle tre fossero stati montati dei pick up di tipo diverso, o avesse avuto il ponte hardtail, la differenza sarebbe stata ben più rilevante. Tutto qui. Prova le due versioni della Eastman sb 59, quella con i Duncan 59 e quella con i Lollar Imperial: a parità di legni (corpo in un solo pezzo di mogano, top in acero, manico di mogano con tastiera in ebano) e di hardware da spente suonano incredibilmente simili, nell'amplificatore c'è un abisso. Tutto qui. Yasodanandana non vuole propugnare la superiorità di una chitarra fatta di chissà che rispetto ad una di legno, e io nemmeno, ma solo far presente che certi materiali rispetto ad altri sono più un feticcio che altro. Tra parentesi, ci sono chitarre tele style in alluminio o acciaio che suonano più vere di certi pezzi di frassino affogato in un'autobotte di poliestere Fender dei tardi anni '70 che qualcuno si ostina a pagare un botto perché "vintage'".
Rispondi
di yasodanandana [user #699]
commento del 19/04/2020 ore 16:17:28
perfetto .. :-)
Rispondi
di E! [user #6395]
commento del 19/04/2020 ore 16:24:38
"La mia Stratocaster, ontano e acero, l'ho scelta in negozio tra tre apperentemente identiche. Non sarei onesto se dicessi che suonavano esattamente identiche tra loro nel confronto, ed infatti ne ho scelta una a ragion veduta, ma ciascuna suonava tipicamente Stratocaster"

Certo, erano tutte e tre di legno. E suonavano pure diversamente l'una dall'altra. Figurati una chitarra in vetro o in acciaio, suonerebbe in modo sensibilmente diverso da una strato in ontano, frassino o tiglio.
Ma questo è solo il mio parere, non credo di avere la verità in tasca. Staremo a vedere, se e quando qualcuno commercializzerà una stratocaster fatta da materiali diversi.

Saluti :-)
Rispondi
di scrapgtr [user #12444]
commento del 19/04/2020 ore 17:56:2
Fender fece anni fa una piccola serie di Stratocaster in alluminio. Suonavano come Stratocaster.
Rispondi
di E! [user #6395]
commento del 19/04/2020 ore 21:17:10
vai al link

E' questa?
Rispondi
di scrapgtr [user #12444]
commento del 19/04/2020 ore 23:32:18
Non era una custom shop. Era un modello di serie, di alluminio lucidato o verniciato trasparente.
Rispondi
di zabu [user #2321]
commento del 20/04/2020 ore 00:59:48
Secondo me invece il punto del discorso è invece che non vedo proprio realisticamente nulla che faccia presagire la necessità o la volontà di sostituire il legno nella realizzazione delle chitarre, ad eccezione forse delle tastiere. Ma anche lì ci limitiamo o a casi particolari nella fascia alta (Gibson nel modello Les Paul Custom, oppure strumenti di concezione moderna), oppure ritroviamo i materiali sintetici nella fascia medio-economica. La sfida sarà nei prossimi anni di trovare legni eco-sostenibili al limite, non di sostituire il legno.
Rispondi
di E! [user #6395]
commento del 20/04/2020 ore 01:38:49
Assolutamente d'accordo.
Rispondi
di zabu [user #2321]
commento del 19/04/2020 ore 17:37:37
Il pioppo è un legno veramente molto ben risuonante. Io ho avuto una messicana Classic Series dei primi anni 2000 con corpo in pioppo e la ricordo come uno strumento veramente ottimo, che non sfigurava a confronto con altre Strato AV e CS che ho avuto in seguito. Poi le Classic Series le hanno iniziate a fare in ontano perché appunto le persone associavano il pioppo agli strumenti economici. Per altro una bella dote del pioppo è la leggerezza. L'unico neo del pioppo è che non funziona molto bene con le finiture trasparenti, meglio utilizzarlo per i colori coprenti.
Rispondi
di E! [user #6395]
commento del 18/04/2020 ore 19:23:53
"nei pianoforti e contrabbassi il legno FA il suono"

Anche nelle solid body. Altrimenti montando su una Squire lo stesso hardware di una Custom Shop avremmo lo stesso sound, ma non è così, perché i legni sono diversi.
Allo stesso modo, se prendi 10 stratocaster con gli stessi pickup, non avrai 10 suoni identici. Questo è dovuto appunto al legno che fa il suono, o almeno parte di esso.
Ancora, io ho due SG e suonano, già solo acusticamente, in maniera completamente diversa.
Se fai una strato tutta in mogano non ti suonerà come una strato.

lI legno FA il suono - o almeno una buona parte di esso.

In ogni caso, quando avrò tra le mani una chitarra fatta in altro materiale sarò felice di provarla. Ma ci sarà un motivo se fino ad ora sono mosche bianchissime :-)
Rispondi
di yasodanandana [user #699]
commento del 18/04/2020 ore 20:01:02
no .. il materiale non FA il suono di una solid body, semmai si può dire che ogni materiale ostacola la vibrazione della corda in modo differente e quindi ha una sua certa rilevanza. La differenza è sostanziale ..
Ed è per questo motivo che la possibilità di costruire una chitarra solid body ben suonante con materiali disparati è concreta e reale.. più concreta e reale della possibilità di costruire una buona chitarra acustica, per quanto...
Rispondi
di E! [user #6395]
commento del 18/04/2020 ore 20:30:29
"no .. il materiale non FA il suono di una solid body, semmai si può dire che ogni materiale ostacola la vibrazione della corda in modo differente e quindi ha una sua certa rilevanza. La differenza è sostanziale .. "

Quindi, pur facendone una questione di lana caprina, ammetti che il legno il suono LO CAMBIA - anche solo ostacolando la vibrazione :-)

In ogni caso ognuno resta nelle proprie convinzioni. Resta il fatto che per fortuna le chitarre per ora le fanno in legno, tutto il resto è speculazione filosofica.

Per validare la tua tesi serve la sperimentazione sul campo: basterebbe fabbricare un body in cartongesso e andare da un qualunque chitarrista proponendogli di scambiarlo con il body della sua chitarra!
Poi fammi sapere :-DDDDD
Rispondi
di yasodanandana [user #699]
commento del 18/04/2020 ore 23:21:33
non è una questione di lana caprina perchè se dal legno cerco il suono è importante il taglio, le fibre e tutta una serie di caratteristiche che lo fanno vibrare in un certo modo. Invece se mi serve semplicemente che il materiale di un corpo sia rigido converrai che la questione è molto differente. Per esempio un sacco di fender che consideriamo pregiate sono fatte di pezzi incollati.. se dovessero effettivamente vibrare questo sarebbe uno svantaggio non da poco, ma dovendo essere semplicemente rigide, praticamente il lavoro lo fa la colla .. (tenendo comunque sempre presente che l'importanza del legno è confutata dallo stesso Leo Fender che ha scelto certi legni perchè economici e di resa uniforme, non per "il suono")

il cartongesso non mi sembra un materiale molto efficiente, oppure boh .. altri materiali hanno dimostrato di poter essere utilizzati per ottimi strumenti.. per esempio Steinberg, Parker, Ampeg .. mi ricordo di aver suonato diverse volte una ibanez talman, di segatura incollata che trovavo un'ottimo strumento.. ho un paio di Danelectro liuteristicamente praticamente roba da camino ma, bellissime .. :-)
Rispondi
di E! [user #6395]
commento del 18/04/2020 ore 23:36:04
Non stento a crederlo, ma sono strumenti "particolari". E come a te piace la Talman, altri (tantissimi altri) preferiscono il sound del legno.

Se cambi il materiale di uno strumento ne cambi il suono. Potrà suonare meglio o peggio, però al momento non ho notizia di nulla che suoni meglio (in senso classico) del legno. Poi a uno può piacere di più la chitarra in segatura incollata, il gusto di ognuno è padrone, ma ora come ora solo una piccolissima percentuale di chitarristi cambierebbe il body della propria chitarra con uno in segatura incollata.


Rispondi
di yasodanandana [user #699]
commento del 19/04/2020 ore 00:29:03
Il chitarrista, se all'oscuro, apprezzerebbe tranquillamente la chitarra fatta di monnezza se questa, semplicemente, fosse rigida .. Le chitarre "non di legno" da me citate, non hanno un suono particolare, hanno un suono da chitarre elettriche. Quando Jimmy Page lascia la Les Paul e imbraccia, in concerto la Danelectro, senti una chitarra differente dalla Les Paul, non uno strumento "particolare".

Che non è fatta strutturalmente come è fatto il Les Paul, o come la Tele, o la PRS ecc. ecc. lo sai se ti informi .. :-) .. stessa cosa per la Talman, la Ampeg ecc.
Rispondi
di E! [user #6395]
commento del 19/04/2020 ore 01:13:05
"Il chitarrista, se all'oscuro, apprezzerebbe tranquillamente la chitarra fatta di monnezza se questa, semplicemente, fosse rigida .. "

Ah, è la rigidità il problema? Comprane una in marmo. :-)
In ogni caso forse è meglio non generalizzare. "Il chitarrista" non è un tipo di persona sola. Nel tuo esempio, se la chitarra è fatta di monnezza, qualche chitarrista magari se ne accorge anche.

Saluti :-)
Rispondi
di yasodanandana [user #699]
commento del 19/04/2020 ore 11:37:4
si.. il problema è la rigidità, infatti sia dal pubblico che dai professionisti sono considerate non solo chitarre elettriche solid body, ma addirittura chitarre elettriche solid body di pregio, un discreto numero di strumenti non di legno o di legno ordinario o di legno di scarto. E, scherzando ma non troppo, difendo volentieri il mio richiamo alla "monnezza" perchè uno dei lavori che ho fatto da giovane è l'allestitore di scene e palchi. Gli spezzoni di legno con i quali Fender, incollandoli insieme, fa e ha sempre fatto corpi di chitarre anche costose, le consideravamo monnezza o le usavamo per alimentare la stufa d'inverno.. eppure i chitarristi (io incluso perchè posseggo anch'io strumenti fender con corpo "collage") imbracciando chitarre fatte di tale legna di scarto, specialmente se il colore è coprente e non svela la magagna, sono felicissimi..
Rispondi
di E! [user #6395]
commento del 19/04/2020 ore 13:10:08
Eh, legni pregiati, legni "minori", legni fatti a collage, ma sempre di legno stai parlando!
Hai mai provato a rifare il body di una chitarra con legno di altro tipo? No? Prova. Il suono cambia. Chiedi a qualunque liutaio.

Ancora di più il suono OVVIAMENTE cambierebbe se tu sostituissi il body in ontano o frassino di una strato con un body in materiale rigido quale marmo, vetroresina o altro. E se il suono cambia, vuol dire che il legno FA la differenza tra un suono e un altro. Credo che tu possa negare questo solo per una questione di puntiglio, che va avanti da un po'.
Basterebbe chiedere a un liutaio. Una strato in frassino e in acero alla quale vengono sostituiti i pezzi con altri in mogano o in materiale rigido non meglio definito. Secondo la tua teoria non cambia nulla, sono curioso di sapere cosa ne pensa un liutaio.

Ri-saluti.
Rispondi
di yasodanandana [user #699]
commento del 19/04/2020 ore 14:08:17
stiamo parlando semplicemente del fatto che il materiale del corpo è irrilevante per creare la bontà del suono dello strumento, proprio perchè non suona lui ma suona altro.. nel senso che esistono chitarre considerate perfino talvolta eccezionali fatte di legno strepitoso, buono, di m., a pezzi incollati e pure non di legno ma di metallo, plastica, resine e compagnia bella . Certo che a parità di elettronica, corde e hardware se cambio materiale del corpo qualcosa può cambiare, ma non è detto che il risultato sia peggiore o migliore se tale materiale è legno o segatura mescolata a vinavil .. e in ogni caso il mantenimento del carattere dello strumento non dipende dal materiale del corpo se non per una percentuale molto bassa. Io ho suonato per qualche ora, in registrazione. una Telecaster di un metallo che non so e un Precision di alluminio che erano una Telecaster e un Precision. Quando Nile Rodger degli Chic suona la Strato di plexiglass, senti una Strato, non uno strumento differente o addirittura qualcosa che non è una chitarra elettrica ..
Rispondi
di E! [user #6395]
commento del 19/04/2020 ore 14:30:38
"il materiale del corpo è irrilevante per creare la bontà del suono dello strumento"

Quindi seguendo il tuo ragionamento tutti i liutai che ti propongono di fare un'elettrica in un legno piuttosto che in un altro sono ignoranti?

Chiedo senza polemica, nell'ottica di un confronto pacato e interessante.
Rispondi
di yasodanandana [user #699]
commento del 19/04/2020 ore 15:03:02
lo sono se affermano che un legno pregiato o un legno particolarmente adatto per costruire strumenti acustici è di per se preferibile a materiali più poveri. E non è colpa mia, ma, per esempio di Leo Fender che ha utilizzato sempre legni di uso comune, non specifici per strumenti.. a parte qualche eccezione
Rispondi
di scrapgtr [user #12444]
commento del 19/04/2020 ore 18:26:4
Hai mai pensato che i liutai ti propongono il legno anche perché quello sanno lavorare? In più sanno che è lo standard sul mercato e dunque non comporta rischi. Nessuno vuole dire che il legno non vada bene.
Se non erro sei di Caltagirone, dunque non lontano da Catania. A Catania c'è Orlando, un liutaio che sperimenta anche con i corpi in alluminio. Non ho mai provato i suoi strumenti ma scommetto che non suonano tanto diversi da quelli in legno, a parità di hardware e di elettronica, e lo dico non per partito preso ma perché ho provato chitarre di stile Fender (o addirittura costruite da Fender) con corpo in alluminio e suonavano come Stratocaster e Telecaster.
Rispondi
di Aiace Telamonio [user #51168]
commento del 19/04/2020 ore 14:57:41
E tu sei disposto a rinunciare a quella percentuale anche se molto bassa? Io sinceramente no, se l'alternativa è un appiattimento delle caratteristiche. Preferisco una chitarra con una sua personalità, anche se imperfetta, piuttosto che una chitarra che non ha anima, non risuona e che quindi non condivide nessuna "simpatheya" con me che la suono.
Rispondi
di yasodanandana [user #699]
commento del 19/04/2020 ore 15:24:36
non sto parlando di questo, sto solo sostenendo, e non solo io ma, in qualche modo, pure Leo Fender, che le chitarre solid body di buona, alta o altissima qualità continueranno ad esistere anche nel caso in cui debbano essere usati, per costruirle, materiali diversi dal legno. Detta in modo stupido, a mio parere un violino di ferro si sentirebbe che non è un violino ma altro, una chitarra solid body no.. di fatto quando i grandi produttori hanno sperimentato l'uso di materiali non tradizionali hanno fatto strumenti perfettamente accostabili ai loro consueti di legno .. allo stesso modo quando hanno usato, per esempio nel caso di fender, legni pregiati al posto dei legni ordinari che impiegano normalmente
Rispondi
di E! [user #6395]
commento del 19/04/2020 ore 15:41:2
Leo Fender lascialo stare... Ti direbbe sicuramente (come tutti i liutai del mondo) che una stratocaster fatta in 5 pezzi di ontano comunque suonerà diversissima da una chitarra in ferro. Quindi se vuoi il suono di una strato per come lo conosciamo, pur nelle sue varianti, ti serve il legno.
Per giustificare il tuo relativismo spinto hai dato dell'ignorante a chissà quanti liutai che consigliano un legno piuttosto che un altro, solo per difendere la tua opinione secondo la quale "il materiale del corpo è irrilevante per creare la bontà del suono dello strumento".

Ho perso interesse in questo confronto. Saluti
Rispondi
di yasodanandana [user #699]
commento del 19/04/2020 ore 15:53:09
beh.. se per obbiettare a ciò che dico, uno deve attribuirmi cose che non ho detto, mi illudo di essere capace di avere pareri incontestabili, cosa impossibile dato che sono un coglione qualunque..

saluti anche da parte mia, grazie per la chiacchierata .. :-)
Rispondi
di E! [user #6395]
commento del 19/04/2020 ore 16:15:41
Non mi pare sinceramente di averti attribuito cose che non hai scritto. Comunque qui siamo tutti c******i qualunque, ognuno con le proprie idee e convinzioni, a volte giuste e a volte no.
Per questo tendo a fidarmi dei liutai (e mica di tutti). Per questo non trovo utile continuare un confronto tra opinioni così contrastanti.

Grazie a te per la chiacchierata :-)
Rispondi
di scrapgtr [user #12444]
commento del 19/04/2020 ore 16:41:33
Hai mai provato una chitarra in materiale diverso dal legno, una Trussart, una National resofonica, una Steinberger o anche una modesta Danelectro? Ti assicuro che la risonanza c'è, la sympatheia (si scrive così) anche, più che in tanti pezzi di legno (intendiamoci, come ho scritto prima non ho nulla contro le chitarre di legno e ne ho un bel po') . C'è un industria in crisi che invece che costruire strumenti per fare musica cerca di vendere feticci (basta vedere la nuova campagna pubblicitaria Gibson, molto "lifestyle", la Les Paul ritratta non su un palco o in uno studio di registrazione, ma appoggiata a una poltrona di pelle, sullo sfondo uno scaffale di bottiglie di whisky pregiati, manca solo Fabio de Luigi con il bicchiere in mano che dice "ah, la tauromachia"), perché evidentemente ha, almeno in parte, un target di feticisti. I chitarristi acustici sono molto più avanti: molti costruttori, sia europei che americani, compreso un leader del mercato di fascia alta come Taylor, stanno sperimentando legni e materiali non tradizionali perché possono contare su una clientela che vuole uno strumento musicale e non un feticcio.
Rispondi
di Aiace Telamonio [user #51168]
commento del 19/04/2020 ore 17:05:28
Non ho mai avuto intenzione di pubblicizzare alcunché, ho scritto che ho una Ovation e che mi delude ogni volta che la imbraccio. La Taylor propone altre soluzioni che prevedono legni e materiali diversi? Sinceramente non alza l'assicella del discorso: si parlava di vibrazioni e della loro assenza. Preferisco una chitarra che vibra, che mi fa vibrare insieme con lei, una chitarra viva e non un pezzo di materiale non meglio definito ma che posso elaborare attraverso la connessione. Il che non significa assolutamente che non sia una evoluzione: a chi piace quello sarà felice di poterlo provare. A me non piace.
P. S. : grazie per la correzione.
Rispondi
di scrapgtr [user #12444]
commento del 19/04/2020 ore 17:48:4
Prego. Non ho mai sospettato che volessi pubblicizzare alcunché, ci mancherebbe. Ho solo detto che a volte siamo tutti fuorviati, se non dalla pubblicità di un prodotto specifico, da tutta una retorica che da decenni circola su riviste specializzate, forum, chiacchiere tra appassionati e che è supportata, alimentata e sostenuta da chi si occupa del marketing dei nostri strumenti preferiti. Strumenti che fatichiamo a pensare come oggetti utili ad uno scopo, appunto, ma più come compagni, complici della nostra parte più irrazionale, geni ispiratori; tanto da renderci più disponibili a credere al mito (tu col soprannome che ti sei scelto di mito te ne intendi) e chi deve piazzare la merce ne approfitta. Quanto alle vibrazioni, se ti riferisci al fenomeno fisico sappi che anche gli strumenti in materiale alternativo (metallo, plastica, masonite, fibre composite) vibrano, non sono inerti, è per questo che ti chiedevo se ne avessi mai provati (se invece le vibrazioni a cui ti riferisci sono un retaggio hippy/new age, tipo "good vibration" mi arrendo, ma non è da uno che si chiama Aiace Telamonio fare il neohippy). Il legno delle chitarre è morto e vibra come qualsiasi materiale diverso, a frequenze diverse o magari anche alle stesse (le corde della chitarra sono di freddo metallo e vibrano, eccome se vibrano!). il resto è retorica e marketing. La tua Ovation ti delude: non è una buona ragione per non provare strumenti di materiali diversi. Dire "a chi piace quello sarà felice di poterlo provare" denota già un pregiudizio: come fai a dire che una cosa ti piace o non ti piace prima di provarla? Ma la vera domanda è: se ci piacciono tanto le chitarre perché vediamo tempo a discutere quando dovremmo impiegare il nostro tempo con loro? Via di corsa a suonare!
Rispondi
di Aiace Telamonio [user #51168]
commento del 19/04/2020 ore 19:10:46
Ma con yasandonandana si discuteva proprio di questo, ovvero del fatto che una chitarra NON DOVESSE vibrare, che tanto il p. u. avrebbe fatto tutto il lavoro.
Due cose: un legno è morto solo DOPO che lo infili nella stufa, altrimenti è sempre vivo.
Due: riguardo al "suonare" ho postato un commento dove spiego quello che mi sta succedendo.
E, per finire: no, non sono un "good vibrations" con i drealocks e la canna in mano, sono un po' troppo "passato" per quelle cose.
P. S. : il commento di cui scrivevo è su "quarantena: un modo per....".
Rispondi
di yasodanandana [user #699]
commento del 20/04/2020 ore 11:15:08
certo.. nelle intenzioni di chi ha introdotto le solid body il corpo/manico non dovrebbe vibrare. E rispetto a cosa il legno fa in una chitarra acustica, praticamente il legno di una solid body non esiste.
Certo, un pò vibra, quindi interferisce con la vibrazione delle corde, quindi per una minima percentuale influisce sul suono. Ma il punto della chiacchierata non è che il materiale del quale è costruito un corpo/manico di chitarra sia ininfluente. In piccola parte lo è. Il punto è che non serve sia di legno o di buon legno per fare bene il suo lavoro. Il lavoro lo fa bene semplicemente se è sufficientemente rigido ..
Rispondi
di Aiace Telamonio [user #51168]
commento del 20/04/2020 ore 12:04:3
Secondo me quella percentuale non è così trascurabile, e, per dirla tutta, non esiste materiale che non vibri alla sua frequenza: anche il marmo vibra, anche l'acciaio.
Rispondi
di yasodanandana [user #699]
commento del 20/04/2020 ore 12:25:4
quello del quale abbiamo discusso non è se tale percentuale è trascurabile. Certamente è minima e non caratterizza il suono dello strumento fino a stravolgerlo, nel senso che una strato di ontano, una di rame e una di panettone sono comuque ben riconoscibili come strato.. abbiamo parlato del fatto che non è necessario un legno pregiato e nemmeno il legno per fare un sistema corpo/manico che funzioni bene e/o che influisca bene (quel poco) nel suono complessivo dello strumento.

Non a caso stiamo discutendo sulla base della notizia per la quale la fender abbandonerebbe l'uso di un materiale che caratterizza i suoi strumenti dalla fine degli anni 40. Evidentemente questo fatto è di rilevanza limitata, la Fender non sembra che chiuda perchè non ha più il tal legno. E a mio parere potrebbe anche fare chitarre non di legno e cambierebbe poco se non niente ..
Rispondi
di Aiace Telamonio [user #51168]
commento del 20/04/2020 ore 18:02:22
Guarda, secondo me esiste una prova che puoi effettuare anche tu da solo, senza che ci sia nessuno ad influenzarti: prendi diverse chitarre, di diversi legni e/o Marche (io ne ho sette, di chitarre: 4 elettriche e 4 acustiche. Tu dirai:"Fa otto!", dimentichi che ho l'Ovation, che è sia acustica che elettrica), poi prendi uno stetoscopio (costa circa 10 euro in farmacia), lo appoggi al body e poi pizzichi una corda. Ti accorgerai che diversi legni danno suoni diversi, e che la vibrazione non è uguale tra un legno e un altro.
Prova.
Rispondi
di yasodanandana [user #699]
commento del 20/04/2020 ore 18:16:55
certo.. però un cambio di materiale del complesso manico/corpo non stravolge la caratteristica della chitarra.. il punto del quale stiamo chiacchierando è che due strat con materiali del corpo/manico differentissimi sarebbero comunque due strat .. per questo la fender va avanti uguale anche nel caso in cui debba evitare di usare i soliti legni o anche semplicemente il legno
Rispondi
di Aiace Telamonio [user #51168]
commento del 20/04/2020 ore 19:19:43
Solo per il marchio, sarebbero uguali. Il suono cambierebbe. Oppure attuerebbero i famosi compromessi come per le casse acustiche.
Non vai oltre il pick up dimenticando che proprio il pick up è solidale al body e che quindi la vibrazione dello stesso viene catturato proprio da pick up. Torniamo al ragionamento materiali diversi hanno frequenze di risonanza diverse e NESSUNO ci può fare nulla.
Poi, con l'elettronica, ti faccio suonare una chitarra come una fisarmonica, ma è solo un'illusione costruita solo su basi elettroniche.
Se provi con lo stetoscopio UDRAI la differenza, sia nel bene che nel male.
Poi, vabbe', se un cantante è stonato io uso il truschino elettronico che me lo fa intonato...
Rispondi
di yasodanandana [user #699]
commento del 20/04/2020 ore 21:57:46
fin quì hai risposto effettivamente a quello che ho scritto .. : "Secondo me quella percentuale non è così trascurabile", poi boh !! :-) .. nel senso che non affermo che i materiali non "risuonano" in modo differente.

Riguardo alle casse, scusami se avevo cancellato l'intervento dato che mi sembrava irrilevante.. nelle casse la cassa conta. Infatti sulla base di altoparlanti identici vengono costruiti diffusori anche dal suono opposto. Tu sei per il baffle infinito? ok, va bene ... !

.. vuol dire che, come Leo Fender e mi sembra pure Les Paul, consideri vera chitarra solo la chitarra elettrica, la quale, volendo essere semplicemente un supporto rigido alla vibrazione della corda, tende, in se e per se, ad essere ininfluente ... :-)
Rispondi
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di Aiace Telamonio [user #51168]
commento del 21/04/2020 ore 05:38:54
Io non sono per il baffle infinito, l'acustica lo è, la riproduzione del suono in alta fedeltà lo è.
Ed il discorso sulle solid body lo hai tirato fuori tu, non io. E mi sembra che hai ammesso tutte le mie tesi, sia quelle legate alla fisica dei materiali, sia quelle riguardanti la fisica del suono e della sua propagazione attraverso i solidi, o, se non altro, non hai trovato argomenti per contestarle. Ma continui a rifiutare le mie conclusioni senza però proporre delle prove di quanto dici. Sei cementato sull'"ininfluenza" dei materiali sapendo benissimo (perché lo sai, scommetto che lo sai) che corde di differenti materiali suonano in modo diverso. Ma il body no, quello non conta. Mi sembra una posizione "per partito preso", che sfida, dimenticando, qualsiasi logica.
Dici che il body non conta? Va bene. Non è un problema mio. Ti faccio i miei migliori auguri e chiudo qui.
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 21/04/2020 ore 09:22:28
Cmq. Parliamo un attimo di Fender. Io ti assicuro che è il manico che fa il suono. vai al link
Il tizio lavora per la fabbrica n°1 al mondo di manici, lui dice che onestamente credeva che non era così rilevante su Fender il legno del manico... E invece si è dovuto ricredere. Di questo ne sono certo, altrimenti non si spiegherebbe perché i liutai parlino praticamente solo di manico e mai di body, o pochissimo. Io personalmente non sento differenze fra un body Bullet e un body Fender. Ma se sullo stesso body metti due manici differenti è mostruoso come cambi il suono. Non è scienza ma orecchio
Rispondi
di Aiace Telamonio [user #51168]
commento del 21/04/2020 ore 09:39:26
E dire che qualcuno qui afferma che faccia tutto il pick up....
Rispondi
di yasodanandana [user #699]
commento del 21/04/2020 ore 13:45:38
ho l'impressione che il manico influisca più per la giuntura col corpo e per la sua forma che per il materiale. Ovviamente posso sbagliare

In ogni caso quello del quale si stava parlando è che data la tutto sommato poca influenza dei materiali sul suono, non è sbagliato pensare che se la Fender da ora in poi costruisse chitarre con qualche altro materiale, si tratterebbe comunque di Strato, Tele, Jazzmaster, Mustang, Precision ecc. .. non di strumenti totalmente stravolti ..

:-)

se tu e chi altro vuole andate a cercare su youtube il video della costruzione (da parte della stessa fender) di una strato in cartone, poi tale strato suona come una strato, non come un'altro strumento o addirittura qualcosa di differente da una chitarra elettrica
Rispondi
di Aiace Telamonio [user #51168]
commento del 21/04/2020 ore 14:05:39
Parto dalla fine:
"apparentemente" suona come una strato, ma se vado a misurare con gli strumenti sono sicuro di trovare enormi differenze. E ripeto: sono sicuro.

In mezzo: ma se tu dovessi scegliere (dopo una prova con gli adeguati strumenti di misura) sono, anche qui, Sicuro che sceglieresti l'originale, non le copie.

Per quanto riguarda l'inizio del tuo commento mi sembra che si parlasse di body, non di manico...
Rispondi
di yasodanandana [user #699]
commento del 21/04/2020 ore 15:50:40
se la strato di cartone suona da strato è una strato.. e con l'analizzatore di spettro troverai quasi sicuramente differenze col suono di un'altra strato di legno (che sarà anche lei differente da un'altra strato di legno o altro materiale), ma si tratterà comunque di una strato.
Di questo stiamo parlando fin dall'inizio, non di altro, ovvero del fatto che se un costruttore di chitarre solid body volesse o dovesse costruire i suoi strumenti con un legno che non ha mai usato o addirittura con materiali differenti, sarebbe certamente possibile mantenere la caratterizzazione dei suoi prodotti, ovvero il loro suono tipico.. Se andiamo su you tube è pieno di gente che si è divertita a costruire strato e tele con legno di pellet, resina, lego, plastica, matite incollate fra di loro, ceramica e altro e si sente che comunque sono tele e strato, non qualcos'altro :-)
Rispondi
di Aiace Telamonio [user #51168]
commento del 21/04/2020 ore 16:01:34
E suonano uguale a una strato.
La dice lunga sul tuo orecchio musicale.
Rispondi
di Aiace Telamonio [user #51168]
commento del 21/04/2020 ore 16:19:31
Suona ESATTAMENTE come una Yamaha Pacifica da 230 euri
Rispondi
di Aiace Telamonio [user #51168]
commento del 21/04/2020 ore 16:22:12
Suona ESATTAMENTE come una Yamaha Pacifica da 230 euri
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 22/04/2020 ore 07:24:03
Beh.
Un conto è la "bellezza" di un tono, di un suono complessivo di una chitarra elettrica, sulla quale è sbagliato parlare (per via del de-gustibus)...
Un altro conto è la "indistinguibilità" di un suono di uno strumento da un altro strumento.
Un discorso è: il body in frassino fa un suono che è bello/non è bello, mi piace/non mi piace; un altro discorso è: ma il body in frassino è distinguibile o no ad occhi chiusi?
Cazzo qua in mezzo siamo tutti esseri senzienti o idioti?
Rispondi
di Aiace Telamonio [user #51168]
commento del 22/04/2020 ore 08:32:35
E questo cosa c'entra col fatto della strato d'alluminio che hai postato?
Magari il tuo orecchio non sente certe differenze, ma questo non significa che tali differenze non ci siano.
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 22/04/2020 ore 10:36:04
Allora. Io ho un buon orecchio. Non è assoluto ma assoluto relativo.
Tre note e ti indovino pezzo chitarra ed effetti.
Ciao.
Rispondi
di Aiace Telamonio [user #51168]
commento del 22/04/2020 ore 11:59:53
E mi spieghi questo cosa c'entra con quello che ho scritto io? Se leggi meglio io dicevo un'altra cosa. Poi, sul fatto di identificare il tipo e la marca della chitarra lasciami coltivare i miei dubbi su tale affermazione.
Rispondi
di yasodanandana [user #699]
commento del 21/04/2020 ore 13:40:06
certo, non sono un esperto e nemmeno convincente.. ma in questo messaggio, come in molti altri, mi contesti cose che non ho affermato. Forse se tu considerassi quello che affermo esplicitamente, la mia ti sembrerebbe una posizione meno stupida ;-)
Rispondi
di Aiace Telamonio [user #51168]
commento del 21/04/2020 ore 14:00:
Se affermi qualcosa e poi non argomenti (scusa ma il "non sono un esperto...." non è un'argomentazione) perdi di qualsiasi forza per convincere. Non l'avrai detto a parole, ma quello che esce da quanto scrivi è quello. Io ho argomentato fin troppo, manca solo che ti dica "prova a guardare un oscilloscopio con due tavole di legni diversi... Poi non so più che dire né che dirti.
Rispondi
di yasodanandana [user #699]
commento del 21/04/2020 ore 15:38:19
no .. non funziona in questo modo.. uno è responsabile di ciò che afferma. Quello che l'interlocutore pensa che voglia dire è qualcosa che non lo riguarda.
Il tutto, ovviamente, da parte mia, con leggerezza, si chiacchiera :-)
Rispondi
di Aiace Telamonio [user #51168]
commento del 21/04/2020 ore 16:21:53
Quindi non sei tu il responsabile del commento del 18/04 alle 11,58 che dice "... fa quasi tutto il pick up"?
Rispondi
di yasodanandana [user #699]
commento del 21/04/2020 ore 18:13:55
certo.. ed è quello che affermo (e non solo io, ma praticamente tutti quelli che sono intervenuti, te compreso) in tutti i messaggi scritti in questo dialogo.
Ma non sono responsabile quando tu mi attribuisci, come sopra, il pensiero per il quale il pick up fa tutto :-) Le due posizioni sono differenti ...
Rispondi
di Aiace Telamonio [user #51168]
commento del 21/04/2020 ore 16:21:53
Quindi non sei tu il responsabile del commento del 18/04 alle 11,58 che dice "... fa quasi tutto il pick up"?
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 19/04/2020 ore 02:42:11
E daje raga. Il suono è nel cervello
Rispondi
di dale [user #2255]
commento del 20/04/2020 ore 09:25:29
Quante seghe mentali ragazzi...
Non ce l'ho fatta a leggere tutto.
Non sarà a causa delle chitarre che andrà in malora il pianeta...
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 20/04/2020 ore 23:53:56
Quante cazze di chiacchiere. Aho'. Su Fender e single coil, il legno del corpo non conta nulla. E basta! Conta tutto il resto, finanche forse la grandezza della paletta, ma il body zero. Lo dico a orecchio.
Forse su Gibson e roba simile, ma dubito moltissimo, il legno del body incide. Ma giusto quel poco dovuto all'incastro col manico.
Perché l'asta che vibra in parallelo alla corda non è il body, ma il neck.
Rispondi
di Aiace Telamonio [user #51168]
commento del 21/04/2020 ore 05:48:
"in parallelo"......
Sei mai stato bambino? Hai mai tirato un sasso in uno stagno? E le onde che si formano sono "parallele", vero?
Mi sa che l'hai sparata un po' grossa...
Dovresti leggere un libro di fisica acustica, per esempio quello che parla di sorgente sonora puntiforme. Magari ne trovi giovamento....
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 21/04/2020 ore 09:38:24
Già acero per acero, la sola tastiera fa tanto la differenza. La tastiera in acero ha più attacco sul funky, la tastiera in palissandro ha più note medio basse da rock. Il manico in mogano poi soprattutto su accordi aperti sviluppa un tono più bilanciato.
Senza parlare della qualità dell'acero che è basilare su single coil. Meno il mogano, che soprattutto su humbucker potenti conta poco la sua qualità.
Io invece di body non so nulla, mai percepito differenza.
Rispondi
di Aiace Telamonio [user #51168]
commento del 21/04/2020 ore 18:19:1
Quindi sei tu quello che dice che fa tutto il pick up.
E dove è quando ti avrei messo in bocca cose che non hai scritto? Perché è quanto tu affermi in quel commento.....
Rispondi
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