Video: Bonamassa strimpella la sua Firebird I del 1963
di redazione [user #116] - pubblicato il 29 aprile 2020 ore 16:30
Joe Bonamassa pubblica un clip in cui si diletta con “Treasure”, la sua Gibson del 1963 che ha ispirato un modello signature.
La quarantena è più dolce, se a casa hai una collezione di strumenti vintage tale da fare invidia ai migliori negozi specializzati. Joe Bonamassa è un noto fanatico di pezzi d’epoca ed è solito condividere coi propri fan i momenti d’intimità che trascorre in compagnia delle sue chitarre da sogno.
Protagonista di un recente clip, filmato mentre l’emergenza Coronavirus costringe tutti nelle proprie abitazioni, è una splendida Gibson Firebird I del 1963.
Si tratta di una delle punte di diamante nella collezione di Joe Bonamassa: una prima edizione interamente originale che il suo proprietario ha battezzato Treasure e che alcuni anni fa ha messo a disposizione dei laboratori Epiphone per ricavarne una replica storicamente corretta.
La Firebird di Joe è uno dei primi esemplari prodotti. Gibson ha introdotto lo shape proprio nel 1963, declinando il modello in quattro varianti.
La Firebird I, come quella di Bonamassa, è il modello caratterizzato da un unico pickup in prossimità del ponte, un humbucker di dimensioni più compatte coperto da una cover e su pickup ring in metallo.
Quintessenza del minimalismo, fa dell’immancabile finitura burst il suo unico vezzo. Anche il ponte è quanto di più elementare si possa trovare in giro: è di tipo wrap around, in un unico pezzo compensato per migliorare l’intonazione sulle singole corde.
A farle compagnia, arrivavano i modelli Firebird III, V e VII.
L’edizione III arricchisce la dotazione elettronica con due pickup e potenzia il reparto hardware con un vibrato Vibrola.
La Firebird V conserva i due humbucker e posiziona un tailpiece tipo Lyre a impreziosire l’estetica del ponte mobile. I segnatasti dot lasciano il posto a dei più elaborati intarsi a blocco e un binding cinge adesso la tastiera.
Più elaborata del quartetto, la Firebird VII porta il numero di humbucker a tre, conservando della V i segnatasti, il binding e l’hardware, che ora diventa dorato.
Inconfondibile con la sua paletta slanciata e le meccaniche in linea accessibili dal retro anziché sul lato, la Firebird nella sua prima versione sfoggia un body cosiddetto reverse, con una porzione puntuta in corrispondenza dell’avambraccio e la spalla inferiore prominente.
La versione non reverse, con due spalle visivamente più equilibrate e la parte sporgente sotto l’avambraccio spostata nella parte opposta del body, sarà introdotta nel 1965.