Abitavamo vicino io e lui, Ciro, però ci divideva la linea ferroviaria della Circumvesuviana, eravamo amici fin dalle elementari anche se lui aveva quasi due anni più di me, poi me lo ritrovai compagno di classe alle scuole medie, quelle classiche con il latino, infine ci ritrovammo nuovamente, anche se in due clsi diverse ma con le aule vicine, al biennio dell'I.T.I.S. A. Volta, sede distaccata di San Giorgio a Cremano, in via Sant'anna. Era un bravo ragazzo anche se impulsivo, però come me e le mie sorelle e cugine si era sempre comportato bene, era anche molto intelligente e di facile apprendimento, lo avevo trascinato anche all'Oratorio Salesiano ed era molto bravo nelle materie tecniche, specialmente nell'elettrotecnica. Quel maledetto giorno d'agosto del 1965 c'eravamo visti al mare, al lido REX di Portici, il penultimo stabilimento balneare prima della OGR di Pietrarsa, e c'eravamo scambiati alcune opinioni sui brani in gara nella seconda edizione di "Un Disco per L'Estate", quell'anno portati al numero di 44; io parteggiavo per Franco Tozzi e per il suo brano "I tuoi occhi verdi", mentre lui per Orietta Berti che cantava "Tu sei quello", le mie sorelle e la zia volevano che a vincere fosse invece Louiselle con "Andiamo a mietere il grano" (quell'anno poi vinse Orietta Berti, ma Franco Tozzi arrivò secondo). Ricordo che a sera inoltrata io e mia madre c'eravamo seduti su due sdraio poste sul balcone della stanza dove dormivo io, ad aspettare l'inizio delle trasmissioni TV, quando improvvisamente sentimmo delle urla ed un notevole trambusto, poi, vedendo molta gente correre verso un cancello sempre aperto che permetteva l'ingresso ad un viale con alberi, siepi e panchine, ritrovo di coppiette, ma con una seconda uscita che, tramite una rampa di scale partenti da un Club all'aperto dal nome di "Esedra", in quel momento non operante, portava alla sottostante via passante davanti succitata Stazione di Bellavista della Circumvesuviana, chiedemmo a quelli che uscivano venendo verso di noi, cosa fosse successo e fu così che venimmo a sapere, almeno da quello che ci riferirono, che Ciro era stato ucciso da un colpo di pistola sparato a bruciapelo da un uomo con cui era entrato in collutazione, forse per difendere il fratello, ma del triste episodio non ho mai saputo molto di più preciso. Sono passati 55 anni, di lui ricordo l'espressione sempre seria ed un po' imbronciata, del fatto che avesse gli occhi chiari, non ricordo se azzurri o verdi, però quel brano me lo fa sempre ricordare, lui che aveva solo 17 anni, però vorrei almeno sapere il suo luogo di sepoltura, visto che sicuramente sarà nel cimitero di Portici, ma non mi è mai stato confermato. R.I.P.Ciro, tu che portavi il nome del Santo Patrono di Portici.
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