Anche se i primi accordi e i primi assoli li ho ricavati su una chitarra EKO Fiesta acustica avuta in cambio di uno strano accrocco siluriforme comperato per amplificare le mie armoniche a bocca, nel 1966, però la mia prima chitarra elettrica è stata una Hollywood Meazzi modello Supersonic, dotata di amplificatore a transistors al Germanio da 2 W ubicato internamente alla cassa armonica, che aveva anche un altoparlante da 5 pollici, così risparmiai inizialmente di comperare un amplificatore, dato che a casa usavo la presa fono della mia radio a valvole Philips, modello l'Alfiere, che ho ancora funzionante ma accantonata in ripostiglio. Poi comperai, da un compagno di classe, sempre a lire 10 mila, una Framus con un solo pickup traslabile dal manico al ponte mediante un binarietto ricavato nella mascherina d'alluminio, compensato pure in altezza, ma le due chitarre erano entrambi molto limitatemper fare il ruolo da solista.Poi, per far colpo sulla ragazza che frequentavo, comperai nel 1968, ma questa volta nuova, una Lap Steel Hofner modello 111 a lire 30 mila, con cui eseguivo i brani di Santo & Johnny, seguita a ruota da una Hofner modello 173 usata, ma vista adoperare dal secondo chitarrista dall'altro gruppo che provava in un'altra stanzetta dell'Oratorio Salesianodi Bellavista, però mi accorsi che i pickups erano monobobina (anche se sembravano humbuckers), sostituita poi da un altro modello, sempre della Hofner, la modello 176 che li aveva veramente humbuckers e che una ventina circa d'anni fa sono riuscito a recuperare, ma dopo 30 anni dalla vendita, ad Ercolano. Contemporaneamente nel 1970, un amico che aveva deciso di cambiare ruolo in ambito musicale, passando alla batteria, mi propose la vendita di una sua chitarra Hollywood Meazzi, modello a tre pickups dotata di Vibrola, il modello Mustang che era però molto superiore alla mia prima posseduta e che io ho tenuto poi come chitarra di riserva per anni, cioè fino al 1975 quando comperai una VOX a goccia acustica modello Mark VI, su cui imparai le due false posizioni intermedie del commutatore a tre posizioni, espediente trasferito poi pari pari alla mia prima Stratocaster, ma che permutai l'anno dopo, più notevole conguaglio, con una Fender Esquire del 1963, prima mia Fender in assoluto come chitarra (di bassi invece ne avevo avuti già due, prima un Mustang e poi un Precision che ho ancora). Adesso tra gli strumenti poveri di quel lontano periodo, sono riuscito a recuperare queste quattro:
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