Store Biblioteca Agenda Annunci People Sostieni Accordo
  • Accedi o registrati
  • Info e contatti
    • FAQ
    • Fai pubblicità su ACCORDO
    • Politiche di gestione dei thread
    • Regolamento di Accordo
    • Contatti e info aziendali
    • Privacy
    • Banner e ad-block
    • Servizio consulenza
    • Servizio grafico per le aziende
  • Scrivi
    • ...un post su People
    • ...un articolo o chiedi una consulenza
    • Pubblica un annuncio vendo/compro
    • Segnala un appuntamento
  • Pubblicità
CHITARRA DIDATTICA ONSTAGE RITMI NEWS SHOP

Dopo questo periodaccio mi chiedo : che fine far&a...

di Patric [user #49914] - pubblicato il 25 giugno 2020 ore 08:57
Dopo questo periodaccio mi chiedo : che fine farà l'esibizione davanti ad un pubblico? Già da anni molte situazioni si sono trasferite in rete.Mi chiedo se questa transazione sarà deleteria per il già drammatico mondo dellle band, soprattutto per i non famosi.Trovo a volte davvero penoso vedere talentuosi performer esibirsi solo via webcam.25 anni fa i locali della mia città traboccavano di band di ogni genere, oggi ne rimangono 1 o 2 posti dove esdibirsi e sempre meno band!!!! Cosa ne pensate?

Dello stesso autore
Buongiorno, oggi ho dovuto smontare la mia cassa L...
Buonasera a tutti. Da qualche giorno sto ce...
Buongiorno a tutti. Da ormai un paio di anni siste...
Buongiorno a tutti. Sono alla ricerca di nuovi ori...
. Buongiorno a tutti. Vorrei un parere su u...
Salve a tutti, da un po' mi dedico all'home record...
Buongiorno a tutti Da qualche tempo mi dedi...
Qualcosa di strano su Amazon
Loggati per commentare

di dale [user #2255]
commento del 25/06/2020 ore 09:38:59
Sta finendo tutto, la live music per come l'abbiamo conosciuta è cambiata e non credo ci sarà una inversione di tendenza.
Si favorisce il dj set, l'aperitivo, la musica deve essere un sottofondo, alla gente soprattutto giovane non interessa più di tanto.
Io ho zero date programmate, quando gli anni scorsi ne avrei già fatte almeno una 15ina..
Si trasferirà tutto sul virtuale, in parte è già così, acquisti, cinema, incontri, amici, musica, cibo, sesso, tutto online.
Prossimamente prevedo l'impianto di "ricordi" artificiali, vacanze, esperienze, sogni.
A quel punto mi legherò una corda al collo, oppure partirò per le montagne per non fare più ritorno.
Rispondi
di Patric [user #49914]
commento del 25/06/2020 ore 09:52:08
Condivido in parte il tuo pensiero.
Da chitarrista non professionista ma abituato al palco almeno due volte al mese, devo dire che sono molto rattristato da questa situazione. Concordo sul tuo pensiero sui giovani. La musica per me è sempre stata importantissima e il mio girovagare da ragazzo era il cercare eventi live. Ora la musica, oltre a non essere più suonata, fa abbastanza schifo. Con le dovute eccezioni. Resta ancora un barlume? O siamo alla frutta????
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 25/06/2020 ore 10:40:25
Io credo che la chiave di tutto (o quasi) sia qui: al pubblico giovane la musica Live non interessa più (o quasi).
Non che ai miei tempi (parliamo degli anni 80) fosse poi tanto diverso, anche allora era la discoteca a farla da padrone. Ma oggi il giovane è vermente interessato ad altro. Il Live nella maggior parte dei casi, disturba.
Rispondi
di Patric [user #49914]
commento del 25/06/2020 ore 11:05:58
Difatti all'ultimo live grandino che mi sono visto il pubblico era di trentenni o più..... Ma forse anche trentacinquenni!!!
Rispondi
di coprofilo [user #593]
commento del 25/06/2020 ore 12:26:39
Mia nipote ha 16 anni e va ai concerti!
Va a vedere la musica che piace ai ragazzini; l'estate scorsa l'abbiamo accompagnata al concerto di Salmo a Bologna e c'era un sacco di gente! Aveva anche i biglietti per un altro rapper ma a causa del covid è stato posticipato.
Il problema è che siamo vecchi...
Rispondi
di Patric [user #49914]
commento del 25/06/2020 ore 12:37:39
Il problema è che di quei concerti che piacciono oggigiorno ai ragazzini, solo in minima parte sono suonati e cantati.
È poi autotune a manetta e basi fatte.... Io parlo del mondo delle band tradizionali con gli strumenti veri che suonano... Non di chi parla su una base! Non parlo dei gusti dei giovani ma solo del fatto che sul palco una volta si suonava adesso si balla si fa coreografia e si canta... A volte!!!! E chi suona lo fa sul web.... Agognando I like per Magari poter tirare fuori soldi senza lavorare!
Rispondi
di coprofilo [user #593]
commento del 25/06/2020 ore 13:14:16
Non è questo il punto secondo me.
Non manca la voglia di live, è cambiata la musica che interessa ai giovani che dovrebbero essere quelli che vanno di più ai concerti.
I ragazzini seguono quella musica li, i vecchi vogliono vedere i gruppi vecchi, in campo rock di grandi novità non se ne vedono da tempo quindi è normale che gli spazi siano meno di un tempo.
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 25/06/2020 ore 15:17:09
Sì, anche mia figlia ogni tanto (molto ogni tanto) ci va.
Ma io mi riferivo principalmente ai Live "di provincia"; oggi i locali che permettono a una band di esibirsi sono veramente pochissimi, perché:
1) ai giovani la tua musica non interessa, o li disturbi
2) a tutti gli altri la musica un filino a volme sostenuto, disturba.
Così in quel locale magari non ci tornano, e il gestore ti dice: mi dispiace sai, ma la gente non vuole confusione, non posso permettermi di perdere clienti.
Eppure è bello sedersi in un locale all'aperto d'estate, o al chiuso d'inverno, e ascoltare musica live mentre bevi qualcosa.
Rispondi
di MTB70 [user #26791]
commento del 25/06/2020 ore 09:56:57
Sempre meno spazi, meno pubblico ma anche meno giovani musicisti interessati ad un percorso tradizionale: far parte di un gruppo, scrivere canzoni, suonare dal vivo.
Meglio - più facile - suonare seduti sul letto in cameretta, prendere in prestito pezzi altrui senza scomodarsi a scrivere qualcosa di decente, fare mille take finché ne viene fuori una decente (e poi scusarsi per gli errori perché era “buona la prima”) senza avere uno straccio di capacità di intrattenere o fare spettacolo, e soprattutto senza dover dividere la gloria con gli altri membri della band. Per un giovane di oggi, fissato con se stesso dopo dieci anni di FB, Instagram e tutti gli altri programmi che non fanno altro che gonfiarne l’ego, poter essere da soli sotto ai riflettori è impagabile.
Io sono dell’idea che se invece il progetto è buono lo spazio ci sia ancora, a patto che si risolva questa faccenda del virus. Solo che bisogna differenziarsi e dare spettacolo, e non aspettarsi tanti locali ma piuttosto pochi che si fanno un nome per la musica live.
Rispondi
di Patric [user #49914]
commento del 25/06/2020 ore 10:12:35
Anche il tuo punto di vista è in parte simile al mio.
La cosa che vedo che più mi rattrista e vedere in rete anche dei grandi musicisti, con potenzialità enormi, concentrare tutto il loro talento su test strumentali, pedali chitarre bassi ampli etc, senza avere nemmeno la voglia di proporre qualcosa di originale. O con la presunzione di doverti per forza insegnare qualcosa, un fraseggio, uno stile..... Oppure, che è peggio, emulare qualcuno!!!!! Ovviamente davanti alla web cam tutto é più semplice, sei a casa, non hai mille sbattimenti, se sbagli cancelli.....
Io sono sfiduciato. Spero di potere tornare presto sul palco.
Rispondi
di pg667 [user #40129]
commento del 25/06/2020 ore 12:37:57
scusa me devo fare un appunto: gli "iutiuber" di cui parli non lo fanno per l'ego ma per soldi.

sopra un certo numero di visualizzazioni puoi monetizzarle e ti garantisco che c'è gente che fa un mare di quattrini in questo modo.
offrire al pubblico quello che cerca fa parte della solita domanda ed offerta: faccio solo cover, fatte bene, e guadagno stando a suonicchiare in camera.
Rispondi
di Patric [user #49914]
commento del 25/06/2020 ore 12:40:49
Questo è vero.
Ed è per questo che dico che ci sono grandi talenti sprecati che avrebbero la possibilità di fare un gran lavoro e invece fanno solo scopiazzature.
Rispondi
di MTB70 [user #26791]
commento del 25/06/2020 ore 15:47:08
Tutti e due, secondo me. Prima di tutto, non credo che, all'infuori di pochi grandi nomi, gli altri facciano molti soldi facendo demo e ci metto un attimo a spiegarti perche': se segui il lancio di un qualsiasi pedale di un certo livello al giorno d'oggi, ti accorgi che nel giro di tre giorni (e prima che il pedale sia acquistabile) escono 5-6 marchette degli youtuber piu' famosi. Questo vuol dire che quelle persone prendono dei soldi per fare la demo, e farla nei tempi e modi che il produttore si aspetta. Marketing budget.
Considerando pero' che il mercato dei pedali e' superinflazionato e mica se ne vendono migliaia di nuovi per ogni modello, dopo Pete Thorn, Mike Hermans, Rabeea Massad, Brett Kingsman e Dan Quayle/Martin Miller, i soldi per promuovere un pedale con endorser globali sono gia' finiti. Gli altri dimostratori, tolto magari qualcuno di piu' piccolo che lavora in altre lingue per mercati specifici, a mio avviso sono fortunati se ricevono il pedale gratis, e poi monetizzano rivendendolo.
Se poi suonano cover, i soldi su YT vanno direttamente all'autore della canzone, non a chi la suona - e ci sono fior di algoritmi che controllano 24/7 quel che viene pubblicato per essere certi che il chitarrista da camera non riceva i soldi della pubblicita'. Senti cosa dice Rick Beato, che manco prende i soldi dei video nei quali fa l'analisi teorica delle canzoni, altro che suonare cover e far quattrini.
Ti faccio un altro esempio per farti capire quanto poco si monetizzi oggi con conenuti altrui senza avere fior di avvocati: un rapper cita per plagio Katy Perry per una canzone del 2014 che a suo avviso e' rubata da una sua del 2008. Non tutta la canzone, solo una parte della base che senti sotto la strofa. In qualche modo vince la causa, anche se da molte parti si ritiene sia stato un errore della giuria. Un tizio fa un video proprio per difendere Katy Perry, e per tutta risposta il suo video su YT viene claimed dalla casa editrice della canzone di Katy Perry (che secondo il tribunale ha copiato la canzone, che quindi non le appartiene) per aver fatto sentire uno spezzone del brano per difenderla. Qualcosa mi dice che non diventerai milionario su YT facendo Hotel California.
Il punto e' pero' che, se i soldi sono pochi, l'incentivo a fare da se' e' ancora piu' grande, almeno si sfama una bocca sola ma quell'uno non muore di fame. In questo senso lo fanno sicuramente anche per soldi.
Rispondi
di Skywalker8 [user #40706]
commento del 25/06/2020 ore 10:14:34
Avevamo una opportunità, con questo virus. L'opportunità di capire che la vita non è solo cibo e lavoro, non è solo sopravvivenza alla malattia, non è solo il sushi del sabato sera o l'aperitivo del venerdì. Avevamo L'opportunità di capire che l'economia globale ha fallito nel suo essere capitalistica e nazionalista pur tentando di rimanere globalizzata, prendendo il peggio di tutti i lati di queste terrificanti parole. Non mi esprimo sulla malattia in sé e sui morti perché potrebbero bannarmi.
A tutte le persone che considerano le arti dispensabili, che non si riuniranno mai più per teatri e concerti perché "tanto a che serve?", che ascoltano solo quello che passa RDS, a loro dico: beh, la nostra musica non la meritate.
E continuerò a suonare perché quello è il mio modo di essere e di esprimermi, con o senza virus. Ho un lavoro e ho fatto tanti sacrifici per ottenerne uno che mi permettesse di avere il tempo e le energie per suonare una volta finito. Scrivo musica e continuerò a farlo, per quanto mediocre possa essere.
E siccome non credo di essere l'unico sono sicuro che torneremo sui palchi, piccoli o grandi che siano, e la musica dal vivo non morirà mai.
Rispondi
di Patric [user #49914]
commento del 25/06/2020 ore 10:19:07
... Per quanto mediocre possa essere.... Pur sempre qualcosa di originale è, ed è frutto del tuo pensiero e della tua vita. Sicuramente meglio delle canzoni "copia incolla" del giorno d'oggi.
Rispondi
di pg667 [user #40129]
commento del 25/06/2020 ore 12:43:28
per fortuna non sei l'unico che la pensa così.

ma aggiungo: sono 40 anni o più che "il rock è morto", eppure in questo periodo di quarantena ho visto parecchi blockbuster e anche solo rimanendo in casa Marvel tra Black Sabbath, AC/DC e rock vario ho sentito buona musica anche nei film.
saranno artisti vecchi, ma chissenefrega, vanno ancora alla grande.
Rispondi
di E! [user #6395]
commento del 26/06/2020 ore 12:57:54
Bel commento!
Rispondi
di Claes [user #29011]
commento del 26/06/2020 ore 15:10:40
"la musica dal vivo non morirà mai." Però siamo in una bassa a livello di interesse sinusoide come dimostrano cifre di vendita adesso impensabili - più o meno tutto d'un botto in ascesa negli anni 90 per poi precipitare di brutto. Servono strade nuove tipo la rivoluzione elettrica Rock'n Roll poi seguita da una nuova generazione a base di Brit-Pop + Flower Power USA e chitarra elettrica. Poi sint nella generazione tuttora in corso. In parallelo Heavy Rock e musica chiaramente Dance / Rap. Io parto dai Beatles e ho deciso di imparare la chitarra piuttosto che continuare le mie prime lezioni di piano. I mei genitori hanno detto "OK, ti compriamo una classica se poi andrai a lezioni"! I miei genitori mi hanno lasciato stare visto che mi dedicavo tanto a musica per loro primitiva.
Serve dunque qualcosa di veramente nuovo (il Rap lo è stato) per la generazione post-Covid che adesso parte dalla musica dei genitori, i quali già da oggi sentono la mancanza del live. Come sarà il futuro?
La musica che adoriamo diventerà la musica Classica del futuro e le tribute bands saranno molto apprezzate!
MTB e la storiella del pezzo di Katy Perry: divertente quanto deprimente... È una cosa tipica per l'USA ed è la fortuna di avvocati.che, volendo essere specialisti del Music Bizz, non sanno nemmeno la differenza tra chiave minore e maggiore, nè terminologia e le ripercussioni di contratti centrati sulla musica poco intelligibili pure per certi avvocati. Già che ci siamo, è sempre più difficile proporre pezzi davvero originali. Accordi rimangono gli stessi di sempre...
Bisogna notare che il live è dove un musicista e band di successo può aspettarsi introiti $$$$ sostanziosi piuttosto che da una royalty discografica che rimane sempre bassa. In paragone, l'autore del pezzo ha diritto a tutti i proventi SIAE editoriali - versione originale, cover e live - dove una qualsiasi band non avrà mai diritti editoriali da ripartire se non incorporante un compositore e paroliere.
In palco cmq, serve fare spettacolo specialmente intrattenere il pubblico tra un pezzo e l'altro con commenti umoristici, barzellette, spiegare il pezzo. Esperimento andato bene: suonavo con un chitarrista multi-pedale mentre io ero su un pre. Gli ho chiesto di spiegare i suoi pedali al pubblico per una mezz'oretta molto godibile anche per me!
Rispondi
di fa [user #4259]
commento del 25/06/2020 ore 15:50:34
A Milano i locali dove può suonare sono sempre meno. Il Covid ne sta facendo chiudere altri o cambiarne l’approccio. Quello che ho visto in questi 20 anni di musica live è passare dai locali dove suonavano super gruppi con signori musicisti e molto pubblico, alle Tribute band tutto fumo e niente arrosto a gente che suona in playback fino al deejay set. Temo che il Covid abbia dato il colpo di grazia...
Rispondi
di asidisi [user #16165]
commento del 25/06/2020 ore 16:34:36
I musicisti danno la colpa all'ignoranza delle nuove generazioni che non hanno cultura musicale e non hanno interesse per i concerti. Poi sono i primi che non vanno mai ai concerti o a supportare gruppi emergenti. Mi sembra la storia del musicista professionista che si lamenta che lo stato non lo tuteli in questo periodo per poi scoprire che dà lezioni da una vita facendosi pagare in nero...
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 25/06/2020 ore 19:20:24
Verissimo; anzi, aggiungo che molte band che hanno un loro "giro" ne sono gelosissime, mentre potrebbero benissimo invitare a fargli da spalla qualche gruppo minore o nuovo senza perdere nulla.
Ciao
Rispondi
di E! [user #6395]
commento del 26/06/2020 ore 12:59:51
Assolutamente vero. I musicisti non vanno ai concerti dei colleghi, di conseguenza c'è meno pubblico, di conseguenza chi organizza i concerti ne organizza sempre meno, di conseguenza i musicisti suonano sempre meno.

Non è un modello virtuoso... E non ci facciamo nemmeno una bella figura.
Rispondi
di Dinamite bla [user #35249]
commento del 26/06/2020 ore 22:20:13
Questo è vero, ed io lo sostengo da anni sto fatto che ci si fa la guerra tra poveri.
Il fatto però è anche che il 99% della proposta musicale è da anni basata sulla coverband mono-artista di imitatori. E sinceramente mi fa un po' schifo andare a sentire quelli che scopiazzano (anche nel look)i pink floyd, i queen, beatles, u2, per poi arrivare agli italiani vasco, ligabue, e una serie infinita di nomi di livello decisamente più improponibile. Ma il poco mercato che c'è se lo contendono questi qua, perchè la gente non ascolta la musica. Vuole solo urlare le canzoni della giovinezza e che ha già sentito un miliardo di volte (da qui il pubblico su di età) per assecondare il bicchierino in più dopo la squallida pizza nella squallida pizzeria che organizza il live, con acustica, strumentazione, e quindi suoni improponibili.
D'altro canto però la scena originale italiana è molto scarsa perchè creare un prodotto di qualità costa tempo e sacrifici. E io conosco pochissime persone disposte a farli pur di seguire il sogno di scrivere qualcosa di buono
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 25/06/2020 ore 22:06:52
la totalità quasi dei veri appassionati di chitarra rock ha un'età compresa fra i 45 e i 75 anni.
all'infuori di questa fascia ci sono solo persone con il pallino per la musica, ma sono comunque rari.
per un giovane, oggi: il rock è morto e sepolto; la musica strumentale è tutta fatta al pc; l'assolo è roba da nonni.
Rispondi
di FabioRock74 [user #44552]
commento del 25/06/2020 ore 22:10:57

Leggo anche qui tanti nostalgici del buon vecchio rock... mi sento a casa ma il buon vecchio rock è vecchio e vecchia è la maggior parte della gente che lo ascolta. I vecchi come me vorrebbero riempire i locali per sostenere le brave e talentuose band emergenti ma.. il sabato sera devono andare alla pizzata di classe della figlia. Io, vecchio, suono con la mia band di vecchi del buon vecchio rock, la volta che riesco a trovare la datina nel localino la metà dei vecchi che verrebbero volentieri ad ascoltare del buon vecchio rock, suonato da vecchi amici, saranno alla pizzata di classe dei figli.
Quindi.. 2 cose da fare per salvare la musica live
1) smettere di voler suonare solo rock
2) chiudere le pizzerie
Rispondi
di Patric [user #49914]
commento del 25/06/2020 ore 22:20:58
Ah ah ah fantastico questo post!!!!
Tragicomico!!!!..... È purtroppo reale!!!!
Rispondi
di FabioRock74 [user #44552]
commento del 25/06/2020 ore 23:01:29
:)
Rispondi
di asidisi [user #16165]
commento del 26/06/2020 ore 00:22:4
Il post mi fa sorridere, ma trovare un paio di ore,non dico tutte le settimane, ma un paio di volte al mese, per andare a sentire un concerto mi sembra strano. O hai 80 anni ,e allora sei vecchio, o sei vecchio dentro ,o hai la moglie che ti reclude, o non è una cosa che ti interessa, Sono più convinto sia la quarta.
Rispondi
di FabioRock74 [user #44552]
commento del 26/06/2020 ore 00:36:50
Non credo che tu abbia colto tutta l’ironia del mio post. Ti posso rassicurare sul fatto che ho una vita felice, una famiglia fantastica e dedico alla musica mia e degli altri tutto il tempo che voglio secondo le mie personali e in quanto tali indiscutibili priorità.
Attento a come ti esprimi, perche qualcuno più vecchio dentro di quanto non lo sia io potrebbe offendersi.
Long live rock n roll
Rispondi
di nanniatzeni [user #24809]
commento del 26/06/2020 ore 08:52:38
Sarebbe un settore da tutelare con incentivi.
Mi spiego: io titolare di un modesto bar, con uno o due dipendenti da pagare, bollette da pagare, mutuo da pagare e clienti che bevono appena due birre in una serata ho poche possibilità di dare soldi( + birra) a dei musicisti rock( che in quanto tali si bevono il mondo) alla band emergente.
Se invece lo Stato mi fa detrarre tutto io la porto eccome la band.
Ovviamente servirebbe una sorta di albo dove le band devono iscriversi per tenere tutto sotto controllo.
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 26/06/2020 ore 17:05:25
credetemi, ne riparliamo tra un anno.
Rispondi
di Patric [user #49914]
commento del 26/06/2020 ore 20:42:18
Allora pongo un nuovi quesiti.
Un musicista, compositore o meno, professionista o meno, può fare a meno del palco? Del rapporto col pubblico?
Secondo voi è da considerare veramente questo post covid (che ancora post non è) un cambiamento epocale?
Dovremmo metterci tutti a proporre la nostra musica sul web per un pubblico virtuale?
Dopo aver letto tutti i vostri post, e aver capito che la voglia di rimettersi in gioco è molta, io credo che finché ci sarànno musicisti che ne parlano e si pongono il problema, il mondo del live non è e non sarà mai morto.
Magari sarà diverso. Ma sta anche a noi non mollare!!!
Rispondi
di asidisi [user #16165]
commento del 26/06/2020 ore 21:08:02
Personalmente l'idea di suonare solo in casa mi mette tristezza.In tanti anni di live ho suonato in posti pieni e posti vuoti,in piccoli bar e grandi palchi, ho avuto tante delusioni e tante soddisfazioni , ma il comune denominatore è stata l aggregazione ed il fare tante esperienze, insomma vivere nella vita reale e conoscerepersone. In una cameretta con un PC davanti che esperienze di vita o condivisione puoi fare? È come menarselo davanti ad un film invece di avere una donna vera.
Rispondi
di Patric [user #49914]
commento del 26/06/2020 ore 21:13:06
Sono della tua stessa idea e più o meno (come chiunque abbia mai intrapreso l'avventura di far parte di una band) ho il mio bagaglio di esperienze positive o negative.
Il suonare davanti ad un pubblico ti da cose che non sono paragonabili a null'altro.
L'ultima frase calza a pennello!!!!! ;-)
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 26/06/2020 ore 21:41:3
la musica è stata sempre e soltanto vissuta live, dal vivo.
poi usci' il grammofono e lì per la prima volta i musicisti, la musica, ebbe la prima mazzata: si poteva rifare una take! il pubblico non c'era, ecc.
terza mazzata: Youtube et similia: il pubblico c'è ma non si vede, né si sente.
per me la musica è solo quella fatta per un pubblico presente, lì si misura il musicista. dal vivo si rende il 20% tecnicamente ma umanamente "può" trasparire molto di te.
la registrazione (video/mp3/cd ecc.) già è a un gradino inferiore, per come la vedo io.
youtube et similia sono forse a un gradino intermedio: può trasparire un goccio di umanità (vedi il Maestro bini).
Rispondi
di acif utente non più registrato
commento del 27/06/2020 ore 08:39:23
covid a parte, io reputo i cambiamenti una cosa normale e guai se non ci fossero, ciò non significa che tutto sparirà, io non lo credo.
inoltre credo che bisogna coinvolgere i più piccini alla musica, io sono padre di un bimbo di 3 anni, quando usciamo e vediamo gente che suona dal vivo sia all’aperto sia al chiuso, è bellissimo vedere la sua faccia che va in estasi, rimane incantato a bocca aperta, e quando finisce un brano mi dice sempre, papà ne fanno un altra vero?
io credo che + che i musicisti che devono andare ai live degli altri musicisti, dovrebbero essere i genitori a portare i + piccini ai concerti, magari d’estate all’aperto, dove non sei vincolato a rimanere seduto in un tavolo, e sei di passaggio così senza obbligare a rimanere tutta la sera, per me è un metodo per avvicinare alla musica i piccoli, che sono poi loro il futuro.
il fatto che + sopra si dica che i musicisti debbano andare ai live degli altri musicisti lo trovo limitativo, non è sbagliato, ma la musica e la passione la devi tramandare a chi non è già del mestiere, se no è un cerchio che si chiude solo tra musicisti
Rispondi
di MTB70 [user #26791]
commento del 27/06/2020 ore 10:42:40
Io cerco di fare la stessa cosa con mio figlio che ha otto anni - a casa sempre dischi diversi di vari generi, quando trovo un concerto dove puo' stare in tribuna e quindi vedere qualcosa che non siano i gomiti di gente alta 50 cm piu' di lui ci andiamo (e a otto anni ha visto Rainbow, Mark Knopfler, Nannini, l'Accademia della Scala per la lirica, ancora la Scala per musica sinfonica, alcuni gruppi jazz e swing in locali che fanno anche da ristorante, qualche concerto in piazza d'estate durante le vacanze...avevo i biglietti per Geoff Tate ex-Queensryche prima che saltasse tutto. Insomma, un bel mischione per farlo crescere sentendo cose diverse tra loro), a scuola fa coro e da qualche mese ha iniziato a suonare la chitarra. Poi alla fine potra' mollare tutto, ma un suo gusto ragionato lo avra' sviluppato - e anche lui, quando vede un musicista di strada, ha due reazioni costanti: si ferma ad ascoltare, poi si gira verso di me con la mano allungata perche' gli dia una monetina da lasciare.
Rispondi
di Farloppo [user #27319]
commento del 27/06/2020 ore 10:28:56
Aggiungo che non tutti possono permettersi di uscire il mercoledì sera (di solito le band inediti trovano solo serate infrasettimana), farsi un centinaio di km di macchina (non tutti abitano a Milano) e rincasare all'una di notte per andare in un locale a sentire band emergenti. Bisongerebbe fare come in Giappone che fanno iconcerti in orario di aperitivo e alle 21:00 si smonta :D
Rispondi
Seguici anche su:
Aggiornamenti via mail
Newsletter a basso traffico: hot topic, novità, opportunità. Disiscrizione con un click in qualunque momento.
Cerca Utente
People
Strategy V2: il booster Strat a pedale diventa overdrive
La scena EPICA della BC Rich in Stranger Things 4
Un chitarrista, cinque contraddizioni
Native Instruments virtualizza una Stratocaster del 1960
Strymon reinventa i suoi 6 classici
Star Eater: filtri, switch e semiconduttori per il fuzz Pigtronix
Metaverse: delay Wampler dalla pedaliera allo schermo del PC
Two Notes ReVolt è qui, per basso e chitarra
Zzombee: folle modulazione con fuzz analogica a controllo digitale
Scopri le rinnovate Charvel Pro-Mod DK24 in video
Dave Mustaine inarrestabile: arriva la Flying V Alien Tech Green
Di chitarre buone, pedaliere e dello stare bene
The Police: Greatest Hits
Se la base è valida...
Neucab/Viper sono i cavi Bespeco con jack Neutrik, anche Silent

Licenza Creative Commons - Privacy - Accordo.it Srl - P.IVA 04265970964