di antsonc [user #13494] - pubblicato il 25 luglio 2020 ore 14:58
Ciao a tutti/e!
Vent'anni fa, durante la pausa estiva da lezioni universitarie, mi chiudevo in stanza per un paio di settimane e registravo miei brani strumentali al PC con un software di sequencing/recording (conoscete il CakeWalk?).
Impiegavo un giorno per ciascun brano. La mattina andava via solo per programmare la batteria midi: pensavo un ritmo per ciascuna sezione, aggiungevo dei fill, spostavo gli eventi per farli suonare più umani; poi programmavo la parte di basso. Nel pomeriggio registravo la parti di chitarra - purtroppo durante una nuova registrazione non potevo ascoltare le parti già incise, quindi durante il solo dovevo accontentarmi dei suoni midi, senza ritmiche di chitarra, che tanto valeva lasciare per ultime, separandole nel panorama stereo per rendere il tutto più distinguibile all'orecchio umano. Ah, per evitare i suoni della plettrata sulle corde, mettevo l'ampli fuori dalla stanza, ma tanto ero a casa da solo e al massimo disturbavo i vicini (contentissimi...).
Questo, quando tutto andava bene, perché poteva anche capitare qualche bug nel programma, per cui magari avevo registrato cinque minuti di ritmica o l'assolo migliore della mia vita per poi rivolgere lo sguardo allo schermo e scoprire di non aver inciso niente.
Finite pre e produzione, c'era la post: adeguare i livelli sonori, aggiungere effetti di eco, riverbero, reverse, ecc.
Alla fine qualche brano andava sul Web, su MP3.com (ve lo ricordate?), su CD da passare ad amici o alla mia fidanzata e attuale moglie!
Negli anni MP3.com è stato sostituito da YouTube, per cui prendevo ulteriore tempo per aggiungere foto e immagini varie alla musica, oppure una ripresa dell'esecuzione tramite webcam.
Oggi, con un lavoro e due figli, intere giornate libere sono utopia, quindi devo fare in fretta correndo pochi rischi. Ho voluto riprendere le mie produzioni casalinghe di cui sopra - aggiornandole al chitarrista che sono adesso - e riproporle con un setup spartano: un looper minimale (il Boss RC3) e la registrazione tramite smartphone. La batteria è ora una tra le poche offerte dal looper, senza fill, sincopi, raddoppi ecc. Non ci sono più neanche le parti di basso - in questo caso mi consolo pensando che l'ascolto avverrà attraverso un cellulare, quindi le relative frequenze non si sarebbe percepite comunque (perdonatemi bassisti, fingete che non l'abbia scritto)! Per le chitarre ritmiche, non creo più di due strati (spesso ne basta uno in cui basso e bicordi siano distinguibili) e cerco la combinazione di pickup più adatta per coprire lo spettro armonico in basso e far poi spiccare meglio il timbro per il "canto".
Quanto sopra in merito ai suoni - parlando invece delle strutture dei brani, ho tagliato intro, outro, break e altre variazioni. La modalità di composizione/registrazione in loop va bene se il brano ha più sezioni (es.: A, B, C e da capo) perché rendono vario il flusso sonoro, soprattutto se avvengono uno o più cambi di tonalità; un blues in 12 battute nudo e crudo invece non rende, per la sua struttura ripetitiva e per la mancanza di interplay con musicisti reali, non consentendo climax e non fornendo spunti al solista. Un discorso simile andrebbe fatto per il jazz, a meno che non ci si volesse sbizzarrire su un brano, ehm, freddo come Giant Steps (https://youtu.be/PE_g5uVO97E), risparmiando la sezione ritmica in carne ed ossa, anche in un eventuale live al di fuori della propria mansarda.
Qualche ulteriore accorgimento: per concludere il pezzo in dissolvenza, si può banalmente girare la manopola del volume di uscita del looper; inoltre, per cambiare la dinamica del pezzo con semplicità si può schiacciare al volo il pulsante che silenzia/ripropone la nostra finta batteria.
Ok, ma quanto si impiega a registrare un brano in questo modo? Anche solo cinque minuti, davvero! Ecco una (pre)produzione in tempo reale: "Friends" https://youtu.be/GA0Ax24xsU4 (Il brano vero e proprio comincia a 1:23, come scritto nella descrizione). Il precedente è un esempio semplicissimo suonato buona la prima, ma è possibile costruire soluzioni un po' più complesse, sia nella struttura che nell'armonia; in media può bastare una mezz'ora, considerando la scelta tra più take.
Ecco infine un brano con alcuni degli accorgimenti qui indicati: ha dentro un A che è un 12 bar blues per i soli, un B, un C e anche un D, e degli stop&go della batteria: "Strong" https://youtu.be/k0C34zXvDWY
Avete suggerimenti o spunti? Per il resto, buon ascolto!