Nato a Dallas nel 1937 da genitori messicani, imparò a suonare la chitarra da suo padre e iniziò la sua carriera musicale suonando agli angoli delle strade.
In giovane età si trasferì a Los Angeles per entrare nella band The Crickets al posto di Buddy Holly ma l'accordo non si materializzò.
Nella città californiana si esibiva al club PJ dove fu notato da Don Costa. Il producer lo presentò a Frank Sinatra che lo ingaggiò per la sua casa discografica, la Reprise Records, etichetta con la quale nel 1963 fu pubblicato il suo primo album “Trini Lopez Live At PJ's”.
Tra i suoi brani più celebri: “Lemon Tree”(Will Holt song)", “I'm Coming Home”, “Sally Was A Good Old Girl”, “America” e la reinterpretazione di “If I Had A Hammer”, brano che raggiunse il primo posto in classifica in 36 paesi.
Trini Lopez fu un musicista molto apprezzato tanto che Gibson, negli anni '60, gli chiese di progettare due modelli di chitarra: la Trini Lopez Standard, basata sulla Gibson ES-335, e la Lopez Deluxe, di cui sono proprietari celebri Dave Grohl e Noel Gallagher.
I Foo Fighters di Dave Grohl lo hanno ricordato con un messaggio sui social: “Oggi il mondo ha perso un'altra leggenda. Non solo Trini ha lasciato una sua bellissima eredità musicale, ma ha anche inconsapevolmente contribuito a creare il suono dei Foo Fighters sin dal primo giorno. Ogni album che abbiamo realizzato è stato registrato con una chitarra Trini Lopez del 1967. È il suono della nostra band, il bene più prezioso. Grazie Trini, mancherai a molti e sarai ricordato da tutti”.
Lopez ebbe anche una breve carriera cinematografica. Il ruolo più celebre ricoperto fu quello di Pedro Jiminez in “Quella sporca dozzina”, film del 1967 diretto da Robert Aldrich.
La sua morte, avvenuta per complicazioni dovute al Covid-19, è stata annunciata dal “Palm Spring Life”, il magazine di Palm Springs, città in cui viveva il musicista. |