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Journey Overhead: acquisto e prime impressioni d'uso di una chitarra da viaggio
Journey Overhead: acquisto e prime impressioni d'uso di una chitarra da viaggio
di [user #3] - pubblicato il

Strimpellare fa parte della vacanza, ma l'acustica nel baule ruba un sacco di spazio. E gli sbalzi di temperatura micidiali per il legno. E allora ho deciso di comprarmi una chitarra da viaggio.
La ricerca è stata fatta tenendo conto di due aspetti fondamentali: ingombro ridotto e resistenza agli agenti atmosferici, quindi niente legno. Fascia di prezzo nella zona di 800 - 1.000 euro, quel che serve per avere uno strumento di buona qualità. La selezione è avvenuta tra i tre strumenti in commercio che soddisfano tutte le condizioni: Qualche approfondimento online toglie immediatamente ogni speranza di provarle: in Italia non esistono. D'altra parte è difficile biasimare i nostri negozianti: strumenti del genere hanno un mercato ristretto, metterseli in casa comporta il rischio di vederli coprirsi di polvere e invecchiare in magazzino. Ma allora, come scegliere? Ho deciso di fidarmi dei produttori: dando per scontato che una struttura composita sia garanzia di costanza qualitativa ho fatto una classifica in base alle specifiche dichiarate, assegnando dei punteggi alle diverse caratteristiche, per ottenere un valore globale che mi aiutasse a individuare la più adatta a me. In più c'è un bel po' di materiale online utile a farsi un'idea sulle prestazioni.

Ingombro
La Lava è in un pezzo unico, mentre Journey e Klos si possono smontare per occupare molto meno spazio. Lo smontaggio dellla Klos è macchinoso (bisogna fissare le corde con un capotasto e addirittura fissare i pin del ponte col nastro adesivo, poi svitare le quattro viti). La Journey invece non richiede attrezzi, grazie al geniale sistema di attacco del manico basato su un gancio rapido e un gallettone. Non serve neanche allentare le corde, la chitarra si divide in due e si rimonta in pochissimi secondi. Primi punti assegnati: due per la Journey, uno per la Klos, zero per la Lava.

Estetica
Una chitarra in fibra di carbonio è roba proiettata nel futuro, non può scimmiottare gli strumenti tradizionali. Certo è questione di gusti, ma per me La Lava è splendida con quella buca oblunga, la Journey è molto bella, la Klos è bruttina. Due punti Lava, uno Journey, zero Klos.

Amplificazione
La userò forse una volta all'anno, ma è bello sapere che c'è. La Journey ha di serie il piezo proprietario passivo, come piace a me, la Lava ha varie opzioni tutte attive (tra cui una con gli effetti integrati), la Klos non ha pickup. Due punti per la Journey, uno per la Lava, zero per la Klos.

Custodia
Un aspetto importante vista la destinazione. La Lava include una gig bag piccola, ma - a giudicare dalle foto - di buona fattura. Klos ha solo optional, da acquistare a parte, inclusa una complicatissima custodia a zaino a cui si può abbinare una sacca per il manico da fissare a lato. Ci sta, è anche bella, ma sembra macchinosa, come dimostra il video sul sito dell'azienda. Journey arriva completa di una valigetta in misura cabina di aereo in cui alloggiano manico e corpo, dotata di ampie tasche per accogliere un laptop, accessori e forse anche un cambio di biancheria! Due punti per la Journey, uno per la Lava, zero per la Klos.

Manico
La larghezza del manico è un aspetto significativo per me, che sono abituato a manici abbastanza stretti. Vediamo: 
  • Journey Carbon Travel Guitar - nut 44.5 mm (1.75")
  • Klos Full Carbon Fiber Travel Guitar - nut 42.5 mm (1.67")
  • Lava ME 2 - nut 42.9 mm (1.69") 
Tradizionale folk per Klos e Lava, quasi da classica per la Journey. Ed ecco assegnati i punti per il manico: Lava 2, Klos 2, Journey 0.

Esito finale
Vediamo i totali: Journey 7, Klos 3, Lava 6. Esclusa subito la Klos, lo scarto tra le altre due è minimo. Così a pelle, da vedere mi piace di più la Lava, anche per via del manico, ma la facilità di smontaggio della Journey fa la differenza e decido per quella. Resta da valutare l'aspetto prezzo. Benché la scelta della Journey sia pressoché definitiva, per informazione faccio una ricerca su tutti e tre i modelli.

Acquisto
In USA è facile comprarsi una di queste chitarre, qui da noi un po' meno. La Klos non esiste in Europa, si compra direttamente sul sito americano, dove il pacchetto (custodia, capotasto, sacca del manico, eccetera) costa $ 725 + 135 di spedizione DHL, a cui vanno aggiunti dazio 32% e IVA 22% (tariffa doganale verificata sul sito AIDA, il codice per le chitarre è 92029030 00) per un totale di 1.384 dollari, più o meno 1.160 euro. La Lava si può comprare in Olanda (quindi niente dazio e IVA) a circa 900 euro spedita. La Journey costa sensibilmente di più del budget previsto al di qua dell'oceano: il magazzinone tedesco la propone a 1.320 euro, ma la disponibilità di colori è minima e io la voglio bordeaux. La trovo da Macari's, uno dei negozi superstiti di Denmark Street a Londra, unico in Europa (si fa per dire) a proporre una selezione completa di chitarre Journey. La vende a un'ottantina di euro in più rispetto al tedesco, ma un piacevole scambio di email con il simpatico Anthony mi consente di risparmiare anche qualche soldo. AGGIORNAMENTO GENNAIO 2021: dall'entrata in vigore della Brexit si deve aggiungere il dazio.

Arriva in pochi giorni nella sua valigetta, con tutti i case candies del caso, la chiave di regolazione, un battipenna autoadesivo, eccetera. Bellissima. Il setup è buono, ma si può migliorare facilmente grazie al truss rod biflex (agisce in entrambe le direzioni) e a sella e capotasto mobili, che rendono molto facile sia la limatura, sia l'inserimento di spessori. Molto ingegnoso il sistema di bloccaggio delle corde alla paletta, che le tiene al loro posto quando si stacca il manico. Montare il tutto è un attimo: si appoggia il manico nell'incavo sul corpo, lo si tira fino a far ingaggiare il blocco, si avvita il gallettone fino in fondo, si verifica che le corde siano entrate nelle sedi sul capotasto e si fa un minimo di stretching. L'accordatura non è immediatamente perfetta, ci mancherebbe, ma lo scarto è davvero minimo e ritoccarla è un attimo Tra l'altro il gallettone funziona anche come micro tilt, ovvero consente di alzare l'action. Il manico, piacevolissimo al tatto, è grosso e largo come detto, ma ci si abitua.

Ed ecco Denis che mostra come smontarla e rimontarla.



Suono 
Il primo momento è un po' deludente, la chitarra sembra sorda. Poi capita di farla provare a qualcuno e si capisce che il problema sta nella collocazione della buca, che non porta tutte le frequenze a chi sta suonando. In compenso la proiezione verso l'avanti è eccellente e la voce è interessante, brillante come in ogni chitarra in materiale composito, con una risposta in frequenza bilanciata e una generale morbidezza che sparisce aumentando la decisione dell'attacco. Amplificata ed equalizzata sembra perfino una chitarra di legno.

Promossa a pieni voti, ora manca solo di portarla in spiaggia. Chiudiamo con il gustoso video promozionale di Journey Instruments.

chitarre acustiche journey instruments of660
Link utili
Journey Instruments
Klos Guitars
Lava Music
Macari's
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