La Collings Jumbo (CJ) non è una novità per l’azienda americana, ma trovarsene tra le mani una è sempre un gran piacere. Con Paolo Antoniazzi non ce la siamo fatta scappare. Ha bassi potenti e legni selezionatissimi e un prezzo che la rende davvero esclusiva.
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Collings si è fatto un nome costruendo splendide chitarre che si ispirano all'epoca d'oro della liuteria americana. Ha iniziato come liutaio e restauratore di vecchie Martin e Gibson in un piccolo negozio di Houston, Texas. Successivamente ha iniziato a costruire strumenti a proprio nome, acquisendo in breve tempo notorietà e consensi e trasferendosi nella sua nuova sede di Austin, città benemerita per tutta la musica americana, nonché splendido e vivibilissimo posto scelto per viverci da molti musicsti professionisti più o meno famosi. Continua...
Le chitarre acustiche Collings sono prodotte in piccola serie ad Austin, in Texas, e si collocano - più o meno - allo stesso livello qualitativo e commerciale delle Santa Cruz. Le Collings, a differenza delle Santa Cruz che è possiblile trovare (o ordinare) da Sergio Tomassone di Bologna, non sono state mai distribuite in italia e pertanto - della loro esistenza - sono informati davvero in pochi ed ancor meno ci hanno messo le mani sopra per provarle. Le Collings sono basate - per lo più - sui fortunati (e perchè no, innovativi per l'epoca) modelli Martin e Gibson degli anni 30 e 40, rivisitati e, forse, migliorati con il senno di poi per cercare di riprodurre quegli "overtones" tipici di una chitarra che ha suonato per anni ed anni.
Nello specifico, la Collings Jumbo (CJ) ricalca più o meno fedelmente tranne la paletta ed i segnatasti, la Gibson Avanced Jumbo (AJ) del 1930 mentre la Collings D2H è praticamente una Martin serie D degli anni 30/40. Continua...