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Jimi Hendrix. The Place They Can Make Us Believe In |
EdoFrasso scrive: Ecco qua, signori, il mio omaggio al genio di Seattle. Buona lettura...Era la fine del 1970 quando Hendrix decideva di porre fine anche al progetto della Band of Gypsys. Il mancino di Seattle era consumato nel profondo da demoni e fatiche. Erano emersi nell’ultimo anno e mezzo giganti dell’hard rock, dai Led Zeppelin, ai Deep Purple, e stava venendo fuori una band dal sound di spaventosa energia di nome Black Sabbath. I nuovi gruppi erano la nuova leva del Rock, ma attendevano con riverenziale ansia la nuova fatica artistica del re della sei corde. La stampa musicale insinuava continuamente, viste le ultime apparizioni in pubblico visivamente provato, che il celebre chitarrista era finito artisticamente, e che fosse il caso che si ritirasse. Un paio di volte rischiò il collasso a causa delle droghe. Mai stampa fu più crudele con un artista di così gran spessore. Continua... |
di EdoFrasso [user #13197] |
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18-09-07. 37 anni fa moriva Jimi Hendrix |
frank70 scrive: Salve a tutti gli accordiani, scrivo questo articolo per ricordare l'anniversario della morte del chitarrista Jimi Hendrix. Io sono un suo fan sfegatato e non potevo non ricordare questo anniversario.
Ci sono già state discussioni riguardo a questo chitarrista tra chi diceva che non si può paragonarlo ad un chitarrista moderno, che è stato fortunato a morire durante il suo grande periodo.... Continua... |
di frank70 [user #13263] |
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Jimi Hendrix 35th Anniversary |
astroman scrive: 18 settembre 1970: in una camera d'albergo in Londra, moriva Jimi Hendrix. Quest'anno cade il 35mo anniversario e la data merita d'esser celebrata degnamente. In Italia, la rivista Jam ha approntato un monografico della serie Rock Files, totalmente dedicato con allegata la versione integrale del concerto di Mauwi (scusate la pubblicità ma merita veramente). Alla pubblicazione hanno concorso (tra gli altri) Cesar Gleebek (il Biografo di Hendrix, coautore della mitica "Jimi Hendrix. Electric Gypsy" e della rivista "Univibes"), Roberto Bonanzi (coautore del raro ma preziosissimo volume sui concerti italiani di Hendrix nel maggio '68) e quei "bravi ragazzi" (veramente) del circolo Jimi Hendrix Italia, una fratellanza di peninsulari legati dalla comune viscerale passione per la musica e la storia del magic boy di Seattle. Continua... |
di redazione [user #116] |
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astroman scrive: 18 settembre 1970: in una camera d'albergo in Londra, moriva Jimi Hendrix. Quest'anno cade il 35mo anniversario e la data merita d'esser celebrata degnamente. In Italia, la rivista Jam ha approntato un monografico della serie Rock Files, totalmente dedicato con allegata la versione integrale del concerto di Mauwi (scusate la pubblicità ma merita veramente). Alla pubblicazione hanno concorso (tra gli altri) Cesar Gleebek (il Biografo di Hendrix, coautore della mitica "Jimi Hendrix. Electric Gypsy" e della rivista "Univibes"), Roberto Bonanzi (coautore del raro ma preziosissimo volume sui concerti italiani di Hendrix nel maggio '68) e quei "bravi ragazzi" (veramente) del circolo Jimi Hendrix Italia, una fratellanza di peninsulari legati dalla comune viscerale passione per la musica e la storia del magic boy di Seattle. &via=Accordo.it" target="_blank"> |
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1968, Hendrix, la Strato e il mondo in rivolta |
La guardo, prima di imbracciarla, la guardo sempre un po'...
Non con gli occhi del feticista, non con gli occhi del musicista: la guardo
con gli occhi di chi non sa e non vuole dimenticare le immagini che
giungevano sugli schermi di quel televisore in bianco e nero. Immagini da
quel lontano Vietnam dove migliaia di miei coetanei morivano straziati
dilaniati in una guerra porca e senza regole. Immagini da quel lontano
Messico dove centinaia di miei coetanei venivano massacrati trucidati
nell'arco di poche ore da un esercito venduto al potere del despota.
Vi parlerò di lei, della mia Strato del '68, ma anche dei tanti giovani eroi
diversi nel colore della pelle ma accomunati alla fine da un unico colore, il
rosso sangue e da un unico odore, l'odore di merda che emana un corpo
dilaniato, aperto, straziato. La guardo sempre un po' perchè lei è Hendrix, lei è Voodoo Chile, lei è e
rimarrà sempre la rivolta ed il fuoco che illuminò e scaldò quel non troppo
lontano 1968.
Poi la imbraccio con un po' di rabbia dentro e lei mi risponde con la stessa
rabbia sconosciuta alle sorelle più anziane. Continua... |
di alecb [user #7031] |
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La guardo, prima di imbracciarla, la guardo sempre un po'...
Non con gli occhi del feticista, non con gli occhi del musicista: la guardo
con gli occhi di chi non sa e non vuole dimenticare le immagini che
giungevano sugli schermi di quel televisore in bianco e nero. Immagini da
quel lontano Vietnam dove migliaia di miei coetanei morivano straziati
dilaniati in una guerra porca e senza regole. Immagini da quel lontano
Messico dove centinaia di miei coetanei venivano massacrati trucidati
nell'arco di poche ore da un esercito venduto al potere del despota.
Vi parlerò di lei, della mia Strato del '68, ma anche dei tanti giovani eroi
diversi nel colore della pelle ma accomunati alla fine da un unico colore, il
rosso sangue e da un unico odore, l'odore di merda che emana un corpo
dilaniato, aperto, straziato. La guardo sempre un po' perchè lei è Hendrix, lei è Voodoo Chile, lei è e
rimarrà sempre la rivolta ed il fuoco che illuminò e scaldò quel non troppo
lontano 1968.
Poi la imbraccio con un po' di rabbia dentro e lei mi risponde con la stessa
rabbia sconosciuta alle sorelle più anziane. &via=Accordo.it" target="_blank"> |
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Hendrix: innovazione certo, ma... |
otto ha scritto "Prendo spunto dalla discussione qui sotto sul 'bravo chitarrista'. E' stato detto tutto, mi sembra che non si possono fare classifiche, che la musica è arte e gusto personale, che la bravura non è solo tecnica, che la tecnica non è solo velocità' Si è parlato anche di Hendrix ovviamente, citando le sue eccezionali innovazioni. Dimentichiamo però un attimo il merito delle innovazioni, e i numeri da circo che lo hanno reso popolare tra i non chitarristi." Continua... |
di otto [user #1154] |
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Fender Stratocaster Hendrix Tribute |
Ciao Ragazzi,
utilizzerò lo spazio messo gentilmente a disposizione da Accordo per
parlarvi del mio ultimo acquisto, avvenuto nel ormai lontano 1998 (Sigh...
dopo la nascita di mia figlia, non riesco più a mettere da parte neanche i
soldi per una muta di corde come si deve). Continua... |
di Donato Merra [user #65] |
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