No, non sono uscito temporaneamente di senno, ma quell'anno, 1973, ricordo che, dopo essermi fidanzato ufficialmente con la prima moglie, essere stato assunto il 10 maggio nell'Azienda Autonoma Ferrovie dello Stato, con la qualifica di Capotecnico, a Torino, e dopo essere partito il 24 maggio per il servizio militare (all'epoca obbligatorio), per un colpo di freddo beccatomi il 4 dicembre, Santa Barbara, Patrona anche dell'Artiglieria, nell'assistere alla messa all'aperto (eravamo a Trento con la caserma quasi confinate con l'Adige), fui ricoverato prima all'Ospedale militare di Bolzano, poi a quello di Verona, riuscendo ad andare in licenza di convalescenza il 31 dicembre, in mattinata. Il treno arrivò in orario fino al segnale d'ingresso della Stazione di Napoli Centrale dove doveva giungere in orario alle 23:30, ma ci tennero fermi fino alle 00:10 del 1 gennaio ed entrai in stazione proprio mentre sparavano i botti di capodanno (non so se conoscete l'entità delle manifestazioni esplosive del Capodanno nella mia città, oggi molto ridimensionate ma all'epoca sembra essere sotto un bombardamento della seconda guerra mondiale). Comunque poi ci organizzammo, anche se tutti i programmi precedenti erano saltati, ed andammo a vedere uno spettacolo in cui c'erano come attrazione anche gli Inti Illimani. Io e i miei colleghi della Facoltà d'Ingegneria, con idee di sinistra ma non degli estremisti violentie, anche rispettosi delle istituzioni, li avevamo eletti a simboli della libertà dopo che il 9 ottobre del 1967 era stato ucciso il nostro precedente simbolo, Ernesto Che Guevara. Loro che erano scampati al Golpe del Generale Augusto Pinochet dell'11 settembre 1973 perchè erano in tourné in europa, rimanendo poi in Italia. Brani come "Alturas", "El Pueblo Unido", "Venceremos", ecc. diventarono per noi degli inni ed io fui affascinato dal suono dei "Quena" e dei "Flauti di Pan", tra cui la "Zamponas Peruana" a 13 canne (7+6) ne ho sempre posseduto qualcuna. I quena li ho anche costruiti ma, condividendo la passione del flauto traverso nata in me nel 1971 quando ascoltai per la prima volta i Jethro Tull di Ian Anderson, mi sono attrezzato ed ho comperato tutte le varianti del flauto compreso un traverso di marca, alcuni dolce e gli andini, sono tutti nell'immagine d'apertura salvo i due dolce Hohner e Yamaha, più un ricordo degli Inti Illimani in Italia:
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