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Versitar: l’epitome della versatilità secondo George Gruhn
Versitar: l’epitome della versatilità secondo George Gruhn
di [user #116] - pubblicato il

Il celebre rivenditore George Gruhn, ben noto nella pletora di chitarristi per aver contribuito a sviluppare alcuni degli strumenti acustici più performanti e funzionali di sempre, è tornato a far parlare di sé dopo la sua collezione nata dal sodalizio con Martin per una linea ancor più personale: le Gruhn Versitar.

La filosofia con cui George Gruhn ha portato avanti la sua carriera per oltre mezzo secolo, si riflette in modo pedissequo in questi strumenti, ideati e costruiti sotto brand omonimo. Le Gruhn Versitar sono caratterizzate da una vocazione profondamente versatile, oltre che dall'ampio range di essenze differenti proposte in catalogo

Un timbro caldo, ricco e armonicamente articolato impreziosisce questi peculiari strumenti, sui quali George Gruhn ha piacevolmente conversato sulle Versitar rispondendo ad alcune domande postegli dalla redazione di Accordo.it.

Versitar: l’epitome della versatilità secondo George Gruhn

Da dove proviene l’idea di sviluppare un design così unico per una chitarra acustica?
Ho sviluppato questo shape già qualche anno fa, negli anni ’90, quando ho disegnato i modelli Tacoma, marchio acquisito, poi, da Fender. All’epoca, l'intera operazione non fu gestita bene, non ho mai avuto modo di controllare la qualità delle chitarre. Versitar rappresenta uno step evolutivo per la Tacoma originale, con la paletta disegnata da me, una buca armonica e un ponte differenti in termini di design. Presenta, inoltre, un sistema di bracing più avanzato rispetto alla Tacoma, implementandone la resa sonora e l’esperienza d’uso in generale. Credevo anche che il mondo non avesse bisogno di un altro clone di Fender, Martin o Gibson, siccome quei modelli sono già molto buoni e provarli a migliorare potrebbe essere un esercizio frustrante e privo di piacere. Ho voluto una chitarra che potesse suonare sia in contesti acustici che elettrici: dal gipsy jazz al funky blues, dal bluegrass al fingerpicking e credo che Versitar sia molto efficace in questo senso.

Perché scegliere un manico avvitato la serie Versitar?
Il manico avvitato accorre in aiuto sia per quanto riguarda il design che l’aspetto strutturale. Non essendoci un tacco, nulla separa l’utilizzatore dagli ultimi tasti del manico. Il truss-rod permette di regolare tutti i 22 tasti. Se ci fosse stato un manico incollato, si sarebbe potuto agire solo fino al dodicesimo per le regolazioni. Questo manico ricalca lo stile Fender con un truss-rod esteso dall’inizio alla fine. La tastiera viene incollata sulla tastiera, migliorando il sustain, il timbro e il volume. Inoltre, Versitar non presenta un manico screw-on: le viti si incontrano nel manico all’interno di inserti appositi. In questo modo, la giuntura risulta più salda e sul lungo periodo lo smontaggio del manico non compromette l’integrità dello strumento.

Perché hai sentito il bisogno di sviluppare una nuova linea di chitarre?
Ho voluto creare una chitarra dal prezzo di partenza di 3000 dollari, in grado di garantire versatilità e di risultare, sotto diversi aspetti, superiore a moltissimi strumenti di boutique dal costo di 20 o 30000 dollari. Credo di aver raggiunto quest’obiettivo in modo ottimale, visto che – almeno personalmente – ho smesso di suonare qualsivoglia strumento che non sia una delle mie chitarre. Volevo uno strumento che sia gli amatori che i musicisti professionisti potessero acquistare senza problemi, visto il prezzo proibitivo delle chitarre di boutique. Molto spesso le star reggono chitarre dal costo astronomico, mentre i chitarristi alle loro spalle suonano strumenti molto più accessibili e compiono la maggior parte del lavoro. Queste chitarre sono davvero versatili, in termini di range dinamico, sustain e ricchezza armonica.
 
Quali sono le principali caratteristiche che rendono le Versitar degli stand out nella pletora di chitarre acustiche in commercio?
Queste chitarre sono uno stand out perché, francamente, non risultano soltanto versatili, ma anche perché chitarristi come Tommy Emmanuel sono rimasti particolarmente sorpresi dalle loro prestazioni. Con la Versitar, è possibile suonare in qualsiasi stile, trattandosi di uno strumento rivolto a un pubblico eterogeneo di chitarristi. Versitar è ottimizzata dal punto di vista strumentale, con una serie di scelte tecniche e di design come la buca armonica spostata, con cui è stato possibile rinforzare il centro della chitarra dove convoglia la pressione delle corde tese dal ponte alle meccaniche. Inoltre, lo strumento risulta, inoltre, più risonante, grazie alla presenza di due soli rinforzi interni.
Segnaliamo, poi, la disponibilità di un'ampia gamma di chitarre Versitar in essenze combinate di legni diversi, ognuno, coi propri toni distintivi: cedro e palissandro, abete con mogano e palissandro indiano, cedro e robinia, cedro e mogano, abete e palissandro. I modelli amplificati presentano, inoltre, un sistema LR. Baggs, massimizzandone la resa sonora una volta collegati, oltre a offrire un timbro profondo e articolato da spenti. Un’ultima feature importante che semplifica la manutenzione delle Versitar è lo sportello posto sulla fascia inferiore in corrispondenza dell’attacco della tracolla con cui poter agire facilmente sui componenti interni alla chitarra.
george gruhn gruhn guitars
Link utili
Gruhn Versitar
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di Shoreline [user #20926]
commento del 11/10/2023 ore 11:55:52
La tastiera viene incollata sulla tastiera, migliorando il sustain, il timbro e il volume. Il contrario di quello che si è sempre detto o sbaglio? il famoso pezzo unico??? Fender inizialmente usava spessori di palissandro minimi sostenendo che in questo modo influiva il meno possibile sulla resa dello strumento..se mi sbaglio correggetemi..
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di RedRaven [user #20706]
commento del 12/10/2023 ore 08:12:34
non ho capito la tastiera incollata sulla tastiera, mi pareva un refuso. Comunque credo che Fender abbia usato la "veneer board" o la "slab board" a seconda del periodo per motivi puramente pratici. Il palissandro costava e di base meno ne usi meglio è, anche a costo di lavorazioni maggiori. Ma leggevo che uno dei motivi del passaggio alla slab board era la necessità di produrre più pezzi rapidamente. Da li meno lavorazioni.
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di alberto biraghi [user #3]
commento del 12/10/2023 ore 09:56:42
In realtà a me Leo disse che il palissandro era stato introdotto esclusivamente su richiesta dei commerciali che chiedevano manici con look & felle più simile a quelli delle chitarre tradizionali. La tastiera lucida del maple neck a molti non garbava né da vedere né da suonare.
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di Shoreline [user #20926]
commento del 12/10/2023 ore 10:23:16
Ciao sapevo anche io cosi ma cercava di usare laminati sottili di palissandro perchè non influisse sul suono dello strumento
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di alberto biraghi [user #3]
commento del 12/10/2023 ore 10:30:0
Mi spiegò anche quello. Disse che aveva fatto quella scelta esclusivamente per migliorare la stabilità del manico. Ovviamente da vecchio marpione qual era è possibile che abbia taciuto l'aspetto del risparmio, ci sta.
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di Giorgix [user #1197]
commento del 12/10/2023 ore 12:32:12
A me non sembra così bello il suono...
Rispondi
di theoneknownasdaniel [user #39186]
commento del 12/10/2023 ore 17:39:14
Ho sentito il clip di Youtube di sfuggita, saltando direttamente alla parte suonata; purtroppo dice poco in quanto andrebbe provata dal vivo. Da Youtube sembra che ci siano altre chitarre di altre marche che in quella fascia di prezzo suonano meglio, più piene e con un sustain notevole, ma non posso dirlo perché la qualità del video non mi è sembrata eccelsa (o forse non lo è la mia connessione).
Tuttavia non mi sento di bocciarla, anzi, sarei molto curioso di provarla. Ben vengano le innovazioni nelle acustiche, qui il manico è avvitato diversamente dalle Taylor e probabilmente il bracing interno è differente dal solito (anche se teoricamente non può essere a "V", mi pare che sia un brevetto Taylor).
Ci sono sempre più tecnologie a disposizione, che vengano usate per far suonare al meglio possibile quei fili di metallo che ci ostiniamo a pizzicare!
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