Qualche appunto di sfuggita, dato che oggi non me ne va una bene:
1) Dopo un mese che chiedo un libro alla libreria universitaria e ogni santissima volta mi rispondono che è in arrivo, l'ultima vergognosa risposta è stata "lo ristampano nel 2010". Grazie al cazzo, io e altre 150 persone abbiamo l'esame tra due settimane. Bene direi. Non dovrebbe essere responsabilità dei professori fare in modo che ci siano copie per tutti? Vabbè, siccome mi han fatto girare le balle me ne vado nella copisteria a prendermi le FOTOCOPIE, alla faccia loro, della SIAE e del Mondo.
2) Alla copisteria (dall'altra parte della città) qualche idiota ha rubato la copia originale. Bene, benissimo! Sempre meglio!
3) Allora vado in biblioteca, sempre alla ricerca di 'sto stramaledettissimo libro. In genere non mi piace andarci, perchè essendoci UNA copia sicuramente ce l'avrà già qualcuno in prestito. Infatti, come volevasi dimostrare. Non solo, ma non è possibile portarlo fuori dalla biblioteca, si può solo consultare sul posto. Quindi è destino che io debba trovare un'altra soluzione.
4) Casualmente è anche il giorno di ricevimento del professore, quindi tento l'impresa di andare a colloquio per chiedergli cosa fare! Ma il professore, bontà sua, non c'è, è andato ad un convegno. A Madrid. Per una settimana. C'è però UN assistente che sta seguendo i laureandi, quindi chiedo a lui. Risposta: "Non è possibile, richieda in libreria. E comunque non sono autorizzato a modificare il programma". Evvai!
5) Torno in libreria, dove temo mi abbiano preso per un pazzo sfollarmato e richiedo alla cortesissima signora. Dice che altri studenti sono venuti a chiedere e che la risposta che è stata data dal professore (probabilmente direttamente dalla Spagna) è stata quella di indicare un altro testo. Che costa almeno il 30% in più. E che ha scritto lui.
Morale della favola: il diritto allo studio è una barzelletta per gli idioti che ancora ci credono, quello che importa a LORO è che a) paghi la retta b) compri i loro libri. Punto. Dopodichè se ci metti tre o 150 anni a laurearti o se le materie di studio sono quanto di più idiota ci sia in giro o se le aule e i servizi dell'Università fanno cagare poco importa, quello che conta davvero è che arrivino soldi a palate, altrimenti come fanno a pagare ai professori ottantenni (che, tra parentesi, non puoi contatare via mail, per il semplice motivo che non la sanno usare) le vacanze in Spagna?
Piccola postilla: in Università ci sono i vari partiti studenteschi che si fanno la guerra a vicenda sulle menate tipo "Salviamo il Crocefisso" o "Viva l'EZLN". Ecco, io quelli li odio, ma non perchè hanno idee differenti dalle mie o cosa, semplicemente perchè qui va tutto a rotoli e loro non fanno niente!