di naven [user #21419] - pubblicato il 31 gennaio 2010 ore 15:22
Quando termini gli studi universitari spesso, si ha l’idea che si può cambiare il mondo.
Trovi sempre le parole giuste al momento giusto e assumi un ruolo che non hai e che nella maggior parte dei casi non ti è richiesto. L’immaturità dei ventitré anni.
Ti avvicini al sole della vita scoprendone il suo tepore e ne vorresti sempre di più ma Icaro insegna.
Era una giornata come tante, ma quel giorno sarebbe stato decisivo per alcune scelte future.
Ottobre1995
La mattina come sempre mi recavo nei negozi della città in cerca di lavoro, mentre la sera preparavo
il curriculum da spedire agli uffici ..L’ Estate si era conclusa e l’Autunno con la sua temperatura mite mi ricordava che era tempo di lavorare e guadagnare i soldini senza chiedere a mamma e papà.
Ricordo bene quel giorno di Ottobre. Attraversai l’incrocio felice di aver trovato lavoro a pochi passi da casa e in un bellissimo negozio di mobili dove avrei lavorato gomito a gomito con un’ architetto.
Gli incroci lo sapete sono caotici, frenetici…ma anche pieni di tantissime forme che con la velocità assumono toni diversi, i sensi avvertono una ridda di suoni, colori, ombre, odori……vita.
Il semaforo con i suoi occhioni simpatici ha sempre scandito il nostro tempo facendoci pensare prima o poi:“Se avessi attraversato prima le strisce pedonali? E se non l’avessi fatto?Magari dovevo aspettare il verde e non passare con l’ arancione….i se…. i ma ,i poi.
Ho attraversato.
Davanti a me appare una persona amica che mi ferma e mi saluta, affianco un signore di una certa età, distinto e un po’impettito con la pipa (che amo). Mi guarda e ascolta.
Mi fissa e mi chiede:"Signorina lo sa che lei ha una bella voce”? Mhà veramente (intanto diventavo di tutti i colori) perché non canta con Noi nella corale di S. B ?” “Sinceramente ho appena trovato lavoro e”… Con fare imperativo mi dice:” Le prove sono di sera, tutti i lunedì. L’aspetto.
Quattro anni di soprano leggero non professionista, testi in tedesco, inglese, francese, latino, italiano.
Quando canti le lingue del mondo, tutto è più facile, naturale.
Poi la vita cambia, ti sposi, la salute e tanti sogni svaniscono nel vaso dei ricordi che non si romperà mai….routine. Indossi la tua maschera.
Vicino alla mia abitazione c’è il Conservatorio e mi capita spesso di avvicinarmi al suo perimetro e in un silenzio religioso ascolto la musica.
Tutta qui la vita? Niente soldi niente sogni? La musica metrica efficiente delle nostre paure?
La mia maschera affonda nell’anima e compiaciuta né indosso anche gli abiti. L’atmosfera lisergica continua. La mente abile e mefitica consiglia di ripeterti come in una filastrocca “non fa male, non fa male”e trascini la carcassa della tua personalità come un amico ubriaco cui oramai non hai più nulla da dire. Il tuo intento è solo di riportarlo a casa, nient’altro.
La musica la canti, la suoni, poi smetti. Il tuo corpo non la tollera e come se due bambini si contendessero lo stesso giocattolo. La tua anima perde, la mente si cheta. La quotidianità vince andate in pace…….
Poi arriva il concorso, affiora qualcosa dallo stagno, ma in realtà è una palude.Bel lavoro ho fatto in tutti questi anni su di me, adagiata sulle conquiste, sulle mie convinzioni, dogmi, il famoso:” è così e non altrimenti”.
Nell’arte è così,sotto le ceneri si scova sempre della brace,se ci si soffia… ma non potevo da sola.
Giugno 2009.
Il provino nell’orchestra-ricominciare d’accapo-sacrificio e fantasia….e la solita frase: “ io non credo nei miracoli,ho visto troppo,ho sentito troppo,è sempre tutto troppo…”
E’ andata…….ma quando avviso i miei amici,parenti,marito,l’accoglienza è tiepida….ma mi affiora spesso un ricordo che avevo da piccola :” e se io ti canto a me?”
Lunedì 25/26 Gennaio s'incidono le voci del coro .Eseguo Punto. Grande emozione.
Il fonico discute con il maestro e con altri del coro … Io sono sola nella saletta mentre vedo attraverso i vetri i loro movimenti. Le cuffie danno un suono bellissimo,le chitarre per terra tutte perfettamente allineate,il microfono,i cavi. Mi estraneo per qualche minuto con la mente…Accordo,le sue voci afone,in un’ imbuto di emozioni siete li con me…
Sak mi parla m'incoraggia, Jebstuart con la sua personalità mi spiega,l’armonia di Mytele e Hivez, Diumafe con la sua ironia dissacrante,RubberSoul con la sua grinta/forza, Sepp e il suo “mogano” regalato, la bontà di Teocampa, Jimi 42e Joey K. con le loro idee, Oliver e il suo positivismo, Lorenzof e la musica colta e metallara. Tanti avatar,persone,personalità,idee,scontri,cultura,emozioni,condivisione,
generosità, pazienza, belle persone ,buone persone. E’ Accordo. E’ questo è tutto e questo e quanto.
I pensieri s'inceppano quando sento la voce del fonico che mi dice di rifarlo stando attenta alla pronuncia inglese (che io ho dovuto studiare in 30 minuti sul posto).Cosa sia successo ancora devo metabolizzarlo(la gas?) i vostri discorsi-scontri…Le mani come un uncino hanno schiacciato le cuffie e il contatto dolente sulle orecchie è penetrato nel cervello, nel corpo, io e il suono…la magia ,il canto….modifico il ritmo,l’intento musicale o forse ne ho colto la sua vera essenza?
La musica termina 2 minuti forse; mi sono sembrati eterni. Apro gli occhi 10 persone mi guardano stranite…la voce del fonico mi dice da "rifare non è così"…il maestro…”No mi piace”…”rifare”, “più incazzata?” Aggiungo io,”Fai quello che vuoi”.
Rifù….più cupa più incazzata….loro non lo sapranno mai era il mio urlo di :” Libera!!!!!!!!!!
Poi la mia idea del growl di sottofondo del metallaro Mirko,1.90 di gioventù .
Il gigante Golia(direttore dell’orchestra) colto e saggio si è fermato ascoltando la piccola e ignorante (nella musica) Davide(io) .Grande, veramente grande,il maestro,una lezione di vita.
Quello che ne è scaturito è il mio personale grazie a Voi, a mio marito, a Sak e infine all’antipatico Lorenzof che mi ha riconsegnato alla musica.