Premetto che non ho purtroppo la pazienza di architettare e redigere una recensione sia per convinte lacune critiche sia perché la valutazione di uno strumento é molto soggettivo, condizionato molto dal gusto, dalla pripria inclinazione musicale, dall’orecchio e da quello che si va in cerca. Pertanto questo vuole essere piu una summary di quelle che sono le mie prime impressioni dopo una settimana di smanettamenti e tuning a seconda delle mie necessitá del nuovo guitar synth GR55
Innanzitutto finalmente il case é metallico, in linea con le ultime pedaliere di casa roland boss, schermo finalmente ampio, leggibile dove accanto al numero di memoria della patch compare anche il nome per una piu facile navigazione.
In termini di funzionalitá sono cambiate un po di cose paragonate alla GR 33 e alla GR 09 (ultimo Gr da me posseduto):
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cursore di navigazione veloce e intuitivo
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i bank si switchano direttamente coi tasti s1 e s2 sul pu esafonico
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solo 3 patch per banco e non piu 4
In termini di utilizzo invece le cose sono un po differenti. La macchina deve essere vista come un connubio di un GR e di un VG ma con minori possibilitá di customizzazioni, rendendo la macchina cosi piu user friendly. Io non sono uno che ama smanettare su settaggi per creare banchi e banchi di memorie, oggi mi piace cosi, domani cosa, e preferisco sempre una struttura stile stomp box veloce ed essenziale. Per la sezuione VG infatti mancano tuttle le possibilitá di scelta di pu, posizioni etc. Rimane la scelta della chitarra e di quale pu scegliere, tutto molto a scatola chiusa. La parte Gr invece, oltre ad una decisamente migliorata qualitá dei suoni, presenta la possibilitá di giocare con due suoni contemporanemente splittabili solo sulle prime o ultime tre corde. Il tutto fa si che contermporaneamente si puo giocare con 4 suoni (due GR, uno VG, e la chitarra). L’aspetto che peró mi ha piu colpito é la suonabilitá. Il tracking é decisamente migliorato e límpressione é di avere uno strumento vero e reattivo tra le dita, tant’e che suonando col setting da chitarra acustica, avevo l’impressione di averne una tra le mani in termini di suonabilitá, in termini di suono un po meno (sfido chiunque ad emulare una martin)
Alla stessa maniera si comporta il midi out che uso per pilotare il sampler del mac. Se nelle versioni precedenti questo era un suo limite, stavaolta é immediato e reattivo anche se bisogna ricordarsi di attivarlo una prima volta perché viene di default disattivato.
L’aspetto negativo che ho trovato é che per sentire il suono di chitarra vero bisogna usare una uscita differente dedicata a questa (guitar out) rendendo necessario nel mio caso avere uno switch ABY per selezionare la sorgente sonora da far passare nella pedaliera e poi nell’ampli.
Come conclusione, la macchina é al di la delle mie aspettative e, tranne il discorso del guitar out, l’ho trovata finalemnte completa (il GR20 era una ciofeca per me) e utile ai miei propositi. Ci tengo a sottolineare che ero alla ricerca di una nuova unitá con suoni decisamente migliorati, per concentrarmi su strumenti a fiato, batterie, qualche arco e il piano, per concentrarmi si sonoritá ambient e sperimentali. La parte di VG non rientrava nel mio interesse come non necesssariamente l’effettistica che ho settato ai minimi. Il processamento del suono lo rimando ad altre unitá esterne che controllo in tempo reale. Ovvio che la macchina si presta a ben altri e anmpi utilizzi, dal piano bar, alle cover, a sperimentazioni piu ardue. Suonare uno strumento vero é un paradiso, ma avere la possibilitá di avere una band sottomano, nelle sole corde della chitarra, credetemi, é uno spasso vero e proprio.