di stefano58 [user #23807] - pubblicato il 31 luglio 2011 ore 21:21
Giorni fa mr_pone si lamentava dalle pagine del suo diario del fatto che il suo gruppo virtuale accordiano avesse chiuso momentaneamente i battenti, come un qualsiasi esercizio commerciale in agosto aveva apposto la targhetta “chiusi per ferie “ ,in cerca di refrigerio sulle spiagge affollate o in amene valli montane.Io , invece , sono in ferie forzate per quanto riguarda il suonare da più di un mese , con un fastidioso problema a braccia e mani che , lentamente , si stà affievolendo , lasciandomi una gran voglia di “menare le mani “ su qualunque tastiera bisognosa d’affetto.Per cui gli ho detto :-eccomi! - ,se vuoi ,possiamo fare qualcosa di facile e veloce , tanto per riempire i lunghi giorni estivi tra una pioggia inaspettata e il frinio delle cicale.
Tempo un paio di mail e Massimo mi propone questo brano di Fossati , interpretato alla grande anche dalla Mannoia , che parla di treni,viaggiatori , amori con poca memoria , stazioni come fotografie di momenti di vita vissuta , luoghi-non luoghi dove ci si ritrova , ci si lascia , si promette , si saluta…..
A me l’idea è piaciuta da subito , considero Fossati un artista vero , e questo pezzo uno dei migliori.Eppoi , come ho già detto in altri post , i treni nelle canzoni vanno sempre che è una meraviglia !!! Ma quando mi è arrivato il canovaccio l’entusiasmo è salito alle stelle , la chitarra e la voce di Massimo erano già perfetti per un viaggio un po’ nostalgico , quasi mi sono domandato se rovinare il tutto con l’aggiunta di non sapevo neanche cosa.
Poi , piano piano , sotto la regia saggia di mr_pone , si è aggiunta la batteria a cui mi sono poggiato per suonare il basso acustico , cimentandomi in qualcosa che non è proprio il mio territorio , ma mi piaceva partecipare allo sferragliamento ritmico su questi binari musicali , a cui ho poi aggiunto delle acustiche in punta di plettro e fraseggi vari.Quando ho sentito la fisarmonica , ho pensato che si stava viaggiando nella giusta direzione , con la galleria ormai alle spalle , la stazione in vista tra colline placide e i riflessi di tramonti d’altri tempi.
Tocco di classe elettrica , l’arrivo della strato di Davide , che puntualizza alla perfezione un cammino altrimenti solo acustico, donandoci così anche il suo prezioso contributo.
E come in un vero viaggio i panorami dal finestrino cambiano mano a mano , nel pezzo le suggestioni sembrano seguire un tragitto che parte dalla tradizione italiana attraversando l’italia rurale tutta , raggiungendo territori quasi celtici e praterie d’oltreoceano.
Un viaggio , perché sia tale , non ha bisogno di chilometri reali : si parte dalla stazione dentro di noi e si arriva al cuore di tutti , fregandosene di orari e destinazione , il viaggio stesso porta sempre qualcosa con se……
Un grande grazie a Massimo , voce davvero intensa e chitarrista non da meno nonché supervisore competente:
a Davide , che avevo apprezzato nella sua ecletticità nei pezzi dei long call distance e che , nonostante gli impegni , non si è tirato indietro:
alle mie mani , che alla fine , con qualche difficoltà , mi hanno sostenuto durante il viaggio , perché suonare è davvero cosa appagante….( certo , il basso è faticoso , uè )
Quindi , ladies and gentleman :-In carrozza , si parte ! .