Proprio li sulla punta , eppure è bello duro e....ma no , calma , che avete capito ....parlavo del dito , anzi , delle dita.Precisamente di quelle della mano sinistra , quelle che scorrazzano più o meno velocemente ( e sapientemente ) sulla tastiera premendo corde di metalli vari e regalandoci gioie e dolori .Dolori , appunto....premetto che sto suonando davvero tanto , forse come non mai in vita mia , tra prove con il gruppo, con il duo , esercizio , studio dei brani , jam a distanza e quantaltro , davvero le poche ore che ho libere le passo sullo strumento.Tralasciando che nonostante tutto 'sto suonare resto un'emerita pippa , le dita , pur avendo da sempre il loro bel calletto orgoglioso , dopo alcune ore mi duolgono , anzi , restano segnati i solchi delle corde come sgommate sulla sabbia , e l'indolenzimento pregiudica il protarsi nel suonare.Ieri ho provato in duo acustico , e naturalmente le 0.12 sono molto più ostiche delle corde per l'elettrica , anzi , suonare in sala con il gruppo e la strato diventa una passeggiata.Ma se suono l'acustica per tre/4 ore o più di seguito , poi devo ( dovrei , ma il tempo è tiranno ) aspettare almeno un giorno prima di riappoggiare i polpastrelli sulle amate sei corde.E' normale ? O sono uno dalle mani di ricotta , come si dice a Roma ? Parliamo sempre di tutto , corde,pickup , plettri , ma le nostre dita sulle corde , reagiscono tutte in egual modo ? E ci sono rimedi della nonna , che ne so , ficcare la mano in bicchiere di ghiaccio o farle andare a temperatura massima nel microonde ? Oppure bisogna avere una cura particolare dei calli ?Sembrano cavolate , ma per chi deve sfruttare al massimo il tempo a sua disposizione , sonoquelle cose che mettono un certo nervosismo......Anche perchè mi aspettavo tendiniti , dolori muscolari , artriti galoppanti , ma le dita che fanno male come ad un imberbe principiante non l'avevo preventivato .Fatemi sapere :-)))))))