di stefano58 [user #23807] - pubblicato il 28 marzo 2012 ore 09:27
Oltre la gloriosa scuola genovese dei cantautori , esiste anche un discreto numero di band liguri che arricchirono con i loro lavori il periodo del progressive italiano , con alterne fortune e diverse doti tecniche ed espressive .Probabilmente ne dimenticherò qualcuna , ma voglio iniziare da quella fondata dal chitarrista Bambi Fossati , i Garybaldi ( già gleemen ) , forse poco prog nei suoni , dovuti anche al fatto che Fossati era un fan di hendrix e cercava di riprodurre quel mondo, anche se contestualizzati nella forma canzone ( o più tardi suite ) e alle mode del periodo.Il primo LP , Nuda , aveva la copertina illustrata da Guido Crepax , una chicca anche per l’epoca.Il secondo album , Astrolabio , segna la svolta definitiva verso il progressive , con due sole tracce lunghe una facciata , ma critica e pubblico accolsero tiepidamente la novità ( dal vivo erano sempre tra i più seguiti nei festival ) e questo portò allo scioglimento.Dall’ingresso invece di un altro Fossati nel gruppo I Sagittari , nascono nel 1970 i Delirium ,che con Canto di Osanna presentato al festival d’avanguardia e nuove tendenze di Viareggio raggiungono un buon successo di pubblico anche all’estero in paesi come Francia,Germania e anche Inghilterra.Il successo è bissato l’anno dopo a Sanremo con Jesahel , con la band che si fa accompagnare sul palco dell’Ariston da una masnada di amici hippy e colora il pallido grigiore di un festival in bianco e nero.Ivano Fossati abbandonerà subito dopo il gruppo per intraprendere la carriera solista , mentre i Delirium (tornati da poco insieme ) continuarono con lavori tra il jazz-rock e il progressive vero e proprio.E sempre in quegli anni , tra pesto e un buon bicchiere di Levanto rosso , nascono i J.E.T. , un solo album all’attivo (fede,speranza e carità ) , con l’avventura rock/prog che dura poco ma il gruppo sarà la base di partenza dei futuri Matia Bazar , altri suoni e altri successi…..
Fondati da un ex tenore , i Latte e Miele esordirono con una vera opera rock , passio secundum mattheum , che passando per il festival pop di villa pamphili del ’72 a Roma ( dove c’ero anche io , ancora imberbe e ingenuo ragazzino cannibale di musica ) approdò al teatro pontificio oratorio di San Pietro , con elementi del coro della scala di Milano e oreste Lionello nella parte di Matteo.Anche loro , negli anni tra il ’74 e il ’75 accusarono il colpo della perdita di interesse del grosso pubblico verso il rock-progressive,sotto i colpi del cantautorato e la passione politica , e tentarono la via al facile successo commerciale , che costò la dipartita di alcuni membri fondatori , ma tra alterne vicende sono ancora in attività sia live che in studio.
Da Bordighera arrivava invece un'altra band che portò invece ai Matia Bazar il batterista , il Museo Rosenbach , autori di un rock dalla forte connotazione sinfonica , dove le tastiere la facevano da padrone.Il loro concept album , Zarathustra , è considerato uno dei migliori dell’epoca .Ma forse un’erronea lettura politica della loro opera li portò ad una certa emarginazione , che portò presto allo scioglimento.Ma sono praticamente vivi anche oggi con il nome il Tempio delle clessidre , con concerti e cd.
E dalla terra di Colombo venivano ancora tanti altri gruppi della galassia prog , come i Celeste , il Sistema ,Famiglia degli Ortega, il picchio dal pozzo , Mandillo…..ma giunti a questo punto qualcuno dirà : vabbè , ma i più grandi ? Be, sui New Trolls hanno già scritto Accordiani illustri , e poi , per loro , serve uno speciale ad hoc , chissà che nei prossimi diari…….